[Nonviolenza] Telegrammi. 3764



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3764 dell'8 giugno 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Per Giuseppe Casarrubea, un ricordo nel quinto anniversario della scomparsa
2. Severino Vardacampi: Riuscire a respirare
3. Sosteniamo il Movimento Nonviolento
4. Contro mafia ed apartheid
5. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
6. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. Proposta di una lettera da inviare al governo
9. Proposta di una lettera da inviare ai Comuni
10. Arialdo Banfi
11. Luca Canali
12. Pietro Canonica
13. Francesco Coco
14. Antioco Deiana
15. Giorgio De Santillana
16. Miguel d'Escoto
17. Robert Desnos
18. Giuseppe Fasoli
19. Emily Hobhouse
20. Larisa Judina
21. Vincenzo La Rocca
22. Marie Laurencin
23. Murray Leinster
24. Fosco Maraini
25. Abraham Maslow
26. Fernando Palazzi
27. Richard Rorty
28. Giovanni Saponara
29. Amos Tutuola
30. Leopoldo Zea
31. Segnalazioni librarie
32. La "Carta" del Movimento Nonviolento
33. Per saperne di piu'

1. MAESTRI E COMPAGNI. PER GIUSEPPE CASARRUBEA, UN RICORDO NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Ricorre oggi, 7 giugno, il quinto anniversario della scomparsa di Giuseppe Casarrubea, militante antimafia e valoroso storico, testimone coraggioso ed educatore alla verita' e alle virtu' morali e civili.
Figlio di un militante comunista assassinato nella strage di Partinico del 1947, collaboro' con Danilo Dolci, fu docente e dirigente scolastico, autore di rilevanti ricerche storiche e fondatore di un prezioso archivio alla memoria del padre intitolato.
Chiunque abbia preso parte alla lotta per la verita' e la giustizia, contro la mafia, contro le stragi e contro il regime della corruzione, lo ha incontrato, conosciuto, apprezzato.
Tra i molti motivi di personale gratitudine nei suoi confronti ricordo anche che collaboro' con alcuni suoi scritti al nostro notiziario "La nonviolenza e' in cammino".
E' stato un maestro, un compagno di lotte e un amico. Il suo impegno, la sua testimonianza, il suo esempio illumina ancora il nostro lavoro.
*
Anche nel ricordo di Giuseppe Casarrubea continuiamo la lotta contro tutti i poteri criminali, contro tutte le violenze e le oppressioni.
Anche nel ricordo di Giuseppe Casarrubea continuiamo la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Anche nel ricordo di Giuseppe Casarrubea continuiamo la lotta per la verita' e la giustizia.
*
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi a tutte le violenze e le menzogne.
Costruire insieme giustizia e liberta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
*
Una minima notizia su Giuseppe Casarrubea
Giuseppe Casarrubea (Partinico, 4 marzo 1946 - 7 giugno 2015) e' stato un valoroso militante del movimento antimafia e uno dei massimi storici della Sicilia contemporanea, figlio di un militante del movimento operaio assassinato dalla mafia a Partinico nel 1947, collaboratore di Danilo Dolci, educatore e preside, ha dedicato fondamentali ricerche alle lotte del movimento dei lavoratori contro la mafia.
Tra le molte ed ottime opere di Giuseppe Casarrubea segnaliamo particolarmente: Una alternativa culturale dalla Sicilia occidentale, Celebes, Trapani 1974; I fasci contadini e le origini delle sezioni socialiste della provincia di Palermo, Flaccovio, Palermo 1978; Uomini e terra a Partinico, Vittorietti, Palermo 1982; Intellettuali e potere in Sicilia, Sellerio, Palermo 1983; Il mondo contadino di Salvatore Salomone Marino, tra scienza e mito, Borgetto, 1988; (con Pia Blandano), L'educazione mafiosa, Sellerio, Palermo 1991; (con Pia Blandano), Nella testa del serpente. Insegnanti e mafia, La Meridiana, Molfetta 1993; Gabbie strette, Sellerio, Palermo 1996; Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato, Angeli, Milano 1997; Fra' Diavolo e il governo nero. Doppio Stato e stragi nella Sicilia del dopoguerra, Angeli, Milano 1998; Portella della Ginestra 50 anni dopo (1947-1997), Sciascia, Caltanissetta 1999-2001 (tre voll.); Salvatore Giuliano: morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti, Angeli, Milano 2001; Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra, Bompiani, Milano 2005; Morte di un agente segreto. Fra Diavolo, la banda Giuliano e e il neofascismo in Sicilia (1943-'47), L'Unita', Roma 2006; (con Mario Jose' Cereghino), Stati Uniti, eversione nera e guerra al comunismo in Italia 1943-1947, Biblioteca comunale di Piana degli Albanesi, Palermo 2007; Tango connection. L'oro nazifascista, l'America Latina e la guerra al comunismo in Italia. 1943-1947, Bompiani, Milano 2007; Lupara nera. La guerra segreta alla democrazia in Italia (1943-1947), Bompiani, Milano 2009; (con Mario Jose' Cereghino), La scomparsa di Salvatore Giuliano. Indagine su un fantasma eccellente, Bompiani, Milano 2011; Piantare uomini, Danilo Dolci sul filo della memoria, Castelvecchi, 2014.

