un'ora in silenzio per la pace



Rete contro g8
per la globalizzazione dei diritti

Mercoledì 29 giugno, dalle 18 alle 19 , un'ora in silenzio per la pace sui
gradini del palazzo ducale di Genova.
Incollo il testo del volantino che verrà distribuito.
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Puntuale, a luglio, si ripresenta il vertice dei G8, che quest'anno si terrà
in Scozia.

Nessuno a Genova potrà dimenticare le tragiche giornate del vertice che si
tenne qui nel luglio 2001: Carlo Giuliani ucciso, decine di persone
umiliate, picchiate ed arrestate illegalmente, la città ingabbiata, la vita
quotidiana sconvolta.

I G8 non sono stati legittimati da alcun parlamento, né da alcun organismo
internazionale: si tratta semplicemente dei maggiori azionisti del Fondo
Monetario Internazionale e della Banca Mondiale che si sono autonominati, e
si comportano, da padroni del mondo.

Il G8 di Genova fu preceduto da grandi promesse da parte degli
organizzatori: lotta all'AIDS, alla povertà, alla guerra.


AIDS

Gli otto a Genova si erano impegnati a raggiungere entro il 2005 un
finanziamento di 10 miliardi di dollari: A tutt'oggi ne sono stati raccolti
solo 3 .

Il 95% dei malati non riceve nessun trattamento di cura.


POVERTÀ'

Anche in occasione del G8 scozzese ascolteremo appelli di personaggi famosi
che richiedono la remissione del debito dei paesi poveri. Debito già
abbondantemente ripagato, ma praticamente inestinguibile a causa dei tassi
elevatissimi che gravano su di esso. E ancora una volta bisogna ribadire che
il debito di tutti i paesi in via di sviluppo dal 1996 ad oggi è passato dal
2200 a 2600 miliardi di dollari


GUERRA:

Due guerre, una contro l'Iraq e una contro l'Afganistan sono state condotte
direttamente da tre dei partecipanti al vertice dei G8:. USA, Gran Bretagna
ed Italia.

Guerre pretestuose ed illegali, che hanno stabilito in quei paesi regimi
coloniali.

La Russia, invitata permanente al g8 è responsabile di una durissima
repressione in Cecenia.

Nel mondo sono attualmente in atto 35 conflitti, in cui le superpotenze sono
più o meno direttamente coinvolte

Amnesty International, con altre ong denuncia che " Canada, Francia,
Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia e USA stanno trasferendo
equipaggiamento militare, armi e munizioni verso vari paesi, fra cui Sudan,
Myanmar, Congo, Colombia e Filippine in cui queste forniture contribuiscono
a gravi violazioni dei diritti umani".






Ce n'è abbastanza per denunciare ancora una volta l'iniquità di un "ordine"
mondiale che consente al 20% di abitanti del pianeta di appropriarsi dell'
80% delle risorse e per augurare

BUON LAVORO

a quanti si preparano in questi giorni a contestare il vertice scozzese