R: [pace] Re: La logica zoppa di Napolitano.



Carissimi , io ho una mia valutazione dei fatti e delle  (acquisita in questi due anni di tormentate letture e discussioni, seguendo le iniziative di Per il Bene Comune) e mi trovo a disagio a leggere di tanti entusiasmi su gattopardesche rivoluzioni colorate, sulla sinistra che può risorgere facendo la faccia brutta contro Berlusca, sulla la ricerca del meno peggio tra le opzioni che passa "o sistema" , o su altri particolari in cronaca.....,

Ma perchè ogni tanto non ci si incontra da qualche parte e si comincia da uno o due temi ? Si potrebbe anche fare in modo che ogni iscritto alla lista possa indicare un tema da cui iniziare (mettendoci nome e cognome).

Io proporrei " il funzionamento degli attuali partiti, come raccolgono risorse pubbliche per la casta e per alimentare le proprie clientele elettorali"; altro tema per ragionare su come lavorare per la pace sarebbe "quale mondo vogliono le lobby finanziarie?" . Ovviamente mi rimetterei al tema scelto dalla maggioranza. Un caro saluto Fernando Rossi

 



----Messaggio originale----
Da: loredana.morandi at tiscali.it
Data: 10/03/2010 8.40
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] Re: La logica zoppa di Napolitano.

Brava Nicoletta e Cari Tutti,
 
"non vogliamo essere complici di una economia di rapina".
 
Avere consapevolezza di questo è lavorare per la Pace.
 
Per farvi comprendere cosa è veramente accaduto a Roma formulerò un esempio, traendo spunto da un evento da me realizzato per molti anni consecutivamente ed intitolerò la mia Lista "Un Ponte di Pace".
 
I Fatti
 
Il delegato della lista "Un Ponte di Pace" si è recato come tutti gli altri rappresentanti di lista per la consegna delle firme, dei lucidi contenenti i simboli della lista e quant'altra documentazione occorrente alle ore 11:35 presso la Corte di Appello di Roma.
 
Il rappresentante di "Un Ponte di Pace" ha "peccato di disattenzione", ha trasportato presso la Corte il solo scatolone contenente le firme autenticate, ma ha lasciato in auto i lucidi. Esce per recuperare in auto i lucidi (3 grandi e 3 piccoli) e tornando, fiducioso del comportamento civile degli astanti, si ferma per mangiare qualcosa o la sua ulcera lo farà soffrire per l'intera giornata.
 
Al rientro gli astanti, tutt'altro che civili, hanno già inscenato un "die-in" all'interno dell'Ufficio Giudiziario. Atto della disobbedienza non violenta che fino a prova nettamente contraria non è permesso in seno ad un Istituto dello Stato quale è un Tribunale della Repubblica.
 
Peggio: dalle 11:35 le firme autenticate dei pacifisti della lista "Un Ponte per la Pace" sono rimaste come "plico incustodito" presso il medesimo Tribunale e senza che "nessuno" ne verificasse l'entità fino alle ore 19:30 quando il mio delegato è stato costretto a consegnarlo di persona ai Carabinieri, pur sempre presenti.
 
Tutti sanno che si tratta delle firme della lista Un Ponte di Pace e non si preoccupano affatto che si tratti di una "bomba".
 
Così la lista "Un Ponte di Pace" è stata estromessa a cagion dell'ostacolata consegna, ed i quotidiani iniziano ad infarcire di balle la popolazione e ad inventar storie false sul delegato pacifista. Due o tre senza faccia e senza dignità indicono manifestazioni ed eventi per dare una ulteriore copertura mediatica al vuoto di democrazia appena avvenuto ai danni degli italiani nel Lazio.
 
