Telegrammi. 438



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 438 del 17 gennaio 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Si e' svolto il 16 gennaio a Viterbo un incontro di formazione nonviolenta

2. Sarah Turley: Per fare la differenza

3. Donatella Massara: per una bibliografia sulle donne nella Shoah

4. Una lettera aperta alla Ministra del Turismo

5. Per sostenere il Movimento Nonviolento

6. "Azione nonviolenta"

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 16 GENNAIO A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE NONVIOLENTA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Domenica 16 gennaio presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo si e' svolto un nuovo incontro del percorso di formazione e informazione nonviolenta che si tiene dal 2009.

All'inizio si e' riflettuto su cruciali questioni di bioetica.

Successivamente i partecipanti all'incontro hanno di nuovo ribadito l'impegno per la riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'area del Bulicame, contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, e per la realizzazione invece di un "parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame"; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta alla Ministra del Turismo sia per nuovamente denunciare la gravita' dello scempio che la realizzazione della folle e criminale opera aeroportuale provocherebbe, sia per nuovamente segnalare come invece la realizzazione del parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame costituirebbe un indubitabilmente considerevole beneficio per la citta', la cultura, il territorio, la popolazione.

Analogamente i partecipanti hanno ribadito altresi' l'impegno sulla situazione delle acque del lago di Vico, per contribuire all'iniziativa in difesa dell'ambiente e della salute della popolazione; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro della Salute.

Successivamente i partecipanti hanno ribadito l'impegno per la prosecuzione dell'iniziativa in corso contro la presenza di arsenico nelle acque destinate a consumo umano; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro degli Affari Regionali.

I partecipanti hanno altresi' confermato il sostegno alle iniziative nonviolente contro il riarmo, e particolarmente contro l'acquisto da parte dell'Italia dei cacciabombardieri F-35 con un folle e criminale sperpero di miliardi di euro del pubblico erario: su questo argomento si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro dell'Economia.

I partecipanti hanno altresi' confermato il sostegno alle iniziative nonviolente contro il razzismo e particolarmente contro il colpo di stato razzista compiuto dal governo in carica: su questo argomento si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro dell'Interno.

I partecipanti hanno altresi' confermato il sostegno alle iniziative nonviolente contro la guerra e particolarmente contro l'incostituzionale partecipazione militare italiana alla guerra in Afghanistan: su questo argomento si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro della Difesa.

I partecipanti hanno altresi' confermato il sostegno alle iniziative nonviolente contro il nucleare: su questo argomento si e' concordato di inviare una lettera aperta alla Ministra dell'Ambiente.

L'incontro e' poi proseguito sul versante dell'impegno per il diritto allo studio, continuando la specifica attivita' seminariale di approfondimento: argomento della giornata e' stata la sociologia, approfondendo particolarmente la figura, le opere e il pensiero di Auguste Comte.

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Le persone partecipanti all'incontro

Viterbo, 16 gennaio 2011

Per informazioni e contatti: viterbooltreilmuro at gmail.com

 

2. INIZIATIVE. SARAH TURLEY: PER FARE LA DIFFERENZA

[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente articolo di Sarah Turley apparso sul "Guardian" del primo gennaio 2011]

 

In Bangladesh ho incontrato Onima, a cui il marito ha versato acido da batteria sulla vagina perche' lei rifiutava di lavorare come prostituta. Ho incontrato Rupia, una vedova che era stata minacciata dai "cacciatori di terra" perche' sapevano che una donna sola sarebbe stata troppo spaventata per contrastarli. E ho incontrato Gonga, che era stata data in moglie a dodici anni, ed era una divorziata a tredici perche' il marito pensava che non fosse abbastanza bella.

Sono stata in Bangladesh con Vso (una organizzazione umanitaria - ndt) per saperne di piu' sulle vite delle donne e delle bambine a cui i diritti sono negati. Il mio viaggio e' stato scioccante, e la sofferenza e la discriminazione che queste donne sopportano sono inaccettabili.

So che questo non e' piacevole da leggere. Ma questo primo di gennaio e' un giorno importante per le vite di queste donne, e per la vita di ogni donna al mondo. L'Agenzia Donne delle Nazioni Unite, l'ente che persegue l'eguaglianza di genere ed il sostegno alle donne, diventa operativa oggi. Io vi sto raccontando le storie di queste donne perche' e' cruciale che la nuova organizzazione riceva i fondi e l'attenzione di cui ha bisogno per assumere un ruolo guida nel porre fine alla sistematica discriminazione delle donne in tutto il mondo.

