Coi piedi per terra. 108



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 108 del 2 luglio 2008

In questo numero:
1. Al consiglio comunale e al consiglio provinciale di Viterbo un dvd sullo
scandalo degli aeroporti in Italia
2. Peppe Sini: Lettera aperta al Sindaco del Comune di Ciampino
3. Alcuni estratti da "Il supermarket di Prometeo" di Marcello Cini (parte
prima)
4. Alcuni siti utili per la documentazione
5. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INIZIATIVE. AL CONSIGLIO COMUNALE E AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI VITERBO
UN DVD SULLO SCANDALO DEGLI AEROPORTI IN ITALIA
[Riportiamo il seguente comunicato del 30 giugno 2008 del comitato dal
titolo completo "Al consiglio comunale e al consiglio provinciale di Viterbo
diffuse a tutti i consiglieri e gli assessori, il sindaco e il presidete,
copie di un dvd recante la puntata della trasmissione televisiva 'Report'
del 27 aprile 2008 dedicata allo scandalo degli aeroporti in Italia.
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia'
consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa
dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel
viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e
la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori
del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo.
Giovanna Boursier, giornalista, e' anche una studiosa che ha dedicato
particolare attenzione ed importanti ricerche alla storia e alla cultura dei
rom, alla storia della lotta partigiana in Italia, allo sterminio nazista.
Nata a Torino nel 1966, laureata in lettere e filosofia; tra i suoi scritti:
Lo sterminio degli zingari, in "Studi storici", n. 3, 1995; e' coautrice di
Zigeuner. Lo sterminio dimenticato, Sinnos, Roma 1996; ha collaborato a vari
lavori collettanei, tra cui Piero Brunello (a cura di), L'urbanistica del
disprezzo, Manifestolibri, Roma 1996; ha realizzato diversi documentari e
reportage di documentazione sociale; dopo aver collaborato come regista ai
programmi Rai Diario italiano e La base inizia a lavorare come
videogiornalista per Report nel 2002; per Report ha realizzato, tra le
altre, le inchieste Amianto sul mare (2002), Clandestini (2004), Perche' le
centrali? (2004), Chi non vola e' perduto (2008); nel 1994 e' stata
consulente storica e della regia del documentario Pane, pace e liberta' di
Mimmo Calopresti; nel 1995 collabora alla ricerca storica del documentario
Torino in guerra di Guido Chiesa; l'anno successivo collabora alla regia del
documentario Confini di Mimmo Calopresti e sempre con lui realizza Tutto era
Fiat; dal 1999 viene coinvolta nel progetto Shoah Visual History Foundation
di Steven Spielberg, come intervistatrice; nel 2001 vince il Premio Cipputi
al Torino Film Festival; nel 2002 ha realizzato, insieme a Pierfranco
Milanese, il documentario Storie di lotte e deportazione; ha collaborato al
Dvd + libretto "A forza di essere vento. Lo sterminio nazista degli
zingari", Editrice A, Milano 2006; attualmente vive a Roma]

Una delegazione del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, composta dalla dottoressa
Antonella Litta e dal professor Osvaldo Ercoli, lunedi' 30 giugno 2008 ha
diffuso a tutti i membri del consiglio comunale e del  consiglio provinciale
di Viterbo altrettante copie di un dvd recante la puntata della trasmissione
televisiva "Report" del 27 aprile 2008 realizzata dalla giornalista Giovanna
Boursier sullo scandalo degli aeroporti in Italia.
L'iniziativa e' stata particolarmente apprezzata da quei pubblici
amministratori che sentono il bisogno di un'informazione piu' adeguata
sull'argomento.
Nelle prossime settimane il comitato ha in programma ulteriori iniziative di
informazione dei cittadini e delle istituzioni.

2. DOCUMENTAZIONE. PEPPE SINI: LETTERA APERTA AL SINDACO DI CIAMPINO
[Riportiamo la seguente lettera aperta del 19 giugno 2008, gia' apparsa
nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Egregio Sindaco,
e' evidente che da mesi Lei e' vittima di un inganno e di una truffa.
