[Nonviolenza] Telegrammi. 2503



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2503 del 16 ottobre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Fermare il massacro

2. Alcuni testi del mese di gennaio 2014 (parte seconda)

3. Un incontro di lettura di Primo Levi a Viterbo, avvicinandosi il Giorno della Memoria

4. Con Hannah Arendt riflettere sulla Shoah e lottare contro il razzismo

5. Ricordando Margarete Buber-Neumann. Contro il razzismo, contro il totalitarismo

6. In memoria della "Rosa Bianca". Un incontro a Viterbo

7. Pensare l'umanita' dopo la Shoah. Adorno, Anders, Arendt, Bauman, Canetti, Elias, Jonas, Levinas, Todorov, Wieviorka

8. Voci di testimoni della Shoah. Edith Bruck, Primo Levi, Jorge Semprun, Elie Wiesel

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. SCORCIATOIE. FERMARE IL MASSACRO

 

Fermare il massacro.

Salvare le vite.

Solo la nonviolenza puo' riuscirci.

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2014 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2014.

 

3. UN INCONTRO DI LETTURA DI PRIMO LEVI A VITERBO, AVVICINANDOSI IL GIORNO DELLA MEMORIA

 

In preparazione del Giorno della memoria della Shoah il 27 gennaio, si e' svolto venerdi' 17 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, il grande testimone della dignita' umana.

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Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'. Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti. Tra le opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha detto che il ricordo di Primo Levi, il ricordo delle vittime della Shoah, il ricordo della luminosa lotta che Primo Levi ha condotto per tutta la vita contro ogni menzogna e contro ogni oppressione, ci convocano e ci impegnano: ci convocano ad opporci ad ogni uccisione e ad ogni persecuzione, ci convocano a  contrastare ogni potere criminale, ogni ideologia totalitaria, ogni negazione della dignita' umana e dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

La testimonianza di Primo Levi costituisce un lascito impegnativo ed un appello ineludibile: alla pace e alla solidarieta', a soccorrere tutte le vittime, tutti i sofferenti, tutti i bisognosi; ci convoca alla lotta nonviolenta per attuare i principi, i diritti e i doveri stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani, nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, nella Costituzione della Repubblica Italiana.

La memoria delle vittime della Shoah ci impegna ad opporci qui ed oggi al razzismo; ci impegna a lottare qui ed oggi contro tutti gli omicidi, tutte le guerre e tutte le dittature; e ci impegna a lottare in primo luogo per l'immediata abrogazione di tutte le misure razziste tragicamente e scandalosamente presenti nell'ordinamento italiano.

Cessi immediatamente in Italia ed in Europa la persecuzione dei migranti.

Vi e' una sola umanita': tutti gli esseri umani hanno diritto all'aiuto degli altri esseri umani; tutti gli esseri umani - ed a maggior ragione gli ordinamenti giuridici democratici - hanno il dovere di prestare aiuto a tutti gli esseri umani che ne hanno bisogno.

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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Primo Levi e nell'impegno a proseguirne la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, hanno espresso il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti al Parlamento ed al Governo, appelli che di seguito ancora una volta trascriviamo...

 

4. CON HANNAH ARENDT RIFLETTERE SULLA SHOAH E LOTTARE CONTRO IL RAZZISMO

 

In preparazione del Giorno della memoria della Shoah (che ricorre il 27 gennaio, data della liberazione nel 1945 dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz), si e' svolto sabato 18 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di alcuni testi di Hannah Arendt, la grande pensatrice autrice de Le origini del totalitarismo e de La banalita' del male.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, ciclo iniziato il 17 gennaio con un incontro di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi.

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Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ribadito che la riflessione e la lotta di Hannah Arendt, come il ricordo di tutte le vittime della Shoah e di quanti contro la barbarie nazista si batterono, costituiscono un appello per tutte le persone di volonta' buona affinche' si impegnino a tener viva quella memoria ed a proseguire quella riflessione e quella lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro tutte le uccisioni e le violazioni della dignita' umana.

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Le persone partecipanti all'incontro, riaffermando l'impegno a proseguire la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo che di seguito ancora una volta trascriviamo...

 

5. RICORDANDO MARGARETE BUBER-NEUMANN. CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO IL TOTALITARISMO

 

Si e' svolto nella mattinata di domenica 19 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Margarete Buber-Neumann, testimone della Shoah, strenua lottatrice contro il razzismo e contro il totalitarismo.

Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni brani dalle sue opere.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, ciclo nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi e di Hannah Arendt.