La diseguaglianza di genere e' profondamente radicata in ogni societa'. Onima, Rupia e Gonga sono solo tre dei milioni di donne che soffrono sul nostro pianeta ogni giorno per il solo fatto di essere nate femmine. Dovunque le donne subiscono violenze e discriminazioni, dovunque sono scarsamente rappresentate nei processi decisionali politici ed economici. Questo non e' accettabile, e nei termini dello sviluppo non ha senso. Ci sono milioni di donne e ragazze nei paesi in via di sviluppo che potrebbero e dovrebbero giocare un ruolo nel progresso economico dei loro paesi, ma questo non accade.

Durante gli ultimi 52 anni i volontari di Vso, lavorando in tutto il mondo per rafforzare le organizzazioni di base comunitarie, hanno constatato di prima mano che assicurarsi che le donne siano in salute e parte integrante della forza lavoro tiene le famiglie fuori dalla poverta', il che poi si trasforma in crescita economica. La diseguaglianza di genere significa trasmettere la poverta' da una generazione all'altra. Nel Bangladesh rurale le famiglie povere che non hanno abbastanza cibo per i loro bambini danno priorita' al nutrimento dei maschi, perche' questi ultimi dovranno provvedere per i genitori quando costoro invecchieranno. Il risultato e' che le bambine sono denutrite. Quando raggiungono i 12 o i 13 anni d'eta' sono costrette a sposarsi e ad avere figli propri, mettendone al mondo di malati, giacche' esse stesse sono in cattive condizioni di salute. E il ciclo continua.

L'Agenzia Donne e' stata creata perche' le Nazioni Unite hanno mancato rispetto alle donne, frammentando le responsabilita' relative ai loro diritti in quattro piccoli enti poco finanziati e poco coordinati. Fino ad oggi, nonostante i numerosi accordi internazionali sull'uguaglianza delle donne, nessuna agenzia delle Nazioni Unite aveva la responsabilita' di assicurarsi che i governi mantenessero le loro promesse: percio' il progresso e' stato lento e inadeguato. La nuova Agenzia deve essere differente. Ma sara' efficace solo proporzionalmente a quanto potere ha e a quanti fondi riceve.

Nel 2008, la somma dei fondi delle precedenti quattro unita' di genere delle Nazioni Unite ammontava a meno dell1% dell'intero budget delle Nazioni Unite, sebbene le donne siano oltre il 70% dei poveri del mondo.

Il finanziamento minimo da ottenere dall'Agenzia Donne delle Nazioni Unite e' stato fissato a 500 milioni di dollari, ma noi di Vso siamo preoccupati che la cifra sia ancora insufficiente. Percio' stiamo facendo campagna affinche' il budget iniziale sia raddoppiato, e cresca annualmente. Ma l'Agenzia Donne non ha bisogno solo di fondi: le devono essere dati gli strumenti per controllare se i governi e le altre agenzie delle Nazioni Unite stanno lavorando per l'equita' di genere. L'Agenzia Donne deve provvedere guida, coordinamento, sostegno tecnico e supervisione a tutto il lavoro delle Nazioni Unite, ed assicurarsi che in ogni programma sia prevista l'eguaglianza fra donne ed uomini.

Naturalmente, ci sono stati anche miglioramenti. In Bangladesh sono stati fatti sforzi enormi per portare le bambine a scuola, ed oggi il tasso di iscrizione e' uguale per maschi e femmine nelle scuole elementari e medie; nel 2004, il numero di seggi in Parlamento e' stato aumentato da 300 a 345, con 45 seggi riservati alle donne. Ma non e' abbastanza, e molto di piu' deve essere fatto affinche' la futura generazione di donne non sperimenti il dolore e l'umiliazione che Onima, Gonga e Rupia hanno sofferto.

L'Agenzia Donne delle Nazioni Unite e' l'opportunita' per un'intera generazione di operare un cambiamento di cui c'e' disperatamente bisogno.