*
Un inganno e una truffa
L'inganno e la truffa perpetrati da chi ha voluto farLe credere che la
necessaria e urgente riduzione dei voli che cosi' gravi danni provocano alla
salute e alla qualita' della vita dei cittadini di Ciampino potra' avvenire
con la realizzazione di un impossibile ed illegale mega-aeroporto a Viterbo.
Le hanno mentito. La stanno truffando. Stanno ingannando Lei e tutti i
cittadini del suo Comune.
E perpetrando questo inganno costoro stanno danneggiando la salute di tutti
i suoi concittadini, stanno provocando la prosecuzione di un danno sanitario
per il quale non solo i cittadini hanno diritto di chiedere alle istituzioni
preposte di essere tutelati e risarciti, ma Lei in quanto massima autorita'
sanitaria locale dispone dei poteri - e del dovere - di intervenire con
l'autorita' e con la forza che la legge Le mette a disposizione.
*
La testa d'ariete
Testa d'ariete di questo inganno e questa truffa e' la cosiddetta "Relazione
Bianchi" ovvero la relazione del Ministero dei Trasporti del novembre 2007
furbescamente e velleitariamente intitolata "Ampliamento del sistema
aeroportuale laziale".
Relazione che secondo i suoi improvvisati o interessati, insipienti o
callidi, e comunque mistificati e mistificanti pseudoesegeti, "darebbe il
via libera definitivo" alla realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.
Ovviamente non e' cosi'. Tutt'altro.
Quella relazione infatti e' un atto amministrativamente insostenibile, nel
metodo e nel merito.
Quella relazione non tiene conto della realta' effettuale, ed e' quindi
eminentemente una grottesca fantasticheria, una turpe manipolazione e una
squallida operazione propagandistica.
Quella relazione e' nei fatti un garbuglio e un imbroglio.
E valga il vero.
*
Una relazione scandalosa e la realta' effettuale
1. La relazione prescinde da una concreta ricognizione sul terreno: se essa
fosse stata effettuata, il Ministero dei Trasporti avrebbe saputo che l'area
nel cui cuore si vorrebbe realizzare un devastante mega-aeroporto e' un'area
di enorme valore naturalistico, di enorme valore storico-culturale, di
enorme pregio terapeutico e sociale, di particolare pregio agricolo (ed
agricolo-biologico), di particolare interesse scientifico, di immenso valore
simbolico e identitario per la comunita' viterbese: e' infatti l'area
termale del Bulicame di cui e' forte memoria nel capolavoro dantesco, l'area
in cui si trovano emergenze naturalistiche, storiche e terapeutiche di
importanza decisiva, l'area in cui insistono fiorenti attivita' agricole di
qualita' e l'orto botanico dell'Universita' della Tuscia. Un'area quindi in
cui il ciclopico ampliamento del piccolo sedime aeroportuale esistente e
soprattutto la mastodontica attivita' trasportistica connessa alla
realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e
fuggi" per Roma, ebbene, e' semplicemente impossibile, perche' devastante e
perche' fuorilegge.
2. Non solo: quell'area e' anche a due passi dalla citta', e popolosi
quartieri della citta' subirebbero un impatto acustico disastroso. Lei
capisce bene di cosa parliamo.
3. Non solo: quell'area e' interna a un territorio gia' gravato da pesanti
servitu' energetiche, militari e speculative: ed il viterbese e l'Alto Lazio
non possono quindi sostenere ulteriori gravami in termini di devastazione
ambientale, di inquinamento, di nocivita' per la salute.
4. Inoltre: anche se amministratori pubblici irresponsabili e corrotti
volessero comunque imporre a Viterbo il mega-aeroporto per i voli low cost
del turismo "mordi e fuggi" per Roma, essi fallirebbero in ogni caso il loro
scopo, poiche' mancano oltretutto adeguati collegamenti terrestri per Roma,
poiche' una dissennata politica trasportistica regionale e locale ha fin qui
gravemente depresso il trasporto ferroviario (che resta la vera necessita'
di Viterbo); l'opera sarebbe quindi null'altro che una criminale
devastazione del territorio, una criminale aggressione alla salute e ai
diritti della popolazione locale, un criminale danno per l'economia locale e
un criminale sperpero di ingenti risorse pubbliche senza alcun positivo
esito ed anzi a totale svantaggio dell'intera comunita'.