Il Tar, investito della responsabilità giudicante, certifica quanto ho scritto sullo svolgersi dei fatti ai danni degli elettori della mia lista:
 
1) La lista "Un Ponte di Pace" non è mai stata consegnata in orario a causa dell'ostacolo frapposto al delegato
 
2) il plico è rimasto abbandonato dalle 11:35 del mattino alle 19:30 della sera nei locali del Tribunale fino alla consegna nelle mani dei Carabinieri.
 
Inoltre:
 
3) del de-Cretino non c'era bisogno perché la legge che determina l'orario è regionale, ed in questo caso chi è dentro è dentro e chi è fuori resta fuori.
 
TORNIAMO alla Discussione:  sia Napolitano che Ciampi si sono pronunciati sullo "sfascio" delle Istituzioni. Ed è così, perché nulla abbiamo imparato dagli esiti della disobbedienza nonviolenta, dalle centinaia di decreti penali di condanna e dalla sparizione di tanti volti dalle nostre file, se non la "perdita totale" della consapevolezza degli "istituti del diritto costituzionale" che garantiscono le "libertà" di ogni cittadino.
 
Quello che è accaduto nel Lazio inoltre è frutto della cultura maturata nel ramo radical nazi sionista. Il pensiero colonialista sionista è approdato in Roma e con tanto dell'illustre consulenza marketing di due stragisti NAR: Francesca Mambro e Valerio Fioravanti.
 
La Magistratura italiana è pulita e non soggetta al potere esecutivo, solo per questo è ancora lontano il giorno degli arresti bavaglio in stile Leyla Zana o rappresentanti di Hamas liberamente eletti dal popolo palestinese.
 
Al tentato omicidio invece ci ha pensato il signor Tartaglia,  con quella che Genchi ha citato come la "miracolosa" statuetta. E deve essere stata la "Madonnina" miracolosa ad impedire che il pazzo con il suo lancio perforasse il bulbo oculare del malcapitato mandandolo via cieco o cadavere.
 
Così il nostro nuovo scenario post apocalittico prevede che per le prossime tornate elettorali il delegato rappresentante delle liste possa essere "sparato", esattamente come accade a Baghdad e a Mosul, affinché non possa di fatto "consegnare" le firme e "depositare" la Lista in tempo utile.
 
In siffatta emergenza democratica, io, per sicurezza, non voto nessuna sinistra, neppure se mi telefona Rosy Bindi per invitarmi a dire il Rosario a casa sua.
 
Ti voglio bene Fabio Alberti, ma non Ti possiamo mandare così allo sbaraglio.
 
Le nostre forze sane devono essere preservate.
 
La menzogna vi porrebbe seduta stante alla stessa stregua di un Allawi o di altri che, come l'israeliano Perez, fondano la propria candidatura sull'esposizione pubblica dell'uso delle armi contro il popolo palestinese.
 
E questo non è ammissibile.
 
Che si dimettesse la Bonino, se ha una dignità, dalla candidatura alla presidenza regionale del Lazio. 
 
L.M.
 
 
----- Original Message -----
From: nicoletta edizionistellecadenti
To: pace at peacelink.it
Sent: Tuesday, March 09, 2010 8:37 PM
Subject: Re: [pace] [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.