 

3. MATERIALI. DONATELLA MASSARA: PER UNA BIBLIOGRAFIA SULLE DONNE NELLA SHOAH

[La seguente bibliografia abbiamo gia' riprodotto nel nostro foglio; la riprendiamo da "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 48 del 26 gennaio 2006, in cui la riproponevamo con la seguente nota introduttiva che integralmente riproduciamo: "Riproponiamo ancora una volta questa traccia bibliografica curata da Donatella Massara (per contatti: e-mail: donatella.massara at fastwebnet.it) che abbiamo estratto dal sito www.url.it/donnestoria/home.htm che riporta una serie di repertori bibliografici e di materiali di approfondimento sul pensiero e l'azione delle donne. Dal medesimo sito riportiamo anche la seguente breve scheda sull'autrice: "Donatella Massara e' nata in Piemonte alla fine del 1950. Abita a Milano. Ha vissuto con la madre in questi dieci anni, ha amato molto sua madre Rosalda Damiano. E' da lei che ha imparato ad amare il pensiero e a scrivere e dal padre a leggere i libri e praticare le immagini fotografiche. Ha studiato fra Biella e Milano in varie scuole. E' convinta di non avere imparato molto dalla scuola, di piu' dalla cultura dei genitori, per esempio dalla madre e dalla sorella, esperte di moda, ad apprezzare i segni, e dagli ambienti extrascolastici pratiche di vita, di comunicazione. Nel 1988 prende la laurea in filosofia con una tesi svolta con il prof. Enrico I. Rambaldi su Kierkegaard giovane presso la cattedra di storia della filosofia  dell'Universita' Statale di Milano. Frequenta e consegue l'attestato del corso di perfezionamento per gli anni 1997-'98, 1998-'99 in discipline filosofiche e storiche presso l'Universita' Bocconi di Milano e del corso di perfezionamento 'La cittadinanza: donne, storia, diritto, cultura' per gli anni 1997-'98, 1998-9'9 presso l'Universita' Tor Vergata di Roma. Ha insegnato in varie scuole e dal 1989 al 2000 nei licei, per due anni negli istituti tecnici a ordinamento speciale (Itsos), filosofia e storia. In questi anni ha speso tempo e energie a trasmettere l'eredita' simbolica del pensiero filosofico femminile e della storia della differenza sessuale. Ha dedicato a questi temi due ricerche e programmazioni didattiche per il conseguimento degli attestati del corso di perfezionamento dell'Universita' Bocconi. Percepisce l'idea di femminismo nel 1968. E' stata attiva nella sinistra extraparlamentare negli anni '70. Nel 1975 apre con altre donne il dissenso con la sinistra extraparlamentare elaborando un documento collettivo di rottura con l'organizzazione extraparlamentare Avanguardia Operaia e da allora dedica la sua attivita' alla politica delle donne. Fonda con altre nel 1975 la Palazzina di via Mancinelli a Milano mentre frequenta il cosiddetto gruppo n. 4 creato da Lia Cigarini e via Col di Lana. Conosce la Libreria delle Donne di Milano nel 1977 e la politica  e la filosofia della differenza studiando e frequentando Lia Cigarini, Luisa Muraro, altre relazioni femminili amichevoli e amorose, fra le quali Gabriella Lazzerini, Nilde Vinci, con le quali riconsolida la venticinquennale e tuttora viva intesa politica di via Mancinelli. E' con Nilde che fonda il Gruppo Immagine e partecipa all'Associazione Lucrezia Marinelli, verso la quale mantiene attenzione e interesse. Socia del Circolo della Rosa dal 1993. Scrive dagli anni '70 sulle principali riviste femministe e su altri mezzi di stampa su questioni legate al pensiero, alla scrittura, alla politica  e alla cinematografia delle donne. I suoi testi sono pubblicati dal Quotidiano dei Lavoratori, Il Manifesto, Leggere Donna, Il Paese delle Donne edizione milanese e nazionale, Fluttuaria, Noi Donne, Via Dogana, Cooperazione Educativa, Mediterranea. Ha collaborato al libro del Centro studi e documentazione Pensiero Femminile, 100 titoli ( a cura di Aida Ribero e Ferdinanda Vigliani), Guida ragionata al femminismo degli anni Settanta, Luciana Tufani Editrice, Ferrara 1998. E' fra le autrici in Laura Modini, L'occhio delle donne. Repertorio dei film in videocassetta, stampato in proprio dall'Associazione Lucrezia Marinelli, Sesto San Giovanni (Milano), via Falk 44. Attualmente si sta occupando della comunicazione via computer partecipando a La Citta' delle Donne, ha ideato ed e' moderatrice con altre di DonnaPensieroScrittura, due conferenze di Rcm (Rete civica milanese), e' impegnata nella conduzione e nel dibattito della Libreria delle donne e del Circolo della Rosa di Milano. Da cinque anni lavora alla stesura di un libro incentrato su filosofia dell'inizio, del soggetto proprio, e dell'autorita' materna. Ha scritto un breve saggio di avvio a una riflessione sulle disparita' sociali in attesa di pubblicazione. Sta elaborando documenti di un diario del '77 e di anni successivi...". Donatella Massara ha pubblicato molti saggi ed articoli, contribuito a volumi e ricerche, curato ipertesti e siti; nel sito da cui abbiamo estratto questa bibliografia e' possibile leggere anche vari suoi scritti. Naturalmente, come accade per tutte le bibliografie, chi legge questa trovera' certo l'assenza di alcuni libri vicini al suo cuore, ed alcune delle schede sono troppo frettolose ed alcune sintesi potranno non persuadere: si potra' contribuire a migliorare questo gia' utile lavoro segnalando suggerimenti e integrazioni all'autrice"]