5. Stando cosi' le cose non sappiamo se sia piu' ridicolo o tragico che in
quella relazione a pagina 4 si scriva di "accurata disamina di molteplici
elementi, quali (...) i vincoli urbanistici e ambientali, la dotazione di
collegamenti, in modo particolare con la Capitale": dire che questa disamina
deve essere stata piuttosto carente e miope e' un sesquipedale eufemismo.
6. E' quindi evidente che chi ha vergato quella relazione o ignorava la
realta' in alcuni suoi decisivi elementi, oppure di essa se ne infischiava.
Piacerebbe poter pensare che si sia trattato di ignoranti e sprovveduti. Ma
in realta' il Ministero in questa vicenda mente sapendo di mentire (ed hanno
mentito sapendo di mentire la Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, il
Comune di Viterbo): mente sapendo di mentire perche' nei mesi precedenti
esso Ministero e le altre istituzioni e pubbliche amministrazioni variamente
coinvolte nella vicenda erano state adeguatamente, precisamente e
reiteratamente informate dal comitato viterbese che al devastante
mega-aeroporto si oppone, che ha prodotto e diffuso una cospicua mole di
documentazione.
7. La relazione, inoltre, ovviamente non e' e non puo' essere un atto
"definitivo", essa poteva tutt'al piu' solo segnare l'inizio delle procedure
per addivenire a una prima e propedeutica verifica dello status quo e ad una
eventuale progettazione, ovvero per avviare quanto disposto dalla vigente
normativa locale, regionale, statale ed europea particolarmente in materia
di valutazione d'impatto ambientale, di valutazione ambientale strategica,
di valutazione d'impatto sulla salute.
8. Ed infatti in realta' non esiste non esiste di fatto alcuna adeguata
progettazione per il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo. Non esiste
e non puo' esistere poiche' l'opera confliggere flagrantemente con
insormontabili limiti e vincoli dell'area, con insormontabili norme e
procedure di legge.
9. E' infatti di palmare evidenza che quanto previsto dalla normativa in
materia di valutazione dell'impatto ambientale e sanitario, cosi' come in
materia di vincoli a tutela del paesaggio naturale, delle emergenze
monumentali e delle risorse storico-culturali (l'area del Bulicame), cosi'
come di quelle scientifiche (l'orto botanico e le attivita' di ricerca
scientifica dell'Universita'), economiche (le attivita' produttive
agricole - biologiche e di qualita') e terapeutico-sociali (il termalismo),
impedisce tout court la realizzazione dell'opera.
10. Last, but not least: la procedura adottata per la predisposizione della
irricevibile relazione citata e della dissennata decisione ad essa connessa
ha presentato elementi di irregolarita' procedimentale e carenze
amministrative tali che avverso essa decisione e' stato proposto ricorso al
Tar e sono in via di definizione ulteriori richieste di intervento delle
competenti magistrature italiane ed europee.
11. E solo per amor di completezza aggiungiamo che anche se per assurdo in
violazione di leggi e regolamenti si addivenisse all'insensata realizzazione
dell'opera, essa richiederebbe comunque anni ed anni, ed e' evidente che la
popolazione di Ciampino ha invece bisogno - ed ha diritto - che una
consistente riduzione dei voli di cui subisce i nocivi effetti avvenga
subito.
Come vede, il mega-aeroporto a Viterbo non si realizzera', perche' secondo
ragione e secondo legge non si puo' realizzare. Punto. Quindi per liberare
Ciampino di una parte almeno dell'insostenibile e fortemente patogeno
trasporto aereo occorre perseguire altre vie, ad esempio le vie che la legge
mette a disposizione dell'autorita' amministrativa locale a tutela della
salute e della sicurezza della popolazione del territorio amministrato.
*
La nostra solidarieta'
Egregio Sindaco,
mi permetta di aggiungere che tante persone di Viterbo che si stanno
impegnando per impedire che si commetta l'ennesimo scempio del diritto,
l'ennesima devastazione del territorio, l'ennesimo sperpero di soldi
pubblici, l'ennesimo disastro sanitario ed ambientale, sono - siamo -
pienamente solidali con la popolazione di Ciampino.