Sono abbastanza daccordo con Annalisa, bisogna occuparsi molto di più dei contenuti, non dimentichiamo che queste su cui tanto si dibatte sono elezioni regionali, e dovremmo chiedere ai vari candidati che si dicono di sinistra, o comunque alternativi alla destra, di fare una profonda riflessione sui motivi per cui partono troppo spesso con la convinzione di essere già battuti in partenza, dovrebbero misurare la distanza della gestione anche delle regioni dai bisogni e dalla partecipazione della gente. Non è soltanto questione di trans o di escort, è la assoluta mancanza di rispetto per le persone, i territori, la vita. Il non avere nessuna interpretazione del cambiamento economico e politico, così da non saper gestire la crisi in funzione di un buon vivere sociale. Diventa sterile persino la pronuncia di una  difesa dello status quo, anche sul lavoro e la produzione, perchè il mondo e la struttura economica sta cambiando, se non vogliamo, e non vogliono essere complici di una economia di rapina, che forse per ora riuscirà ad arginare il precipitarsi degli eventi per i cittadini di alcune regioni, Si avvicina per tutti una catastrofe fatta di miopia, che affida la soluzione dei problemi alle grandi opere, che rovininio il paese o no non conta, così come all'energia nucleare, o al carbone, snobbando ogni scelta più vicina ai territori, più concreta, più mirata a ricostruire il tessuto sociale di relazioni, di scambi, di lavori utili e quindi meno precari...
Ci vorrebbe un papiro lunghissimo per elencare i problemi non affrontati, i progetti non fatti, le affermazioni discutibili, le persone schiacciate, le barriere, le zone rosse, gli ostacoli messi ad ogni lavoro collettivo, ad ogni impegno delle persone per il proprio terriotrio, per non parlare del rifiuto dell'accoglienza di gente che viene da luoghi in cui spesso la nostra rapina sostiene e produce miseria e guerre...
e della gestione della paura che spinge le persone a rinchiudersi ed a diffidare di ogni differenza.
E fare il soldato in terra straniera, l'occupante armato, diviene un lavoro ambito... una soluzione alla disoccupazione, e diverrà in futuro la possibilità di spartirci le spoglie dell'occupato.
Come si può pensare di recuperare credibilità all'ultimo minuto, continuando ad affermare che le guerre che stiamo combattendo sono giuste, che noi siamo i buoni, che gli stranieri e gli zingari sono pericolosi? E che comunque le decisioni le deve prendere chi comanda?
e il Papa ringrazia Bertolaso che ha militarizzato l'Aquila, nascosto un po' di rifiuti sotto il tappeto ed aperto discariche indifferenziate in luoghi osceni, senza ovviamente sentire le richieste della popolazione. La gestione delle emergenze come problemi di ordine pubblico, o addirittura con l'uso dell'esercito in funzione di controllo e non di soccorso vi lascia tranquilli?
Io sono molto preoccupata, e continuo a pensare che soltanto noi, la gente comune può lavorare per "cambiare il mondo senza prendere il potere" Buon lavoro a tutte e tutti
Nicoletta Crocella



Il giorno 09 marzo 2010 16.36, a_roveroni at libero.it <a_roveroni at libero.it> ha scritto:
Cari amici, occorre pretendere da tutti il rispetto delle regole e della legalità. Specialmente di questi tempi. Ma l'obiettivo è riempire la democrazia di obiettivi, di progetti, di esperienze di vita e di lavoro diversi, di speranza. una democrazia per cui valga la pena di lottare. una democrazia di persone vere con tutte le vere crisi che ogni persona reale porta con se e che intende superare. Purtroppo questa prospettiva non è incarnata in nessun partito politico. E questa è l'altra crisi.
Occorre proporre e praticare nuovi orizzonti. perchè questa epoca finisca e ne cominci una nuova davvero.
Auguri a tutte le persone di buona volontà, non in vendita ed incorruttibili!
annalisa roveroni

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>From      : pace-request at peacelink.it
To          : pace at peacelink.it
Cc          : "dellacorte lorenzo" l_coortis at yahoo.it
Date      : Tue, 9 Mar 2010 15:38:44 +0100
Subject : Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.