 

1. Alcuni libri pubblicati prima del 1995

1. 1. Testimoni

- AA. VV., La vita offesa: storia e memoria dei Lager nazisti nei racconti di duecento sopravvissuti, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla; con la collaborazione di Graziella Bonansea, Lilia Davite, Anna Gasco, Grazia Giaretto, Elena Peano; e con il contributo di Anna Maria Bruzzone; prefazione di Primo Levi; Milano, Franco Angeli, 1986;

- Artom E., Diari: gennaio 1940 - febbraio 1944, Centro di documentazione ebraica contemporanea, Milano, 1966;

- Berg, Mary, Il ghetto di Varsavia, Diario, (1939-1944), Torino, Einaudi, 1991;

- Bruck, Edith, Due stanze vuote, (1943-1960), Venezia, Marsilio, 1974;

- Bruck, Edith, Chi ti ama cosi', (1932-1959), (1959), Venezia, Marsilio, 1974;

- Del Monte Anna, (a cura di Giuseppe Sermoneta), Ratto della signora Anna del Monte trattenuta a' Catecumini tredici giorni dalli 6 fino alli 19 maggio anno 1749, Roma, Carucci, 1989;

- Edwardson, Cordelia, La principessa delle ombre (1938...),(1984), Firenze, Giunti, 1992;

- Elias, Ruth, La speranza mi ha tenuto in vita. Da Theresienstadt e Auschwitz a Israele, (1988), Firenze, Giunti, 1993;

- Fenelon Fania, C'era un'orchestra ad Auschwitz, Firenze, Vallecchi, 1978;

- Filippa, Marcella, Avrei capovolto le montagne, Giorgina Levi in Bolivia, 1939-1946, Firenze, Astrea-Giunti, 1990;

- Hillesum, Etty, Lettere, 1942-1943, (1986), Milano, Adelphi, 1990;

- Hillesum, Etty, Diario 1941-1943, (1981), Milano, Adelphi, 1985;

- Kolmar, Gertrud, Il canto del gallo nero, selezione di poesie e lettere (1938-1943), (1933), prefazione di Marina Zancan, Verona, Essedue, 1990;

- Lasker-Schuler, Else, Il mio cuore e altri scritti, (1962, 1959,1969), traduzione e nota critica di Margherita Gigliotti e Enrica Pedotti, Firenze, Giunti, 1990;

- Lasker-Schuler, Else,  Marc F., Lettere al Cavaliere Azzurro (1912-1915), (1989), Torino, Einaudi, 1991;

- Levi, Lia, Una bambina e basta, (1938-45), Roma, edizioni e/o, 1994;

- Millu, Liana, I ponti di Schwerin, (1938...), Genova, Ecig, 1994;

- Treves, Alcalay Liliana, Con occhi di bambina (1941-1945), Prefazione di Liliana Picciotto Fargion, Firenze, Giuntina, 1994;

- Warburg, Spinelli Ingrid, Il tempo della coscienza. Ricordi di un'altra Germania 1910-1989, Bologna, Il Mulino, 1990.

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1. 2. Narrativa

- Ozick, Cinthia, Il rabbino pagano, (1961...), Milano, Garzanti, 1995;

- Paley, Grace, Piccoli contrattempi del vivere, (1956), Firenze, Astrea-Giunti, 1986;

- Paley, Grace, Enormi cambiamenti all'ultimo momento, (1960), Milano, La Tartaruga, 1982;

- Semel Nava, Gershona, Firenze, La casa Usher, 1989.