E mi permetta di ricordare qui che il comitato viterbese che si oppone al
devastante mega-aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
ha organizzato lo scorso mese un incontro pubblico a Viterbo con i
rappresentanti dei comitati di Ciampino per esprimere anche in quella
occasione e in quella forma alla popolazione ciampinese piena solidarieta'.
E che la drammatica  situazione di Ciampino il medesimo comitato ha portato
a conoscenza sia del Comune che della Provincia che della Prefettura di
Viterbo diffondendo a tutti i rappresentanti istituzionali un documento che
illustra quella grave ed insostenibile realta'.
Pertanto informandola del fatto che Viterbo non e' e non sara' mai
un'alternativa a Ciampino, informandola dell'inganno e della truffa di cui
una lobby di amministratori irresponsabili ed affaristi sciagurati ha
cercato di rendere vittime Lei, il suo Comune e tutti i cittadini in esso
residenti, sottolineando la necessita' di un impegno urgente per l'immediata
e drastica riduzione del trasporto aereo, con questa lettera le esprimo
anche la mia personale solidarieta' alla popolazione tutta del Comune da Lei
amministrato.
*
Sic stantibus rebus
Egregio Sindaco,
sic stantibus rebus, si attivi tempestivamente.
Si attivi affinche' i voli su Ciampino siano immediatamente e drasticamente
ridotti.
Non subisca neppure per un minuto di piu' l'inganno e la truffa di chi
vorrebbe farLe credere che tutto si stia risolvendo per Ciampino, e cosi'
ingannandoLa e truffandoLa sta invece prolungando e facendo peggiorare una
situazione gia' insostenibile.
Egregio Sindaco,
faccia il suo dovere di massima autorita' sanitaria locale e si impegni a
tutela dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della popolazione
del Comune che Lei amministra, si impegni a tutela della salute, della
sicurezza, del benessere dei suoi concittadini, facendo valere le leggi che
quei diritti sanciscono e inverano.
Distintamente,
Peppe Sini
direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere
comunale e provinciale, gia' presidente della Commissione d'inchiesta sui
poteri criminali dell'Amministrazione Provinciale di Viterbo
Viterbo, 19 giugno 2008

3. LIBRI. ALCUNI ESTRATTI DA "IL SUPERMARKET DI PROMETEO" DI MARCELLO CINI
(PARTE PRIMA)
[Dal sito www.tecalibri.it riprendiamo i seguenti estratti dal libro di
Marcello Cini, Il supermarket di Prometeo. La scienza nell'era dell'economia
della conoscenza, Edizione Codice, Torino 2006.
Marcello Cini, nato a Firenze nel 1923, e' docente universitario di fisica,
e autorevole studioso di fama internazionale; ha partecipato attivamente
alle discussioni degli ultimi decenni sulla storia della scienza, i temi
epistemologici, la critica della scienza e della sua pretesa neutralita'. E'
stato ordinario di Fisica Teorica, poi di Teorie Quantistiche e oggi e'
Professore Emerito dell'Universita' "La Sapienza" di Roma. Nella sua
attivita' di ricerca si e' occupato di particelle elementari, di fondamenti
di meccanica quantistica, di processi stocastici ma anche di storia della
scienza e di temi epistemologici, temi su cui e' stato un punto di
riferimento del dibattit internazionale. E' stato vicedirettore della
rivista internazionale "Il Nuovo Cimento"; collabora al quotidiano "Il
manifesto". Oltre a testi di fisica per uso universitario e per la scuola
secondaria, ha pubblicato vari altri libri. Riportiamo la motivazione
dell'attibuzione del Premio Nonino 2004 "A un Maestro Italiano del nostro
tempo": "Fisico illustre, intellettuale tra i piu' 'curiosi' nel panorama
culturale italiano del secondo Novecento. Cresciuto nel culto della verita',
ne ha conservato il 'fuoco' sino ad oggi. Nella Sua fine riflessione
epistemologica critica il feticcio della neutralita' della scienza e
sostiene un sapere consapevole e responsabile verso la societa'. Padre
nobile ed appartato dei movimenti ambientalisti e grande difensore della
diversita'. In un lato del suo pensiero sintetizzato nella parola d'ordine
'la vita non si brevetta' si ritrovano legami strettissimi con l'ideale del
'Principio Responsabilita'' teorizzato da Hans Jonas, messaggio che
desideriamo trasmettere con forza alle generazioni future". Opere di
Marcello Cini: (con G. Ciccotti, M. de Maria, G. Jona-Lasinio), L'ape e
l'architetto. Paradigmi scientifici e materialismo storico, Feltrinelli,
Milano 1976; (con Danielle Mazzonis), Il gioco delle regole. L'evoluzione
delle strutture del sapere scientifico, Feltrinelli, Milano 1981; The
History and Ideology of Dispersion Relations, in: Foundations od Science, I,
1981; Cultural Tradition and Environmental factors in the Development of
Quantum Electrodynamics, in: Foundations od Science, III, 1981; Trentatre'
variazioni su un tema. Soggetti dentro e fuori la scienza, Editori Riuniti,
Roma 1990; (con: J. M. Levy-Leblond, Adam Hilger), Quantum Theory without
Reduction, 1991; Oltre il riduzionismo, 1991; Un paradiso perduto.
