Re: (Fwd) #2003-027 (28/3/2003). Ancora su Amina; Pescara; Rachel



Veramente qui la bufala non sta nel fatto che non possa essere 
giustiziata, ma in alcune inesattezze sul contenuto dell'appello, 
nonchè sulla certezza che verrà giustiziata a maggio visto che può 
ancora ricorrere.
E sul fatto di firmare la petizione sul sito di Amnesty non si parla 
di inutilità anzi viene affermata la veridicità dell'esistenza della 
petizione.

Sul caso Rachel, dò ragione al fatto che solo un filmato potrebbe 
provare meglio la situazione, invece mi sembra che sia che vai a 
mettere pregiudizi sul comportamento di un israeliano ("sono 
israeliano e quindi premo sull'acceleratore se vedo un corpo 
disteso", il tono sembrava quello) in quella situazione solo per come 
si comportano altri israeliani o solo perchè, in altre situazioni, ha 
tranquillamente abbattuto case con il suo bulldozer.
In questo caso non si trattava di freddezza dell'autore sulla 
questione delle case abbattute ma solo dell'incidente accaduto a 
Rachel.
L'autore (Paolo Attivissimo) si premura però anche di aggiungere:
"Ci sono molte altre considerazioni che andrebbero fatte di fronte
alla morte di una ragazza in circostanze come queste, ma sono
considerazioni personali che esulano dal mio compito di riferire
 sulle mie piccole indagini, quindi le tengo per me."
Per correttezza comunque vedo di girare la tua mail all'interessato, 
visto che la mia è solo un'interpretazione della faccenda mentre lui 
saprà magari darti chiarimenti anche a livello personale.

Ciao,
Davide
On 31 Mar 2003 at 0:52, Associazione Culturale Medite wrote:

> Scusatemi, ma qui c'è qualcuno che vuole giocare con la vita degli
> altri. La discussione particolareggiata sulle versioni e sulle
> inesattezze giuridiche è di un tale cinismo che squalifica i suoi
> autori, quali che siano le loro intenzioni e le etichette che si
> portano dietro. Di mezzo c'è la vita umana di una persona condannata a
> morte perché ha avuto un figlio fuori dal matrimonio. Mobilitarsi per
> salvarla è giusto. Frenare questo processo di solidarietà parlando di
> bufala è da persone poco sensibili. La mobilitazione per Safia,
> lanciata da queste pagine, ha salvato una vita. Non fermiamo il nostro
> impegno contro la pena capitale. Firmate l'appello di Amnesty. Non
> commento il patetico scritto sull'assassinio( di questo si tratta
> purtroppo) di Rachel Corrie. E' un vacuo esercizio di indagini senza
> averne né la qualifica né le capacità. E soprattutto senza gli
> strumenti necessari. Vorrei vedere le reazioni dell'autore se gli
> assassini fossero stati non israeliani ma arabi o musulmani. La
> freddezza con cui si affronta il tema delle distruzioni delle case dei
> palestinesi mi sembra disumana.  Non ascoltate il bla bla dei
> professionisti del cinismo e dello sparlarsi addosso. Cordialmente.
> Farid Adly direttore Anbamed, notizie dal Mediterraneo
>   ----- Original Message ----- 
>   From: Davide Bertok 
>   To: pace at peacelink.it 
>   Sent: Saturday, March 29, 2003 5:15 PM
>   Subject: (Fwd) #2003-027 (28/3/2003). Ancora su Amina; Pescara;
>   Rachel 
> 
> 
> 
>   ------- Forwarded message follows -------
>   From:           Paolo Attivissimo <topone at pobox.com>
>   Subject:        #2003-027 (28/3/2003). Ancora su Amina; Pescara;
>   Rachel Corrie Send reply to:  internetpertutti-moderators at domeus.it
>   To:             davide at bertok.it Date sent:      Sat, 29 Mar 2003
>   02:32:41 +0100 (MET)
> 
>   __#2003-027 (28/3/2003). Ancora su Amina; Pescara; Rachel Corrie__
> 
>   -- Antibufala: Amina Lawal, nuovo appello fasullo a metà
>   -- Conferenza a Pescara: registratevi!