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Margarete Buber-Neumann (1901-1989), intellettuale strenuamente impegnata per i diritti umani, e' stata una delle fondamentali testimoni della dignita' umana nel secolo dei totalitarismi; moglie del figlio del grande filosofo Martin Buber, poi compagna del dirigente comunista tedesco - che morira' vittima dello stalinismo - Heinz Neumann; partecipa alle vicende culturali e alla lotta politica in Germania; costretta all'esilio dal nazismo, emigra col marito in Urss. Nel 1937 viene internata in un campo di concentramento russo e nel 1940 consegnata alla Gestapo e deportata nel lager nazista di Ravensbrueck; sopravvissuta, scrivera' libri di memorie che lumeggiano potentemente cruciali decenni di storia europea e testimoniano di un intransigente impegno per la dignita' umana. Opere di Margarete Buber Neumann: Da Potsdam a Mosca, il Saggiatore, Milano 1966, poi Il Mulino, Bologna 2000; Prigioniera di Stalin e Hitler, Il Mulino, Bologna 1994, 2005; Milena. L'amica di Kafka, Adelphi, Milano 1986, 1999. Opere su Margarete Buber Neumann: cfr. per un'introduzione le pagine a lei dedicate in Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato l'attualita' della testimonianza e della lotta di Margarete Buber-Neumann, cosi' come il fatto che il Giorno della memoria della Shoah convoca hic et nunc a lottare contro il razzismo ed il totalitarismo, contro le uccisioni e le persecuzioni: dalla memoria delle vittime della Shoah, dalla memoria dei testimoni e dei resistenti, discende il primario dovere morale e politico di lottare contro il nazismo che torna, di opporsi ad ogni violazione dei diritti di tutti gli esseri umani.

In Italia oggi assumere questo impegno di difesa dell'umanita' significa in primo luogo lottare contro la guerra e contro la persecuzione dei migranti, lottare per il disarmo e per il rispetto dei diritti umani, lottare per l'abolizione immediata delle infami e scellerate misure razziste e assassine che negli ultimi decenni governi golpisti hanno imposto nel nostro paese in flagrante conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana.

Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Cessi il razzismo in Italia.

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Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Di seguito trascriviamo i testi dei tre appelli...

 

6. IN MEMORIA DELLA "ROSA BIANCA". UN INCONTRO A VITERBO

 

"Ogni popolo, ogni persona, hanno diritto ai beni della terra"

(Dalla conclusione del quinto volantino della "Rosa Bianca")

 

Si e' svolto lunedi' 20 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione dei martiri della Resistenza antinazista della "Rosa Bianca".

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, in preparazione del Giorno della memoria della Shoah del 27 gennaio; ciclo di incontri nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Margarete Buber Neumann.

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La "Rosa Bianca" e' stata una delle piu' luminose esperienze di Resistenza nonviolenta al nazismo in Germania: tra il 1942 ed il 1943 un gruppo di studenti ed un professore di Monaco realizzarono e diffusero una serie di sei volantini clandestini antinazisti. I primi quattro volantini si aprivano col titolo "Fogli volanti della Rosa bianca" ed erano diffusi in poche centinaia di copie; gli ultimi due intitolati "Fogli volanti del movimento di Resistenza in Germania" ciclostilati in qualche migliaia di copie. Scoperti, furono condannati a morte e decapitati gli studenti Hans Scholl, Sophie Scholl, Christoph Probst, Willi Graf, Alexander Schmorell ed il professor Kurt Huber.

Tra le opere sulla Rosa Bianca: Inge Scholl, La Rosa Bianca, La Nuova Italia, Firenze, 1966, rist. 1978 (scritto dalla sorella di Hans e Sophie Scholl, il volume - la cui traduzione italiana e' parziale - contiene anche i testi dei volantini diffusi clandestinamente dalla Rosa Bianca); Klaus Vielhaber, Hubert Hanisch, Anneliese Knoop-Graf (a cura di), Violenza e coscienza. Willi Graf e la Rosa Bianca, La nuova Europa, Firenze 1978; Paolo Ghezzi, La Rosa Bianca. Un gruppo di resistenza al nazismo in nome della liberta', Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1993; Romano Guardini, La Rosa Bianca, Morcelliana, Brescia 1994; Paolo Ghezzi, Sophie Scholl e la Rosa Bianca, Morcelliana, Brescia 2003. Alcune piu' dettagliate notizie biografiche sui principali appartenenti al movimento di resistenza della "Rosa bianca" ed altri materiali sono disponibili nella rete telematica nei n. 909, 910 e 913 de "La nonviolenza e' in cammino", nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" nn. 177-179, e passim.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha insistito sulla necessita' dell'impegno morale e politico di ogni persona di volonta' buona non solo a ricordare il passato ma ad operare nel presente contro ogni violazione della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, in particolare qui ed ora ad impegnarsi contro tutte le guerre, le uccisioni, le persecuzioni.

Due gli impegni principali, urgenti, ineludibili: far cessare la partecipazione italiana alle guerre in corso nel mondo ed impegnare l'Italia a una concreta politica di pace, di disarmo, di smilitarizzazione dei conflitti; abrogare tutte le scellerate misure razziste che da anni stanno provocando sofferenze atroci e finanche la morte a migranti di tutto innocenti.

Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, legge a fondamento del nostro ordinamento giuridico democratico, del nostro stato di diritto: la Costituzione della Repubblica Italiana che "ripudia la guerra" (art. 11); la Costituzione della Repubblica Italiana che "riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" (art. 2) e stabilisce che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica" (art. 10).

Si torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.

Nel ricordo dei martiri della Resistenza, nel ricordo delle vittime della Shoah, nel ricordo di tutte le vittime del razzismo e del totalitarismo, prosegua l'impegno contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni, si lotti qui ed ora con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro la guerra e per la difesa dei diritti dei migranti.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

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Nel ricordo dei martiri della "Rosa Bianca" le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Di seguito trascriviamo ancora una volta i testi dei tre appelli...

