[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 126



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 126 del 5 ottobre 2015

 

In questo numero:

1. Giobbe Santabarbara: Per qualche giorno le televisioni

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

3. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

5. Alcune testimonianze dalla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014 (con due aggiunte)

6. La nostra marcia

7. Benito D'Ippolito: Il lamento del vecchio

8. Corinzio Piegapini: La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene

9. Giacomo Dervicanto: Me piace fa' la marcia de la pace

10. Orangio Macacchi: Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno

11. Bricchio Birocchi: La marcia da Peruggia fin'a Assisi

12. Aggiunta prima. Mattinata di sole a Roma (2014)

13. Aggiunta seconda. Breve litania della nonviolenza (2010)

 

1. LA PROSA DEL MONDO. GIOBBE SANTABARBARA: PER QUALCHE GIORNO LE TELEVISIONI

 

Per qualche giorno le televisioni

piangeranno le vittime afgane

morte nell'ospedale degli occidentali

dagli occidentali bombardato.

 

Poi tutto sara' dimenticato

continuera' il grande gioco

nel silenzio i papaveri crescono meglio

il mercato mondiale ha bisogno di oppio

tutto funziona nel migliore dei modi

nel migliore dei mondi possibili.

 

La morte di gente che non parla inglese

conta meno della morte di un cane

neppure i cani parlano inglese

ma fanno la guardia si contentano dell'osso

gli esseri umani invece

che non si rassegnano alla schiavitu'

angustiano molto i signori padroni.

 

Questa eruzione di sangue dai corpi

che come apriscatole aprono le bombe

i coltelli il merletto dei mitra il raffio

nella tonnara di uomini e donne

la quotazione in borsa degli ettolitri di sangue

le condanne a morte scritte sul libretto degli assegni

il ciclo espansivo del mercato trainato

dall'industria delle armi e degli schiavi

la guerra come modello di sviluppo

e vagoni di cenere dall'immenso crematorio

a fecondare i terreni in cui piantare

nuovi denti di drago parole vuote.

 

Ancora una volta ti chiedi che fare

e che devi fare tu gia' lo sai

abolire la guerra gli eserciti le armi

salvare le vite le misere vite

delle persone che presto svaniscono

salvare le vite e' il primo dovere

abolire la guerra gli eserciti le armi.

 

*

 

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre

che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

 

Ed occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti

gli esseri umani in fuga dalla fame

e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti

gli esseri umani il diritto di giungere

in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare

con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti

i migranti lungo gli itinerari della fuga

sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso

internazionale che prelevi i profughi

direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi

collocati nei paesi limitrofi e li porti

in salvo qui in Europa.

 

In Italia occorre abolire i campi di concentramento le deportazioni

e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste criminali e criminogene

che flagrantemente confliggono con la Costituzione con lo stato di diritto

con la democrazia con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente

il diritto di voto nelle elezioni amministrative

a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani

del disarmo e della smilitarizzazione

della legalita' che salva le vite

della democrazia che salva le vite

della civilta' che salva le vite.

 

L'Italia avvii una politica nonviolenta

contro la guerra e tutte le uccisioni

contro il razzismo e tutte le persecuzioni

contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'

in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

3. REPETITA IUVANT. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

5. REPETITA IUVANT. ALCUNE TESTIMONIANZE DALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI DEL 19 OTTOBRE 2014 (CON DUE AGGIUNTE)

 

Riproponiamo di seguito alcune testimonianza dalla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014 che abbiamo gia' pubblicato lo scorso anno.

 

6. REPETITA IUVANT. LA NOSTRA MARCIA

 

La marcia della pace Perugia-Assisi che si e' svolta il 19 ottobre ancora una volta ha espresso in modo chiaro ed inequivocabile il suo forte messaggio contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; per la vita, la dignita', i diritti di tutti gli esseri umani; per la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

La marcia della pace ancora una volta denuncia le infami vigenti politiche assassine e chiede al governo fedifrago e al parlamento complice di tornare immediatamente al rispetto della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra e difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Questa e' stata ancora una volta la verita' della marcia della pace: disarmista, antimilitarista, nonviolenta; femminista, ecologista, nonviolenta; antirazzista, antitotalitaria, nonviolenta; anticolonialista, antimperialista, nonviolenta; socialista, libertaria, nonviolenta.

La marcia della pace Perugia-Assisi e' Rosa Luxemburg vivente.

La marcia della pace Perugia-Assisi e' Aldo Capitini vivente.

La marcia della pace Perugia-Assisi e' la nonviolenza in cammino.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. REPETITA IUVANT. BENITO D'IPPOLITO: IL LAMENTO DEL VECCHIO

 

I miei maestri sono tutti morti

divenni vecchio tra le sconfitte

ho sempre saputo che nulla

conta oltre questo: salvare

le vite.

 

Il mondo in cui vissi e' scomparso

nessuna sa piu' la mia lingua

ho sempre saputo che solo

questo conta: salvare le vite.

 

Dei miei fallimenti non so darmi pace

nessuna mai ebbi speranza

sempre volli fare l'unica cosa giusta:

salvare le vite.

 

E' quasi l'alba. Esco di casa

per incamminarmi una volta ancora

sulla strada che da Perugia porta

ad Assisi.

