Re: [pace] Fatevi coraggio e guardate



Grazie, ma non esiste solo peacelink. Spedisco a diversi indirizzi insieme,
con allegati e testo uguali. Alcuni ricevono tutt'e due , alcuni solo il
testo. Se peacelink taglia l'allegato, ha pure il testo. Non può utilizzare
questo? E' così grande il problema? Se lo è, spedirò isolatamente a
peaclink.
Ogni tanto accade anche a me di ricevere una mail con l'allegato escluso. Ma
il testo lo leggo.
Già che ci scriviamo: mi sono iscritto più e più volte alla lista
nonviolenza di peacelink e, se gli scrivo, mi dice che non sono iscritto.
Come mai?
Ma tu lavori a Peacelink?
Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza!
Ciao, Enrico
Sta per uscire un mio libro "Il diritto di non uccidere", Ed. Il Margine,
Trento, www.ilmargine.it , 0461-18 71 871








----- Original Message ----- 
From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Thursday, January 22, 2009 11:56 PM
Subject: Re: [pace] Fatevi coraggio e guardate


> Enrico ma dopo mesi (anni?) di frequentazioni di questa mailing list
> ancora non hai capito che gli allegati qua vengono segati?
> Se possibile manda piuttosto un link a siti dove si possono vedere /
> scaricare gli allegati che mandi.
> Ciao,
> Davide
>
> Enrico Peyretti ha scritto:
> > Fatevi coraggio e guardate queste foto. Chi muore di guerra non vuole
> > essere ignorato. Chiede di guardarlo con pietà e coraggio. Infinitamente
> > offeso, chiede il rispetto e l'amore del nostro sguardo.
> > Queste foto non sono soltanto a condanna di Israele in questo caso, ma a
> > condanna di tutte le logiche di guerra. Pietà e coraggio esigono che
> > costruiamo logiche totalmente alternative all'uso della morte-data come
> > strumento di potere sugli altri, fino a sopprimerli.
> > Guerra-contro-guerra, vendetta della vendetta, rappresaglia della
> > rappresaglia sono un abisso di inferno senza fondo. Le vittime ci
> > supplicano di interrompere la maledetta spirale. E' possibile, è
> > possibile. E' reale una storia alternativa alla guerra, una giusta
> > difesa dei diritti senza abbassarla con la guerra, è possibile un futuro
> > senza guerra. Abbiamo la parola per intenderci, per trattare cercando la
> > mediazione giusta tra attese opposte.
> > Fatevi coraggio e guardate queste foto, e pregate altri di guardarle e
> > meditarle.
> > Enrico Peyretti, Torino
> >
> >
> >
> > ----- Original Message -----
> > *From:* fabrizio.corongiu at enel.com <mailto:fabrizio.corongiu at enel.com>
> > *To:* fawzi at tiscali.it <mailto:fawzi at tiscali.it> ; eza.jam1 at virgilio.it
> > <mailto:eza.jam1 at virgilio.it>
> > *Cc:* cal.carlo510 at tiscali.it <mailto:cal.carlo510 at tiscali.it> ;
> > gfcappai at tiscali.it <mailto:gfcappai at tiscali.it> ; ansot at tiscali.it
> > <mailto:ansot at tiscali.it> ; dpbarnard at libero.it
> > <mailto:dpbarnard at libero.it> ; gianfranco.trebini at enel.com
> > <mailto:gianfranco.trebini at enel.com> ; saldei at yahoo.ca
> > <mailto:saldei at yahoo.ca> ; maribo_45 at tiscali.it
> > <mailto:maribo_45 at tiscali.it> ; e.pey at libero.it <mailto:e.pey at libero.it>
> > *Sent:* Wednesday, January 21, 2009 11:43 AM
> > *Subject:* Da Beirut a Gaza
> >
> >
> > Le immagini terrificanti e dolorose di Gaza, fatte di bambini morti,
> > mutilati, maciullati, ci hanno fatto venire le lacrime agli occhi e ci
hanno
> > fatto sentire tutta la nostra impotenza.
> > Scriveva Alexander Langer, nel 1992 dopo la tragica morte di Gert
Bastian e
> > Petra Kelly, leader dei Verdi tedeschi: "Forse e' troppo arduo essere
> > individualmente degli Hoffnungstrager - portatori di speranza: troppe le
> > attese che si sente addosso, troppe le inadempienze e le delusioni che
> > inevitabilmente si accumulano, troppe le invidie e le gelosie di cui si
> > diventa oggetto, troppo grande il carico di amore per l'umanita' e di
amori
> > umani che si intrecciano e non si risolvono, troppa la distanza tra cio'
che
> > si proclama e cio' che si riesce a compiere".
> > Le manifestazioni di Roma ed Assisi sono certo una prima risposta