2. L'ORA. SEVERINO VARDACAMPI: RIUSCIRE A RESPIRARE

I.

Non e' ancora finita l'epoca della schiavitu'
non e' ancora finito il tempo degli assassini
ancora non si vede il volto umano di ogni essere umano
ancora governano i cannibali i vampiri
ancora portano ad Auschwitz i treni
ancora volano i bravi ragazzi sul cielo di Hiroshima
ancora non si riesce a respirare

non e' ancora cominciato il tempo della convivenza
non e' ancora venuta l'ora dell'umanita'
sono ancora un sogno giustizia e liberta'
ancora non riusciamo a respirare

e mentre ancora si sgozza si soffoca si affoga
gia' l'aria e' tutto fumo e cenere
nell'acqua nuota la peste
la terra diventa sasso e vetro
il fuoco divora e non piu' scalda
il mondo intero muore
senza che mai potessimo respirare

II.

Non arrenderti a questa valanga
di dolore a questo diluvio
di male a questo buio

tieni acceso il tuo lume nella notte
offri tu un asilo al disperato
condividi con chi ha fame la tua mensa

fermati a soccorrere lo straniero
che assalirono i ladroni per via
organizza la lotta delle oppresse e degli oppressi

resisti tu ai poteri assassini
si tu la nonviolenza in cammino
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere

nulla e' perduto finche' tu resisti

III.

Respira
parla
agisci

condividi il bene ed i beni
aiuta chi ha bisogno di aiuto
opponiti a tutte le violenze

salvare le vite e' il primo dovere

IV.

