Re[2]: [pace] formare una comunità







>> Scusate se mi permetto di avere dei dubbi sulla proposta di addestrare
>> alla nonviolenza le forze dell'ordine.
>> Il problema non è solo dei metodi che la polizia potrebbe usare, ma i
>> fini che questa persegue. Nelle righe di Gandhi si parla di "poliziotti
>> riformatori"; non mi pare che queste parole siano riferibili alle
>> attuali forze dell'ordine in Italia, proprio dopo l'esempio che la
>> polizia ha dato in piazza Navona con gli studenti. Insomma mi pare che
>> tutto l'apparato statale persegua oggi un progetto di società
>> oligarchica, cioè strutturalmente violentissimo.
>> Alberto, nel suo ultimo libro "Per un mondo senza guerre" ci ricorda
>> proprio come il metodo nonviolento è stato usato anche dai servizi
>> segreti americani per rovesciare governi filorussi; Alberto ci fa notare
>> che il metodo soltanto senza che sia unito ad un "progetto costruttivo"
>> non necessariamente porta a risultati buoni.
>> A volte ho l'impressione che molti nonviolenti siano troppo concentrati
>> sul metodo dimenticando il fine che si vuole, quello di una società
>> senza violenza. La violenza strutturale, quella attivata anche senza
>> armi, è talvolta peggiore di quella della guerra; un esempio? L'ONU ha
>> detto che l'attuale aumento dei prezzi dei prodotti agricoli provocherà
>> 100 milioni di morti, l'equivalente di due guerre mondiali, senza uno
>sparo.
>> Io sento il bisogno di una riflessione su tutto questo; credo che le
>> sfide che stanno arrivando ce lo impongano. Insomma temo che lo
>> strumento nonviolento in mano a questa polizia ci possa essere rivolto
>> contro.
>> Un saluto
>> TC




Cavolo! Questo sì che è un intervento di valore!!


Personalmente, e con tristezza, noto infatti che il progressista tipo preferisce intervenire sulla realtà, per modificarla, con corsi e seminari e non invece impegnandosi seriamente a cambiare le organizzazioni sociali e le istituzioni. Anche questo ho tentato di esprimere nella mia http://critica-del-volontariato.hyperlinker.org

A mio avviso, per migliorare il presente stato delle cose, occorrerebbe innanzitutto che il progressista tipo si chiedesse: ma io agisco così, solo con corsi e seminari, perché questa è la mia attività, questo so fare, in questo consiste la mia vita, questo ho imparato a fare, questo fan tutti, facendo questo posso stare insieme agli altri e son ben accetto, questo è riconosciuto dallo Stato, con questo becco il cinquepermille, oppure perché effettivamente serve?


Ebbene a mio avviso NON serve tentare di rieducare persone che vengono condotte verso captive interpretazioni della vita, che vengono in primis et fundamentalis traviate dalle istituzioni stesse subendo un imprintig irreparabile. Si tratta di un gioco perso in partenza.


Faccio un esempio concreto e particolarmente evidente: quante iniziative ci sono in corso per divulgare una informazione completa e corretta? Letteralmente vi sono una marea di attività volontaristiche tese a rimediare ai problemi derivanti dalla cattiva, pessima informazione diffusa dalla RAI.

Ma che senso ha cercare di recuperare e rieducare qualche spettatore rispetto alla massa che la RAI quotidianamente agguanta e fa marcire nell'ignoranza di tutto? E' un gioco perso in partenza! Proprio questo ho provato a dire su http://canale-zero-vs-rai.hyperlinker.org mentre questa è esattamente la strategia che invece propongo http://alla-riconquista-della-res-publica-perduta.hyperlinker.org e che mi entusiasmo a portar avanti!


Mi si conceda di esprimere il personale parere che non ci sarà nè corso nè seminario in grado di RIPARARE quanto questo Stato/Padrone ROMPE. Non ci sarà mai nè corso nè seminario in grado di far comportare bene pubblici dipendenti assunti e fidelizzati a vita da uno Stato che per questo, solo per questa ragione, può divenire Padrone: http://forze-dell-ordine.hyperlinker.org

A mio personalissimo avviso nulla vale come una organizzazione che tenga insieme le persone in modo da far formare loro una COMUNITA'. Ancor oggi il pubblico impiego a vita contribuisce invece a formare una oligarchia.


Pensate a tutta una serie di materie prime: fuse e montate in un modo possono costruire un fucile.

Fuse e montate in un altro modo possono costruire una vanga.

Sono captive organizzazioni che formano captive persone. Per formare brave persone occorrono necessariamente brave organizzazioni. E' inevitabile. Hai voglia a cercare di migliorar le persone con corsi e seminari quando sono state male avvezze! Si tratta di smontare un fucile e cercare invano di rifarci una vanga!!


Il pubblico impiego a vita forma una oligarchia. Non può far altro.

Il pubblico impiego a rotazione forma una democrazia, una res publica, una comunità!


Se davvero vogliamo realizzare una società come penso noi tutti qui la vorremmo: buona, felice e funzionale, occorre intervenire lì dove si deve, nel pubblico impiego, il vero cuore e fondamento dello Stato. La politica spesso è solo un paravento per un pubblico impiego dove ci sono dipendenti di vario grado sempre negli stessi ruoli da più di mezzo secolo!!! Sono loro che spesso comandano il mondo, non altri.


Poi, una volta realizzata una buona organizzazione sociale, in cui ogni cittadino potrà realmente concorrere a formare lo Stato, vi si potranno introdurre tutti i corsi e seminari che si vorranno, al fine di migliorare quanto parte già predisposto a migliorare.

Poi sì, poi far i corsi ed i seminari che piacciono a noi diverrà parte integrante della formazione pubblica e di Stato. Ma oggi, in queste condizioni, non serve a niente.


IMHO, s'intende.


Ringrazio e saluto,

Danilo D'Antonio




L'estrema sintesi del progetto:

Pubblico impiego a rotazione
comprendente attività economiche
per una metà dell'intero.

HTTP://EQUO-IMPIEGO-PUBBLICO-A-ROTAZIONE.HYPERLINKER.ORG