Dall'universo delle leggi naturali al mondo dei processi evolutivi,
Feltrinelli, Milano 1994; Caso, necessita', liberta', Cuen, Napoli 1998;
Dialoghi di un cattivo maestro, Bollati Boringhieri, Torino 2001; Il
supermarket di Prometeo. La scienza nell'era dell'economia della conoscenza,
Codice, 2006]

Indice del volume
Prologo: La scienza moderna e il suo contesto; Parte I. Dalla conoscenza
della natura al dominio sulla materia vivente. Capitolo 1: Le categorie
della conoscenza; Capitolo 2: Dall'universo delle leggi naturali al mondo
della complessita'; Parte II. Da Lucy a Dolly. Capitolo 3: L'evoluzione
delle societa' umane; Capitolo 4: Le nuove tecnologie; Capitolo 5: Barriere
che cadono: Parte III. Dalla conoscenza del mondo all'economia della
conoscenza. Capitolo 6: Dove andiamo? Capitolo 7: L'economia della
conoscenza: Epilogo: Come finira'? Appendice 1; Appendice 2; Appendice 3;
Appendice 4; Ringraziamenti; Bibliografia; Indice analitico.
*
Da pagina IX e seguenti
Prologo
La scienza moderna e il suo contesto
"Gli dei infatti tengon nascosto agli uomini il sostentamento, che'
facilmente allora potresti lavorare un solo giorno e per un anno ne avresti
anche restando nell'ozio, presto il timone lo potresti appendere sul fumo e
sarebbe finito il lavoro dei buoi e dei muli pazienti; ma Zeus lo nascose
adirato dentro il suo cuore. Perche' Prometeo dagli astuti pensieri lo aveva
ingannato, per questo medito' agli uomini tristi sciagure: nascose il fuoco;
ma ancora di Iapeto il figlio valente lo rubo' per gli uomini a Zeus dai
saggi consigli di nascosto a Zeus fulminatore in una ferula cava. A lui Zeus
che aduna le nuvole disse adirato: 'O figlio di Iapeto, tu che fra tutti
nutri i pensieri piu' accorti, tu godi del fuoco rubato e di avermi
ingannato, ma a te un gran male verra', e anche agli uomini futuri'"
(Esiodo)
Quattro secoli di modernita'
Ogni secolo - parlo degli ultimi quattro trascorsi dalla nascita della
scienza moderna - ha avuto una fisionomia che lo caratterizza. Una
fisionomia che emerge dal tessuto connettivo nel quale s'intrecciano i fili
delle molteplici attivita' sociali e dei conflitti che le agitano, delle
categorie adottate per ordinare la natura e la societa', delle diverse forme
della conoscenza e dei saperi. Ho sempre trovato assurdo, per esempio, che
nelle scuole secondarie superiori, alla pur necessaria frammentazione delle
"materie", non faccia da contrappeso una figura di coordinamento e di
unificazione culturale, secolo per secolo. Come se non ci fosse un legame
stretto, per esempio nel Seicento, fra la fisica di Galileo, la crisi della
filosofia tomistico-aristotelica e le scoperte geografiche; oppure,
nell'Ottocento, fra la rivoluzione industriale, la formulazione della grandi
leggi della natura, la filosofia positivista, il romanzo come forma
letteraria e la formazione degli stati nazionali.
