(Fwd) venite a madrid...



------- Forwarded message follows -------

> Venite a Madrid
> LUIS SEPÚLVEDA
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid.
> Erano donne, uomini,
> bambini, anziani, la semplice e pura umanità che
> cominciava un altro giorno,
> un giorno di lavoro, di sogni, di speranze, senza
> sapere che la volontà
> assassina di qualche miserabile aveva deciso che fosse
> l'ultimo. Venite a
> vedere il sangue per le strade di Madrid, questa città
> amata in cui tutti
> arrivano e tutti sono benvenuti. Venite a vedere gli
> appunti, i libri, le
> cose sparse fra i resti del massacro. Venite a vedere
> un giorno morto e il
> dolore di una società che ha gridato mille volte il
> suo diritto di vivere in
> pace. Scrivo queste righe mentre ascolto i notiziari e
> posso solo pensare
> alla tristezza delle aule, delle tavole, delle case a
> cui non ritorneranno
> più quelle centinaia di cittadini, di fratelli e
> sorelle le cui vite sono
> state stroncate in un miserabile atto di odio, perché
> l'unico obiettivo del
> terrorismo è l'odio contro l'umanità, perché non c'è
> causa che possa
> giustificare l'assassinio collettivo, perché non
> esiste idea che valga un
> genocidio, perché non esiste giustificazione alcuna di
> fronte alla barbarie.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid,
> assassini, e verificate
> che sebbene è certo che ci avete sprofondato nel
> dolore, lo è altrettanto
> che con questo crimine inqualificabile una volta di
> più non avete conseguito
> nulla. Il valore dei madrileni che immediatamente si
> sono riversati a
> soccorrere i feriti, a donare il sangue, a facilitare
> il lavoro delle forze
> di sicurezza e di salvataggio, è stata l'immediata
> risposta morale di una
> città fraterna, di una cittadinanza responsabile e
> solidale. Mentre scrivo
> queste righe so che gli assassini stanno nelle loro
> tane, nei loro ultimi
> nauseabondi nascondigli perché non ci sarà luogo sulla
> o dentro la terra
> dove possano nascondersi e sfuggire al castigo di una
> società ferita. So che
> guardano la televisione, ascoltano la radio, leggono i
> giornali per misurare
> i risultati della loro codardia, l'infame bilancio di
> un atto che ripugna e
> che ha trovato solo la condanna dell'umanità intera.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid,
> venite a vedere il giorno
> inconcluso, venite a vedere il dolore che lascia
> allibiti, a sentire come
> l'aria di un inverno che si ritira porta il «perché?»
> per i parchi amorosi,
> le fabbriche, i musei, le università e le strade di
> una città il cui unico
> modo di essere è e sarà sempre l'ospitalità.
> Assassini; la vostra zampata
> d'odio ci ha causato una ferita che non si chiuderà
> mai, però siamo più
> forti di voi, siamo meglio di voi, e l'orrore non
> interromperà né piegherà
> quella normalità civica, cittadina, democratica che è
> il nostro bene più
> prezioso e il migliore dei nostri diritti.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid,
> anche il cinismo di
> quelli che hanno provato a lucrare sul dolore di
> tutti, di quelli che
> manipolano le lacrime e la disperazione, di quelli che
> non vedono orfani,
> vedove, esseri mutilati ma solo voti.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid, di
> questa città che ha
> gridato «pace» con voce unanime, e il suo grido è
> stato ignorato da un servo
> dell'imperialismo nordamericano, da un lacché del
> signore della guerra che
> pretende di governare il mondo, ed è solo riuscito a
> portare l'orrore in
> Europa.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid, il
> lavoro sereno di
> medici e infermiere, il gesto triste dei governanti
> solitari, e anche il
> sorriso infame di un buffone italiano, l'unico al
> mondo ad assecondare Aznar
> con le sue menzogne.
> 
> Venite a vedere il sangue per le strade di Madrid,
> bagnateci le vostre mani
> e scrivere «pace» su tutti i muri della terra.
>