R: Metodo del consenso e assemblee nelle scuole



Rispondo brevemente, dopo una piccola presentazione, alle lettere apparse in
questi giorni.

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PRESENTAZIONE

Mi chiamo Giacomo e ho trent'anni. Insegno elettronica nell'istituto
professionale che ho frequentato da ragazzo (dove ho partecipato ai consigli
di istituto e di distretto) ed ho potuto cosi' osservare tutti i cambiamenti
ed avere preziosi scambi d'opinione con i miei ex professori ora colleghi.
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RISPOSTA

Non e' facile. Non lo era quindici anni fa, non lo e' -a maggior ragione-
oggi, dove il regime fascista vorrebbe accantonare i decreti delegati (dpr
n. 516 e ss. del 31.5.74) alla volonta' individuale dei presidi di istituto.
Questo significa che una lista studentesca potra' candidarsi, far parte del
consiglio di istituto, organizzare assemblee o incontri solo se sta bene al
preside.
Il rovescio della medaglia sono le parole di un mio vecchio amico: "I
diritti, se non esercitati, si perdono". Infatti, lo scorso anno, per il
forum degli studenti di Pesaro e Urbino, vi era un candidato soltanto.
Indovinate un po' chi ha vinto?

Come si reagisce a questa situazione che -di fatto- limita la liberta'?
Con molta fantasia e spirito di iniziativa. Se il preside ti nega la scuola
per la tua assemblea (come fece quindici anni fa il preside del liceo
scientifico di Pesaro, negando una conferenza sull'omosessualita' dove
partecipava come oratore il presidente dell'Arcigay) tu chiedi le sale della
circoscrizione e fai li' la tua assemblea, di pomeriggio. Noi la facemmo di
sera e le sale (molto ampie) furono strapiene.
I giornali locali -purtroppo non sono un gran che', lo ammetto- sono ben
disposti ad ascoltarvi. Fate sapere cosa avviene nelle scuole, pubblicizzate
al massimo le vostre iniziative ed i vostri diritti negati.
Mi vengono in mente le manifestazioni. Che senso hanno se poi non si fa il
giro di radio e giornali locali per dar risalto all'evento. Ma mi
raccomando: se i bomboloni fanno schifo, non scendete in piazza. Piuttosto
organizzate uno sciopero della fame (portandovi da casa la merenda); la
musica cambiera' in un modo meraviglioso, ed anche il rispetto dei
professori nei vostri confronti che vi faranno anch'essi (che tuttora si
ostinano a mangiare come voi) i complimenti per l'iniziativa.
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POSTFAZIONE
Quello che vedo cambiato, da quando ero studente io, ad oggi, e' la totale
assenza di cultura (parlo in generale). E' urgente recuperare le conoscenze.
Faccio un esempio: se io prendo un black block -che si definisce anarchico-
e gli chiedo chi e' Bakunin mi risponde: 1) Il nemico di Superman 2) Un
marziano 3) Boh. E voi, ragazzi, cosa mi rispondete?
I miei studenti -quando leggono un fumetto- se ne trovano uno lungo lo
saltano. Saranno mai in grado si leggere un libro come l'"IBM e l'olocausto"
o "No Logo" (prendo questi due perche' hanno un volume impressionante, ma un
contenuto che merita lo spessore fisico del libro).
Recuperate la vostra identita', scoprite in quale pianeta stiamo realmente
vivendo, e formatevi come si conviene. Allora il vostro preside sara' come
voi, perche' voi sarete in grado di replicare alle sue affermazioni (e
quando dico preside, l'espressione si puo' estendere a piacere).

Tanti saluti e in bocca al lupo,
ing. Giacomo Alessandroni
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