 

7. PENSARE L'UMANITA' DOPO LA SHOAH. ADORNO, ANDERS, ARENDT, BAUMAN, CANETTI, ELIAS, JONAS, LEVINAS, TODOROV, WIEVIORKA

 

Si e' svolto la mattina di martedi' 21 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Pensare l'umanita' dopo la Shoah".

Nel corso dell'incontro sono state sinteticamente presentate alcune cruciali considerazioni di fondamentali pensatori del Novecento che sulla Shoah hanno svolto riflessioni profonde ed impegnative.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, in preparazione del Giorno della memoria della Shoah del 27 gennaio; ciclo di incontri nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Margarete Buber Neumann, dei martiri della "Rosa Bianca".

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Una breve notizia su Theodor W. Adorno

Theodor W. Adorno, nato l'11 settembre 1903 a Francoforte sul Meno, costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, acutissimo osservatore della societa' contemporanea, filosofo e musicologo, e' deceduto il 6 agosto 1969. E' una delle figure di massimo spicco della "scuola di Francoforte". Opere di Theodor W. Adorno: nella sua vastissima produzione segnaliamo almeno, per un primo approccio, Dialettica dell'illuminismo (con Max Horkheimer), Minima moralia, Dialettica negativa, tutti presso Einaudi, Torino. Opere su Theodor W. Adorno: si veda almeno, per un primo orientamento, Tito Perlini, Che cosa ha veramente detto Adorno, Ubaldini, Roma 1971; Marzio Vacatello, Th. W. Adorno. Il rinvio della prassi, La Nuova Italia, Firenze 1972; Sergio Moravia, Adorno e la teoria critica della societa', Sansoni, Firenze 1974; Enzo Rutigliano, Teoria o critica. Saggio sul marxismo di Adorno, Dedalo, Bari 1977; Carlo Pettazzi, Th. W. Adorno: linee di origine e di sviluppo del pensiero (1903-1949), La Nuova Italia, Firenze 1979; Martin Jay, Theodor W. Adorno, Il Mulino, Bologna 1987; Massimo Nardi, Pensare nella verita'. L'itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno, Studium, Roma 1993; Fredric Jameson, Tardo marxismo, Manifestolibri, Roma 1994; Elena Tavani, L'apparenza da salvare. Saggio su Th. W. Adorno, Guerini e associati, Milano 1994; Angelo Cicatello, Dialettica negativa e logica della parvenza. Saggio su Th. W. Adorno, Il melangolo, Genova 2001; Stefan Mueller-Doohm, Theodor W. Adorno. Biografia di un intellettuale, Carocci, Roma 2003; Lucio Cortella, Una dialettica nella finitezza. Adorno e il programma di una dialettica negativa, Meltemi, Roma 2006; Stefano Petrucciani, Introduzione a Adorno, Laterza, Roma-Bari 2007; Pastore Luigi, Gebur Thomas (a cura di), Theodor W. Adorno. Il maestro ritrovato, Manifestolibri, Roma 2008; di particolare importanza sono gli scritti dedicati ad Adorno in Renato Solmi, Autobiografia documentaria. Scritti 1950-2004, Quodlibet, Macerata 2007. Tra gli studi complessivi e le monografie introduttive sulla scuola di Francoforte: Paul-Laurent Assoun, La scuola di Francoforte, Lucarini, Roma 1988; Giuseppe Bedeschi, Introduzione alla scuola di Francoforte, Laterza, Roma-Bari 1985, 1987; Martin Jay, L'immaginazione dialettica, Einaudi, Torino 1979; Gian Enrico Rusconi, La teoria critica della societa', Il Mulino, Bologna 1968; Goeran Therborn, Critica e rivoluzione, Laterza, Bari 1972; Rolf Wiggershaus, La scuola di Francoforte, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Pierre V. Zima, Guida alla scuola di Francoforte, Rizzoli, Milano 1976. Si veda anche la celebre discussione in AA. VV., Dialettica e positivismo in sociologia, Einaudi, Torino 1972, 1977.

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Una breve notizia su Guenther Anders