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1. 3. Storia ebraica

- Antoniazzi Villa Anna, Un processo contro gli ebrei nella Milano del 1488. Crescita e declino della comunita' ebraica alla fine del Medioevo, Bologna, Cappelli, 1985;

- Balbi, Rosellina, Il ritorno degli ebrei nella Terra Promessa, Bari-Roma, Laterza, 1983;

- Lasker-Schuler, Else, La terra degli Ebrei, (1937), Firenze, Giuntina, 1993;

- Riemer, Judith, Dreyfuss G., Abramo: l'uomo e il simbolo, (1993), Firenze, Giuntina, 1994;

- Limentani, Giacoma, L'ombra allo specchio, Milano, La Tartaruga, 1988;

- Epstein, Helen, Figli dell'Olocausto, (1979), Firenze, Giuntina, 1982;

- Macrelli, Rina, Vacca d'Israele sta in Squaderno 1 cultura, politica, delizie, delitti, Archivi Lesbici Italiani (ALI), Firenze, &stro, 1989;

- Foa, Anna, Ebrei in Europa. Dalla peste nera all'emancipazione, Bari-Roma, Laterza, 1992;

- Nirenstein, Fiamma, Il razzista democratico, Milano, Mondatori, 1990;

- Picciotto, Fargion Liliana, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia (1943-1945). Ricerca del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Milano, Mursia, 1991;

- Voghera Luzzatto Laura, Una finestra sul ghetto. Stefano Incisa e gli ebrei di Asti, prefazione di P. De Benedetti, Roma, Carucci, 1983.

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2. Alcuni libri pubblicati dal 1995

2. 1. Testimoni

- Auerbacher, Inge, Io sono una stella. Una bambina dall'olocausto, (1986), Milano, Bompiani, 1995;

- Bassani Liscia Jenny, La storia passa dalla cucina, pp. 89, Pisa, 2000. In questo breve racconto autobiografico, arricchito da bei disegni a carboncino e da ricette di cucina, l'A. ricorda con humour le sue esperienze anche drammatiche di adolescente, durante il periodo di clandestinita' trascorso con la famiglia a Firenze;

- Bauman Janina, Un sogno di appartenenza: la mia vita nella Polonia del dopoguerra, Bologna, il Mulino, 1997;

- Broggini Renata, La frontiera della speranza: gli ebrei dall'Italia verso la Svizzera 1943-1945, Milano, Mondadori, 1998;

- Canetti Veza, Le tartarughe, pp.262, Venezia, 2000. Veza Canetti, moglie di Elias, ha consegnato a queste pagine, sotto forma di romanzo, l'indimenticabile capitolo del suo esilio, una testimonianza su dignita' e debolezza degli uomini in tempi dominati dalla vilta';

- Charney Ann, Ritorno a Dobryn, Marsilio, 2000. Dopo aver vissuto i suoi primi cinque anni di vita nascosta in un fienile, al termine della guerra, una bimba ebrea scopre la vita e il mondo esterno;

- Elena Colonna, Milena e i suoi fratelli, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003;

- Deoriti Alessandra, Paolucci Silvio, Ropa Rossella (a cura di), Le storie estreme e la storia: i racconti della Shoah, Chiaravalle, L'orecchio di Van Gogh, 1999;

- Dwork Deborah, Nascere con la stella: i bambini ebrei nell'Europa nazista, Venezia, Marsilio, 1999;

- Filippini Lera Enrica, Lea Cavarra Mara, ... i fiori di lilla' quel giorno. Una storia piccola, Modena, Istituto storico della Resistenza, 1995;

- Fink, Ida, Frammenti di tempo, (1987), Feltrinelli, 1995;

- Formaggini Gina, Stella d'Italia Stella di David. Gli ebrei dal Risorgimento alla Resistenza, Mursia, Milano 1970, rist. 1998;

- Hahn Beer Edith, La moglie dell'ufficiale nazista, come una donna ebrea sopravvisse alla Shoah, Susan Dworkin, Milano, Garzanti, 2001;

- Hoffman, Eva, Come si dice, (1959-1979), (1989), Roma, Donzelli, 1996;

- Jacobson, Louise, Dal liceo ad Auschwitz, (1942-'44), Roma, L'Arca, L'Unita', 1996;

- Jona Davide, Foa Anna, Noi due, Bologna, Il Mulino, 1997;

- Kluger, Ruth, Vivere ancora, (1938-1988), (1992), Torino, Einaudi, 1995;

- Levi, Donatella, Vuole sapere il nome vero o il nome falso, (1938...) Padova, Il Lichene, 1995;