 

Ovunque i padroni mangiano il cuore

dei loro operai, ovunque

le classi proprietarie controllano

le catene dell'umanita' loro schiava

ovunque le truppe imperiali

menano strage ancora.

 

Penso ancora i miei veri pensieri

sono felice di essere vivo

la lotta

continua.

 

8. REPETITA IUVANT. CORINZIO PIEGAPINI: LA MARCIA PURE 'ST'ANNO E' 'NNATA BBENE

 

La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene.

La gente era pasciuta e benvestita

strillava "no a la morte e ssi' a la vita",

"volemo tutte ave' le panze piene".

 

Vedessi tu cche sciccherie e cche scene

pareva de trovasse a la partita:

"Evviva Santa Rosa e Ssanta Rita",

"s'ha da fa' ssolo quer che ce convene".

 

E io co' Cencio semo ite 'n giro

a 'mbraccica' la ggente e 'lleggerilla

de' pesi de la vita ar giorno d'oggi.

 

Emo ricorto n' sacco de reloggi,

de portafoji e pure quarche spilla,

tre catenine d'oro e 'n par de bbiro.

 

9. REPETITA IUVANT. GIACOMO DERVICANTO: ME PIACE FA' LA MARCIA DE LA PACE

 

Me piace fa' la marcia de la pace

me porto la merenna ne la sacca

er fiasco e tutta quanta l'artra cacca

la marcia de la pace a mme mme piace.

 

Cio' 'r pane, l'ova, l'ajo, le spinace

la robba che s'affetta e che se 'nsacca

la ciccia o sia de porco o sia de vacca

lessa bbollita a rosto o a la brace.

 

E ppe' llubbrificasse 'r gargarozzo

mentre che lemme lemme camminamo

je damo ggiu' a scolasse 'n ber barlozzo

 

e 'ntanto "A li mortacci" je strillamo

"de li zzozzoni de 'sto monno zzozzo".

L'umanita' mo' ssi' che la sarvamo.

 

10. REPETITA IUVANT. ORANGIO MACACCHI: DERETRO A 'STO LENZOLO ARCOBBALENO

 

Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno

diceveno 'sta marcia ade' 'no sballo

'na passeggiata, 'n giocherello, 'n ballo

serv'a sarva' la pace, gnentemeno!

 

Piu' ciaripenzo e ppiu' me ciavveleno.

Primo: faceva propio troppo callo.

Seconno: n'ze potrebbe fa' a ccavallo?

se riva prima e sse fatica meno.

 

Pe' tterzo: 'nvece d'esse 'na spianata

l'urtimo pezzo t'ha' d'arrampica'

e que' ade' propio 'na gran carognata.

 

Te ggiuro, si mme capita a 'ncontra'

a quello che cia' avuto 'sta penzata

je meno, che lo possin' ammazza'.

 

11. REPETITA IUVANT. BRICCHIO BIROCCHI: LA MARCIA DA PERUGGIA FIN'A ASSISI

 

La marcia da Peruggia fin'a Assisi

ade' 'na cosa, fiji mii, gajarda

se parte co' li bbotti de bombarda

se riva che ce vo' 'na flebboclisi.

 

Ar via 'ndo te ggiri so' ssorrisi:

nun ce se crede come che sse barda

la ggente: ce se mette la coccarda

se tignono de 'mpiastri su li visi

 

e vvia de gran galoppo pe' la scesa

che dda Peruggia esce a la campagna.

E ppoi se 'ntosta subbito l'impresa

 

se suda e nun se bbeve e nun se magna

se strilla e sse smadonna a la distesa:

a 'ffa la pace e' 'na fatica cagna.

 

12. REPETITA IUVANT. AGGIUNTA PRIMA. MATTINATA DI SOLE A ROMA (2014)

 

Noi siamo le oppresse e gli oppressi,

l'umanita' dolente.

Noi che facciamo tutto, noi siamo resi niente.

Da ora in poi mai piu'

subire iniquita':

siam l'internazionale futura umanita'.

 

Noi siamo la classe operaia,

l'umanita' alienata.

E merce tra le merci veniamo incatenata.

Da ora in poi mai piu'

subire crudelta':

siam l'internazionale futura umanita'.

 

Noi siamo le schiave e gli schiavi,

l'umanita' abbrutita.

Nutriti di frustate la nostra non e' vita.

Da ora in poi mai piu'

subire l'empieta':

siam l'internazionale futura umanita'.

 

Ed ecco, noi siamo persone

che si son ribellate.

Spezzando le catene ci siamo sollevate.

Da ora in poi mai piu'

subire la vilta':

siam l'internazionale futura umanita'.

 

13. REPETITA IUVANT. AGGIUNTA SECONDA. BREVE LITANIA DELLA NONVIOLENZA (2010)

 

La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.

La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.

La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.

La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.

La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.

La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.

La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.

La nonviolenza non e' il colpo di carambola.

La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.

La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.

La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.

La nonviolenza non e' la sala dei professori.

La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.

La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.

La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.

La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.

La nonviolenza non e' il vestito di gala.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.

La nonviolenza non e' il film al rallentatore.

La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.

La nonviolenza non e' il buco senza la rete.

La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.

La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.

La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.

La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.

La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.

La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 126 del 5 ottobre 2015