In Italia ufficialmente non esistono ''private guards''



UFFICIALMENTE VIETATE MA.........

MA DALL'11/9 IL MERCATO E' FIORENTE
Roma, 9 apr. - (Adnkronos) - In Italia ufficialmente non esistono ''private guards'' da inviare in missioni all'estero. La legge non lo consente. Ma questo non significa che a livello individuale possano esservi persone, ex militari, che esercitano questa professione. O societa' che ottengono l'approvazione da una questura per offrire il servizio delle proprie guardie giurate e che poi offrano ai loro dipendenti la possibilita' di lavorare all'estero. Soprattutto dopo l'undici settembre, quando un ordine esecutivo della Cia ha di gran lunga ampliato il reclutamento, negli Stati Uniti, di ''irregolari'', e l'espansione delle forze paramilitari. In termini giuridici le ''private guards'' non sono soggette alla Convenzione di Ginevra. La tradizione comunque e' fiorente fra gli Italiani, cosi' come il mercato che si e' nuovamente creato negli ultimi tre anni. Gran parte dei legionari erano italiani. In Indocina lavoravano ex repubblichini. E poi in Africa negli anni sessanta, in Congo nel 1961, per esempio, dove gli italiani erano presenti su tre fronti diversi, nel contingente Onu (Onuc) ufficialmente, come aiuto ai regolari non ufficialmente, e come mercenari attivi nella provincia secessionista del Katanga ancora meno ufficialmente.
(Tel/Pn/Adnkronos)
09-APR-04