Re[2]: [pace] Formare le forze dell'ordine alla nonviolenza. Una proposta gandhiana






On 11/05/2008 at 16:02 Alberto L'Abate wrote:

>Non posso che essere d'accordo sia con Tiziano che con Enrico. I fini ed 
>i metodi  non devono essere disgiunti, come ci ha insegnato Gandhi. 




Già, solo che Gandhi, se vivesse oggi, starebbe dietro ad un PC, non farebbe più marce da tempo.

Avrebbe smesso già dodici anni fa, con l'arrivo della Grande Rete, di lavorare su un piano fisico ed avrebbe iniziato a lavorare su un puro piano intellettuale:

1) perché il cambiamento parte sempre da un rinnovato pensiero o non è vero cambiamento,

2) perché su un piano intellettuale non avvengono scontri con la polizia e con chicchessia.


Una immagine che mi viene spesso in mente son questi grandi maestri del passato che dicono: ma gli umani quand'è che cresceranno? Quand'è che cominceranno a ragionare con la loro testa sui FRESCHI FATTI della loro vita e non con le nostre vecchie idee? Perché, cassarola, a quei tempi noi maestri non potevamo che pensare e fare quello che facevamo e pensavamo allora, ma oggi a loro tocca tutt'altro! Noi allora facevamo le marce, oggi inventate un po' qualcosa di nuovo pure voi!

Quasi li sento dire: ma possibile che non vi potete agganciare al presente e guardare al futuro dimenticando almeno per un momento il passato? Che pretendete? Che torniamo in vita noi per farvi avanzare? E fatecela da soli una buona volta ...   :)))


danilo