Guenther Anders (pseudonimo di Guenther Stern, "anders" significa "altro" e fu lo pseudonimo assunto quando le riviste su cui scriveva gli chiesero di non comparire col suo vero cognome) e' nato a Breslavia il 12 luglio 1902, figlio dell'illustre psicologo Wilhelm Stern, fu allievo di Husserl e si laureo' in filosofia nel 1925. Costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, trasferitosi negli Stati Uniti d'America, visse di disparati mestieri. Tornato in Europa nel 1950, si stabili' a Vienna. E' scomparso a Vienna il 17 dicembre 1992. Strenuamente impegnato contro la violenza del potere e particolarmente contro il riarmo atomico, e' uno dei maggiori filosofi contemporanei; e' stato il pensatore che con piu' rigore e concentrazione e tenacia ha pensato la condizione dell'umanita' nell'epoca delle armi che mettono in pericolo la sopravvivenza stessa della civilta' umana; insieme a Hannah Arendt (di cui fu coniuge), ad Hans Jonas (e ad altre e altri, certo), e' tra gli ineludibili punti di riferimento del nostro riflettere e del nostro agire. Tra le opere di Guenther Anders: Essere o non essere, Einaudi, Torino 1961; La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e di Guenther Anders, Einaudi, Torino 1962, poi Linea d'ombra, Milano 1992 (col titolo: Il pilota di Hiroshima ovvero: la coscienza al bando); L'uomo e' antiquato, vol. I (sottotitolo: Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale), Il Saggiatore, Milano 1963, poi Bollati Boringhieri, Torino 2003; L'uomo e' antiquato, vol. II (sottotitolo: Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale), Bollati Boringhieri, Torino 1992, 2003; Discorso sulle tre guerre mondiali, Linea d'ombra, Milano 1990; Opinioni di un eretico, Theoria, Roma-Napoli 1991; Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995; Stato di necessita' e legittima difesa, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Fi) 1997. Si vedano inoltre: Kafka. Pro e contro, Corbo, Ferrara 1989; Uomo senza mondo, Spazio Libri, Ferrara 1991; Patologia della liberta', Palomar, Bari 1993; Amare, ieri, Bollati Boringhieri, Torino 2004; L'odio e' antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006; Discesa all'Ade, Bollati Boringhieri, Torino 2008. In rivista testi di Anders sono stati pubblicati negli ultimi anni su "Comunita'", "Linea d'ombra", "Micromega". Opere su Guenther Anders: cfr. ora la bella monografia di Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003; singoli saggi su Anders hanno scritto, tra altri, Norberto Bobbio, Goffredo Fofi, Umberto Galimberti; tra gli intellettuali italiani che sono stati in corrispondenza con lui ricordiamo Cesare Cases e Renato Solmi.

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Una breve notizia su Hannah Arendt

Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

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Una breve notizia su Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman, illustre sociologo, intellettuale democratico, ha insegnato a Varsavia, a Tel Aviv e Haifa, a Leeds; marito di Janina Bauman; e' il filosofo e sociologo noto per le profonde, cruciali riflessioni sulla "modernita' liquida"; e' oggi uno dei principali punti di riferimenti della ricerca sociologica e della riflessione morale e civile; le sue analisi e proposte costituiscono una fondamentale risorsa per l'impegno politico nonviolento per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera. Tra le opere di Zygmunt Bauman: segnaliamo almeno Cultura come prassi, Il Mulino, Bologna 1976; Modernita' e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999; La decadenza degli intellettuali, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Il teatro dell'immortalita', Il Mulino, Bologna 1995 (poi in seconda edizione col titolo Mortalita', immortalita' e altre strategie di vita, Il Mulino, Bologna 2012); Le sfide dell'etica, Feltrinelli, Milano 1996; La societa' dell'incertezza, Il Mulino, Bologna; Dentro la globalizzazione, Laterza, Roma-Bari 1999; La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000, 2008; Voglia di comunita', Laterza, Roma-Bari 2001; Modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2002; La societa' individualizzata, Il Mulino, Bologna 2002, 2010; Intervista sull'identita', Laterza, Roma-Bari 2003; La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003; Vite di scarto, Laterza, Roma-Bari 2005; Vita liquida, Laterza, Roma-Bari 2006; L'Europa e' un'avventura, Laterza, Roma-Bari 2006; Amore liquido, Laterza, Roma-Bari 2006, 2011; Lavoro, consumismo e nuove poverta', Citta' aperta, Troina (Enna) 2007; Homo consumens, Erickson, Trento 2007; Modus vivendi, Laterza, Roma-Bari 2007; Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008; Consumo, dunque sono, Laterza, Roma-Bari 2008; L'arte della vita, Laterza, Roma-Bari 2009; Capitalismo parassitario, Laterza, Roma-Bari 2009, 2011; L'etica in un mondo di consumatori, Laterza, Roma-Bari 2010; Modernita' e ambivalenza, Bollati Boringhieri, Torino 2010; Vite che non possiamo permetterci, Laterza, Roma-Bari 2011; Il buio del postmoderno, Aliberti, Roma 2011; Cose che abbiamo in comune, Laterza, Roma-Bari 2012; "La ricchezza di pochi avvantaggia tutti" Falso!, Laterza, Roma-Bari 2013; Communitas, Aliberti, Roma 2013; Le sorgenti del male, Erickson, Trento 2013.

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Una breve notizia su Elias Canetti

Elias Canetti e' nato nel 1905 a Rustschuk (nel sud dell'impero austro-ungarico, oggi in Bulgaria); ha vissuto a Manchester, Vienna, Zurigo, Francoforte, Parigi, Londra, ed ha molto viaggiato. Nel 1981 ottiene il premio Nobel per la letteratura. E' scomparso nel 1994. Per l'intera sua vita ha denunciato la morte e il potere che uccide. Opere di Elias Canetti: fondamentali sono l'ampio trattato Massa e potere, l'autobiografia in piu' volumi, la raccolta di saggi La coscienza delle parole. In italiano le opere di Canetti sono apparse presso diversi editori, Adelphi ha in corso la pubblicazione delle opere complete; un'edizione delle Opere in due volumi e' apparsa presso Bompiani. Opere su Elias Canetti: Matteo Galli, Invito alla lettura di Canetti, Mursia, Milano 1986.