> > all'indecente massacro di Gaza; ma non sufficienti. Se l'iniziativa non
> > torna alla politica non resteranno che guerre, disperazione, impotenza e
> > risentimento insanabile. Se si continua a spargere il seme dell'odio
> > inevitabilmente le bombe seguiteranno a dettare legge ed i massacri si
> > moltiplicheranno.
> > Occorre andare alla radice del conflitto israrelo-palestinese, porre
fine
> > all'occupazione israeliana e garantire la nascita dello stato di
Palestina.
> > Perche' se c'e' un popolo martoriato, nella storia recente, questo e'
quello
> > palestinese.
> > *
> > Valga per tutte la tragedia di Sabra e Chatila. Era il settembre del
1982,
> > quando le milizie falangiste libanesi con il supporto e la copertura
> > dell'esercito israeliano, entravano nei campi profughi di Sabra e
Chatila a
> > Beirut ovest, per "fare pulizia", dopo che erano stati allontanati i
> > palestinesi armati dell'Olp. Donne, bambini e vecchi indifesi, furono
> > spietatamente trucidati, a migliaia, dai miliziani.
> > Israele non si strinse attorno agli autori della strage. Gran parte
della
> > stampa chiese immediatamente le dimissioni del premier Begin e del
ministro
> > della Difesa Sharon. I titoli dei quotidiani israeliani erano: "L'anno
della
> > vergogna si e' aperto per Israele", "Sbarazzarsi del governo dell'odio",
> > "Crimine di guerra a Beirut". Non solo, la commissione d'inchiesta
> > israeliana avrebbe emesso nove comunicazioni giudiziarie,
rispettivamente
> > per il primo ministro, Begin; il ministro della Difesa, Sharon; il
ministro
> > degli Affari esteri, Shamir; il capo di Stato maggiore, generale Eytan;
il
> > direttore dei servizi segreti militari, Saguy; il direttore
dell'Istituto
> > per i servizi segreti e i progetti speciali del Mossad (il cui nome non
> > poteva essere divulgato per legge); il comandante delle forze militari
in
> > Libano, generale Drori; il comandante di divisione di Beirut, Yaron;
> > l'assistente del ministro della Difesa, Dudai.
> > In Italia, ebbe un grande eco l'appello firmato da Primo Levi.
> > *
> > Oggi la situazione sembra essere profondamente cambiata, non solo in
> > Israele; le organizzazioni che gestiscono la rappresentanza politica dei
> > palestinesi sono in preponderante misura molto diverse da quelle laiche
e di
> > sinistra degli anni Ottanta.
> > Gli integralismi, da una parte e dall'altra, dilagano e rischiano di
> > schiacciare tutto; la "Palestina libera e rossa" di ieri, e' oggi una
> > Palestina sempre piu' a pezzi.
> > E restano vere le parole della giornalista Rita Porena, scritte proprio
dopo
> > Sabra e Chatila nel suo libro Il giorno che a Beirut morirono i panda:
> > "Prova ad immaginare: un giorno si scopre, all'improvviso, che l'Olp ha
> > ricevuto una mezza dozzina di panda. Il mondo si mobilita per salvarli:
il
> > Wwf, le associazioni per la protezione degli animali, l'Unesco, entrano
in
> > allarme. Si fanno dimostrazioni davanti alle ambasciate israeliane per
far
> > cessare i bombardamenti. Cominciano ad arrivare a Beirut eserciti di
> > zoologi, di chimici, di biologi: tutti preoccupati di controllare se
> > l'ambiente e' consigliabile per i preziosi animaletti, se l'acqua che
noi
> > beviamo va bene anche per loro. I palestinesi esibiscono i panda negli
> > ospedali e nei campi di rifugiati. Il mondo freme: si teme per la vita
degli
> > orsetti, si fanno appelli a Israele e all'Olp. Israeliani e falangisti
non
> > reggono alla pressione dell'opinione pubblica mondiale che chiede di
> > risparmiare Beirut per salvare i panda: i bombardamenti cessano; ci
ridanno
> > l'acqua e l'elettricita' e il blocco alimentare viene levato".
> > Giulio Vittoriangeli.
> > Fonte: la nonviolenza è in cammino  Numero 707 del 21 gennaio 2009
> > <<The War in GAZA.pps>>
> >
> >
> > ------------------------------------------------------------------------
> >
> > Allegato Rimosso
>
>
>
> --
> Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> http://web.peacelink.it/policy.html
>
>