Proposta per 19 marzo



Rinnovo una proposta diffusa l'8 febbraio, che tenta di inventare nuove
forme di manifestazione, come sentiamo tutti che è fortemente necessario.
So bene che grandi cortei a Roma (io ci vado il più possibile) danno
soddisfazione; so che hanno qualche probabilità in più di essere mostrati
dai media; ma per contro non sono possibili a tanti che vorrebbero
manifestare e restano un fatto di vertice, non abbastanza consono al
movimento per la pace.
La proposta per il 19 marzo, quando ci saranno manifestazioni contro la
guerra anche in Usa, nel 2° anniversario, è questa:
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"Occupare", nel modo più nonviolento, i municipi, può essere l'idea giusta.
Non invadere, ma presidiare, anche (meglio) per strada.
Tutti i municipi d'Italia presidiati per tre ore, contemporaneamente, sabato
19 marzo.
I più grandi municipi come i più piccoli, in tutta Italia.
Nessuna forma aggressiva, neppure dove ci sono maggioranze pro-guerra
(chiamata pace).
Dimostriamo la forza calma e determinata della ragione.
Ogni centro maggiore può assicurarsi che nei centri minori ci sia chi compie
quella dimostrazione.
Tutti con la bandiera della pace e una sola parola d'ordine:
Venire via dalla guerra! Liberare l'Iraq dalla guerra! Mai più esportare
guerra!
Chiedere l'adesione dei consigli comunali e dei sindaci, e la votazione di
ordini del giorno.
Da ogni municipio d'Italia mandare un messaggio unitario:
1) in un solo punto di raccolta del movimento
2) al Presidente della Repubblica con lettera su carta.
Comunicare lì il numero esatto dei presenti, senza gonfiature.
Idem alla prefettura locale.
Sarebbe la più numerosa e diffusa manifestazione per la pace che ci sia mai
stata.
Sarebbe una notizia.
Proporre la stessa azione in Europa e nel mondo.
Si supererebbero i numeri (per quel che contano i numeri) del 20 marzo 2004.
Pensiamoci bene. L'organizzazione non è difficile. Il segnale è forte.
Enrico Peyretti
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----- Original Message -----
From: Forumpalestina <forumpalestina at libero.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Wednesday, February 23, 2005 10:58 PM
Subject: Reso riunione per 19 marzo


> Mail: forumpalestina at libero.it
> Sito: http://www.forumpalestina.org
>
>
> Resoconto riunione per manifestazione 19 marzo e piattaforma in allegato
>
>
> Martedi 22 febbraio si è tenuta la riunione del comitato promotore per la
> manifestazione internazionale del 19 marzo contro la guerra. La riunione
ha
> concluso la discussione sull'appello- piattaforma per la manifestazione
(lo
> trovate in allegato) e si è passati alla discussione sull'organizzazione
> della manifestazione del 19. I problemi non sono irrilevanti ma si possono
> risolvere in positivo. Sul piano operativo queste sono le indicazioni
> emerse:
>
> 1) Far circolare e raccogliere rapidamente le adesioni sulla piattaforma
> del 19 marzo. Le adesioni vanno comunicate a:
> <mailto:roma19marzo at libero.it>roma19marzo at libero.it
>
>
> 2) Avviare la preparazione locale della manifestazione con iniziative e
> assemblee locali. Al momento abbiamo conferma che se ne terranno tra l'11
e
> il 13 marzo a Cesena-Rimini (contro l'uso dell'aereoporto da parte delle
> forze armate USA); a Firenze; all'aereoporto di Savino (Roma) da dove
> partono gli elicotteri Mangusta e vengono addestrati gli elicotteristi che
> vanno in Iraq (l'iniziativa sarà preceduta da una assemblea cittadina
> probabilmente venerdi 4 marzo). In altre città (Pisa, Milano, Como,
> Firenze, Napoli) ci sono assemblee questa settimana che rilanceranno già
da
> ora la manifestazione del 19 marzo. E' urgente sia raccogliere gli
> appuntamenti già in cantiere per comunicarli a livello nazionale sia
> spingere tutte le realtà locali a dare vita ad iniziative territoriali di
> informazione, denuncia, dibattito in preparazione della manifestazione. Un
> appello particolare va alle realtà della Lombardia e del Triveneto
affinchè
> mettano in evidenza la questione delle armi nucleari a Ghedi ed Aviano.
