Re: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per il Piemonte



ho letto con interesse lo scambio epistolare sulla questione palestinese: ringrazio Luigi Mochi per aver citato l'esempio di Bil'in, a cui mi sento molto vicino (anche in quanto anarchico - spesso ci si dimentica di citare la presenza costante e non violenta di Anarchici contro il muro-), ma tante sono le iniziative che resistono alllo stato militarista e fascistoide che è oggi Israele. Cos'è il muro se non il segno più odioso dell'apartheid?
Le istituzioni politiche di questa Europa non sono in grado di esprimere alcuna denuncia, anche perchè dovrebbero  prima di tutto mettere in discussione la loro oscena politica contro gli immigrati.
Il belpaese, poi, è in tutt'altre faccende (mafiose) affacendato. E al "compagno" Fini non dispiace certo il modello statuale israeliano, ripeto militarista, razzista e autoritario.
Certo condivido le posizioni di Gandhi, come quelle di Tolstoj e Aldo Capitini: prima di tutto viene la giusta rivolta (come scriveva Camus) contro le ingiustizie e il potere, accompagnata da una una visione realistica delle cose, di cui ogni utopia ha bisogno: che simmetria c'è tra la violenza esercitato da uno stato come Israele (ma neanche gli altri scherzano...) , con le sue bombe atomiche, chimiche ecc. e la violenza "stracciona" di chi non conosce altra strada per resistere?
Vogliamo magari occuparci anche delle violenze a cui siamo sottoposti quotidianamente? Mia moglie è operaia e avrebbe molte cose da raccontare...
La nonviolenza non è, a mio è parere, una corolla di cui adornarsi per farsi belli nè un dogma di fede, ma è una politica da costruire giorno per giorno, come dice bene Alfonso Navarra, con coraggio e coerenza. Concludo con una breve osservazione: nel corso degli anni, oramai sono vicino ai sessanta, mi sono sempre più convinto che si tratta di attuare la rivoluzione nonviolenta (come diceva Capitini), a partire dagli individui che resistono e non hanno narcotizzato la propria coscienza, e che la nonviolenza praticata ovunque è l'alternativa concreta alla violenza degli stati, dei loro eserciti e del loro codazzo di manager (Marchionne è un "nonviolento"?) e potenti di ogni sorta, compresi nani e ballerine.
Salud a tutt* prof. Dante Bedini
 

 
Il giorno 08 novembre 2010 21:52, Luigi Mochi Sismondi Ass. Chico Mendes <chicomendes at alice.it> ha scritto:
Da ignorante, ma appassionato della nonviolenza, della giustizia e anche della letteratura che come ha detto Grossmann, un altro scrittore israeliano, puo salvare il mondo, sono contento di aver suscitato tante discussioni tra chi certo ne sa più di me.
Sono d'accordo con Alfonso quello che dice è lo sento risuonare in sintonia col mio cuore, eppure penso che come dice Enrico l'unica strada da cercare è quella della convivenza in un solo uno stato per  due popoli che decidano di vivere in pace.
Dice Gualtiero, "Gandhi si rivolterebbe nella tomba lui disse chiaro e tondo che ove l'alternativa fosse fra battersi -anche in modo violento- e subire, lui sarebbe stato per battersi", hai ragione ma anche in Palestina c'è chi si batte in maniera nonviolenta, per esempio a Bil'in, mai rassegnarsi all'ingiustizia, ma mai sentirsi leggittimati alla violenza. Preciso, Gandhi diceva che  si sentiva più vicino a chi decideva di battersi comunque piuttosto che accettare un finto pacifismo rinunciatario, ma  non è il pacifismo ignavo l'alternativa alla violenza ma una forte e partecipata lotta nonviolenta, non c'è alternativa.
Comunque grazie a tutti, ho pensato e imparato molto, e non è poco.
Luigi Mochi Sismondi
Associazione Chico mendes di Roma.


----- Original Message ----- From: <alfonsonavarra at virgilio.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Monday, November 08, 2010 1:17 PM
Subject: R: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per il Piemonte


