Archivi. 161



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 161 del 7 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di ottobre 2008 (parte seconda e conclusiva)

2. La domandina del facinoroso

3. Per il 4 novembre giorno di lutto

4. Le anime belle

5. Il poker e il bluff

6. Due banali suggerimenti piu' uno

7. Poiche' le armi

8. Bricconi all'opera (e il pubblico in platea)

9. A Viterbo i cittadini

10. Per la giornata del dialogo

11. Il 4 novembre in memoria delle vittime

12. 4 novembre giorno di lutto, in memoria delle vittime della guerra, contro la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati

13. Cola'. Costi'

14. 4 novembre di lutto. Per tutte le vittime. Contro tutte le guerre

15. Associazione "Respirare": Una lettera aperta al Prefetto di Viterbo

16. Non solum, sed etiam

17. Contro le provocazioni, la nonviolenza

18. 4 novembre. Ogni vittima ha il volto di Abele

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2008 (PARTE SECONDA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2008.

 

2. LA DOMANDINA DEL FACINOROSO

 

Gentile, egregio, illustre signor il Presidente,

a presentar domanda vengo con la presente

a un posto anche part-time come facinoroso.

 

Del santo manganello, del tosto sfollagente

so l'uso, e meno pugni come se fosse niente:

mi assuma, gesummio, che sono bisognoso.

 

Se penso a certa gente che lei ministri ha fatto

(e c'e' chi si e' creduto che fosse uscito matto)

mi dico: che mi manca? anch'io sono un razzista

 

mi dia quest'occasione che sara' soddisfatto

chissa' che poi un domani se bene m'arrabatto

mi trova un portierato, o mi fa giornalista.

 

3. PER IL 4 NOVEMBRE GIORNO DI LUTTO

 

Fini' quell'inutile strage

giurarono i superstiti: mai piu'.

 

Altre ne vennero poi

ed oggi ancora.

 

Non vi sara' salvezza per l'umanita'

se non si aboliscono le armi

se non si aboliscono gli eserciti

se non si ripudia per sempre la guerra.

 

4. LE ANIME BELLE

 

Le anime belle che si indignano con Colin Powell che ammette oggi il tragico errore dello scatenamento della guerra in Iraq che tuttora perdura.

Sono le stesse anime belle che da anni appoggiano la guerra in Afghanistan, la guerra terrorista e stragista in Afghanistan, la guerra cui anche l'Italia partecipa in violazione della sua legge fondamentale e del diritto internazionale.

Quando al tempo del governo Prodi le anime belle si prostituirono alla guerra, ritennero la legalita' costituzionale una variabile dipendente, accettarono di essere mandanti e complici delle stragi, allora, gia' allora, si fecero complici del fascismo e del crimine organizzato, del terrorismo di stato e di banda, della guerra nemica dell'umanita'.

La loro indignazione per le malefatte altrui non giova a occultare il crimine loro.

Crimine per il quale tanti sedicenti pacifisti e fin pretesi nonviolenti non hanno ancora pronunciato una sola parola di pentimento, cosi' continuando ad essere non solo i complici fedeli serventi delle stragi che proseguono ancora in Afghanistan, ma anche i mallevadori e i maggiordomi del dispiegato eversivo banditismo oggi al potere nel nostro stesso paese contro la stessa popolazione italiana.

*

Occorre opporsi alla guerra.

Occorre chiedere l'immediato ripristino della legalita' costituzionale.

Occorre battersi per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.

Occorre scegliere la giustizia e la solidarieta' con l'umanita' intera.

Occorre scegliere la verita', la forza della verita', la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' in questa tragica distretta.

 

5. IL POKER E IL BLUFF

 

Oggi a Viterbo vi e' stata una acrobatica parata di prominenti personaggi che, come se fossero degli irresponsabili biscazzieri, giocano con l'ambiente, la salute e i diritti dei viterbesi.

*

Asso di cuori. Gli interventi urgenti per il clima

Gli interventi urgenti per il clima richiesti dall'Unione Europea impediscono che si realizzi il mega-aeroporto di Viterbo, la cui attivita' costituirebbe uno sciagurato contributo all'insostenibile incremento delle emissioni responsabili del surriscaldamento globale del pianeta.

Bisogna ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo.

