Diossina nel latte materno



Si', Tiziano, a Taranto due associazioni - commissionando analisi ad hoc - hanno trovato diossina nel latte materno in concentrazioni da destare preoccupazione.
Le mamme 'scaricano' sui figli la diossina e si 'puliscono' figlio dopo figlio.
E' una cosa poco nota, ma che avviene.
Ciao
Alessandro
www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: tiziano cardosi <tcardosi at indire.it>
Sender: ecologia-request@peacelink.itDate: Thu, 15 Sep 2011 18:32:39 
To: <ecologia at peacelink.it>
Reply-To: ecologia at peacelink.it
Subject: Re: [ecologia] Il Wwf compie 50 anni

In Toscana un medico (Michelangelo Bolognini) che si batte da tempo 
contro gli inceneritori (e non solo) ha la tua identica posizione che 
condivido.
A Montale, paesino vicino Pistoia con inceneritore, hanno trovato la 
diossina nel latte materno in concentrazioni tali che se fosse stato di 
mucca non sarebbe stato commercializzato. Immagino che anche a Taranto e 
altrove ci siano realtà forse anche peggiori.
TC


Il 15/09/2011 17:41, Giovanni Malatesta ha scritto:
> Ti ringrazio io per il nuovo link che hai mandato.
> Volutamente non esprimo giudizi sull'articolo, che esula dalle mie 
> competenze. Torno comunque a ripetere che abbiamo davanti agli occhi 
> un incontestabile aumento dell'incidenza di cancro e che l'aumento 
> dell'incidenza è particolarmente visibile, nel nostro paese in 
> particolare, nei bambini: tra 0 e 14 anni l'incidenza negli ultimi 20 
> anni è cresciuta al ritmo del 2% all'anno, contro un 1.1% in Europa e 
> lo 0,6% negli USA. Nel primo anno di vita poi crescono molto di più, 
> ben oltre il 3%. Questo è un problema che, a differenza del dibattito 
> sull'origine dei cambiamenti climatici, non passa sopra le nostre 
> teste, bensì attraverso i nostri affetti e le nostre famiglie. Per 
> questa crescita non sono valide le classiche spiegazioni che 
> normalmente vengono addotte per giustificare l'aumento di incidenza 
> del cancro: invecchiamento della popolazione, stili di vita, 
> diffusione delle pratiche di screening ... Questo è un dato di fatto e 
> l'unica plausibile spiegazione è quella della loro esposizione 
> precoce, addirittura in utero, agli inquinanti ambientali accumulati 
> nel corpo della madre e trasmessi al feto attraverso il cordone 
> ombelicale e successivamente attraverso il latte materno. Il cancro 
> nell'infanzia ed in particolare nei primissimi anni di vita, da evento 
> eccezionale rarissimo sta purtroppo oramai diventando non più 
> inusuale. Per questo dicevo che dovremmo prima di tutto preoccuparci 
> della salute e del futuro dei nostri cuccioli, soprattutto qui in 
> Italia. Purtroppo la ricerca epidemiologica raramente si occupa di 
> questo, mentre il fenomeno è sicuramente uno specchio 
> dell'inquinamento ambientale di origine antropica e, se nel nostro 
> paese è più rilevante che in altri, viene il sospetto che la dilagante 
> corruzione unita all'acquiescenza degli organi di controllo sempre più 
> soggetti al controllo politico giochi un ruolo importante in tutto 
> ciò. Occorrerebbero studi epidemiologici ben condotti e mirati per 
> verificare questa ipotesi su tutto il territorio nazionale, ma chi si 
> mette a farli? Oggi la ricerca indipendente praticamente non esiste 
> più, perchè la ricerca necessita di finanziamenti e tutta la ricerca è 
> orientata verso quei settori che consentono o promettono ricadute 
> economiche, perciò in campo medico, ad esempio, tutta la ricerca è 
> orientata alla diagnosi e alla cura e non alla ricerca delle cause ed 
> alla prevenzione (quella autentica, che mira ad eliminare le cause). 
> Questo è l'ambito sul quale occorrerebbe concentrare gli sforzi per 
> una coscientizzazione ed una pressione politica, anche perchè 
> realmente così si riuscirebbe a raccogliere frutti: in un paese come 
> la Svezia, ad esempio, a seguito della messa al bando di una serie di 
> pesticidi, il tasso delle neoplasie ematologiche (leucemie e linfomi) 
> si è abbassato drasticamente, come del resto si sta abbassando 
> l'incidenza nei maschi del tumore al polmone (un po' ovunque) per la 
> diminuzione dell'abitudine al fumo tra gli uomini (purtroppo in 
> crescita tra le donne). Questa è la dimostrazione più lampante che 
> solo con serie politiche di prevenzione primaria è possibile 
> sconfiggere il cancro, come in realtà sono state le misure igieniche e 
> non le medicine a sconfiggere quelli che erano i flagelli del passato: 
> peste, colera, tifo ...
> Cordialmente
> Giovanni Malatesta

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