>
> 3) Si stanno avviando i contatti con le ferrovie per l'organizzazione dei
> treni per la manifestazione del 19 marzo. E' decisivo che le realtà delle
> quattro direttrici principali (Torino/tirrenica; Milano/Bologna/Firenze;
> Trieste/Venezia/Adriatica; Sicilia/Calabria/Napoli) attivino da subito la
> verifica su quanti ritengono di utilizzare i treni per venire alla
> manifestazione. E' questione di giorni...occorre darsi una
> mossa...ora...subito...adesso!!
>
> 4) Gli studenti universitari hanno sollecitato l'allestimento rapido del
> materiale di propaganda e informazione per cominciare ad utilizzarlo negli
> atenei (manifesti, volantini etc.)
>
> 5) Esiste un problema di soldi che un pò tutti devono prendere seriamente
> in esame ...a seconda delle proprie possibilità (i nostri argomenti, per
> quanto appassionanti non bastano a far muovere i treni nè a far sorridere
i
> tipografi). Questa volta la manifestazione dovrà contare molto sulle
> proprie forze.
>
>
> Nella riunione c'è stato anche confronto e discussione sui problemi
> politici della manifestazione del 19 marzo sia alla luce della
> manifestazione del 19 febbraio sia degli sviluppi della situazione (la
> visita di Bush in Europa, le tensioni in Medio Oriente nel loro
complesso).
> E' indubbio che siamo in una situazione che per un verso punta ad una
> "normalizzazione" dei rapporti tra le varie potenze e della regione
> mediorientale e dall'altra continua ad essere piena di imprevisti. Il
> giudizio sulla manifestazione del 19 febbraio - seppur non unanime e con
> accenti diversi - è stato positivo nel senso che ha comunque rimesso in
> moto il popolo pacifista dopo mesi di stasi. Si tratta ora di motivare
> questo movimento - che per molti aspetti è più spontaneo che organizzato -
> a non ritenere esaurita la propria funzione di soggetto autonomo contro la
> politica di guerra. Alcuni interventi hanno sottolineato la necessità di
> cominciare a mettere sotto pressione politica anche la Presidenza della
> Repubblica cioè Ciampi e non solo il governo. Il fatto che il Presidente
> "superpartes" - che dovrebbe essere il garante dell'attuazione dell'art.11
> - in realtà legittimi la politica di guerra del governo, è una
> contraddizione che va affrontata apertamente e portata dentro il dibattito
> politico del movimento che si oppone alla guerra. Altri interventi hanno
> ritenuto invece che l'obiettivo debba essere ancora il governo Berlusconi
> ed intorno a questo chiamare alla mobilitazione del 19 marzo anche i
> movimenti sociali. E' stato segnalato l'esistenza del problema di come
> evitare la ritualità delle manifestazioni, aggiornare le motivazioni che
> hanno mosso centinaia di migliaia di persone in questi anni e della
rottura
> del possibile cordone di silenzio che cercheranno di stendere intorno alla
> manifestazione del 19 marzo. Il valore dell'appello e della dimensione
> internazionale della giornata del 19 marzo ha bisogno di uno ulteriore
> sforzo di iniziativa e comunicazione per raggiungere e motivare i soggetti
> della mobilitazione. Tra gli argomenti di molti detrattori della
> manifestazione del 19 marzo più che il disaccordo sui contenuti c'è lo
> scetticismo sui numeri. E' evidente che dovremo mettere in campo una
> manifestazione che smentisca le incertezze di settori importanti del
> movimento e dimostri il contrario: cioè un forte adesione a contenuti più
> avanzati.
>
> Preghiamo tutti di iscriversi alla casella di posta elettronica aperta per
> la manifestazione (<mailto:roma19marzo at libero.it>roma19marzo at libero.it)
per
> ricevere e comunicare tempestivamente appuntamenti, problemi e contributi.
>
> Buon lavoro a tutte e a tutti.
>
>
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