Detto questo, viene spontaneo allora domandarsi: perche' e' proprio il
secolo a scandire questa periodizzazione? Ovviamente non c'e' una riposta
unica ed evidente a questa domanda. Provero' ad azzardare un'ipotesi.
Anzitutto pero' occorre capire se questa regolarita' sia apparente o reale.
E' la societa' che mantiene una sua fisionomia per un centinaio di anni, e
poi la cambia nel giro di un intervallo di tempo relativamente breve,
ricominciando poi il successivo periodo di stasi seguito dal successivo
mutamento, oppure siamo noi che scegliamo d'interpretare un flusso piu' o
meno continuo di trasformazioni graduali come successione di periodi
relativamente stabili separati da rapidi e improvvisi cambiamenti di
scenario?
Personalmente credo che in tutti i processi evolutivi, come Niles Eldredge e
Stephen Gould ci hanno insegnato attraverso la ricostruzione dell'evoluzione
biologica in termini di equilibri punteggiati e come Thomas Kuhn ha
suggerito che accada per le rivoluzioni scientifiche, l'alternanza tra
lunghi periodi di stasi e brevi fasi di mutamento sia un fatto oggettivo.
Nei fenomeni sociali, tuttavia, credo che la componente oggettiva e quella
soggettiva - parlo di soggettivita' collettiva, cioe' della cultura
diffusa - s'intreccino strettamente. Accanto a discontinuita' strutturali
macroscopiche relativamente improvvise, dovute all'accumularsi di piccoli
cambiamenti che rendono a un certo momento instabile l'equilibrio del
sistema, portandolo ad assumerne un altro a sua volta stabile, troviano
anche alcuni avvenimenti che vengono assunti nell'immaginario collettivo,
per una specie di brusco "spostamento gestaltico", come pietre miliari di
svolte epocali.
Una radice comune di entrambi questi fenomeni potrebbe trovarsi in una
scansione naturale del tempo rappresentata dal quarto di secolo che separa
mediamente la maturita' di una generazione da quella della generazione
successiva. Dunque, dopo l'accadere di rivolgimenti che hanno mutato gli
assetti che regolano la formazione sociale che ha l'egemonia in una data
fase storica, ci vogliono due generazioni per perderne la memoria
collettiva. La terza si trova percio' ad affrontare, con mente sgombra da
esperienze direttamente vissute o direttamente assorbite dall'educazione
familiare e scolare, i problemi che nel frattempo sono andati accumulandosi
e che l'inerzia del sistema non e' in grado di gestire.
Essa si trova percio' nella condizione di poter elaborare nuove categorie
concettuali per affrontarli e di dover creare nuove forme organizzative per
tradurre in azione le prospettive di trasformazione cosi' individuate,
impegnandosi nello scontro con le vecchie istituzioni e gli interessi che le
sorreggono. Ci vuole infine un'altra generazione perche' i conflitti
generati da questo scontro vengano risolti conducendo all'adozione di nuovi
assetti.
Ognuno dei quattro secoli nei quali si e' articolata l'evoluzione della
civilta' occidentale moderna si sviluppa secondo queste successive fasi,
cioe' nasce accompagnato dai segnali di nuovi fermenti sociali, economici e
culturali, culmina verso la sua meta' con nuovi assetti istituzionali
raggiunti attraverso conflitti anche aspri con le strutture di potere
ereditate da quello precedente e si conclude a sua volta generando quei
fermenti che costituiranno l'identita' del secolo successivo, caratterizzata
da nuove forme del rapporto degli uomini tra loro e con la natura.
