Kenya: appello di AMREF al Governo italiano per una risoluzione pacifica delle ostilità



Title: Kenya: appello di AMREF al Governo italiano per una risoluzione pacifica delle ostilità



Roma, 3 gennaio 2008 – Comunicato Stampa

KENYA: APPELLO DI AMREF AL GOVERNO ITALIANO E ALLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE AFFINCHE’ SI ADOPERINO A FAVORE DEI NEGOZIATI TRA LE OPPOSTE FAZIONI
 

I vertici di AMREF, la principale organizzazione sanitaria africana con sede mondiale a Nairobi, esprimono forti preoccupazioni per la delicata e drammatica situazione del Kenya, a seguito del discusso risultato delle elezioni presidenziali che hanno decretato la vittoria del presidente in carica Mwai Kibaki contro il leader dell’opposizione Raila Odinga. “Le attività di AMREF, da cui dipende la vita di migliaia di cittadini del Kenya,- dice da Nairobi Thomas Simmons, Vice Presidente di AMREF Italia - sono attualmente sospese a causa degli scontri. Dagli slums di Nairobi, dove lo staff AMREF opera per assistere i ragazzi di strada, giungono notizie allarmanti: la gente è in fuga dalle case in fiamme, e molti operatori hanno dovuto abbandonare il lavoro per portare le proprie famiglie al sicuro”.
“Le stime ufficiali parlano già di 300 morti e oltre 75mila sfollati interni - dice il direttore generale di AMREF Italia, Francesco Aureli - ma i dati reali potrebbero essere più drammatici”.
La grande manifestazione convocata per oggi, ma non autorizzata, è stata rinviata a martedì 8 gennaio.
La tensione rimane molto alta, nonostante l’intervento della diplomazia internazionale. Mediatori del difficile dialogo tra le parti sono al momento John Kufour, presidente dell’Unione Africana, e l’arcivescovo premio Nobel per la pace Desmond Tutu, che stamattina è stato a colloquio con Odinga. Anche un altro premio Nobel, Wangari Maathai, ha chiesto a Kibaki di “tendere la mano” all’opposizione.
L’obiettivo è di far sedere al tavolo dei negoziati le parti contendenti, Kibaki e Odunga, per evitare che lo scontro politico si trasformi in conflitto interetnico.
 
A questo proposito AMREF si rivolge alle istituzioni italiane ed europee: “A favore dei negoziati si sono già mossi le segreterie di stato di Stati Uniti e Gran Bretagna, ma invitiamo il Governo italiano, l’Unione Europea e tutta la comunità internazionale ad intervenire con ogni possibile strumento diplomatico per facilitare il dialogo politico e il tavolo dei negoziati, e scongiurare così uno scontro fratricida che potrebbe avere conseguenze terribili in termini di vite umane”, ha affermato Francesco Aureli.
 
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