IL PROSSIMO 25 APRILE PORTEREMO UN FIORE A MONTE SOLE



Il Comitato delle Memorie vi invia il comunicato stampa sull'iniziativa
"Porta un fiore a Montesole" con preghiera di diffusione.

Per il Comitato delle Memorie

Mattia Fontanella
Paola Parenti






                                           



IL PROSSIMO 25 APRILE PORTEREMO UN FIORE A MONTE SOLE

Tutti i bolognesi, e non solo loro, sono stati invitati nel luglio scorso a
recarsi sul luogo di una memoria drammatica e atroce per portare "un fiore"
cioè una testimonianza del permanere del ricordo personale e collettivo di
un  sacrificio che nessun "tempo buio" può  cancellare.
Lo spirito che guida il nuovo progetto Porta un fiore a  Monte Sole è il
medesimo che ha animato la raccolta di libri il 2 Agosto2002, lo scambio di
libri con l' Amico sconosciuto a Natale e ancora il 2 agosto 2003 l'Autobus
della memoria, ed è magistralmente rappresentato dal testo del poeta
Roberto Roversi, un faro intellettuale che traccia la via che un gruppo di
liberi cittadini bolognesi segue ormai da quasi due anni al solo fine di
custodire nei cuori e nei pensieri le memorie del passato e farne luce e
speranza nel presente


Il Comitato ha promosso questa iniziativa confidando nella collaborazione
di cittadini, associazioni enti e istituzioni che, condividendone le
premesse, potessero contribuirne concretamente alla realizzazione,
lanciando un appello che è già stato felicemente accolto da molti e ha
definito uno scenario tale da privilegiare domenica 25 aprile 2004 come
data eccezionalmente simbolica dell'evento.
Sarà una domenica di parola, musica, arte per grandi e piccoli con un
simbolico Treno della Memoria che salirà l'Appennino.


Il Comitato delle Memorie è stato fondato da Mattia Fontanella con la
collaborazione di Paola Parenti di Professionecittadino.it e ha come membri
onorari Roberto Alutto  (Presidente della Associazione Salvemini)  Paolo
Bolognesi (Presidente della Associazione 2 agosto ) Daria Bonfietti
(Presidente della Associazione vittime di Ustica) William Michelini
(Presidente ANPI provinciale) Claudio Santini (Presidente dell'ordine dei
giornalisti della Emilia Romana)  Rosanna Zecchi (Presidente della
Associazione Vittime della Uno Bianca), Paola Ziccone (Direttore del
Carcere minorile di Bologna).


Ha già realizzato le seguenti iniziative:
"Un libro contro tutte le barbarie" - Il 2 agosto 2002 i cittadini
bolognesi sono stati invitati ad onorare la memoria della strage portando
un libro sulla lapide della Stazione Centrale di Bologna. Gli oltre 4000
volumi raccolti, anche nei giorni successivi per la forte adesione, sono
stati donati al Carcere Minorile del Pratello che ha così potuto creare una
biblioteca per i giovani detenuti.
"I Natali della memoria". Per quattro giorni alla vigilia delle festività i
cittadini bolognesi hanno consegnato ai punti di raccolta oltre 2000 volumi
destinati alla Caritas, ai centri anziani, alle scuole di lingua italiana
per immigrati gestite da volontari -  oltre ad un libro da scambiare con
uno dei tanti altri contenuti negli anonimi pacchetti natalizi.
"L'autobus della memoria" - Il 2 agosto 2003 una vettura del tutto simile
all'autobus 39 - doverosamente conservata al Museo dell'ATC - che trasportò
incessantemente morti e feriti divenendo nell'immaginario dei bolognesi il
simbolo della tragedia del 1980, ha sostato nel piazzale della Stazione e
la sera in Piazza Maggiore, visitata da oltre 2000 persone che hanno
portato il ricordo scritto di quella giornata e hanno ascoltato dalle voci
di grandi attori come Mariangela D'Abbraccio e Matteo Belli letture
classiche.

Per ulteriori informazioni cliccare su www.professionecittadino.it

Per ulteriori informazioni si possono contattare:

Mattia Fontanella -335-5987239
Paola Parenti -348-5244018

E scrivere a comitatodellememorie at professionecittadino.it

Il testo di Roberto Roversi per il Comitato delle Memorie:
Porta un fiore  a Monte Sole

Si può parlare di tempi bui, come Bertolt  Brecht al suo tempo parlava,
quando l'uomo non è più amico dell'uomo e in gran numero tende (si può anzi
dire, si protende) a incatenare la vita al servizio esclusivo della propria
avidità, in ogni senso.
E anche questi tempi, per molte ragioni e in tante occasioni, possono dirsi
bui. Ma tali che non debbono e non possono essere abbandonati al loro
destino, come frane da un monte ripido e solitario.
L'attenzione di tante donne, e uomini, e bambini bambine, e maestri di
vario sapere, e amministratori savi e partecipi come impegno morale, può
invertire il cammino del nostro tempo per cercare di dirottarlo verso un
approdo meno tormentato, meno esasperato.
E' urgente, questo impegno, perché è indispensabile continuare a rinnovare
la buona memoria delle cose fatte e, insieme, e con più attiva passione, la
memoria drammatica e spesso atroce delle violenze subite dai signori delle
prepotenze e della guerra. Vittime, sempre, gli innocenti disarmati.
Ricordare in modo che la società onesta possa e riesca a prevalere sulla
società malvagia; anzi, la cancelli e così riesca a dare una nuova spinta
alla speranza del futuro. Soprattutto in favore dei giovani tutti quanti,
che questo futuro lo vivranno intero e hanno dunque diritto ad alimentarsi
con qualche fatto concreto e non solo di qualche buona parola.
Come cittadini che non vogliono lasciarsi travolgere, anzi affogare dalle
onde infuriate di una società che sembra distendersi, troppo spesso, verso
una pianura degradata e senza sole; vogliamo ripetere ancora una volta e in
cento modi, come sia necessaria alimentare la vigilanza della memoria; che
è strettamente legata alla divulgazione dei fatti accaduti e degli orrori
patiti, perché siano veri esempi educativi e servano a tenere tutti,
giovani e anziani, sempre all'erta, partecipi e appassionati.
Il mondo riescono a farlo peggiore i malvagi solo se lo perdiamo ogni
giorno noi stessi, per disamore, inerzia, o per vili egoismi, non riuscendo
più a stringerlo in mano, e a custodire nel cuore e nei pensieri le memorie
del passato per farne luce e speranza del presente.

Roberto Roversi