Cosi' il Seicento, il secolo che porta alla nascita del capitalismo, ha
origine con una nuova visione del mondo che e' frutto al tempo stesso
dell'affermazione del protestantesimo, dell'espandersi dei traffici
marittimi, delle innovazioni tecniche nella manifattura e nei trasporti e
della nascita della scienza galileiana; culmina con lo spostamento verso
l'Europa del nord del baricentro del potere economico e culturale sancito
dalla pace di Westfalia (1648) che chiude la Guerra dei trent'anni. Il
secolo si conclude con il germogliare, agli inizi del Settecento, del
pensiero illuminista. A sua volta quest'ultimo conduce allo sviluppo della
filosofia moderna e della scienza newtoniana e stimola la crescita della
tecnica (la macchina a vapore) che sta alla base della prima Rivoluzione
industriale, sfociando al suo termine nelle rivoluzioni borghesi della
Francia e dell'America. Questi eventi conducono a loro volta alla piena
egemonia della borghesia nell'Ottocento, che culmina alla sua meta' con la
formazione degli stati nazionali. E' sotto questo dominio che si compie il
pieno sviluppo della Rivoluzione industriale e si arriva alla scoperta delle
grandi leggi della natura. Il secolo si conclude con la nascita del
proletariato, che sara' a sua volta, con i suoi ideali di una societa' piu'
libera e giusta, le sue teorie economiche e sociali, le sue organizzazioni
politiche di lotta e di governo, il protagonista del grande e drammatico
conflitto tra lavoro e capitale che caratterizza il Novecento.
Ancora una volta il ciclo secolare ricomincia. Stiamo infatti vivendo,
all'alba del XXI secolo, una crisi degli assetti politici, sociali ed
economici ereditati dal Novecento, indotta dall'unificazione del mercato
mondiale sotto le regole dell'economia capitalistica e dalla pressione del
potere politico e militare degli Stati Uniti: un'unificazione resa possibile
dal vorticoso sviluppo scientifico e tecnologico che ha coinvolto tutto
l'arco delle attivita' umane.
Nel pieno di questa crisi, alcuni deboli e confusi segnali, provenienti da
tutti gli angoli del pianeta, esprimono gia' il bisogno urgente di
contrastare le conseguenze sociali piu' laceranti e piu' gravide di pericoli
di questo processo di globalizzazione e indicano che sono in gestazione
embrioni di forme diverse di sviluppo, miranti a invertire la sua manifesta
tendenza alla crescente drammatica divaricazione tra gli abitanti piu'
ricchi e quelli piu' poveri del mondo, e alla progressiva distruzione
dell'ambiente naturale e delle sue risorse. Tuttavia questi embrioni non
sono ancora abbastanza definiti da indicare con certezza la strada da
imboccare, ne' sufficientemente forti da riuscire ad aggregare forze in
grado di avviare i cambiamenti necessarie.
E' impossibile prevedere come questa fase si sviluppera' e quale sara' la
conclusione di questa crisi. Mi sembra comunque importante ribadire che la
costruzione di nuove e piu' eque forme di convivenza civile tra i popoli
della Terra dovra' essere strettamente legata all'acquisizione da parte
della nostra specie della capacita' di convivere, assieme alle altre specie
viventi generate da tre miliardi di anni di evoluzione della biosfera, nella
casa comune che abbiamo ereditato.
L'identita' di ogni secolo
Per cercare di capire la natura della crisi che stiamo attraversando,
converra' cercare di approfondire meglio analogie e differenze con quanto e'
accaduto in passato. Una lettura dei conflitti che hanno segnato la
fisionomia degli ultimi due secoli, degli interessi che li hanno generati e
delle idee che li hanno guidati puo' aiutarci a questo scopo.
Il punto di vista che mi propongo di adottare per capire i fenomeni sociali
che stiamo vivendo oggi - caratterizzati da uno sviluppo della scienza e
della tecnologia sempre piu' invasivo di tutti gli aspetti della vita
individuale e collettiva - consiste nel cercare di cogliere la relazione che
lega le diverse forme del dominio dell'uomo sulla natura (pensiero
scientifico e prassi tecnologica) con i mutamenti intervenuti nei diversi
aspetti - economici, culturali, politici - del tessuto sociale.
