sulla radio-atività alla maddalena bufala o verità ?



 unione sarda  cronaca  Sassari-Olbia  del  9\4\2004

LA MADDALENA.

Nuove indiscrezioni sulle analisi
delle acque dell'Arcipelago
e una parziale ammissione
dell'assessore comunale
all'Ambiente: ci troveremmo
di fronte a un'alga
rossa "inquinata" dal
granito. Ieri, l'indisposizione
del sindaco e la contemporanea
impossibilità
di essere presenti a La
Maddalena del presidente
della Regione Italo Masala
e del prefetto di Sassari,
Salvatore Gullotta, hanno
mandato a monte l'atteso
incontro in Comune, nel
quale sarebbero stati resi
noti i risultati delle analisi
sulla radioattività nelle
acque dell'Arcipelago. Perplessi
alcuni rappresentanti
del Cocis de La
Maddalena, che ieri attendevano
notizie davanti alla
sala del Consiglio. Da
Roma, tuttavia, l'assessore
all'Ambiente Giacomo
Grondona ha affermato
che «non risulta nulla di
anomalo rispetto ai rilievi
effettuati in altre acque
della Sardegna». Secondo
Grondona, è stato riscontrato
come l'alga rossa
(l'organismo marino al
centro delle polemiche
sulla quantità di torio in
Un'alga rossa
bioradioattiva
esso rilevata) abbia «un
alto contenuto di torio, nei
limiti di quello riscontrato
a La Maddalena dall'agenzia
francese, solo nei casi
in cui l'alga esaminata sia
stata prelevata su fondali
con presenza di granito».
In sintesi, anche se l'assessore
non lo specifica, la
quantità di torio presente
in quell'alga è direttamente
proporzionale alla vicinanza
delle sue radici al
granito sottomarino.
Saremmo di fronte,
insomma, ad una bioradioattività
di chiara origine
naturale, anche se in
quantità elevata tale da far
parlare di «limiti sorprendenti
». Le prove incrociate
sarebbero state effettuate
su alghe rosse prelevate in
altre zone (Cagliari,
Alghero, Asinara) e i risultati
sarebbero in linea con
quelli registrati sugli stessi
organismi a La Maddalena,
nelle stesse condizioni
di esistenza. (f. n.)