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Una breve notizia su Norbert Elias

Norbert Elias, nato in Germania nel 1897 e deceduto ad Amsterdam nel 1990, e' tra i maggiori sociologi e storici contemporanei. Opere di Norbert Elias: La societa' di corte; La solitudine del morente; Saggio sul tempo; Humana conditio; Il processo di civilizzazione (di cui La civilta' delle buone maniere e' il primo volume, Potere e civilta' e' il secondo); Sport e aggressivita'; La societa' degli individui; Mozart; I tedeschi; La teoria dei simboli: tutti editi in Italia dal Mulino. Opere su Norbert Elias: Simonetta Tabboni, Norbert Elias: un ritratto intellettuale, Il Mulino, Bologna 1993.

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Una breve notizia su Hans Jonas

Hans Jonas e' nato a Moenchengladbach nel 1903, e' stato allievo di Heidegger e Bultmann, ed uno dei massimi specialisti dello gnosticismo. Nel 1933 si e' trasferito dapprima in Inghilterra e poi in Palestina, dal 1949 ha insegnato in diverse universita' nordamericane, dedicandosi a studi di filosofia della natura e di filosofia della tecnica. E' uno dei punti di riferimento del dibattito bioetico. Al suo "principio responsabilita'" si ispirano riflessioni e pratiche ecopacifiste, della solidarieta', dell'etica contemporanea. E' scomparso nel 1993. Opere di Hans Jonas: sono fondamentali Il principio responsabilita', Einaudi, Torino 1993; la raccolta di saggi filosofici Dalla fede antica all'uomo tecnologico, Il Mulino, Bologna 1994; Tecnica, medicina ed etica, Einaudi, Torino 1997; Organismo e liberta', Einaudi, Torino 1999; una raccolta di tre brevi saggi di autobiografia intellettuale e' Scienza come esperienza personale, Morcelliana, Brescia 1992. Si vedano anche Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Il melangolo, Genova 1995, e La filosofia alle soglie del Duemila, Il melangolo, Genova 1994; cfr. anche Lo gnosticismo, Sei, Torino 1995. Un utile libro di interviste e conversazioni e' Sull'orlo dell'abisso, Einaudi, Torino 2000. Opere su Hans Jonas: si vedano i testi segnalati nel saggio di Vallori Rasini: "Recenti sviluppi nella ricezione di Hans Jonas: una rassegna bibliografica", riportato ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1449 del 15 ottobre 2006; si veda anche la parte su Jonas in AA. VV., Etiche della mondialita', Cittadella, Assisi 1996, e la bibliografia critica li' segnalata; per un profilo sintetico ed una ampia nota bibliografica, cfr. anche Giovanni Fornero, "Jonas: la responsabilita' verso le generazioni future", nella Storia della filosofia fondata da Nicola Abbagnano, Utet, Torino 1994, Tea, Milano 1996.

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Una breve notizia su Emmanuel Levinas

