rifugiati politici in Italia: qualefuturo? Incontro organizzato da "Terre di mezzo"



Title: 24 febbraio: rifugiati politici in Italia: quale futuro? Incontro organizzato da "Terre di mezzo"
 
 
Cari lettori, care lettrici,
giovedì prossimo a Milano la redazione, i venditori e i volontari di "Terre di mezzo" aspettano tutti per una "redazione aperta": una serata in cui i temi del giornale sono presentati e discussi direttamente assieme ai protagonisti. Un modo per fare e gustare direttamente l'informazione.
Allora non lasciatevi sfuggire l'incontro:


"Rifugiati politici in Italia: quale futuro?"



che si svolgerà in Piazza San Giorgio 2 a Milano il 24 febbraio alle ore 21

Incontreremo Piero Magri, operatore presso un centro di accoglienza per richiedenti asilo, e alcuni richiedenti che hanno chiesto accoglienza in Italia.


Perché proponiamo un incontro sui rifugiati politici?
Forse non tutti sanno che...

La nuova normativa italiana sull'asilo politico entrerà in vigore presto, ad aprile 2005. La normativa prevede l'istituzione di "centri di identificazione" in cui concentrare tutti i richiedenti asilo che entrano in Italia senza documenti regolari (ovvvero il 90% di chiunque scappi dal syuo Paese...), il tempo necessario -si dice- per valutare la loro posizione.
Tutte le grandi associazioni che si occupano di immigrati sono in allarme perché, per la prima volta, in Italia si limita la libertà dei richiedenti asilo; non solo:
1) spesso -per comodità logistiche- i centrio di identificazione per richiedenti asilo saranno ubicati nelle stesse strutture che ospitano i "centri di permanenza temporanea" per irregolari, correndo il rischio se non di mischiare due problematiche diversissime tra loro, di trasmettere il messaggio "richiedente asilo uguale persona pericolosa"; mentre si tratta di perseguitati che civiltà e dirtitto vorrebbero da accogliere.
2) il nuovo regolamento poi prevede che, in caso di diniego dello status di rifugiato, il richiedente asilo abbia solo 5 giorni per ricorrere (prima il termine era molto più lungo e permetteva, per esempio, il recupero di nuove testimonianze o documenti), che significa togliere al richiedente la possibilità di far valere i suoi diritti. Tieni conto che in Europa il 40% di rifugiati politici ha ottenuto lo status di rfugiato in seconda battuta, proprio grazie al ricorso. Ora, con questo regolamento, noi il 40% dei richiedenti in Italia li rimanderemmo con un aereo in pasto ai loro persecutori.

Bene,
fate girare la notizia,
a presto
i redattori, i venditori e i volontari di Terre di mezzo