*

Asso di picche. La delibera della vergogna

E' la delibera con cui il Consiglio comunale di Viterbo chiede alla Regione Lazio di fare carta straccia del Piano territoriale paesaggistico regionale e delle relative norme di salvaguardia: se si rispetta il piano regionale il mega-aeroporto e' irrealizzabile; se il piano diventa carta straccia gli speculatori confidano di poter devastare impunemente l'ambiente e massacrare impunemente la salute dei cittadini.

Quella sciagurata delibera va revocata. La Regione Lazio deve opporre un risoluto diniego alla scandalosa richiesta di abolire norme e vincoli.

*

Asso di quadri. Chiedere all'oste se il vino e' buono, affidare il gregge al lupo

L'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) affida alla societa' Aeroporti di Roma (Adr) sia la realizzazione e gestione del devastante mega-aeroporto, sia la verifica della compatibilita' ambientale, e non solo, di esso. La societa' Adr e' un'impresa finalizzata al profitto, ed e' la stessa che gia' gestisce il sedime aeroportuale di Ciampino, dove la situazione e' semplicemente catastrofica; ed e' la societa' che trarrebbe ingenti profitti dalla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo, "ciampinizzando" anche Viterbo.

Bisogna essere folli per affidare ad Adr, corresponsabile del disastro di Ciampino, la verifica della compatibilita' ambientale di un mega-aeroporto a Viterbo: e' come chiedere all'oste se il vino e' buono (giacche' non e' chi non veda come sia interesse dell'Adr realizzare un'opera da cui trarrebbe ingenti profitti: se l'espressione "conflitto di interessi" ha un senso, qui cade a fagiuolo).

E bisogna essere folli per affidare ad Adr, corresponsabile del disastro di Ciampino, la realizzazione e gestione di un mega-aeroporto a Viterbo: col precedente di Ciampino, e' come affidare il gregge alla tutela del lupo, come mettere la vittima nelle mani del carnefice.

*

Asso di fiori. Ingannare i cittadini

La lobby politico-affaristica del mega-aeroporto continua ad ingannare i cittadini di Viterbo, continua a mistificare la realta', continua a nascondere e a mentire. Addirittura si e' arrivati alla vergogna delle vergogne di dichiarare a fini propagandistici che un'opera cosi' devastante e nociva sarebbe "a impatto zero" quando invece l'impatto sarebbe enorme e disastroso; addirittura si e' arrivati alla vergogna delle vergogne di dichiarare a fini propagandistici che l'opera e' finalizzata ad incrementare il turismo a Viterbo quando invece essa e' evidentemente finalizzata al turismo "mordi e fuggi" per Roma, e a Viterbo provochera' enormi danni.

*

Il bluff

La triste e banale verita' e' che il mega-aeroporto e' irrealizzabile; che esso e' privo dei requisiti previsti dalla normativa vigente; che esso devasterebbe fondamentali beni ambientali e culturali, economici e sociali; che esso costituirebbe uno sperpero immenso di risorse pubbliche a vantaggio di un ristretto gruppo di speculatori e a danno della popolazione.

La triste e banale verita' e' che tante mistificazioni propagandistiche che a Viterbo in questi giorni hanno ampio corso si rivelano per quello che sono: un bluff, un garbuglio, un imbroglio, un pasticciaccio brutto.

*

Quid agendum

Occorre ridurre il trasporto aereo per difendere il diritto dell'umanita' a un mondo vivibile.

Occorre difendere e valorizzare l'area termale del Bulicame.

Occorre difendere la salute e i diritti della popolazione viterbese.

Ed occorre anche liberare Ciampino che soffoca: semplicemente cancellando i voli di troppo, e non trasferendoli altrove.

I diritti umani devono venire prima del profitto degli speculatori.

Occorre far rispettare le leggi ed impedire il malaffare, le devastazioni, l'avvelenamento.

 

6. DUE BANALI SUGGERIMENTI PIU' UNO

 

Nei conflitti politici e sociali consiglieremmo a tutti di adottare sempre (cosa significa "sempre"? Significa: sempre) due elementari tecniche della nonviolenza:

a) sapere che ogni cosa che facciamo ha anche una valenza educativa, ovvero funge da esempio per chi ci ascolta o ci vede: quando fai ua csa non buona, anche per fini buonissimi, non solo hai introdotto un di piu' di male nel mondo, ma hai anche insegnato ad altri a commettere il male.