- Levi Lia, Maddalena resta a casa, 1938, pp. 142, Milano, 2000. Il libro fa parte di una collana "La Storia attraverso le storie" per lettori dai 10 ai 13 anni. Il libro racconta la storia di una famiglia ebrea, il cui padre viene portato via dalla polizia fascista. Una scheda a fine volume riassume e spiega tutti gli avvenimenti storici;

- Leitner Isabelle, Leitner Irving A., Frammenti di Isabella: memoria di Auschwitz, Milano, Mursia, 1996;

- Lewis, Helen, Il tempo di parlare. Sopravvivere nel lager a passo di danza. Diario di una ballerina ebrea, (1939...), (1992), Torino, Einaudi, 1996;

- Maistrello Federico, Cronaca di una deportazione. Maria Sara Rosenthal, vedova Bohm. Conegliano - Auschwitz, Treviso, Istresco, 1996;

- Millu Liana, Il fumo di Birkenau, ottava ed., Firenze, Giuntina, 1995;

- Millu Liana, Dopo il fumo: sono il n. A 5384 di Auschwitz Birkenau, a cura di Piero Stefani, Brescia, Morcelliana, 1999;

- Morpurgo Elena, Zaban Luisa e Silvia, Guerra, esilio, ebraicita'. Diari di donne nelle due guerre mondiali, a cura di Paola Magnarelli, Il Lavoro editoriale, Ancona 1996;

- Springer Elisa, Il silenzio dei vivi: all'ombra di Auschwitz, un racconto di morte e di resurrezione, Milano, Cde, 1998;

- Blady Szwajger, Adina, La memoria negata, Milano, Sperling, 2002;

- Walech Capozzi Alba, A. 24029. Testimonianze di una ebrea senese nei campi di concentramento nazisti, Siena, Nuova Immagine, 1995;

- Wind Ruth - Non ti aspetto piu', mamma. All'ombra dell'Olocausto. pp.158, Alexa, Milano, 2000. Autobiografia attraverso il carteggio personale di una donna, Ruth Wind, passata attraverso due guerre mondiali, il nazismo, i suoi lutti;

- Regina Zimet Levy, Al di la' del ponte, Garzanti, 2003.

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2. 2. Narrativa

- Assouline Pierre, La cliente, pp.168, Parma, 2000. L'occupazione della Francia e la memoria della persecuzione razziale al centro di un incalzante e sottile thriller psicologico;

- Dell'Oro Erminia, La casa segreta. La paura e il coraggio, la speranza di tornare a vivere, pp.159, Milano, 2000. Storia vera di due ragazzini, uno ebreo, l'altro no, le cui vite si intrecciano quando cominciano le persecuzioni razziali. E' allegato al libro un apparato didattico con vocabolario, spunti per una riflessione o un approfondimento a scuola;

- Kofman Sarah, Rue Ordener, rue Labat,  pp. 101, Palermo, 2000. Racconto degli anni dell'infanzia dell'autrice, vissuta a Parigi negli anni dell'occupazione nazista;

- Kohl Christiane, L'ebreo e la ragazza. pp. 406, Milano, 1999. Storia di un'intensa amicizia, ambientata a Norimberga nel '32, tra una giovane e brillante fotografa ed un maturo commerciante ebreo: la "strana coppia" suscita pettegolezzi nel condominio fino alla denuncia, al processo e alla condanna. Avvincente e drammatico racconto di vita quotidiana negli anni del nazismo;

- Lapid Haim, Breznitz, pp.228, Venezia, 1999. Romanzo giallo di ambientazione isareliana, pieno di suspense: attraverso gli occhi del suo ispettore Breznitz, Haim Lapid ci mostra i diversi volti della societa' israeliana contemporanea;

- Lapid, Shulamit, Professione giornalista, (1989), Milano, La Tartaruga, 1996;

- Michaels, Anne, In fuga, (1996), Firenze, Giunti, 1998;

- Polak Chaja, L'altro padre, pp. 145, Firenze, 2000. Attraverso una serie di flashbacks, l'Autrice ci narra il disagio esistenziale di una adolescente in conflitto tra il suo desiderio di fedelta' verso il padre mai conosciuto e il bisogno di amare il padre adottivo;

- Rabinyan Dorit, Spose persiane, pp. 198 Vicenza, 2000. Opera prima di una giovane autrice israeliana, tradotta in numerosi paesi, con successo di pubblico e di critica;

- Reberschak Sandra, Domani dove andiamo?, pp. 117, Firenze, 2001. Romanzo sul confronto generazionale tra madre e figlia, che ha per protagonista l'anziana matriarca, tipica "madre ebrea", dolcissima, invadente, giudicante, apprensiva;

- Weinreich Beatrice (a cura di), Racconti popolari yiddish, pp. 430, Vicenza, 2001. Grande lavoro di indagine in un patrimonio quanto mai frammentario e disperso, il libro e' una vera e propria summa delle favole yiddish piu' belle e piu' trasmesse nelle comunita' ashkenazite. Ripresa da un "Oscar" Mondadori di alcuni anni fa.

