R: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per il Piemonte



Ottima, pacata ed argomentata risposta.
Che però, a mio parere, cade 
nella trappola di semplificare il quadro, arrivando, per concludere, al 
"non c'è scelta", possiamo solo schierarci dietro Hamas e la sua lotta 
armata in quanto attuale, riconosciuta "dirigenza  palestinese".
O di 
qua, o di là: volete che ritorni il Sig. Jones? 
E' il vecchio 
ritornello del potere guerrafondaio, da che mondo è mondo.
Ed invece 
c'è scelta, e la stessa realtà del "popolo palestinese" è più 
complicata del sostegno alla mafia di Hamas, cui tu - Gualtiero - 
vorresti condannare i pacifisti.
A Gaza, per farti un esempio, esiste 
una associazione sportiva di appassionati del surf come sport.
La 
dirige un ex olimpionico palestinese che non è legato a Fatah ma non la 
manda nemmeno a dire quando si tratta di criticare Hamas. 
Un 
olimpionico che addestra i ragazzi palestinesi con l'aiuto di amici 
ebrei che ha conosciuto nelle competizioni internazionali.
Ecco cosa è 
la pace, secondo lui: cercare di vivere una vita normale, lavorare, 
amare, fare sport, potersi fare gli amici senza guardare al colore 
della pelle o alla fede (o non fede) religiosa.
Sono questi i valori 
che celebra Amos Oz nei suoi libri, che trattano i palestinesi come 
sfortunati esseri umani, da aiutare e compatire, e non come belve 
malvagie da demonizzare (alla maniera dei fondamentalisti di ogni 
risma): anche se per lui, Oz, era necessaria una risposta militare 
"proporzionata" ai razzi di Hezbollah...  
Se non dialoghi con Oz, con 
chi dialoghi, diamine!, in Israele?
I "due popoli-due stati" saranno 
patetici, ma l'unico Stato laico è del tutto irrealistico.
Quello che è 
nuovo - nella mia posizione - è l'assunzione di responsabilità di noi 
europei, anche a livello politico.
Siamo come quelli che hanno legato 
dei capponi per le gambe, li portiamo in giro, e li critichiamo perchè, 
invece di prendersela con noi, si beccano tra di loro.
Permettendoci 
persino di fare la morale: o critichiamo il cappone che becca di più in 
quanto più forte e più grosso (e favorito da noi), o critichiamo il più 
debole perchè urla, strilla e non si comporta secondo le buone 
maniere...
Vuoi che continui a spiegarti perchè dobbiamo guardare più a 
noi e ai nostri crimini che non ai crimini di Israele se decidiamo 
davvero di uscire dall'impasse?


----Messaggio originale----
Da: 
gualtierov2000 at yahoo.it
Data: 8-nov-2010 12.04 PM
A: <pace@peacelink.
it>
Ogg: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per 
il Piemonte

la "soluzione" due popoli e due stati non ha più alcuna 
base, alcuna realtà, alcun senso
vi ha tolto ogni realtà la politica 
stessa di Israele degli ultimi 10-15 anni (come minimo)

a livello 
internazionale non esiste alcun movimento che la rivendichi: essa è un 
patetico salmodiare sempre meno convinto da parte di qualche capo di 
stato che ogni tanto si sente in dovere di riparlare di "processo di 
pace"

la trasformazione della Cisgiordania palestinese in un groviera 
di tanti piccoli bantustan tutti completamente accerchiati da Israele e 
minacciati dalle aggressioni dei coloni ha reso irreale e beffardo il 
solo ipotizzare uno "stato" palestinese sovrano su quella minuscola e 
frammentata sommatoria di territori

o era secondo voi un estremista 
minoritario anche Edward Said? Salvo i toni, Said ha ripetuto per anni 
la stessa cosa: non esisteva già da anni -e non è morto ieri- più 
alcuna base per la soluzione "due popoli e due stati"

e infine, chi 
dovrebbe mai dialogare con chi, di grazia?
Gandhi si rivolterebbe nella 
tomba, guardate, lui che disse chiaro e tondo che ove l'alternativa 
fosse fra battersi -anche in modo violento- e subire, lui sarebbe stato 
per battersi
Pontara nel suo ultimo libro l'ha scritto a chiare 
lettere: Gandhi era a favore dei palestinesi e contro l'entità 
sionista. Punto e a capo.

in Palestina c'è un esercito occupante ed 
oppressore e c'è un popolo che si batte contro l'occupazione e 
l'oppressione. Punto e a capo.

possono piacere tanto o poco o nulla 
gli attuali leder del popolo palestinese, ma: 1° sono quelli che esso 
popolo si è scelto,
2° saranno sempre mille volte meglio della cricca 
corrotta e venduta rappresentata dalla cosiddetta "Autorità" 
palestinese

ci si può disinteressare del probema (come fa ormai la 
maggioranza), ma pretendere che esista una posizione sensata e reale 
fra lo stare con Israele o sostenere la resistenza palestinese è 
patetico
semplicemente patetico

scusate il tono
Gualtiero Via
insegnante












«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la ”
diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal medio oriente e dispersi per 
il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora 
una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a 
una terra come l’hanno avuta gli Israeliti».



Sandro Pertini, dal 
Messaggio di fine anno in diretta TV in qualità di Presidente della 
Repubblica, 31 dicembre del 1983

--- Lun 8/11/10, Giulio Delapierre 
<gidela at alice.it> ha scritto:

Da: Giulio Delapierre <gidela at alice.it>
Oggetto: Re: Re: [pace] Amos Oz: un fanatico delle guerre in giro per 
il Piemonte
A: pace at peacelink.it
Data: Lunedì 8 novembre 2010, 11:43

Concordo totalmente. con Alfonso Giulio De la Pierre
----- Original 
Message ----- 
From: <alfonsonavarra at virgilio.it>
To: <pace@peacelink.
it>
Sent: Sunday, November 07, 2010 7:14 PM
Subject: R: Re: [pace] Am