> Tu dici la vecchia giaculatoria: "Se vince Bersani, non cambia assolutamente nulla"
> Io dico: "Se ri-vince Berlusconi peggiora assolutamente tutto".
> Vedi un po' tu.
> Ciao, Enrico
>
>
>
>
>   ----- Original Message -----
>   From: Lorenzo Dellacorte
>   To: pace at peacelink.it
>   Sent: Tuesday, March 09, 2010 9:15 AM
>   Subject: Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
>
>
>         Caro Davide, ho detto semplicemente che vorrei che tutto questo entusiasmo e carica emotiva della sinistra fosse indirizzata anche sui problemi dell'economia: salario, lavoro, servizi, vita e non solo su battaglie borghesi che per nulla intaccano la logica perversa delle multinazionali che dominano l'economia fin dentro le case! Se vince Bersani, non cambia assolutamente nulla, lo abbiamo visto con Prodi e con Papandreu in Grecia, con Zapatero in Spagna, qualche escort quadagnerà di meno a favore di qualche trans in più: questa la differenza!!
>
>         --- Lun 8/3/10, Davide Bertok <davide at bertok.it> ha scritto:
>
>
>           Da: Davide Bertok <davide at bertok.it>
>           Oggetto: Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
>           A: pace at peacelink.it
>           Data: Lunedì 8 marzo 2010, 16:59
>
>
>           Ciao Lorenzo, è una semplice questione di mancanza rispetto delle regole
>           per cui si finisce per essere allibiti.
>           Rimanendo sul tuo esempio riguardante il lavoro, a te starebbe bene che
>           un tuo amico precario venisse escluso da un concorso pubblico perchè ha
>           presentato i documenti necessari un minuto dopo la scadenza mentre a una
>           lista elettorale si chiuda un occhio nonostante la legge sulla
>           presentazione delle liste parli chiaro?
>
>           Ciao,
>           Davide
>
>           Il 08/03/2010 16.36, Lorenzo Dellacorte ha scritto:
>           > Rimango positivamente allibito dall'entusiamo con cui a sinistra tanti
>           > si sono scatenati sulla questione del ripristino della lista del PDL nel
>           > Lazio nonostante gli errori di presentazione. Una partecipazione emotiva
>           > riscontrabile nelle varie mailing list che nè i licenziamenti, la
>           > disoccupazione, la falcidia dei salari, le morti sul lavoro, la farsa
>           > parlamentare quotidiana, ecc, ecc riescono a muovere! Evidentemente il
>           > popolo viola sta bene e gode di un buon reddito perchè non l'ho mai
>           > visto organizzare una manifestazione in difesa del salario o del posto
>           > di lavoro. Solo scampagnate urbane come i girotondini! La Costituzione è
>           > morta da anni, il parlamento è un teatrino di furbetti che operano
>           > contro i lavoratori da anni! Bonino, Bersani sono piccoli Papandreu
>           > italiani che scalpitano per arrivare al potere e stangare gli operai per
>           > conto di confindustria! Di Pietro è un uomo dei servizi! L'Italia sembra
>           > sottoposta ad un bombardamento selettivo di bromuro: si accende sulle
>           > cazzate, si addormenta sulle cose serie!! Nel merito, avendo a suo tempo
>           > presentato una mia lista elettorale e con relativo successo, ho potuto
>           > toccare con mano le nefandezze sistematiche che si consumano nel
>           > meccanismo elettorale: irregolarità per tutti nelle presentazioni, e
>           > brogli clamorosi nei seggi. E' stato presentato reclamo e nonostante il
>           > 30% dei verbali di seggio fosse completamente bianco, questo è stato
>           > respinto dalla Corte d'Appello in nome della legalità costituzionale!!
>           >
>           > --- *Dom 7/3/10, Loredana Morandi /<loredana.morandi at tiscali.it>/* ha
>           > scritto:
>           >
>           >
>           >     Da: Loredana Morandi <loredana.morandi at tiscali.it>
>           >     Oggetto: Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere
>           >     integralmente la sua versione e il testo del decreto.
>           >     A: pace at peacelink.it
>           >     Data: Domenica 7 marzo 2010, 11:05
>           >
>           >     Caro Marco,
>           >     è giusto dire la verità senza nasconderci nulla.
>           >     Liste o non liste, termini o non termini, leggina o non leggina,
>           >     presidente o non presidente:
>           >     Nel Lazio NON SI PUO' votare la Bonino e il suo patto scellerato con
>           >     la "destra sociale".
>           >     Perché ditemi: come li impiegherebbe alla Regione Lazio i due NAR
>           >     Francesca Mambro e Valerio Fioravanti?
>           >     Saluti
>           >     L.M.
>           >
>           >         ----- Original Message -----
>           >         *From:* marco palombo
>           >         <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=elbano9 at yahoo.it>