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2. 3. Storiche della Shoah

- AA. VV., Le donne delle minoranze: le ebree e le protestanti d'Italia, a cura di Claire E. Honess e Verina R. Jones, Torino, Claudiana, 1999;

- AA. VV., La deportazione femminile nei lager nazisti, Convegno internazionale, Torino, 20-21 ottobre, 1994, Consiglio regionale del Piemonte, Aned, Franco Angeli, 1995;

- Arendt Hannah, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, pp. 315, Milano, 2001. Ora in edizione economica il libro che raccoglie gli articoli che la Arendt, inviata del "New Yorker", invio' al suo giornale durante il processo Eichmann a Gerusalemme;

- Arian Levi Giorgina, Montagnana M., I Montagnana. Una famiglia ebraica piemontese e il movimento operaio (1914-1948), pp. 150, Firenze, 2000. Questo libro si propone di colmare una lacuna lasciata dagli storici sulla partecipazione alla lotta antifascista e alla Resistenza di una famiglia ebrea, i Montagnana. Arricchisce il testo un'ampia appendice fotografica;

- Associazione Figli Della Shoah (a cura di), Per non dimenticare la Shoah. Documenti e testimonianze. Dalla raccolta di Gianfranco Moscati, pp. 63, Milano, 2001. Catalogo della mostra tenuta a Milano a Palazzo Reale a Milano in genn.-febbr. 2001;

- Bacchi Maria, Cercando Luisa, Sansoni, 2000;

- Beccaria Rolfi L. (et al.), La deportazione femminile nei lager nazisti, relazione introduttiva di Anna Bravo, a cura di Lucio Monaco, Milano, Angeli, 1995;

- Cassin Elena, San Nicandro: un paese del Gargano si converte all'ebraismo, prefazione di Alberto Cavaglion, Corbaccio, 1995;

- Cevidalli Salmoni Anita, "Tu ritorneresti in Italia?", pp. 183, Torino, 2000. Libro di ricordi d'infanzia e giovinezza, fino alla "scoperta" all'epoca delle persecuzioni razziali del proprio essere ebrea. Poi la partenza per il Brasile per non "arianizzarsi" e passare dalla parte dei persecutori. L'A. e' stata insegnante all'Istituto Italiano di Cultura di San Paolo;

- Cjmbel Rifka Sarah, Memorie, pp. 57, Casale M., 2000. Pubblicate a cura del Comune di Casale Monferrato, queste memorie toccanti nella loro semplicita' vogliono e riescono ad essere un contributo perche' non si dimentichi la tragedia della Shoah;

- Di Cori Paola, Le scrittrici e la Shoah, sta in Il racconto della deportazione nella letteratura e nel cinema / Fiano ... (et al.), Bergamo, Fondazione Serughetti La Porta, 1999;

- Friedmann Friedrich G., Hannah Arendt. Un'ebrea tedesca nell'era del totalitarismo, pp. 186, Firenze, 2001. Saggio sulla vita e le opere della Arendt, viste sopratutto nelle contraddizioni e nelle sfide derivate dal fatto di provenire da una cultura ebraica e tedesca insieme;

- Gardenal Gianna, L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale, pp. 340, Brescia, 2001. Attraverso una serie di testi scritti dai piu' illustri teologi dell'antichita' e del medioevo, l'A. analizza il costituirsi della figura negativa dell'ebreo nell'immaginario occidentale;

- Germain Sylvie, Etty Hillesum. Una coscienza ispirata, pp. 252, Roma, 2000. Non tanto una biografia - della Hillesum si sa poco, solo quello che ha scritto nel famoso "Diario" - quanto una testimonianza di fede e volonta' di vivere, malgrado l'internamento nel lager;

- Herweg, Monika Rachel, La yidishe mame. Storia di un matriarcato occulto ma non troppo da Isacco a Philip Roth, (1994), Genova, Ecig, 1996;