*
Da pagina XXIV e seguenti
Piano del libro
Come ho cercato di spiegare in questo prologo, questo libro e'
dichiaratamente di parte. Il suo scopo non e' quello di fornire una visione
il piu' possibile completa delle svariate discipline che compongono il
quadro della scienza contemporanea, ne' quello di esporre in modo
equilibrato i diversi punti di vista a confronto al loro interno; ma quello
di selezionare e presentare quei contributi che mi appaiono in risonanza con
il mio modo di guardare e interpretare il mondo, e mi forniscono gli
elementi per trovare possibili risposte alle domande sollevate dai problemi
sociali che mi sembrano piu' urgenti.
In estrema sintesi: da un lato mi propongo di mostrare come il pensiero
evolutivo sia la bussola epistemologica che sta orientando la scienza del
XXI secolo a produrre una conoscenza - di natura molto diversa da quella che
ci aveva dato la scienza dei quattro secoli precedenti - piu' adeguata a
cogliere la complessita' della realta' esterna e interna a noi, e a
rappresentare la dipendenza delle proprieta' di ogni sua parte dalla propria
storia e dal proprio contesto. Dall'altro, voglio far vedere come la rotta
tracciata dal cieco meccanismo di mercificazione della conoscenza che
caratterizza il capitalismo del XXI secolo stia portando la scienza in
tutt'altra direzione: in sostanza, impedisce che essa possa contribuire a
migliorare la qualita' della vita di tutta l'umanita' e ad assicurare
l'integrita' dell'ecosistema terrestre che ne permette la sopravvivenza.
[...]
Il libro percio' si articola in tre parti. Nella prima cercheremo di capire
la natura dei cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni del Novecento
delle basi epistemologiche delle scienze della natura, cioe' dei criteri
introdotti per stabilirne il grado di verita' e i limiti di validita',
rispetto a quelle che ne hanno sorretto gli sviluppi nei tre secoli
precedenti, da Galileo in poi. Per meglio cogliere le radici di questi
cambiamenti, questa ricerca sara' preceduta da un capitolo introduttivo nel
quale saranno riesaminati i diversi significati di alcuni concetti chiave
utilizzati fino alla meta' del secolo scorso per capire la natura del
cambiamento del mondo circostante. Vedremo poi nella seconda parte come
questi mutamenti siano a loro volta sempre piu' strettamente intrecciati con
le innovazioni tecnologiche che fanno del passaggio dal XX al XXI secolo un
momento di svolta radicale, dagli esiti per ora imprevedibili, della storia
della civilta' umana.
Nella terza parte, infine, partendo da una rapida rassegna dei problemi che
la societa' del capitale globale si trova a dover fronteggiare con urgenza,
esamineremo le forme del modo di produzione della ricchezza che portano a
identificarla come una fase del tutto nuova del capitalismo - dall'economia
delle merci materiali all'economia della conoscenza - rispetto a quella
descritta dai padri fondatori dell'economia classica e analizzata da Marx
con la critica che ben conosciamo. Vedremo anche, rapidamente, quali siano
le proposte che da piu' parti vengono avanzate per affrontare questi
problemi.
(parte prima - segue)

4. MATERIALI. ALCUNI SITI UTILI PER LA DOCUMENTAZIONE

1. Alcuni siti particolarmente interessanti
- www.airportwatch.org.uk
- www.caap.org/Airport_Noise_Pollution_Research.html
- www.chooseclimate.org
- www.coipiediperterra.org
- www.comitatoaeroportociampino.it
- www.isde.it
- www.ipcc.ch
- http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/index02.html
- www.noaereibz.it
- www.no-fly.info
- www.planestupid.com
*
2. Alcuni siti istituzionali di settore
- www.aeronautica.difesa.it
- www.easa.eu.int
- www.ecac-ceac.org
- www.enac-italia.it
- www.enav.it
- www.icao.int
- www.minambiente.it
- www.infrastrutture.gov.it
- www.trasporti.gov.it
*
3. Alcuni siti di movimenti ed istituti ambientalisti
- www.ecoistituto-italia.org
- www.greenpeace.it
- www.italianostra.org
- www.legambiente.it
- www.pro-natura.it
- www.worldwatch.org
- www.wupperinst.org
- www.wwf.it

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 108 del 2 luglio 2008

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