Ergo: fai solo la cosa buona tanto nei fini quanto nei mezzi.

b) In ogni tuo atto comunicativo sappi che esso e' per sempre, e sappi anche che sempre esso puo' raggiungere persone che di esso o di parti di esso non vorresti fossero messe a parte. Il segreto non solo e' impossibile, ma e' in se' nocivo. Di' solo le cose che sapresti sostenere dinanzi a chiunque, parla sempre e solo come parleresti se chiunque ti ascoltasse.

Ergo: non dire mai cio' di cui ti vergogneresti se lo venisse a sapere qualcuno cui quella comunicazione non era destinata.

Sono due consigli modesti, ma utili. E nascono, ovviamente, da quella grande e petulantissima maestra che e' l'esperienza.

*

E un terzo suggerimento ancora, da un vecchiaccio che c'era e che ricorda bene - che ricorda troppo - quegli anni evocati in questi giorni da un ex presidente della Repubblica con dichiarazioni abominevoli, quegli anni in cui il sangue scorreva a fiumi per le strade in questo paese.

E il suggerimento e' questo: nel condurre la tua lotta scegli la nonviolenza con tutta l'intransigenza di cui sei capace.

Anche se hai tutte le ragioni, l'uso della violenza gia' ti prostituisce al male.

Lottare occorre contro ogni ingiustizia: ma con la forza della nonviolenza.

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Occorre scegliere la nonviolenza: perche' e' l'unica modalita' di lotta contro il male in cui la nostra dignita' resta integra.

Occorre scegliere la nonviolenza: perche' e' l'unica modalita' comunicativa che non fallisce.

Occorre scegliere la nonviolenza: che e' nonmenzogna, e forza della verita'.

Occorre scegliere la nonviolenza: che salva le vite, e la tua dignita'.

 

7. POICHE' LE ARMI

 

Poiche' le armi servono a uccidere

tu a tutte le armi opponiti sempre.

 

Poiche' gli eserciti servono a uccidere

tu a tutti gli eserciti opponiti sempre.

 

A tutte le guerre, a tutte le stragi

tu opponiti sempre. Opponiti sempre.

 

8. BRICCONI ALL'OPERA (E IL PUBBLICO IN PLATEA)

 

Nella saga infinita della lobby politico-affaristica che vorrebbe imporre a Viterbo un nocivo e distruttivo mega-aeroporto che devasterebbe l'area termale del Bulicame (il principale bene naturalistico e culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico della citta') e massacrerebbe la salute e la qualita' della vita di migliaia di persone, le ultime due trovate propagandistiche sono state un incontro fra intimi nei palazzi romani pomposamente denominato "cabina di regia" (e che Hitchcock li perdoni) e una gitarella fuori porta a Viterbo di certi sproloquiatori che non sanno cosa dicono ma lo dicono a squarciagola accompagnati anche da certi omertosi che sanno cosa sarebbe da dire ma si guardano bene dal dirlo.

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In particolare:

1. si e' voluto far credere che "grazie all'aeroporto" si mettera' mano a potenziare le infrastrutture viarie e ferroviarie. Non e' vero. E' vero il contrario.

Il progetto del mega-aeroporto costituirebbe uno sperpero immane di fondi pubblici, sperpero che sottrarrebbe ingentissimi fondi ad altre, utili, necessarie, urgenti opere: come per l'appunto le ferrovie che allo stato attuale sono in una condizione disastrosa per responsabilita' anche degli stessi messeri che oggi si tuffano nella mega-speculazione del mega-aeroporto.

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2. Si e' voluto far credere che il mega-aeroporto e' finalizzato a "promuovere il viterbese". Non e' vero. E' vero il contrario.

Il progetto del mega-aeroporto e' al servizio del turismo "mordi e fuggi" per Roma. A Viterbo resta la distruzione di un'area come quella termale del Bulicame che se tutelata e valorizzata sarebbe la principale risorsa della citta' e che verra' devastata per sempre; a Viterbo resta l'inquinamento; a Viterbo e all'Alto Lazio restano i danni e una ennesima coloniale servitu' speculativa e avvelenatrice.

