Re: [pace] sul massacro di Houla: non ci sono vere prove né da una parte né dall'altra



suicidio collettivo... ok?
 
From: Mari Cor
Sent: Monday, July 30, 2012 9:00 AM
Subject: [pace] sul massacro di Houla: non ci sono vere prove né da una parte né dall'altra
 
neanche questa inchiesta di Spiegel risulta decisiva - anche per le numerose obiezioni già avanzate da Alberto - così come il rapporto Onu che appunto conclude di non poter concludere (e dice di propendere per gli shabiha "in virtù di precedenti casi"!? ma in realtà un precedente massacro, Karm Zeitoun, fu poi imputato all'opposizione; mentre il successivo Tremsheh è stato un attacco ad armati - così riconosciuto dagli osservatori Onu, dopo che ovviamente tutti avevano urlato al massacro di civili).
 
A Taldou nessuno ha riconosciuto nessuno (strano che abitanti di un villaggio non riconoscano gli uccisori provenienti - come da versione sostenuta dall'articolo - da un villaggio vicino, alauita). La finamica non è affatto chiara, perché secondo altre versioni il villaggio era nelle mani dell'opposizione e sarebbe stato impossibile ad altri avventurarsi.
 
Il punto è, secondo me, che visto che l'esercito regolare non era coinvolto nella vicenda, il fatto che si sia trattato di squadroni della morte filogovernativi, o invece antigovernativi, o invece di una terza parte  "esterna" alla Al Qaeda (le tre ipotesi dell'Onu), di squdroni della morte si tratta o di odi settari e da questi non si può trarre espulsione di ambasciatori e imputazione al solo regime (al quale appunto NON ha giovato affatto la vicenda ed era evidente che il mondo avrebbe dato la colpa al regime: il cui prodest non è mai peregrino) e magari l'ennesima richiesta di interventi armati.
 
Le atrocità dominano in Siria e ci si è arrivati, anziché procedere l'anno scorso a un negoziato, grazie alla disinformazione a senso unico che ha demonizzato gli uni e beatificato gli altri (pur colpevoli riconosciuti e magari conjvanto di decapitazioni e dintorni).
 
E' una vera tragedia.
 
A giorni la discussione al Consiglio di Sicurezza. Perché non si aggiunga una tragedia alla tragedia, noi di NO War Roma ci sentiamo di manifestare davanti all'ambasciata Usa il 31 luglio alle ore 18.
 
 
Marinella
 
 
 
 
Da: Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Sabato 28 Luglio 2012 15:53
Oggetto: [pace] Il massacro di Houla - L'investigazione di Der Spiegel

Mi sembra che nessuno in questa lista si sia accorto di questa importantissima investigazione su Houla pubblicata lunedì scorso da Der Spiegel:

http://www.spiegel.de/international/world/a-look-back-at-the-houla-massacre-in-syria-a-845854.html

La ricerca mi sembra alquanto più solida di quella della FAZ e giunge a conclusioni opposte. Purtroppo non ho il tempo né di tradurla, né di sintetizzarla adeguatamente, dico solo che, a differenza di Rainer Hermann, gli autori di questo reportage si sono recati personalmente a Houla, riportano con nome e cognome le testimonianze di sette persone, per lo più testimoni diretti del massacro e membri delle due famiglie vittime Sayyid e Abdul Razzaq, da cui risulterebbe che gli autori erano bande miste di militari e civili provenienti dal vicino villaggio alawita di Fullah, avverso agli uomini dell'FSA che controllavano Houla. Insomma sostenitori del regime.
Notevole anche la testimonianza del colonnello Mohammed Tayyid Baqur, nativo di Houla, e allora membro della divisione politica del Ministero Difesa (in pratica, intelligence), che dice che il 28 maggio, pochi giorni prima dell'uscita dell'inchiesta FAZ, fu chiamato dal capo dell'intelligence dell'aviazione siriana, che gli chiese di portare a Damasco da Houla persone "povere" disposte a sostenere a pagamento la versione ufficiale sul massacro. Il colonnello rifiutò il denaro promessogli, mise al sicuro la famiglia, e disertò.

Detto questo, devo aggiungere, che la ricostruzione dello Spiegel lascia aperto qualche interrogativo: perché mai, soprattutto, questi sostenitori del regime avrebbero dovuto prendere di mira così ferocemente queste due famiglie che, pur non essendo, a quanto pare né sciite nè alawite, non risultano essersi distinte per attivismo anti-regime, al punto che, secondo le testimonianze, non pensavano di aver nulla da temere dall'esercito? Quello che il rapporto dello Spiegel proprio non chiarisce è quale sarebbe stato il movente e la ragione di un atto così deciso ed efferato.
Poiché l'unica cosa a cui tengo è stabilire la verità, non posso sottrarmi ad un dubbio: è possibile che questi testimoni intervistati a Houla sotto il controllo dell'FSA siano stati intimiditi? Ed è possibile che il buon Baqur abbia rifiutato gli spiccioli (circa 300 euro) offertigli perché, chissà, meglio pagato da qualcun altro? Non lo so, naturalmente.

Concludo solo che quest'inchiesta appare, come ho detto, più solida di quella della FAZ, ma non scioglie ancora tutti i dubbi. Ulteriori indagini sono indispensabili. Quelle condotte a suo tempo sia dagli osservatori di Annan che dalla Commissione ad hoc del Consiglio per i Diritti Umani risultano assolutamente insufficienti.

Saluti a tutti,
Alberto Cacopardo

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