Fwd: Radioattivita' in Iraq: conti corretti



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Subject: Radioattivita' in Iraq: conti corretti
Date: Tuesday 13 April 2004 17:34
From: Massimo Zucchetti <zucchetti at polito.it>


TITOLO: IRAQ 2003 E NAGASAKI 1945. RADIOATTIVITA' E MORTI CONSEGUENTI: UN
CONFRONTO.

AUTORE: Massimo Zucchetti, Comitato Scienziate e Scienziati contro la Guerra

ABSTRACT - La radioattività da Uranio Impoverito sparsa in Iraq nella
guerra del 2003 è notevolmente più alta che in ogni altro conflitto
recente, tuttavia non è paragonabile a quella rilasciata da una bomba
atomica. Tuttavia i suoi effetti, a livello di decine di migliaia di morti
di tumore che covremo attenderci nei prossimi anni, sono comparabili.


Il messaggio che sta girando recentemente (aprile 2004) in rete sulla
radioattivitè sparsa in Iraq nell'ultima guerra
(http://www.dissidentvoice.org/Mar04/Nichols0327.htm) è utilissimo, perché
per la prima volta c'è una buona stima della quantità di Uranio Depleto
rilasciata nella guerra del 2003. Si parla di 1800 tonnellate di DU, cioè
circa 4 volte di più di quanto utilizzato nel 1991 (circa 500 ton). Fatto
gravissimo.
Il tutto parte da un articolo
http://traprockpeace.org/bhagwat_du_29feb04.pdf presentato da un
ex-ammiraglio indiano ad una conferenza del tutto lodevole, dato che si
teneva in India, dove purtroppo quasi tutti gli scienziati nucleari non
sono della nostra stessa opinione:
INTERNATIONAL PHYSICIANS FOR THE PREVENTION OF NUCLEAR WAR (IPPNW)
CONFERENCE: “DIALOGUES WITH DECISION MAKERS” NEW DELHI, INDIA, FEBRUARY 29,
MARCH 1-2, 2004
CONFERENCE HOSTED BY THE INDIAN DOCTORS FOR PEACE AND DEVELOPMENT (IDPD)

Vi è però nell'articolo, ampiamente ripresa ovunque, una affermazione del
tutto errata: "...l'equivalente di 250.000 bombe nucleari è stato scaricato
in Iraq nel 2003". Affermazione totalmente senza senso.
Infatti:
- Un grammo di DU ha una radioattività stimabile fra i 4,4 E4 e i 5,7 E4 Bq
(Becquerel), a seconda che esso sia "pulito" o "sporco" [vedi il nostro
articolo su "Giano" n.36, pp.33-44, 2000]. [E4 = 10000, E5= 100000 e così
 via]. - Con una moltiplicazione, inferiamo che 1,8 E6 g di DU (1800 ton)
 hanno una radioattività pari a 7,9 - 10,3 E13 Bq, cioè, in unità più
 maneggevoli, 2100 - 2800 Curie.
- Hiroshima e Nagasaki hanno rilasciato circa un milione di Curie l'una,
oltretutto di prodotti di fissione e transuranici con radiotossicità assai
più grande dell'Uranio.
Quindi, anche solo in termini di radioatttività, tralasciando la
radiotossicità, gli "alleati" hanno sparso in Iraq l'equivalente di UN
QUATTROCENTESIMO circa dell'atomica di Nagasaki.
E' il peggior sbaglio mai visto nella pur lunga esperienza del sottoscritto
di analfabetismo radiologico; soltanto 250.000 / (1/ 400) = CENTO MILIONI DI 
VOLTE IN PIU' = OTTO ordini di grandezza.

Più interessante è stato capire come sia potuto avvenire questo "piccolo
errore". Citando il testo:
"L'ammiraglio ha calcolato il numero di atomi radioattivi nella bomba
di  Nagasaki e lo ha comparato con il numero di atomi presenti nei 1,8
milioni di Kg di uranio lanciato sull' Iraq dalla guerra del 2003.
Ora,  credetemi, è molto più complesso di come lo sto dicendo; ma,
essenzialmente, è ciò che gli esperti in India hanno fatto. Quante bombe
nucleari tipo Nagasaki occorrono per raggiungere la radioattività dispersa
nella Guerra irachena del 2003? Risposta: a circa 250.000 bombe nucleari."

I nostri "colleghi" non tennero conto che - avendo un tempo di dimezzamento
molto lungo - l'Uranio ha bassa radioattività specifica, mentre i prodotti
di fissione rilasciati da Nagasaki avevano vita mediamente corta, e quindi
radioattività specifica elevata. E fare il conto sulle masse o sul mumero
di atomi è un basilare errore. I calcoli si fanno almeno sulla
radioattività, se non sulla radiotossicità! Pensate quanti miliardi di
atomi di ferro e alluminio sono cascati su New York l'undici settembre, ma
- come sapete - neanche un morto per radioattività.

Comunque, ecco spiegato il busillis. Era praticamente un calcolo sulle
masse. Tralasciando i numeri di Avogadro ed i grammoatomi, tanto Uranio e
Plutonio pesano più o meno lo stesso (238 contro 239), è anche un conto
sugli atomi.
Pare che la bomba di Nagasaki avesse sui 7-8 kili di plutonio. Contando che
la massa critica nuda sferica del plutonio è circa 9 kili (la massa critica
è un concetto fuorviante, dipende ovviamente dalla forma e da quel che c'è
intorno), è un dato plausibile.

ALLORA:   Unmilioneottocentomila diviso sette e mezzo fa: 250000 circa. Di
qui il numero fatidico.

Meglio avrebbero fatto i nostri colleghi e l'Ammiraglio a citare il numero
di morti che i due eventi hanno creato (Nagasaki 1945) o creeranno (Iraq
 2003).

A spanne, Nagasaki aveva 195000 abitanti prima dell'attacco. Di questi, si
ebbero 39000 morti nel breve periodo (per il 95% causati da ustioni dovute
all'onda di calore o agli incendi) e 25000 feriti (Quindi, 64000
casualties).  Dei circa 76000 sopravvissuti ai due eventi (Hiroshima e
Nagasaki) alto-irraggiati, si sono avute parecchie centinaia di tumori in
eccesso, ma questo non sposta di molto la cifra intorno ad oltre 40000
morti causati da Nagasaki.

Sempre a spanne, se - non avendo di meglio - ricicliamo la vecchia stima
fatta per l'Iraq 1991 (2,8 Svp di dose collettiva impegnata ogni kilo di
uranio depleto sparso colà, Giano, art.cit.) arriviamo a stimare che nei
prossimi 50 anni in Iraq avremo, oltre a tutto il resto, almeno 70-150 mila
morti in più dovuti all'uranio impoverito sparso nel 2003. Bisogna
probabilmente abbassare assai questa stima, perchè la densità di
popolazione intorno ai punti di rilascio è notevolmente più bassa rispetto
al passato. Bisogna rifare i conti, ma se diciamo molte decine di migliaia
di morti, non sbagliamo senz'altro.

Quindi, per concludere, i due eventi (Nagasaki-1945 e Iraq-2003) sono
confrontabili, almeno come ordine di grandezza, per il numero di morti "di
origine atomica". A livello di tumori causati, non c'è partita: vince
l'Iraq-2003 di gran lunga.

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Prof. Dr. Massimo Zucchetti
DENER - Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24 - 10129 Torino (ITA)
Tel./Fax  +39 - 011 - 564.4464 / 4499
email: zucchetti at polito.it
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