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3. Si e' voluto far credere che il mega-aeroporto sarebbe "eco-compatibile", e si e' arrivati - nell'insensataggine di una propaganda menzognera giunta al delirio - a propalare la formula demenziale di "aeroporto a impatto zero". Non e' vero. E' vero il contrario.

Il mega-aeroporto sara' una catastrofe per l'ambiente e per la salute dei cittadini, sara' una catastrofe per l'economia locale e per i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione, sara' una catastrofe per Viterbo e per l'Alto Lazio: e basta guardare la situazione di Ciampino per capire quali esiti avrebbe la "ciampinizzazione" anche di Viterbo.

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4. Si e' voluto far credere che il tentativo di imporre a Viterbo il mega-aeroporto sia un'operazione corretta e legittima. Non e' vero. E' vero il contrario.

E' stato dimostrato che le procedure seguite sono viziate alla radice; e' stato dimostrato che non si sono mai espletate le verifiche stabilite dalla legislazione italiana ed europea; e' stato dimostrato che l'opera confligge con le norme di salvaguardia del piano territoriale paesaggistico regionale; e' stato dimostrato che l'opera confligge con norme e regolamenti; e' stato dimostrato che si sta procedendo in modo a dir poco scandaloso da parte di una proterva lobby politico-affaristica.

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5. Si e' voluto far credere che l'incremento del trasporto aereo a fini di diporto sia cosa buona e giusta. Non e' vero. E' vero il contrario.

L'Onu, gli scienziati premi Nobel dell'Ipcc, gli statisti piu' avvertiti, ed ora ed energicamente anche l'Unione Europea, ci dicono che occorre intervenire per ridurre il surriscaldamento del clima e l'inquinamento globale. Occorre cioe' anche ridurre subito il trasporto aereo, non incrementarlo dissennatamente.

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Cosa dobbiamo pensare di certi pubblici amministratori irresponsabili e di certi affaristi senza scrupoli?

Cosa dobbiamo pensare di chi svolge una squallida propaganda mistificante e menzognera a danno di tutti i cittadini, del pubblico erario, della biosfera?

Cosa dobbiamo pensare di chi sostiene un'operazione speculativa illegale e immorale?

 

9. A VITERBO I CITTADINI

[Riportiamo il seguente comunicato del 24 ottobre 2008 del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo dal titolo completo "Oggi a Viterbo i cittadini in difesa del Bulicame e del diritto alla salute contro il mega-aeroporto dei nuovi attila"]

 

Si e' svolta a Viterbo la mattina del 24 ottobre 2008 per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace" un'iniziativa di informazione dei cittadini e particolarmente dei pendolari che si servono di treno e autobus.

La struttura ecopacifista ha diffuso opuscoli informativi sulle conseguenze disastrose per Viterbo e per i viterbesi della eventuale realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma.

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Il mega-aeroporto e' un'opera nociva e distruttiva

La realizzazione del mega-aeroporto devasterebbe la zona termale del Bulicame; provocherebbe gravi danni alla salute e alla qualita' della vita di moltissimi cittadini con l'inquinamento - anche acustico - prodotto; costituirebbe un immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera che danneggia gravemente autentici beni economici e sociali dell'Alto Lazio (ambiente e cultura, termalismo, agricoltura, alta formazione, accoglienza e turismo di qualita' e residenziale) e i legittimi interessi ed i diritti soggettivi dei cittadini che vi risiedono.

Cio' che e' accaduto a Ciampino dimostra quali sarebbero gli esiti della realizzazione del mega-aeroporto, opera non solo dissennata, ma fuorilegge.

E fuorilegge perche' e' del tutto priva di fondamentali requisiti stabiliti dalla vigente legislazione italiana ed europea; perche' confligge con le norme di salvaguardia previste dal Piano territoriale paesaggistico regionale; perche' l'iter autorizzativo sin qui seguito e' stato proceduralmente scorretto, carente e per alcuni aspetti fin scandaloso; perche' sussistono precisi elementi che a rigor di legge rendono irrealizzabile l'opera. Opera che non ha mai affrontato la procedura di Valutazione d'impatto ambientale, ne' quella di Valutazione ambientale strategica, ne' quella di Valutazione d'impatto sulla salute.

Non solo: la mole dell'opera richiederebbe l'espletamento di una procedura autorizzativa preliminare da parte dell'Unione Europea, che invece non vi e' stata.

