Un futuro senza atomiche! La campagna scrive alla Camera dei Deputati in occasione della giornata mondiale per l’abolizione delle armi nucleare



-------- Messaggio originale --------
Mittente: Un futuro senza atomiche <segreteria at unfuturosenzatomiche.org>


comunicato stampa - Un futuro senza atomiche

La campagna scrive alla Camera dei Deputati in occasione della
giornata mondiale per l'abolizione delle armi nucleare

A distanza di oltre due anni dall'assegnazione alla Commissione
Affari Esteri del testo di legge di iniziativa popolare sulla
dichiarazione dell'Italia 'Zona libera da armi nucleari' la
campagna che ne ha promosso la presentazione torna a scrivere alla
Camera dei Deputati. L'occasione questa volta è la giornata
internazionale per l'abolizione delle armi nucleari ('Nuclear
abolition day') che la Campagna Globale per una Convenzione sulle
Armi Nucleari ha lanciato a pochi giorni dalla conclusione della
Conferenza di Riesame del Trattato di Non Proliferazione nucleare.

Il movimento italiano per la messa al bando delle armi nucleari vuole
così collegarsi alle iniziative lanciate in tutto il mondo per
sottolineare l'urgenza di un'azione globale contro queste armi di
distruzione di massa e costruire così una base di opinione ampia,
tale da sostenere gli Stati ed incoraggiarne gli sforzi in questa
direzione.

La Campagna 'Un futuro senza atomiche' e la Rete Italiana per il
Disarmo, che continuano il lavoro su questo tema, hanno perciò deciso
di scrivere al Presidente della Camera dei Deputati on. Gianfranco
Fini e al Presidente della Commissione Esteri on. Stefani sia per
chiedere che l'Italia faccia fino in fondo la propria parte in
questo importante ambito della politica internazionale, sia per
chiedere che le proposte e le azioni siano concordate nella maniera
più ampia possibile con la società  civile e gli enti locali. Per
questo la missiva è anche inviata al Sindaco di Firenze Matteo Renzi,
in quanto vice-presidente del movimento mondiale 'Mayors for
Peace' guidato dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki.

La lettera è anche occasione per sottolineare positivamente la
recente approvazione unanime alla Camera di una mozione sul disarmo e
la non proliferazione (prima firmataria On. Mogherini) che colma una
grave lacuna del Governo italiano incoraggiandolo 'ad approfondire
con gli alleati, nel quadro del nuovo concetto strategico della Nato
di prossima approvazione, il ruolo delle armi nucleari
sub-strategiche, e a sostenere l'opportunità  di addivenire - tramite
passi misurati, concreti e comunque concertati tra gli alleati - ad
una loro progressiva ulteriore riduzione, nella prospettiva della loro
eliminazione.'

Un segnale forte di fronte invece al silenzio recente del Parlamento,
che in oltre due anni non ha ancora trovato il modo di mettere in
calendario la discussione sulla proposta di legge a suo tempo
presentata, perdendo così l'occasione di portare all'attenzione
del consesso internazionale degli stati una scelta forte e decisa
dell'Italia per il disarmo nucleare completo.

Le sfide per il futuro rimangono comunque molte e il movimento
italiano per il disarmo nucleare ha deciso di affrontarle
all'interno della Campagna internazionale per una Convenzione sulle
Armi Nucleari, che si articolerà  in maniera paragonabile alla
Convenzione per la Messa al Bando delle Mine Anti-persona. Un
movimento di successo che vide a suo tempo la partecipazione attiva
dei Parlamenti a fianco alle organizzazioni di società  civile; anche
in questo caso si tratterà  di un percorso unitario per incoraggiare
gli Stati ad agire con determinazione verso l'eliminazione di tutte
le armi nucleari, costruendo relazioni di dialogo ed invocando quella
'buona fede' menzionata specificamente nel testo del Trattato di
Non Proliferazione.

1975: anno di ratifica da parte dell'Italia del Trattato di Non
Proliferazione Nucleare

50: le testate nucleare di tipo B-61 presenti sul suolo italiano

53: le organizzazioni (Reti, associazioni, media) che hanno promosso
l'iniziativa di legge popolare

1 ottobre 2007: inizio della raccolta firme per la legge, durante la
settimana della Pace

oltre 67.000 le firme certificate raccolte per far discutere il testo
in Parlamento

27 marzo 2008: consegna delle firme al presidente della Camera Fausto
Bertinotti

22 maggio 2008: la proposta di legge viene assegnata alla III
Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati

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