Ottima, pacata ed argomentata risposta.
Che però, a mio parere, cade
nella trappola di semplificare il quadro, arrivando, per concludere, al
"non c'è scelta", possiamo solo schierarci dietro Hamas e la sua lotta
armata in quanto attuale, riconosciuta "dirigenza  palestinese".
O di
qua, o di là: volete che ritorni il Sig. Jones?
E' il vecchio
ritornello del potere guerrafondaio, da che mondo è mondo.
Ed invece
c'è scelta, e la stessa realtà del "popolo palestinese" è più
complicata del sostegno alla mafia di Hamas, cui tu - Gualtiero -
vorresti condannare i pacifisti.
A Gaza, per farti un esempio, esiste
una associazione sportiva di appassionati del surf come sport.
La
dirige un ex olimpionico palestinese che non è legato a Fatah ma non la
manda nemmeno a dire quando si tratta di criticare Hamas.
Un
olimpionico che addestra i ragazzi palestinesi con l'aiuto di amici
ebrei che ha conosciuto nelle competizioni internazionali.
Ecco cosa è
la pace, secondo lui: cercare di vivere una vita normale, lavorare,
amare, fare sport, potersi fare gli amici senza guardare al colore
della pelle o alla fede (o non fede) religiosa.
Sono questi i valori
che celebra Amos Oz nei suoi libri, che trattano i palestinesi come
sfortunati esseri umani, da aiutare e compatire, e non come belve
malvagie da demonizzare (alla maniera dei fondamentalisti di ogni
risma): anche se per lui, Oz, era necessaria una risposta militare
"proporzionata" ai razzi di Hezbollah...
Se non dialoghi con Oz, con
chi dialoghi, diamine!, in Israele?
I "due popoli-due stati" saranno
patetici, ma l'unico Stato laico è del tutto irrealistico.
Quello che è
nuovo - nella mia posizione - è l'assunzione di responsabilità di noi
europei, anche a livello politico.
Siamo come quelli che hanno legato
dei capponi per le gambe, li portiamo in giro, e li critichiamo perchè,
invece di prendersela con noi, si beccano tra di loro.
Permettendoci
persino di fare la morale: o critichiamo il cappone che becca di più in
quanto più forte e più grosso (e favorito da noi), o critichiamo il più
debole perchè urla, strilla e non si comporta secondo le buone
maniere...
Vuoi che continui a spiegarti perchè dobbiamo guardare più a
noi e ai nostri crimini che non ai crimini di Israele se decidiamo
davvero di uscire dall'impasse?


----Messaggio originale----
Da:
gualtierov2000 at yahoo.it
Data: 8-nov-2010 12.04 PM
A: <pace@peacelink.
it>
Ogg: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per
il Piemonte

la "soluzione" due popoli e due stati non ha più alcuna
base, alcuna realtà, alcun senso
vi ha tolto ogni realtà la politica
stessa di Israele degli ultimi 10-15 anni (come minimo)

a livello
internazionale non esiste alcun movimento che la rivendichi: essa è un
patetico salmodiare sempre meno convinto da parte di qualche capo di
stato che ogni tanto si sente in dovere di riparlare di "processo di
pace"

la trasformazione della Cisgiordania palestinese in un groviera
di tanti piccoli bantustan tutti completamente accerchiati da Israele e
minacciati dalle aggressioni dei coloni ha reso irreale e beffardo il
solo ipotizzare uno "stato" palestinese sovrano su quella minuscola e
frammentata sommatoria di territori

o era secondo voi un estremista
minoritario anche Edward Said? Salvo i toni, Said ha ripetuto per anni
la stessa cosa: non esisteva già da anni -e non è morto ieri- più
alcuna base per la soluzione "due popoli e due stati"

e infine, chi
dovrebbe mai dialogare con chi, di grazia?
Gandhi si rivolterebbe nella
tomba, guardate, lui che disse chiaro e tondo che ove l'alternativa
fosse fra battersi -anche in modo violento- e subire, lui sarebbe stato
per battersi
Pontara nel suo ultimo libro l'ha scritto a chiare
lettere: Gandhi era a favore dei palestinesi e contro l'entità
sionista. Punto e a capo.

in Palestina c'è un esercito occupante ed
oppressore e c'è un popolo che si batte contro l'occupazione e
l'oppressione. Punto e a capo.

possono piacere tanto o poco o nulla
gli attuali leder del popolo palestinese, ma: 1° sono quelli che esso
popolo si è scelto,
2° saranno sempre mille volte meglio della cricca
corrotta e venduta rappresentata dalla cosiddetta "Autorità"
palestinese

ci si può disinteressare del probema (come fa ormai la
maggioranza), ma pretendere che esista una posizione sensata e reale
fra lo stare con Israele o sostenere la resistenza palestinese è
patetico
semplicemente patetico

scusate il tono
Gualtiero Via
insegnante












«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la ”
diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal medio oriente e dispersi per
il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora
una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a
una terra come l’hanno avuta gli Israeliti».



Sandro Pertini, dal
Messaggio di fine anno in diretta TV in qualità di Presidente della
Repubblica, 31 dicembre del 1983

--- Lun 8/11/10, Giulio Delapierre
<gidela at alice.it> ha scritto:

Da: Giulio Delapierre <gidela at alice.it>
Oggetto: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per
il Piemonte
A: pace at peacelink.it
Data: Lunedì 8 novembre 2010, 11:43

Concordo totalmente. con Alfonso Giulio De la Pierre
----- Original
Message ----- From: <alfonsonavarra at virgilio.it>
To: <pace@peacelink.
it>
Sent: Sunday, November 07, 2010 7:14 PM
Subject: R: Re: [pace] Am







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