Non solo: gli stessi fautori della dissennata opera hanno dovuto a piu' riprese ammettere che l'opera e' di fatto irrealizzabile alla luce di rilevanti ed ineludibili vigenti disposizioni normative e regolamentari.

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I cittadini contro la lobby politico-affaristica del devastante mega-aeroporto

Ancora una volta i molti cittadini raggiunti quest'oggi dall'iniziativa informativa del "Centro di ricerca per la pace" hanno espresso nella loro generalita' piena condivisione delle preoccupazioni e delle esigenze poste dal movimento che si oppone al devastante mega-aeroporto, ed hanno condiviso altresi' la richiesta che sia rispettata la salute dei cittadini, che non si devasti l'area del Bulicame, che Viterbo non venga "ciampinizzata", che non si dissipino soldi pubblici per un'operazione meramente speculativa e nociva, ma che invece i pubblici denari siano utilizzati per opere realmente utili, come il miglioramento del trasporto pubblico e collettivo a beneficio dei residenti, ed in particolare per il miglioramento delle ferrovie.

*

Una lettera al Presidente della Repubblica

Tra i materiali di documentazione diffusi nel corso dell'iniziativa anche una "Lettera al Presidente della Repubblica" in cui venivano riassunti alcuni dei principali argomenti di opposizione al mega-aeroporto dei nuovi attila:

La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:

a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;

b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;

c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;

d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;

e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;

f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;

g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;

h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);

i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;

l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;

m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).

A cio' si aggiunga che:

n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";

o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;

p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.

Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:

q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";

r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;

s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").

Infine:

t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);

u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);

v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);

z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico.

 

10. PER LA GIORNATA DEL DIALOGO

 

Da questo si potrebbe cominciare:

cessar le guerre, smettere di uccidere.

 

11. IL 4 NOVEMBRE IN MEMORIA DELLE VITTIME

 

Delle vittime della guerra il 4 novembre si faccia memoria.

E serva quella memoria all'azione contro la guerra.

Non e' un giorno di festa, ma di lutto. Di lutto e d'impegno a impedire nuove stragi.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Abolire le armi e gli eserciti occorre.

 

12. 4 NOVEMBRE GIORNO DI LUTTO, IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLA GUERRA, CONTRO LA GUERRA, I SUOI STRUMENTI E I SUOI APPARATI

 

Il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, sia giorno di lutto: in memoria delle vittime della guerra, contro la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati.

Sia giorno di presa di coscienza: la guerra e' nemica dell'umanita', le armi e gli eserciti servono a uccidere esseri umani.

Sia giorno di impegno civile: per far cessare le guerre e le stragi, per costruire la pace con mezzi di pace.

Sia giorno di iniziativa per la legalita': "L'Italia ripudia la guerra" e' scritto nella nostra legge fondamentale; si applichi finalmente questo principio sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Si avvii la Difesa popolare nonviolenta, si avvii il disarmo, si avvii la smilitarizzazione dei conflitti, del territorio, delle istituzioni, della societa', delle relazioni. Vi e' una sola umanita'. Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

 

13. COLA'. COSTI'

 

Prosegue la guerra in Afghanistan. La guerra terrorista e stragista.

La guerra cui l'Italia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Prosegue cola' la guerra, e le stragi. E prosegue costi' l'omerta' sulla guerra, la complicita' con le stragi.

 

14. 4 NOVEMBRE DI LUTTO. PER TUTTE LE VITTIME. CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Per il 4 novembre riproponiamo questa iniziativa che gia' realizzammo anni fa.

E la riproponiamo con maggior convinzione ed urgenza.

Proprio perche' l'Italia e' in guerra, occorre riaffermare la legalita' costituzionale che la guerra proibisce.

Proprio perche' le stragi continuano, occorre riaffermare l'opposizione della coscienza umana ad ogni uccisione.

Proprio perche' tanti hanno ceduto alla guerra e al terrore, alla violenza e al razzismo, al riarmo e al militarismo, occorre riaffermare che pace e civilta' coincidono, che nel disarmo e nella smilitarizzazione dei conflitti e' la via per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Proprio perche' la situazione e' cosi' grave, occorre opporsi a tutte le guerre, a tutte le armi, a  tutti gli eserciti.