- Massariello Merzagora Giovanna e G. P. Marchi (a cura di), Il Lager. Il ritorno della memoria. Atti del convegno internazionale 6-7 aprile 1995 - Universita' degli Studi di Verona, Aned, Edizioni Lint, Trieste, 1997;

- Nirenstein, Fiamma, Isreale. Una pace in guerra, Bologna, Il Mulino, 1996;

- Ofer Dalia, Lenore J. Weitzman, Donne nell'Olocausto, Introduzione di Anna Bravo, Le Lettere, Firenze 2001;

- Pisanty Valentina, L'irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Bompiani, Milano 1998;

- Rossi-Doria Anna, Antisemitismo e antifemminismo nella cultura positivista, sta in (a cura di Alberto Burgio), Atti del convegno omonimo tenuto a Bologna nel 1997, Nel nome della razza: il razzismo nella storia d'Italia, 1870-1945, Bologna, Il mulino, 1999;

- Rossi-Doria Anna, Memoria e storia, il caso deportazione, Rubbettino, Soveria Mannelli 1998;

- Schroder Nina, Le donne che sconfissero Hitler, Pratiche editrice, 2001;

- Sossi Federica, Nel crepaccio del tempo: testimoniare la Shoah, Milano, Marcos y Marcos, 1998;

- Sullam Calimani Anna V., I nomi dello sterminio, Einaudi, Torino 2001;

- Treves Alcalay Liliana, Melodie dall'esilio. Percorso storico-musicale degli ebrei e marrani spagnoli, pp. 200, con CD allegato, Firenze, 2000. L'A. segue le tracce degli esuli nelle terre di rifugio e insieme va alla ricerca delle testimonianze lasciate da quei criptogiudei che per secoli, braccati dall'Inquisizione, continuarono a cantare la loro fede ebraica;

- Valensi, Lucette e Wachtel N., Memorie ebraiche, (1986), Torino, Einaudi, 1996;

- Vincenti Lucia, Storia degli ebrei a Palermo durante il fascismo: documenti e testimonianze; saggio introduttivo Gabriella Portatone, Palermo, Offset studio, 1998;

- Wieviorka Annette, L'era del testimone, (1998), Milano, Raffaello Cortina, 1999;

- Wieviorka Annette, Auschwitz spiegato a mia figlia, postfazione di Amos Luzzatto, Torino, Einaudi, 2000;

- Zuccotti Susan, L'olocausto in Italia, prefazione di Furio Colombo, Milano, Tea, 1995.

 

4. DOCUMENTI. UNA LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DEL TURISMO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Alla Ministra del Turismo

e per opportuna conoscenza: al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, alla ministra dell'Ambiente, al ministro dei Beni Culturali, al ministro della Salute, al ministro dei Trasporti, ai mezzi d'informazione locali e nazionali

Oggetto: Segnalazione ed appello in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame; contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge

*

Gentile Ministra del Turismo,

le segnaliamo che l'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, di dantesca memoria, un vero e proprio bene dell'umanita', e' gravemente minacciata di irreversibile devastazione e catastrofico inquinamento da manovre speculative di selvaggia aggressione sia del territorio e dei beni naturali e culturali, sia della salute e dei diritti della popolazione locale.

Punta di lancia di questa aggressione e' il progetto dissennato ed illecito di realizzare, nel cuore di un'area cosi' unica e preziosa, un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.

La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Quell'area va tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

Con la presente lettera sollecitiamo tutte le istituzioni variamente competenti a un impegno in difesa di questa preziosa area, assurdamente minacciata di irreversibile devastazione, e in difesa del diritto alla salute della popolazione viterbese; un impegno che si opponga alla realizzazione di un insensato ed illegale mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bullicame a Viterbo.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,

*

le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 16 gennaio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

Viterbo, 17 gennaio 2011

Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com

 

5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

 

"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Carla Subrizi, Introduzione a Duchamp, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. IV + 214, euro 12.

*

Riedizioni

- Claude Mosse', Pericle. L'inventore della democrazia, Laterza, Roma-Bari, Il sole 24 ore, Milano 2010, pp. VIII + 280.

- Frederick S. Perls, La terapia gestaltica. Parola per parola, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1980, Fabbri - Rcs Libri, Milano 2007, pp. 288, euro 9,90.

- Lucy Riall, Garibaldi. L'invenzione di un eroe, Laterza, Roma-Bari 2007, Mondadori, Milano 2011, pp. XXXIV + 604, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 438 del 17 gennaio 2011

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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