>   -- Antibufala: la morte di Rachel Corrie
> 
> 
>   __Antibufala: Amina Lawal, nuovo appello fasullo a metà__
> 
>   Sta iniziando a circolare un nuovo appello per Amina Lawal, il cui
>   caso è già documentato dal Servizio Antibufala presso
> 
>   http://www.attivissimo.net/antibufala/amina_lawal.htm
> 
>   L'appello recita:
> 
>   "ALLA FINE HANNO APPROVATO LA LAPIDAZIONE DI AMINA
> 
>   Il Tribunale supremo della Nigeria ha ratificato la condanna a morte
>   per lapidazione di AMINA; ha solamente posticipato l'esecuzione di
>   due mesi per permetterle di allattare il suo bambino.
> 
>   Trascorso questo termine la sotterreranno fino al collo e 
>   l'ammazzeranno a sassate, a meno che una valanga di dissensi non
>   riesca a dissuadere le Autorità Nigeriane.
> 
>   Amnesty International chiede il tuo appoggio tramite la tua firma
>   nelle sue pagine web.
> 
>   Mediante una campagna di firme come questa si salvò in passato
>   un'altra donna, Safiya, nella stessa situazione. Sembra che per
>   AMINA 
> 
>   abbiano ricevuto pochissime firme.
> 
>   Contatta subito: http://www.amnesty.it/appelli/appellonigeria.php3
> 
>   e firma per AMINA
> 
>   Non pensare che non serva a niente; all'altra donna salvò la vita.
> 
>   Fai circolare questo messaggio fra le persone che sai sensibili a
>   questa orribile minaccia di morte. Fallo subito, io l'ho già fatto."
> 
>   -----------------------
> 
>   L'appello sbaglia nel dire che l'esecuzione è posticipata "di due
>   mesi per permetterle di allattare il suo bambino": il motivo è ben
>   diverso. Come documentato presso
> 
>   http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/africa/2884283.stm
> 
>   l'appello legale di Amina è stato rinviato a dopo le elezioni
>   nigeriane di maggio (l'allattamento non c'entra).
> 
>   E l'esecuzione non è affatto automatica come dice l'appello. Secondo
>   la BBC, infatti, se a giugno 2003 l'appello legale di Amina non ha
>   successo, può ancora ricorrere all'Alta Corte della capitale Abuja e
>   poi alla Corte Suprema federale.
> 
>   E' invece esatto il riferimento alla pagina di Amnesty International
>   (altre varianti dell'appello rimandano a pagine di Amnesty in altre
>   lingue). Tuttavia è errata la frase "Sembra che per AMINA  abbiano
>   ricevuto pochissime firme", dato che l'ultima volta che ho
>   controllato (28 marzo 2003) le "firme" erano oltre 392.000 sul sito
>   italiano e ben
>    3.708.423 presso http://www.amnistiaporsafiya.org.
> 
> 
>   __Conferenza a Pescara: registratevi!__
> 
>   Nella newsletter precedente ho accennato alla mia apparizione 
>   mistica,
>   prevista a Pescara per il 12 aprile. Ho dimenticato di dirvi che se
>   vi interessa partecipare al Meeting 2003 sul software libero dovete
>   preregistrarvi presso
> 
>   http://www.barbaroweb.com/meeting2003
> 
> 
>   __Antibufala: la morte di Rachel Corrie__
> 
>   Circola nell'Internet italiana una presentazione PowerPoint in
>   italiano, secondo la quale che racconta che "Pochi giorni fa a Gaza,
>   ha perso la vita una giovane pacifista, Rachel Corrie di soli 23
>   anni." Si era recata in Israele dove "partecipava ad azioni, per
>   bloccare le ruspe israeliane, che cercavano di abbattere le case dei
>   kamikaze e dei loro parenti, nei territori palestinesi."
> 
>   Secondo l'appello, che cito riassuntivamente, "Il 15 Marzo in
>   un?azione a Rafah nella striscia di Gaza, Rachel era con i suoi
>   amici per cercare di opporsi alle demolizioni. 'Era seduta sulla
>   traiettoria del Bulldozer, il conducente l?ha vista, ha proseguito e
>   le è passato sopra' ha dichiarato Joseph Smith, militante pacifista
>   americano...'la ruspa le ha versato sopra la terra e poi si è messa
>   a schiacciarla' ha aggiunto Nicholas Dure, un?altro suo compagno."