Proprio perche' la situazione e' cosi' grave, occorre scegliere la nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

15. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": UNA LETTERA APERTA AL PREFETTO DI VITERBO

 

Egregio Prefetto,

in occasione dell'incontro con i rappresentanti del governo che si terra' domani a Viterbo, con la presente la preghiamo di voler rappresentare ad essi che incombono sul territorio viterbese ed altolaziale due gravi minacce: l'avvio della centrale a carbone di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia e la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo.

Sono due opere che provocherebbero un grave nocumento per la salute, la qualita' della vita e i diritti della popolazione dell'Alto Lazio.

Sono due opere che devasterebbero irreversibilmente l'ambiente e rilevantissimi beni dell'Alto Lazio.

Le chiediamo di voler mettere a disposizione dei rappresentanti del governo in visita a Viterbo la vasta documentazione che i movimenti locali in difesa dell'ambiente e del diritto alla salute le hanno a piu' riprese trasmesso.

Le chiediamo altresi' di voler esortare i rappresentanti del governo al rispetto della legislazione italiana ed europea in vigore, legislazione il cui pieno rispetto sarebbe sufficiente ad impedire la realizzazione e l'attivita' delle due sciagurate opere.

Distinti saluti,

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 28 ottobre 2008

 

16. NON SOLUM, SED ETIAM

[Riportiamo il seguente comunicato del 28 ottobre 2008... dal titolo completo "Non solum, sed etiam. Opporsi al mega-aeroporto a Viterbo e non solo. Occorre ridurre il trasporto aereo subito e drasticamente"]

 

Non solo per ragioni legate alle specifiche realta' territoriali che ne verrebbero direttamente macroscopicamente investite, sconvolte ed avvelenate occorre opporsi al dissennato incremento del trasporto aereo, ma perche' esso fortemente contribuisce all'inquinamento globale e particolarmente al surriscaldamento del clima del pianeta, con conseguenze esiziali per l'intera umanita'.

*

Non solo per difendere il territorio in cui proprio noi viviamo, la sua natura e la sua storia, la sua cultura e le sue risorse, le persone e gli istituti nella trama delle relazioni con le quali ed i quali e' la nostra concreta vita affettiva, morale e civile, e quindi i nostri beni comuni, i nostri diritti di cittadini, i legittimi interessi e i diritti soggettivi in capo alle nostre comunita' e a noi stessi come individui e nelle formazioni sociali di cui facciamo parte; occorre opporsi al dissennato incremento del trasporto aereo anche perche' esso colpisce e danneggia la biosfera tutta e i diritti dell'umanita' intera, ed in primo luogo dei piu' deboli e dei piu' indifesi: le generazioni future - le quali, o ne avremo cura noi oggi nelle scelte di modello di sviluppo che operiamo, o si troveranno un mondo invivibile - e gli attuali quattro quinti dell'umanita' che privi di potere subiscono in modo e misura schiaccianti le sciagurate decisioni predatorie e vandaliche altrui e le conseguenze devastanti di esse gia' oggi pagandone il prezzo in termini di inique, orribili ed enormi sofferenze.

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La situazione di crisi ecologica globale e' gia' ora giunta a un punto tale che se non si fanno oggi drastiche scelte per ridurre le emissioni che provocano il surriscaldamento del clima la catastrofe sara' inevitabile.

Per questo dall'Onu all'Unione Europea, dagli scienziati dell'Ipcc agli statisti piu' avvertiti di tutto il mondo, alle grandi figure della riflessione morale e dell'impegno civile - come illustri premi Nobel, da Desmond Tutu a Wangari Maathai - ci chiedono scelte urgenti e rigorose di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti.

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Anche per tutto questo ci stiamo battendo per impedire la realizzazione del dissennato e criminale progetto del mega-aeroporto a Viterbo; ci stiamo battendo per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. In nome della ragione, in nome della difesa della biosfera, in nome dell'umanita'.

 

17. CONTRO LE PROVOCAZIONI, LA NONVIOLENZA

 

Evocate o invocate ex alto, le provocazioni sono giunte. E con esse le teste rotte, il sangue versato.

Vi e' un solo modo per impedire l'escalation della violenza: la scelta della nonviolenza.

La scelta consapevole, meditata, persuasa della nonviolenza.