Emmanuel Levinas e' nato a Kaunas in Lituania il 30 dicembre 1905 ovvero il 12 gennaio 1906 (per la nota discrasia tra i calendari giuliano e gregoriano). "La Bibbia ebraica fin dalla piu' giovane eta' in Lituania, Puskin e Tolstoj, la rivoluzione russa del '17 vissuta a undici anni in Ucraina. Dal 1923, l'Universita' di Strasburgo, in cui insegnavano allora Charles Blondel, Halbwachs, Pradines, Carteron e, piu' tardi, Gueroult. L'amicizia di Maurice Blanchot e, attraverso i maestri che erano stati adolescenti al tempo dell'affaire Dreyfus, la visione, abbagliante per un nuovo venuto, di un popolo che eguaglia l'umanita' e d'una nazione cui ci si puo' legare nello spirito e nel cuore tanto fortemente che per le radici. Soggiorno nel 1928-1929 a Friburgo e iniziazione alla fenomenologia gia' cominciata un anno prima con Jean Hering. Alla Sorbona, Leon Brunschvicg. L'avanguardia filosofica alle serate del sabato da Gabriel Marcel. L'affinamento intellettuale - e anti-intellettualistico - di Jean Wahl e la sua generosa amicizia ritrovata dopo una lunga prigionia in Germania; dal 1947 conferenze regolari al Collegio filosofico che Wahl aveva fondato e di cui era animatore. Direzione della centenaria Scuola Normale Israelita Orientale, luogo di formazione dei maestri di francese per le scuole dell'Alleanza Israelita Universale del Bacino Mediterraneo. Comunita' di vita quotidiana con il dottor Henri Nerson, frequentazione di M. Chouchani, maestro prestigioso - e impietoso - di esegesi e di Talmud. Conferenze annuali, dal 1957, sui testi talmudici, ai Colloqui degli intellettuali ebrei di Francia. Tesi di dottorato in lettere nel 1961. Docenza all'Universita' di Poitiers, poi dal 1967 all'Universita' di Parigi-Nanterre, e dal 1973 alla Sorbona. Questa disparato inventario e' una biografia. Essa e' dominata dal presentimento e dal ricordo dell'orrore nazista (...)" (Levinas, Signature, in Difficile liberte'). E' scomparso a Parigi il 25 dicembre 1995. Tra i massimi filosofi contemporanei, la sua riflessione etica particolarmente sul tema dell'altro e' di decisiva importanza. Opere di Emmanuel Levinas: segnaliamo in particolare En decouvrant l'existence avec Husserl et Heidegger (tr. it. Cortina); Totalite' et infini (tr. it. Jaca Book); Difficile liberte' (tr. it. parziale, La Scuola); Quatre lectures talmudiques (tr. it. Il Melangolo); Humanisme de l'autre homme; Autrement qu'etre ou au-dela' de l'essence (tr. it. Jaca Book); Noms propres (tr. it. Marietti); De Dieu qui vient a' l'idee (tr. it. Jaca Book); Ethique et infini (tr. it. Citta' Nuova); Transcendance et intelligibilite' (tr. it. Marietti); Entre-nous (tr. it. Jaca Book). Per una rapida introduzione e' adatta la conversazione con Philippe Nemo stampata col titolo Ethique et infini. Opere su Emmanuel Levinas: Per la bibliografia: Roger Burggraeve, Emmanuel Levinas. Une bibliographie premiere et secondaire (1929-1985), Peeters, Leuven 1986. Monografie: S. Petrosino, La verita' nomade, Jaca Book, Milano 1980; G. Mura, Emmanuel Levinas, ermeneutica e separazione, Citta' Nuova, Roma 1982; E. Baccarini, Levinas. Soggettivita' e infinito, Studium, Roma 1985; S. Malka, Leggere Levinas, Queriniana, Brescia 1986; Battista Borsato, L'alterita' come etica, Edb, Bologna 1995; Giovanni Ferretti, La filosofia di Levinas, Rosenberg & Sellier, Torino 1996; Gianluca De Gennaro, Emmanuel Levinas profeta della modernita', Edizioni Lavoro, Roma 2001. Tra i saggi, ovviamente non si puo' non fare riferimento ai vari di Maurice Blanchot e di Jacques Derrida (di quest'ultimo cfr. il grande saggio su Levinas, Violence et metaphysique, in L'ecriture et la difference, Editions du Seuil, Parigi 1967). In francese cfr. anche Marie-Anne Lescourret, Emmanuel Levinas, Flammarion; Francois Poirie', Emmanuel Levinas, Babel. Per la biografia: Salomon Malka: Emmanuel Levinas. La vita e la traccia, Jaca Book, Milano 2003.

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Una breve notizia su Tzvetan Todorov

Tzvetan Todorov, nato a Sofia nel 1939, a Parigi dal 1963. Muovendo da studi linguistici e letterari e' andato sempre piu' lavorando su temi antropologici e di storia della cultura e su decisive questioni morali. Riportiamo anche il seguente brano dalla scheda dedicata a Todorov nell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: "Dopo i primi lavori di critica letteraria dedicati alla poetica dei formalisti russi, l'interesse di Todorov si allarga alla filosofia del linguaggio, disciplina che egli concepisce come parte della semiotica o scienza del segno in generale. In questo contesto Todorov cerca di cogliere la peculiarita' del 'simbolo' che va interpretato facendo ricorso, accanto al senso materiale dell'enunciazione, ad un secondo senso che si colloca nell'atto interpretativo. Ne deriva l'inscindibile unita' di simbolismo ed ermeneutica. Con La conquista dell'America, Todorov ha intrapreso una ricerca sulla categoria dell'"alterita'" e sul rapporto tra individui appartenenti a culture e gruppi sociali diversi. Questo tema, che ha la sua lontana origine psicologica nella situazione di emigrato che Todorov si trova a vivere in Francia, trova la sua compiuta espressione in un ideale umanistico di razionalita', moderazione e tolleranza". Tra le opere di Tzvetan Todorov: (a cura di), I formalisti russi. Teoria della letteratura e del metodo critico, Einaudi, Torino 1968, 1977; (a cura di, con Oswald Ducrot), Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio, Isedi, Milano 1972; La letteratura fantastica, Garzanti, Milano 1977, 1981; Teorie del simbolo, Garzanti, Milano 1984; La conquista dell'America. Il problema dell'"altro", Einaudi, Torino 1984, 1992; Critica della critica, Einaudi, Torino 1986; Simbolismo e interpretazione, Guida, Napoli 1986; Una fragile felicita'. Saggio su Rousseau, Il Mulino, Bologna 1987, Se, Milano 2002; (con Georges Baudot), Racconti aztechi della conquista, Einaudi, Torino 1988; Poetica della prosa, Theoria, Roma-Napoli 1989, Bompiani, Milano 1995; Michail Bachtin. Il principio dialogico, Einaudi, Torino 1990; La deviazione dei lumi, Tempi moderni, Napoli 1990; Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversita' umana, Einaudi, Torino 1991; Di fronte all'estremo, Garzanti, Milano 1992 (ma cfr. la seconda edizione francese, Seuil,  Paris 1994); I generi del discorso, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1993; Una tragedia vissuta. Scene di guerra civile, Garzanti, Milano 1995; Le morali della storia, Einaudi, Torino 1995; Gli abusi della memoria, Ipermedium, Napoli 1996; L'uomo spaesato. I percorsi dell'appartenenza, Donzelli, Roma 1997; La vita comune, Pratiche, Milano 1998; Le jardin imparfait, Grasset, 1998; Elogio del quotidiano. Saggio sulla pittura olandese del Seicento, Apeiron, 2000; Elogio dell'individuo. Saggio sulla pittura fiamminga del Rinascimento, Apeiron, 2001; Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001; Il nuovo disordine mondiale, Garzanti, Milano 2003; Benjamin Constant. La passione democratica, Donzelli, Roma 2003; Lo spirito dell'illuminismo, Garzanti, Milano 2007; La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008, 2011; La paura dei barbari, Garzanti, Milano 2009; La bellezza salvera' il mondo, Garzanti, Milano 2010; Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro. Saggi 1983-2008, Garzanti, Milano 2011 (tra esse segnaliamo particolarmente Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001: un'opera che ci sembra fondamentale).

