Apoyo=Solidarietà: alle Donne contro la violenza



Tento di mettere insieme le notizie ricevute, come il comunicato delle
donne guatemaltesi. Non c'è solo da commuoversi. C'è anche da muoversi.
Chiedono Apoyo, significa Solidarietà. Intanto conoscere perchè. E perchè
non se ne parla, non se ne scrive, non si fa. Come se niente fosse...nel
mondo.
Grazie per diffondere il più possibile.

Doriana Goracci

http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=361


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Guatemala - Città del Guatemala - 20.6.2006
Strage di donne
Guatemala, 135 donne ammazzate in cinque mesi. Ma le forze di polizia non
indagano di Mario Polanco


Tra gennaio e maggio di quest’anno sono state sequestrate circa 150
donne: 135 sono state torturate, minacciate, violentate e poi ammazzate.
Le poche sopravvissute preferiscono tacere, non denunciare l’accaduto
per timore di rappresaglie. E’ la tragica realtà del Guatemala, dove le
autorità preferiscono far finta che tutto ciò non avvenga.
Anche Messico ed El Salvador. E a comportarsi come se niente fosse non
sono soltanto le forze dell’ordine guatemalteche: le autorità di molti
altri paesi, come Messico ed El Salvador, fanno lo stesso, nonostante
nel loro territorio si commettano gravi crimini, rivolti in particolar
modo contro la popolazione più povera. E questo scenario si fa più grave
quando si tratta di donne. E’ usuale che questi casi siano addirittura
lasciati irrisolti a priori, come se si trattasse di esseri inesistenti.
Gli assassinii delle donne vengono semplicemente occultati, non si
denunciano e quando si apre qualche caso viene, poi, insabbiato la
maggior parte delle volte.

Le 135 donne uccise in soli cinque mesi si vanno ad aggiungere alle
2.600 ammazzate dal 2001. Eppure, esaminando gli archivi dei tribunali,
la lista dei detenuti è vuota: non una sola persona è stata detenuta o
almeno indagata per questi crimini.
Le autorità, per la maggioranza composte da uomini, vedono queste morti
con indifferenza e hanno cominciato a far qualcosa solo nel momento in
cui le pressioni internazionali sono aumentate. A partire dalle campagne
in altri paesi e di fronte a organizzazioni come l’Organizzazione degli
Stati Americani (OSA) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU),
hanno cominciato a darsi da fare, a incarcerare qualche responsabile, a
fare statistiche sugli arresti, basandosi per lo più su dati gonfiati.
Le diverse informazioni che le autorità guatemalteche danno alla comunità
internazionale sono solo sulla carta. Dicono che esistono leggi o
politiche di protezione della donna contro gli abusi o che si sta
investendo a favore delle bambine, ma nonostante le leggi siano molto
promettenti, il problema non è la loro carenza, ma il loro rispetto.
La preoccupazione per la strage di donne ha investito diversi paesi.
Alcuni membri del congresso degli Stati Uniti hanno inviato lettere a
parlamentari e ministri del governo del Guatemala. Jan Schakowky,
parlamentare democratica dell’Illinois, ha lanciato al Congresso una
campagna per esigere dalle autorità guatemalteche di indagare e punire
con la detenzione l’uccisione delle donne.
Il problema è assai complesso. E’ necessario cambiare l’intera realtà
delle donne guatemalteche, non solo evitare che si verifichino ancora
omicidi. Il Guatemala ha bisogno di campagne di sensibilizzazione che
parlino alla donna nubile o vedova, indigena o latina, cattolica o
evangelica, giovane o anziana, e le racconti i suoi diritti e a quali
istituzioni rivolgersi per salvaguardarli.
In questo paese, la violenza domestica è all’ordine del giorno.
Nonostante le poche denuncie e le poche indagini, si sa di abusi e
violenze dei mariti sulle mogli, che subiscono in silenzio poiché
dipendono economicamente dai loro uomini.
Il Guatemala è una società altamente maschilista, pertanto è estremamente
necessario che si facciano valere i diritti delle donne.
La comunità internazionale deve supervisionare la situazione delle donne
del Guatemala e di altri paesi giocando il ruolo di vigile: solo
globalizzando le lotte a favore della giustizia si otterrà un
avanzamento nel rispetto di tutte le cittadine del mondo.

COMUNICATO STAMPA


MINACCIA CONTRO LE ORGANIZZAZIONI CHE LAVORANO A FAVORE DEI DIRITTI
DELLE DONNE

Denunciamo alla opinione pubblica le gravi minacce contro le
organizzazioni che lavorano a favore dei diritti delle donne. Si attenta
contro la vita e l’integrità umana, con minacce specifiche di violenza
sessuale. Questo mette in evidenza come le minacce contro chi difende i
diritti umani si sono maggiormente sviluppate attualmente in Guatemala.

“Non seguiti a impegnarsi in quello che fa se non vuole essere un’altra
donna violentata e vedova! “Questa è stata la minaccia ad una compagna
che che fa parte del Consorzio “Attrici di Cambio” organizzato dalla
Unione Nazionale delle Donne Guatemalteche – UNAMG – e l’Equipe di Studi
Comunitari e Azione Psicosociale – ECAP.

Il Consorzio Attrici di Cambio offre accompagnamento psicosociale e
formazione dei diritti umani a donne che sono state vittime di violenza
sessuale durante il conflitto armato, con lo scopo di rinforzarle o
permettere loro di riprendere un ruolo di protagoniste nella
trasformazione dei propri progetti di vita, di comunità e nel paese.

E’ chiaro che tale minaccia, che compromette l’integrità fisica e emotiva
di tutta l’equipe del Consorzio Attrici di Cambio, ha come scopo
l’intenzione politica di impedire che si seguiti nel lavoro di sviluppo
della presa di coscienza, di dignità e di riparazione delle donne che
hanno subito violenza sessuale durante il conflitto armato.

Durante la guerra e nel dopoguerra la violazione sessuale seguita ad
essere utilizzata come arma per generare terrore. Questi fatti, insieme
al femminicidio e alla crescente violenza sessuale contemporanea,
evidenziano la continuità della violenza nella vita delle donne, come
risultato di un sistema di oppressione basato sulle relazioni diseguali
di genere. Questi fatti sono fomentati dall’impunità regnante in
Guatemala, sono il prodotto delle molteplici strutturre ingiuste che
persistono in questo paese dove i criminali agiscono impunemente con la
complicità delle istituzioni statali sia grazie alle loro azioni che
omissioni.

Siamo solidali con tutte le organizzazioni nazionali e internazionali che
difendono i diritti umani in Guatemala che sono state vittime di
attacchi o minacce. Esigiamo che il Governo del Guatemala faccia una
investigazione esaustiva di tutti questi fatti e castighi i responsabili.

Chiediamo la solidarietà delle organizzazioni nazionali, alla comunità
internazionale e ai mezzi di comunicazione domandiamo che esigano da
parte delle autorità governative perchè compiano tutto il necessario
per difendere il rispetto ai Diritti Umani di tutta la cittadinanza,
particolarmente per coloro che lottano per la difesa di questi diritti.
Consorcio Actoras de Cambio

UNAMG ECAP
traduzione di Luisa De Gaetano

Guatemala, 15 Giugno 2007