Re: la solitudine dei no-violenti



Dal mio piccolo angolo, essendo straniera (anche se le miei idee mi facevano straniera anche nella mia terra), abitando in un piccolo posto dove le barriere linguistiche sono più piccole delle barriere mentali,

O forse sono le barriere mentali che creano le barriere linguistiche?

anche io mi ho chiesto quando mi sono scritta in questa lista... "adesso sono qui.. e allora?".
Condivido la tua domanda.

Questa è la mia prima mail, con il terrore dei miei errori gramaticali, voglio perdere la paura per dire che io credo in quello che dico, e credo anche (perchè ho molta, ma molta speranza) che quello che oggi ci sembra utopico un giorno sarà realtà.

Siccome un esperantista come me non puo smettere di sperare io spero che le tue parole applicate all'esperanto trovino compimento, un giorno, come realizzazione di un'utopia.

Mi piace sappere che non sono più
da sola, anche isolata nel mio paesino, siamo tanti che vogliamo donarci un mondo meglio, una vita meglio, una terra di pace, mi piace sapere che ci sono tanti altri che condividono il mio stesso sogno... ma mi chiedo ancora ...quelli che siamo isolati nel nostro piccolo spazio di sogni di pace, cosa possiamo fare?

Fare quello che hai fatto tu, fare quello che fanno molti!

Andrea Montagner