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Una breve notizia su Annette Wieviorka

Annette Wieviorka, storica, dirige il Centro nazionale per la ricerca scientifica alla Sorbona di Parigi; impegnata contro il razzismo; ha pubblicato vari volumi sull'ebraismo e sulla Shoah. Opere di Annette Wieviorka: in italiano cfr. Auschwitz spiegato a mia figlia, Einaudi, Torino 1999; L'era del testimone, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999.

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Una breve notizia su Michel Wieviorka

Michel Wieviorka, sociologo, nato nel 1946, docente alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, dove dirige il Centre d'analyse et d'intervention sociologiques, autore di importanti studi sul razzismo. Opere di Michel Wieviorka: in italiano cfr. Lo spazio del razzismo, Il Saggiatore, Milano 1993, e la sintesi Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sottolineato come la memoria della Shoah, il confronto con quel tremendo accadimento, sia ineludibile per quanti vogliono impegnarsi sia filosoficamente nel pensare l'umanita', sia praticamente nella lotta per difendere la dignita' umana e per promuovere giustizia, liberta' e solidarieta'.

La memoria delle vittime della Shoah e' un dovere morale: e costituisce altresi' un appello alla lotta contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro ogni ideologia e prassi della sopraffazione e della disumanizzazione.

La riflessione sulla Shoah costringe ad un esame di coscienza, ad una assunzione di responsabilita', alla percezione ed alla comprensione del proprio dovere esistenziale, etico e politico di opporsi a tutte le stragi, a tutte le persecuzioni, a tutte le oppressioni; persuade alla percezione ed alla comprensione del dovere proprio di ogni essere umano (un dovere coessenziale alla condizione umana) di essere solidale con l'umanita', di recare aiuto a chi soffre, a chi subisce violenza, a chi e' umiliato ed offeso; convoca proprio te ad essere fedele a quel dovere senza del quale non vi e' riconoscimento del diritto dell'altro, e di quell'altro dell'altro che sei tu stesso: agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te; compi quel dovere che invera gli altrui diritti.

La memoria della Shoah e' quindi un porsi all'ascolto della voce delle vittime e un disporsi alla lotta contro i carnefici di ieri e di oggi e di domani. La memoria della Shoah convoca alla resistenza contro l'inumano, e' la Resistenza antifascista che continua; e' una memoria che si fa legato e legame, lascito e vincolo, promessa e lotta: questa lotta per salvare le vite, per proteggere e promuovere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e' la nonviolenza in cammino.

La memoria delle vittime della Shoah ci convoca all'impegno per l'umanita'.

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Nel ricordo delle vittime della Shoah e nell'impegno a proseguire la lotta contro il razzismo e contro il totalitarismo, contro la guerra e contro le dittature, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera, le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Alleghiamo in calce una volta ancora i testi dei tre appelli...

 

8. VOCI DI TESTIMONI DELLA SHOAH. EDITH BRUCK, PRIMO LEVI, JORGE SEMPRUN, ELIE WIESEL

 

Si e' svolto nella mattinata di mercoledi' 22 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di testi memorialistici di testimoni della Shoah.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Edith Bruck, di Primo Levi, di Jorge Semprun, di Elie Wiesel.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, in preparazione del Giorno della memoria della Shoah del 27 gennaio; ciclo di incontri nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Margarete Buber Neumann, dei martiri della "Rosa Bianca", di Theodor W. Adorno, di Guenther Anders, Zygmunt Bauman, Elias Canetti, Norbert Elias, Hans Jonas, Emmanuel Levinas, Tzvetan Todorov, Annette Wieviorka, Michel Wieviorka.

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Una breve notizia su Edith Bruck

Edith Bruck, scrittrice, giornalista, cineasta, nata in Ungheria nel 1932 da una famiglia ebraica, sopravvissuta alla deportazione, dal 1954 vive a Roma. Una grande testimone della Shoah, una scrittrice di straordinaria finezza, una persona di forte impegno civile. Opere di Edith Bruck: segnaliamo particolarmente Chi ti ama cosi' (1959); Due stanze vuote (1974); Transit (1978); Signora Auschwitz (1999); tutti ora editi presso Marsilio, Venezia.