Nessuna illusione
nessuna rassegnazione
qui non si arrende nessuno

nessuna menzogna
nessuna vilta'
nessuno si arrende qui

oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

4. REPETITA IUVANT. CONTRO MAFIA ED APARTHEID

Nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo
Nelle campagne italiane da anni si sta riproducendo un regime di schiavitu' e di segregazione, di effettuale apartheid, governato dittatorialmente dai poteri mafiosi, dall'economia illegale, dal caporalato, con la complicita' di pubblici amministratori e pubblici funzionari razzisti e conniventi, con la complicita' di chi governa il paese e delle disumane antileggi hitleriane imposte e mantenute da governi ipso facto violatori della dignita' umana.
E' una tragedia ormai pluridecennale: l'aveva gia' fatta emergere drammaticamente nel 1989 l'atroce omicidio di Jerry Essan Masslo, fuggito dal Sudafrica dell'apartheid per poi morire assassinato in Italia, a Villa Literno.
E troppe altre morti si sono susseguite da allora nel nostro paese, una strage infinita causata da schiavitu' e razzismo, nelle campagne e non solo.
Quando finira' questo scandalo, quando finira' questa vergogna?
Cosa diranno di noi gli storici futuri quando dovranno constatare che a settantacinque anni dalla sconfitta del nazifascismo in Italia continuavano schiavitu' e razzismo?
La lotta contro schiavitu' e razzismo, cosi' come la lotta contro il potere mafioso, ci riguarda tutte e tutti.
La liberta' e' una e indivisibile, nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
Occorre quindi regolarizzare immediatamente lo status giuridico e la condizione amministrativa di tutte le persone che si trovano in Italia, a tutte riconoscendo immediatamente tutti i diritti sociali, civili, politici, tutti i diritti umani inerenti a tutti gli esseri umani.
Occorre abrogare immediatamente tutte le folli e scellerate misure razziste ed incostituzionali imposte da governi ebbri e criminali, a cominciare dai due cosiddetti "decreti sicurezza".
Occorre che l'Italia torni alla civilta', al rispetto della legalita' che salva le vite, al rispetto del diritto internazionale, al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua a violare la stessa Costituzione della Repubblica italiana, che e' la legge a fondamento di tutte le altre leggi italiane, la legge che e' il cuore pulsante del nostro ordinamento giuridico, del nostro sistema istituzionale, della nostra civile convivenza.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua ad imporre un regime razzista e schiavista incompatibile con lo stato di diritto, incompatibile con la democrazia, incompatibile con la civilta' giuridica e con la dignita' umana.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia e' un criminale e un complice di criminali.
Si torni quindi al rispetto rigoroso e intransigente della Costituzione repubblicana che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, che fa obbligo alle istituzioni di recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, che riconosce il diritto d'asilo a tutte le persone che nel loro paese d'origine non hanno i diritti che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
"Una persona, un voto"
E ci si decida finalmente a riconoscere che chi vive in un luogo e' in quel luogo che deve poter esercitare tutti i suoi umani diritti, e' in quel luogo che deve poter vivere una vita degna, nel rispetto e nell'aiuto reciproco: e che quindi ogni persona deve avere anche il diritto di partecipare democraticamente alle decisioni pubbliche che la sua stessa vita riguardano: "una persona, un voto" e' da sempre il motto e la bandiera della democrazia.
In Italia ancor oggi a milioni e milioni di persone che vivono stabilmente qui e perlopiu' da molti anni, che danno un contributo fondamentale all'economia e alla vita civile, i cui figli hanno studiato e studiano nelle scuole italiane e sono gia' parte dell'Italia di domani come i loro genitori sono gia' parte dell'Italia di oggi, ebbene, a questi milioni e milioni di persone oneste e generose sono ancora assurdamente, scelleratamente negati quei diritti e quella dignita' per il cui universale riconoscimento i martiri della Resistenza diedero la vita; quei diritti e quella dignita' che sono l'umanita' dell'umanita'; quei diritti e quella dignita' che sono il concreto fondamento, la sostanza stessa della repubblica democratica ed antifascista.
E' un dolore immenso e indicibile dover riconoscere che in Italia l'orrore e l'infamia del razzismo, e l'orrore e l'infamia del potere mafioso, ancora non siano stati sconfitti.
*
Le braccianti e i braccianti che ci hanno salvato la vita
Questi mesi di epidemia hanno messo a nudo una volta di piu' la fragilita' intrinseca e il bisogno di mutuo soccorso che caratterizzano ogni umana esistenza, ogni umana comunita', l'intera umana famiglia.
In questi mesi di epidemia se la catastrofe e'stata contenuta e' stato anche e soprattutto grazie alle braccianti e ai braccianti che hanno garantito l'approvvigionamento delle nostre mense, che ci hanno sfamato con il loro lavoro, sovente rischiando la loro vita, sovente subendo abusi indicibili.
Al contrario delle ripugnanti menzogne della retorica razzista, la verita' e' che le braccianti e i braccianti ci hanno salvato la vita.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere questa verita', e far cessare quegli abusi.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere loro tutti i diritti inerenti ad ogni essere umano.
Il minimo che si possa fare e' far cessare la schiavitu', il caporalato, la dittatura mafiosa nelle campagne e non solo.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere a questi nostri fratelli e a queste nostre sorelle la liberta', l'eguaglianza, la solidarieta' che ad ogni essere umano e' dovuta.
Il minimo che si possa fare e' compiere questo atto di riconoscimento, e di riconoscenza.
*
L'ora della verita'
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il nostro primo dovere di esseri umani e' salvare le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano e' un essere umano, e in quanto tale ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siano immediatamente abrogate tutte le obbrobriose misure razziste ed incostituzionali imposte da governanti perversi e disumani.
Sia immediatamente finalmente legiferato il pieno riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che si trovano in Italia.
S'inveri la volonta' della Resistenza, la verita' della repubblica costituzionale, la sostanza dello stato di diritto, il cuore della democrazia, il valore umano e l'umana giustizia cui e' ordinata ogni legittima umana istituzione.
Si contrasti la mafia e l'apartheid.

5. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

9. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

10. MEMORIA. ARIALDO BANFI

L'8 giugno 1997 moriva Arialdo Banfi
partigiano e parlamentare
con gratitudine lo ricordiamo

11. MEMORIA. LUCA CANALI

L'8 giugno 2014 moriva Luca Canali
resistente militante del movimento operaio
latinista scrittore poeta
con gratitudine lo ricordiamo

12. MEMORIA. PIETRO CANONICA

L'8 giugno 1959 moriva Pietro Canonica
scultore
con gratitudine lo ricordiamo

13. MEMORIA. FRANCESCO COCO

L'8 giugno 1976 moriva assassinato Francesco Coco
magistrato
con gratitudine lo ricordiamo

14. MEMORIA. ANTIOCO DEIANA

L'8 giugno 1976 moriva assassinato Antioco Deiana
carabiniere
con gratitudine lo ricordiamo

15. MEMORIA. GIORGIO DE SANTILLANA

L'8 giugno 1974 moriva Giorgio De Santillana
storico e filosofo della scienza
con gratitudine lo ricordiamo

16. MEMORIA. MIGUEL D'ESCOTO

L'8 giugno 2017 moriva Miguel d'Escoto
prete e ministro della rivoluzione sandinista
con gratitudine lo ricordiamo

17. MEMORIA. ROBERT DESNOS

L'8 giugno 1945 moriva Robert Desnos
poeta scrittore giornalista
resistente e deportato
con gratitudine lo ricordiamo

18. MEMORIA. GIUSEPPE FASOLI

L'8 giugno 2013 moriva Giuseppe Fasoli
resistente e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo

19. MEMORIA. EMILY HOBHOUSE

L'8 giugno 1926 moriva Emily Hobhouse
militante per i diritti umani
con gratitudine la ricordiamo

20. MEMORIA. VINCENZO LA ROCCA

L'8 giugno 1968 moriva Vincenzo La Rocca
antifascista e costituente
con gratitudine lo ricordiamo

21. MEMORIA. MARIE LAURENCIN

L'8 giugno 1956 moriva Marie Laurencin
pittrice e illustratrice
con gratitudine la ricordiamo

22. MEMORIA. MURRAY LEINSTER

L'8 giugno 1975 moriva Murray Leinster
scrittore di fantascienza
con gratitudine lo ricordiamo

23. MEMORIA. LARISA JUDINA

L'8 giugno 1998 moriva assassinata Larisa Judina
giornalista impegnata contro la corruzione
con gratitudine la ricordiamo

24. MEMORIA. FOSCO MARAINI

L'8 giugno 2004 moriva Fosco Maraini
umanista
con gratitudine lo ricordiamo

25. MEMORIA. ABRAHAM MASLOW

L'8 giugno 1970 moriva Abraham Maslow
illustre psicologo
con gratitudine lo ricordiamo

26. MEMORIA. FERNANDO PALAZZI

L'8 giugno 1962 moriva Fernando Palazzi
magistrato letterato lessicografo
con gratitudine lo ricordiamo

27. MEMORIA. RICHARD RORTY

L'8 giugno 2007 moriva Richard Rorty
filosofo
con gratitudine lo ricordiamo

28. MEMORIA. GIOVANNI SAPONARA

L'8 giugno 1976 moriva assassinato Giovanni Saponara
poliziotto
con gratitudine lo ricordiamo

29. MEMORIA. AMOS TUTUOLA

L'8 giugno 1997 moriva Amos Tutuola
illustre scrittore
con gratitudine lo ricordiamo

30. MEMORIA. LEOPOLDO ZEA

L'8 giugno 2004 moriva Leopoldo Zea
storico della cultura e della filosofia latinoamericane
con gratitudine lo ricordiamo

31. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Milo De Angelis, Tutte le poesie 1965-2015, Mondadori, Milano 2017, 2018, pp. 464, euro 22.
*
Riletture
- William Langewiesche, Esecuzioni a distanza, Adelphi, Milano 2011, pp. 88, euro 7.
*
Maestre
- Hannah Arendt, La lingua materna, Mimesis, Sesto S. Giovanni (Mi) 1993, 2005, 2019, pp. 114, euro 10.
- Hannah Arendt, La menzogna in politica, Marietti 1820, Bologna 2006, 2018, 2019, pp. XXXVIII + 88, euro 10.

32. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

33. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3764 dell'8 giugno 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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