Che non e' la vilta' della fuga o dell'astensione, della rassegnazione o dell'indifferenza. E' l'esatto contrario: e' la scelta di lottare contro l'ingiustizia senza commettere ingiustizia. E' la scelta di opporsi al male senza lasciarsene contaminare. E' la scelta di opporsi alla violenza nel modo piu' nitido e piu' intransigente.

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Ma la pratica della nonviolenza non e' ne' spontanea ne' banale.

Richiede riflessione, preparazione, addestramento.

Richiede coraggio, fermezza nella verita'. Richiede scienza e coscienza.

Nel vivo del conflitto politico e sociale in corso per opporsi alla guerra e al razzismo, a politiche inique e devastanti, ai poteri criminali e a quelli corruttivi, occorre disporsi allo studio della nonviolenza, occorre promuovere training di formazione alla  nonviolenza, occorre diffondere la cultura teorica e pratica della nonviolenza.

E' necessario, ed e' urgente.

 

18. 4 NOVEMBRE. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

[Riproduciamo ancora una volta un estratto da un comunicato del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo del 2002. E' nostra intenzione riproporre ed estendere quest'anno l'iniziativa del 4 novembre di pace, in memoria delle vittime, contro le guerre, le armi e gli eserciti; la nostra proposta nonviolenta consiste in una cerimonia silenziosa di deposizione di un omaggio floreale ai monumenti che ricordano le vittime della guerra, in orario diverso e distante dai chiassosi ed offensivi "festeggiamenti" delle forze armate]

 

"Ogni vittima ha il volto di Abele" (Heinrich Boell).

1. Il 4 novembre e' un giorno di lutto, e nelle vicende umane anche l'elaborazione del lutto per coloro che non solo piu' conta. E conta altresi' il ricordo di coloro cui e' stata tolta la vita con la violenza. Non ricordarli sarebbe come volerli cancellare, quasi ucciderli una seconda volta.

Chi defini' la prima guerra mondiale con la formula lapidaria "inutile strage" colse un punto decisivo: fu una orribile strage; e - di contro alle retoriche dei potenti che mandarono al macello tanta povera gente - non ebbe alcuna ammissibile utilita', poiche' le stragi non sono mai utili (se non al trionfo del male ed alla sofferenza dell'umanita'), sono stragi e basta, e tutti quelli che pensano che si possa costruire qualcosa dando ad altri la morte commettono uno sciaguratissimo e infame errore di ragionamento, oltre che un abominio morale, che li rende promotori o complici del piu' orrendo dei crimini.

La memoria delle vittime e' uno degli elementi su cui e con cui costruire l'impegno per la difesa e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani (sulla memoria delle vittime ed anche sui possibili rischi di un uso distorto e strumentale di essa ha scritto pagine indimenticabili Tzvetan Todorov, ad esempio in Memoria del male, tentazione del bene).

2. Ebbene, la ricorrenza del 4 novembre, fine della prima guerra modiale (per l'Italia), e' stata fin qui strumentalizzata proprio dai poteri militari, che in questa giornata, loro si', "festeggiano" le forze armate, cioe' scherniscono quei poveri morti che loro stessi comandi militari hanno fatto morire. Lo troviamo ripugnante.

3. Sic stantibus rebus, non convincono le iniziative subalterne, e non convince il lasciar stare, il far finta di niente. Cosicche' abbiamo pensato (anche sulla base di esperienze del passato) che il 4 novembre non debba essere lasciato come irridente e iniquo monopolio delle gerarchie militari e di quella retorica pseudopatriottica che il dottor Johnson qualche secolo fa definiva "l'ultimo rifugio delle canaglie"; non debba essere lasciato alle loro menzogne ed alla loro propaganda necrofila.

4. di qui la proposta: in quella data le persone e le istituzioni amanti della pace e fedeli al diritto internazionale e alla legalita' costituzionale non permettano che prevalga la sciagurata finzione che la guerra sia bella e che le vittime debbano essere contente di essere state trucidate, ma oppongano alla menzogna la verita', e all'ipocrisia la pieta'.

In quella data si ricordino le vittime per affermare che la guerra, del cui orrore la loro morte testimonia, ebbene, la guerra e' un crimine che mai piu' deve darsi.

"Ogni vittima ha il volto di Abele" (Heinrich Boell).

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 161 del 7 aprile 2013

 

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