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Una breve notizia su Primo Levi

Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'. Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti. Tra le opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976.

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Una breve notizia su Jorge Semprun

Jorge Semprun, scrittore e resistente antifascista spagnolo, e' nato a Madrid il 10 dicembre 1923, emigrato con la famiglia a Parigi durante la guerra civile spagnola (il padre era un diplomatico repubblicano), prese parte alla Resistenza francese e fu deportato a Buchenwald. Sopravvissuto al lager, oppositore del franchismo, rientro' clandestinamente in Spagna per continuare la lotta; ancora esule in Francia, fu scrittore, giornalista, attivo nel cinema e nel teatro, autore delle sceneggiature di capolavori cinematografici; caduta la dittatura franchista, e' stato Ministro della Cultura in Spagna dal 1988 al 1991; e' morto a Parigi il 7 giugno 2011. Tra le opere di Jorge Semprun: Il grande viaggio, Einaudi, Torino 1964; Autobiografia di Federico Sanchez, Sellerio, Palermo 1979; La scrittura o la vita, Guanda, Parma 1996; Male e modernita', Passigli, Firenze 2002; Vivro' col suo nome, moriro' con il mio, Einaudi, Torino 2005. Segnaliamo anche il colloquio tra Jorge Semprun ed Elie Wiesel, Tacere e' impossibile, Guanda, Parma 1996. Semprun e' anche l'autore delle sceneggiature di due grandi film di Alain Resnais, La guerra e' finita (1966), e Stavisky (1973-74); ha collaborato anche con il regista Costa-Gavras per i film Z. L'orgia del potere (1969); La confessione (1970); L'affare della sezione speciale (1975).

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Una breve notizia su Elie Wiesel

Elie Wiesel, nato nel 1928 a Sighet in Transilvania, venne deportato ad Auschwitz e Buchenwald. Dopo la guerra e' stato giornalista, scrittore, testimone impegnato per i diritti umani. Ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Tra le opere di Elie Wiesel si vedano in particolare i due volumi delle memorie Tutti i fiumi vanno al mare, Bompiani, Milano 1996; ... E il mare non si riempie mai, Bompiani, Milano 1998, 2003. Tra i suoi molti libri e' indispensabile leggere innanzitutto almeno La notte, Giuntina, Firenze 1980. Segnaliamo anche almeno il colloquio tra Jorge Semprun ed Elie Wiesel, Tacere e' impossibile, Guanda, Parma 1996.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha auspicato che in tutte le citta' italiane, e particolarmente in tutte le scuole e gli istituti di cultura, in tutte le istituzioni ed in tutti i centri di aggregazione si svolgano iniziative nel Giorno della Memoria, e che queste iniziative siano importante momento di informazione, documentazione e soprattutto coscientizzazione e formazione: presa di coscienza del dovere di opporsi sempre alla violenza assassina e persecutrice; riconoscimento ed assunzione del dovere di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La memoria dell'orrore dei campi di sterminio nazisti, la memoria delle vittime del razzismo e del totalitarismo, la memoria della barbarie fascista, questa memoria deve trovare esito nell'impegno qui e adesso contro tutte le stragi e tutte le violazioni della dignita' e dei diritti umani.

Ricordare ed onorare le vittime del nazifascismo, ricordare ed onorare quanti resistettero e lottarono per difendere l'umanita' e salvare le vite, deve trovare concreta e necessaria applicazione nell'agire oggi contro il razzismo, contro le dittature e contro la guerra, per far cessare i massacri, la schiavitu', la violenza che disumanizza e devasta e distrugge.

Ed in Italia oggi due compiti si pongono ad ogni persona di volonta' buona e di retto sentire: opporsi alla guerra e al riarmo; opporsi al razzismo e allo schiavismo. E quindi occorre lottare affinche' l'Italia cessi di partecipare alla guerra afgana e si adoperi per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti; e quindi occorre lottare affinche' siano abrogate nel nostro paese le scellerate misure razziste che hanno provocato e provocano sofferenze inaudite e tragiche morti, favoreggiano le mafie schiaviste, violano i piu' basilari diritti.

Torni l'Italia al rispetto della sua Costituzione, che ripudia la guerra e protegge e promuove i diritti di tutti gli esseri umani.

Torni l'Italia ad essere uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, un paese antifascista: cessi immediatamente la partecipazione alla guerra; cessi immediatamente la persecuzione razzista dei migranti.

La memoria delle vittime della Shoah, la memoria degli eroi della Resistenza, la memoria dei Giusti che dinanzi all'orrore agirono per salvare le vite umane, ci illumini tutti, ora e sempre.

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Nel ricordo delle vittime della Shoah e nell'impegno a proseguire la lotta contro il razzismo e contro il totalitarismo, contro la guerra e contro le dittature, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera, le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Alleghiamo in calce i testi dei tre appelli...

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Bob Dylan, Blues, ballate e canzoni, Newton Compton, Roma 1972, pp. 304.

- Bob Dylan, Canzoni d'amore e di protesta, Newton Compton, Roma 1972, pp. 224.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2503 del 16 ottobre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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