APPELLO per una manifestazione nazionale ad ACERRA il 29 AGOSTO-contro il termovalorizzatore






DOMENICA 29 AGOSTO 2004 



MANIFESTAZIONE NAZIONALE AD ACERRA



CONTRO L’INCENERIMENTO E PER LA DEMOCRAZIA

 



La federazione provinciale del PRC di Caserta nell'esprimere la propria militante solidarietà al popolo in lotta di Acerra,  e nel condannare fermamente l’operato delle forze dell'ordine, rinnova la proposta di convocare una conferenza regione-province-comuni per l'uscita dalla gestione commissariale dei rifiuti con l'obiettivo di sollevare Catenacci dall'incarico e il governo nazionale dalla possibilità di interferire sulle decisioni delle comunità, rescindere il contratto con la Fibe, anche sulla base dell'azione della  Magistratura e restituire alle province la potestà sulla questione. 

I mega-termovalorizzatori sono una risposta tecnicamente arretrata, che serve a risolvere unicamente il problema della FIBE, società inadempiente ed in grande difficoltà. E' necessario rivedere il piano Rastrelli, provincializzando i carichi di rifiuti, intervenendo con misure drastiche per la riduzione a monte della produzione dei rifiuti (tassare fortemente "l'usa e getta", incentivare altrettanto fortemente il "vuoto a rendere" con l'obiettivo realistico - come risulta da altre esperienze - di ridurre in 6 mesi di un terzo il volume dei rifiuti) per rendere così realistica e praticabile una intensa attività di raccolta differenziata e la chiusura del ciclo con discariche ad alta tecnologia e/o altri impianti di piccole dimensioni e a limitato impatto ambientale.

A questo fine appare necessario sciogliere gli attuali ex consorzi oggi carrozzoni spa e costituire Enti Unici Provinciali e Ambiti Territoriali di Ottimizzazione pubblici per la gestione del ciclo dei rifiuti, sotto il controllo delle municipalità. Nell'immediato è necessario affrontare l'attuale emergenza dei rifiuti giacenti in discariche a cielo aperto con un massiccio conferimento in impianti di termovalorizzazione esistenti, in Italia o all'estero o in discariche ad alta tecnologia.

La localizzazione prevista dei mega-inceneritori penalizza inoltre fortemente la provincia di Caserta, essendo Acerra immediatamente al confine (il sito è a poche centinaia di metri dal territorio di Maddaloni) e Santa Maria La Fossa al centro della pianura di Terra di Lavoro. Entrambi i siti saranno serviti dalla viabilità che attraversa l’intera provincia di Caserta (Nola-Villa Literno, in particolare). Anche per questo la città di Acerra non deve restare isolata. Dobbiamo fermare il commissario straordinario Catenacci e il governo Berlusconi e la loro pretesa di aprire i cantieri dei mega-termovalorizzatori con la forza e senza neanche una valutazione di impatto ambientale che verifichi non solo l’inquinamento diretto dell’impianto ma anche l’inquinamento indotto dalla logistica che travolgerà la viabilità di Terra di lavoro.

Al di là del merito specifico, la vicenda di Acerra mette in luce anche una preoccupante intenzione autoritaria che lede in profondità il principio democratico. Per questo chiediamo a tutte le forze politiche e agli amministratori del centro-sinistra di pronunciarsi senza ambiguità sul primato della ragione democratica. Sì può essere in disaccordo nel merito delle questioni, ma non sul fatto che la volontà delle comunità e il ruolo delle istituzioni locali debba essere assolutamente rispettata.

Nella mattinata di Domenica 29 agosto si svolgerà una grande manifestazione nazionale contro l’incenerimento in cui importante dovrà essere la presenza dei comitati di lotta sulle questioni ambientali, delle organizzazioni degli agricoltori, delle associazioni, dei movimenti e di tanti singoli cittadini. La Federazione ed ogni singolo circolo del Partito della Rifondazione Comunista è impegnato nel costruire questa mobilitazione. E chiediamo a tutti di aderire, partecipare, mobilitare. Per la democrazia e per il futuro nostro e dei nostri figli.



       PARTITO RIFONDAZIONE COMUNISTA-Federazione di CASERTA-Via Unità d'Italia 13 -Tel./Fax:0823-352645