>           >         *To:* pace at peacelink.it
>           >         <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=pace at peacelink.it>
>           >         ; eco-fem-nonviolenta at groups.com
>           >         <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=eco-fem-nonviolenta at groups.com>
>           >
>           >         *Sent:* Sunday, March 07, 2010 9:40 AM
>           >         *Subject:* [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere
>           >         integralmente la sua versione e il testo del decreto.
>           >
>           >
>           >               Credo che in questo momento sia utile leggere e diffondere
>           >               sia il testo integrale del decreto, che in queso momento
>           >               non sono riuscito a scaricare probabilmente per troppi
>           >               accessi , sia la spiegazione ufficiale che Napolitano da'
>           >               sul sito del Quirinale. E' bene che legga chi ha
>           >               competenze giuridiche e chi non le ha. Io non le ho, ma un
>           >               po' di logica l' ho studiata, il testo del decreto e la
>           >               versione di Napolitano mi sembrano insensati e penso che
>           >               questo giudizio possa essere condiviso da tutti. La legge
>           >               e' uguale per tutti ?Se questo e' vero nessuno puo' avere
>           >               piu' diritti di altri.Se in gara di appalto si presentano
>           >               una ditta piccola, ma con tutti i requisiti necessari, e
>           >               una grande, magari prestigiosa,che magari ha fatto cose
>           >               eccezionali,ma quest' ultima non si presenta entro i
>           >               termini o non porta la documentazione necessaria, si
>           >               cambia, DOPO LA SCADENZA DEI TERMINI, le regole ? Il
>           >               decreto viene definito interpretativo ma Napolitano
>           >               dichiara ufficialmente che la motivazione e' fare
>           >               presentare le liste del partito del presidente del
>           >               consiglio. Ricordo che in altre regioni altre liste sono
>           >               state escluse per gli stessi motivi e il decreto in alcune
>           >               sue parti e' valido solo per le regioni che interessano le
>           >               liste del partito del presidente del consiglio.La legge e'
>           >               uguale per tutti. si o no? Credo proprio che non sia
>           >               necessaria la conoscenza del diritto costituzionale per
>           >               affermare che Napolitano non doveva firmare.
>           >
>           >
>           >               Il Presidente Napolitano risponde ai cittadini
>           >
>           >         Signor Presidente della Repubblica,
>           >         le chiedo di non firmare il decreto interpretativo proposto dal
>           >         governo in quanto in un paese democratico le regole non possono
>           >         essere cambiate in corso d'opera e a piacimento del governo, ma
>           >         devono essere rispettate da tutte le componenti politiche e
>           >         sociali per la loro importanza per la democrazia e la vita
>           >         sociale dei cittadini italiani.
>           >         Confidando nella sua serenità e capacità di giudizio per il bene
>           >         del Paese e nel suo alto rispetto per la nostra Costituzione.
>           >         Cordiali saluti
>           >         *Alessandro Magni*
>           >         Signor Presidente Napolitano,
>           >         sono a chiederle di fare tutto quello che lei può per lasciarci
>           >         la possibilità di votare in Lombardia chi riteniamo che ci possa
>           >         rappresentare. Se così non fosse, sarebbe un grave attentato al
>           >         diritto di voto.
>           >         In fede
>           >         *M. Cristina Varenna*
>           >         /Egregio signor Magni, gentile signora Varenna,
>           >         ho letto con attenzione le vostre lettere e desidero, vostro
>           >         tramite, rispondere con sincera considerazione per tutte le
>           >         opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno scritto.
>           >         Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello di
>           >         garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con la
>           >         piena partecipazione dei diversi schieramenti politici. Non era
>           >         sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande
>           >         regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior
