Rapporto di Amnesty International sulla Russia: razzismo e xenofobia in aumento



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COMUNICATO STAMPA
CS46-2006

RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA RUSSIA: RAZZISMO E XENOFOBIA IN
AUMENTO

Secondo un nuovo rapporto di Amnesty International, gli omicidi a sfondo
razzista, i pestaggi e la discriminazione sono in aumento nella
Federazione Russa. Il governo di Mosca, che attualmente presiede il G8 e
sta per assumere la presidenza semestrale del Comitato dei ministri del
Consiglio d'Europa, non riesce a contrastare in modo adeguato la xenofobia
e l'intolleranza.

Il rapporto di Amnesty International, 'Razzismo violento fuori controllo',
prende in esame casi di aggressioni, alcuni dei quali con esiti mortali,
nei confronti di studenti stranieri, richiedenti asilo e rifugiati
provenienti da Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina, membri di
minoranze etniche e migranti del Caucaso e dell'Asia Centrale, esponenti
della comunita' ebraica e rom. Il testo mette in luce il fallimento delle
autorita' nel prevenire gli attacchi a sfondo razzista attraverso
politiche efficaci e nell'indagare e punire la grande maggioranza dei
responsabili.

'La dimensione del razzismo in Russia e' incompatibile col posto che il
paese occupa nella scena internazionale e mina la sua reputazione
mondiale. In quanto membro del Consiglio d'Europa e suo prossimo
presidente nonché membro del G8, la Russia deve rispettare gli obblighi
del diritto internazionale' - ha dichiarato Irene Khan, Segretaria
generale di Amnesty International. 'Lo Stato ha la responsabilita' di
proteggere i diritti umani di tutte le persone che si trovano sul suo
territorio, a prescindere dal colore della loro pelle. Deve contrastare e
portare di fronte alla giustizia coloro che violano i diritti umani. E'
giunto il momento che le autorita' russe raddrizzino la deteriorata
situazione dei diritti umani e rispettino i propri impegni, se vogliono
avere un ruolo sul piano internazionale'.

Secondo il Centro analitico di informazioni 'Sova', un istituto russo,
solo nel 2005, 28 persone sono state uccise e altre 366 aggredite per
motivi razziali. Il numero effettivo, comunque, potrebbe essere molto piu'
elevato, poiché molti reati a sfondo razzista non vengono denunciati o
riconosciuti come tali. La polizia e i magistrati inquirenti preferiscono
spesso classificarli come atti di 'teppismo'.

In realta', gli autori degli episodi di razzismo fanno parte di gruppi ben
organizzati che professano un'ideologia razzista, neofascista e violenta.
Secondo dati ufficiali, in Russia sono attivi circa 150 'gruppi
estremisti' con oltre 5000 membri. Secondo le Organizzazioni non
governative e le associazioni che svolgono campagne contro il razzismo, a
loro volta nel mirino di questi gruppi, gli aderenti sarebbero 50.000.

'Questi attacchi violenti sono una delle manifestazioni piu' visibili di
un'intolleranza e di una xenofobia profondamente radicate in molti settori
della societa' russa. Chiudere un occhio su questi crimini dell'odio ha
incoraggiato la crescita dell'estremismo xenofobo e del neofascismo nel
paese' - ha commentato Khan.

Il rapporto di Amnesty International denuncia come, a seguito di attacchi
violenti e su vasta scala nei confronti della popolazione civile,
attribuiti ai gruppi armati ceceni, i membri di vari gruppi etnici del
Caucaso, ceceni inclusi, siano stati perseguitati. Queste persone, in
quanto appartenenti a minoranze etniche distinguibili a occhio nudo dai
russi, vengono prese di mira ai controlli d'identita' istituiti nel
contesto delle misure antiterrorismo o a semplice scopo di estorsione da
parte della polizia. Secondo una ricerca condotta l'anno scorso da
un'organizzazione locale per i diritti umani, le persone di aspetto non
slavo hanno 21 probabilita' in piu' di essere fermate per controlli mentre
viaggiano sulle linee della metropolitana di Mosca.

'Il razzismo e' un attacco alla nozione stessa di universalita' dei
diritti umani. Esso nega sistematicamente il godimento dei diritti umani
sulla base del colore, della razza, dell'etnia, della discendenza o
dell'origine nazionale. In base al diritto internazionale, la Russia deve
combattere il razzismo in ogni sua forma. Alcune autorita' regionali hanno
preso iniziative al riguardo, ma si sono dimostrate profondamente
inadeguate e isolate. E' giunto il momento che il governo federale ponga
in essere un piano nazionale per dare alla lotta contro il razzismo la
priorita' che merita'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 4 maggio 2006

Il rapporto 'Federazione Russa: razzismo violento fuori controllo' e'
disponibile in lingua inglese all'indirizzo
http://web.amnesty.org/library/index/engeur460162006

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it






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