Giorno della lingua materna



Giorno della lingua materna: l'ERA Onlus promuove iniziative
d'adozione di lingue a rischio estinzione (I).

Il 21 febbraio di ogni anno ricorre la "Giornata internazionale della
lingua materna" proclamata dall'UNESCO fin dal 1999 per promuovere,
in particolar modo per quelle minoritarie,  il riconoscimento e
l'utilizzo delle lingue materne.
Moltissime lingue materne però stanno scomparendo nel mondo e non
solo per questioni legate al loro riconoscimento locale da parte di
popoli più numerosi o forti, ma anche per via di ingovernati processi
di globalizzazione.
Gli uni e gli altri insieme stanno producendo una tale catastrofe per
la biodiversità culturale che le statistiche indicano, per la fine di
questo secolo, tra il 50 e il 90 la percentuale delle lingue
destinate a morte certa.
Il rischio è che con gli anni tale giornata d'attenzione e festa per
le lingue materne si trasformi in giornata "alla memoria" delle
lingue.
L'UNESCO da tempo è in allarme per il fenomeno, giungendo a
pubblicare anche un "Atlante delle lingue del mondo a rischio
estinzione" edito in Italia dall'associazione radicale "Esperanto"
ma, finora, a poco sono serviti Atlanti e convegni di studio.
Per questo l'associazione radicale "Esperanto" ha deciso d'avviare
vere e proprie azioni di salvaguardia, individuando in una "campagna
permanente di adozione a distanza di lingue a rischio estinzione" lo
strumento ottimale per tali iniziative.
Il titolo della campagna di quest'anno, a partire dal 21 febbraio
appunto, e' "Salva una lingua, conosci un popolo".
Grazie al Professor Maurizio Gnerre, etnolinguista dalle approfondite
conoscenze dirette, si sono individuate sei lingue materne di popoli
indigeni veramente allo stremo: se ne proporra' la conoscenza e la
adozione sotto varie forme non solo ai cittadini ma anche a scuole e
istituti universitari, auspicando che i media facciano la loro parte
nell'informare di questa innovativa campagna che cerca di uscire
dagli studi e dai convegni per fronteggiare sul campo una situazione
di vero e proprio genocidio culturale di proporzioni enormi.


Roma, 18.02.2006