>           >         partito politico di governo, per gli errori nella presentazione
>           >         della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso
>           >         la corte d'appello di Milano. Erano in gioco due interessi o
>           >         "beni" entrambi meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e
>           >         delle procedure previste dalla legge e il diritto dei cittadini
>           >         di scegliere col voto tra programmi e schieramenti alternativi.
>           >         Non si può negare che si tratti di "beni" egualmente preziosi
>           >         nel nostro Stato di diritto e democratico.
>           >         Si era nei giorni scorsi espressa preoccupazione anche da parte
>           >         dei maggiori esponenti dell'opposizione, che avevano dichiarato
>           >         di non voler vincere - neppure in Lombardia - "per abbandono
>           >         dell'avversario" o "a tavolino". E si era anche da più parti
>           >         parlato della necessità di una "soluzione politica": senza
>           >         peraltro chiarire in che senso ciò andasse inteso. Una soluzione
>           >         che fosse cioè "frutto di un accordo", concordata tra
>           >         maggioranza e opposizioni?
>           >         Ora sarebbe stato certamente opportuno ricercare un tale
>           >         accordo, andandosi al di là delle polemiche su errori e
>           >         responsabilità dei presentatori delle liste non ammesse e sui
>           >         fondamenti delle decisioni prese dagli uffici elettorali
>           >         pronunciatisi in materia. In realtà, sappiamo quanto risultino
>           >         difficili accordi tra governo, maggioranza e opposizioni anche
>           >         in casi particolarmente delicati come questo e ancor più in
>           >         clima elettorale: difficili per tendenze all'autosufficienza e
>           >         scelte unilaterali da una parte, e per diffidenze di fondo e
>           >         indisponibilità dall'altra parte.
>           >         Ma in ogni caso - questo è il punto che mi preme sottolineare -
>           >         la "soluzione politica", ovvero l'intesa tra gli schieramenti
>           >         politici, avrebbe pur sempre dovuto tradursi in soluzione
>           >         normativa, in un provvedimento legislativo che intervenisse
>           >         tempestivamente per consentire lo svolgimento delle elezioni
>           >         regionali con la piena partecipazione dei principali
>           >         contendenti. E i tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i
>           >         già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e
>           >         Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto
>           >         legge.
>           >         Diversamente dalla bozza di decreto prospettatami dal Governo in
>           >         un teso incontro giovedì sera, il testo successivamente
>           >         elaborato dal Ministero dell'interno e dalla Presidenza del
>           >         consiglio dei ministri non ha presentato a mio avviso evidenti
>           >         vizi di incostituzionalità. Né si è indicata da nessuna parte
>           >         politica quale altra soluzione - comunque inevitabilmente
>           >         legislativa - potesse essere ancora più esente da vizi e dubbi
>           >         di quella natura.
>           >         La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e
>           >         divisioni, e ha messo in evidenza l'acuirsi non solo di tensioni
>           >         politiche, ma di serie tensioni istituzionali. E' bene che tutti
>           >         se ne rendano conto. Io sono deciso a tenere ferma una linea di
>           >         indipendente e imparziale svolgimento del ruolo, e di rigoroso
>           >         esercizio delle prerogative, che la Costituzione attribuisce al
>           >         Presidente della Repubblica, nei limiti segnati dalla stessa
>           >         Carta e in spirito di leale cooperazione istituzionale. Un
>           >         effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i
>           >         soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo
>           >         dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa
>           >         di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri.
>           >         Cordialmente/
>           >         */Giorgio Napolitano/*
>           >
>           >
>           >
>           >         __________ Informazione NOD32 4921 (20100306) __________
>           >
>           >         Questo messaggio è stato controllato dal Sistema Antivirus NOD32
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>           >
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