Gaza come Srebenica



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Bassam Saleh

Candidato indipendente al Parlamento Europeo

nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani

Lazio-Toscana- Umbria-Marche



Gaza come Srebenica. Fermiamo il massacro
Comunicato stampa

 "Il massacro del popolo palestinese deve cessare subito, ora, adesso. Con
ogni mezzo necessario" ha dichiarato Bassam Saleh, presidente della
Comunità Palestinese e candidato indipendente nelle liste del Partito dei
Comunisti Italiani.

"E' impossibile rimanere ancora sordi o disattenti al grido di dolore che
proviene dalla Palestina, si rischia di diventare complici di un mattatoio.
Nella striscia di Gaza le truppe israeliane, su mandato del governo Sharon,
stanno realizzando un massacro sistematico della popolazione palestinese,
stanno abbattendo centinaia di case, stanno sparando sulla folla, sulle
ambulanze, su tutto ciò che possa indicare l'esistenza e la resistenza del
popolo palestinese alla politica della terra bruciata teorizzata dalle
autorità israeliane".

"La comunità internazionale, l'ONU, l'Unione Europea, la Russia , la Lega
Araba se non intendono permettere l'annientamento del popolo palestinese,
non possono più limitarsi alle dichiarazioni di condanna, devono
intervenire seriamente e duramente. Lo hanno fatto nei Balcani, anche
forzando la legalità internazionale. Perché non possono farlo in Palestina?
" sottolinea Bassam Saleh.

In Palestina, il governo israeliano sta realizzando atrocità profonde che
non hanno nulla da invidiare a quelle avvenute nei Balcani. Le vittime di
questa logica del massacro e della pulizia etnica, ieri sono state le
popolazioni della ex Jugoslavia, ma oggi è la popolazione palestinese. "Chi
è si è scandalizzato per la strage di Srebenica oggi non può rimanere
inerte di fronte al massacro nella striscia di Gaza, di quelli già avvenuti
e di quelli prevedibili in Cisgiordania" ha commentato Saleh.

"Chiediamo innanzitutto che l'Italia prima e l'Unione Europea subito dopo,
adottino sanzioni diplomatiche e commerciali verso Israele; chiediamo la
sospensione del Trattato di Associazione Commerciale bilaterale e della
partecipazione di Israele dal progetto satellitare Galileo; chiediamo il
ritiro degli ambasciatori europei e l'allontanamento degli ambasciatori
israeliani; chiediamo l'invio immediato di una forza militare
internazionale per la protezione della popolazione palestinese.

Se si vuole veramente parlare di democratizzazione in Medio Oriente occorre
mettere fine alla guerra in Iraq e cominciare a mettere fine al massacro
del popolo palestinese"

 Roma, 20 marzo 2004