> 
>   La descrizione è accompagnata da alcune fotografie impressionanti
>   che documentano l'accaduto. "I compagni hanno cercato in tutti i
>   modi prima di fermare la ruspa,  e poi di prestare i soccorsi, ma
>   non c?è stato niente da fare...Le autorità israeliane hanno dato
>   diverse versioni dell?accaduto tutte smentite dalle documentazioni
>   fotografiche e dai testimoni. La giovane è stata uccisa a sangue
>   freddo in modo barbaro, mentre si interponeva in modo pacifico."
> 
>   "Questa presentazione" prosegue l'appello "vuole essere una
>   testimonianza per non dimenticare Rachel, una giovane pacifista, che
>   con il suo coraggio voleva fermare le ingiustizie che ogni giorno si
>   verificano in Palestina. In questi giorni e in questi mesi si sta
>   muovendo contro la guerra,  il più grande movimento pacifista che la
>   storia abbia mai conosciuto, Rachel Corrie è sicuramente un simbolo
>   di questo movimento ed è stata uccisa dalla logica assurda e brutale
>   della guerra che tutti noi pacifisti cerchiamo di fermare. Ti chiedo
>   di far circolare questa presentazione per far conoscere il caso di
>   questa giovane ragazza, un po? della sua storia e del suo impegno."
> 
>   L'appello è "firmato" nell'ultima schermata da "Stefano Costa (Verdi
>   Milano) - xawcos at tin.it".
> 
>   Vorrei tanto potervi dire che è una bufala, ma purtroppo non posso.
>   La notizia della morte di Rachel Corrie è stata riportata da
>   numerosissimi siti di informazione, come CNN
>   (http://www.cnn.com/2003/WORLD/meast/03/16/rafah.death/index.html),
>   BBC (http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/2855263.stm) e
>   Rainews24 (http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=34059).
> 
>   Vi sono tuttavia varie versioni degli eventi, che lasciano il dubbio
>   che il conducente della ruspa non si sia accorto della presenza
>   della ragazza. Le foto presentate in sequenza nell'appello e presso
>   vari siti (compresa CNN) sono infatti ingannevoli: fra l'immagine in
>   cui Rachel è mostrata in piedi, con un megafono in mano e
>   chiaramente visibile al conducente, e la foto in cui la si vede
>   riversa a terra, soccorsa dai suoi compagni, è trascorsa almeno
>   un'ora.
> 
>   Infatti secondo le testimonianze dei suoi stessi compagni, in
>   particolare quella di Joseph Smith
>   (http://electronicintifada.net/v2/article1284.shtml), la prima foto
>   è stata scattata fra le 14 e le 15 del 16 marzo (non 15 marzo come
>   indicato nell'appello), ma il bulldozer ha travolto Rachel fra le
>   16:45 e le 17, quando "Rachel si è seduta lungo la traiettoria del
>   bulldozer" e non aveva un megafono con il quale farsi sentire.
> 
>   Essersi seduta può averla portata fuori dal campo visivo del
>   conducente. Tuttavia Smith precisa che era seduta "almeno 15 metri
>   più avanti del bulldozer", per cui se la stima della distanza è
>   esatta è presumibile che il conducente potesse vederla, e secondo
>   Smith a un certo punto Rachel era addirittura sopra il mucchio di
>   terra spinto dal bulldozer e ben visibile ai due operatori del
>   bulldozer.
> 
>   Rachel è stata travolta dal mezzo cingolato, che poi ha fatto
>   retromarcia passandole sopra, ed è morta in ospedale poche ore più
>   tardi.
> 
>   Le foto presentate non possono dunque essere usate come prova
>   inequivocabile dell'esatta sequenza degli eventi, proprio perché fra
>   un'immagine e l'altra c'è tutta questa sequenza di eventi non
>   documentata, la cui versione completa è riportata nell'indagine
>   antibufala, disponibile presso
> 
>   http://www.attivissimo.net/antibufala/rachel_corrie.htm
> 
>   Di conseguenza, può essersi trattato di un tragico incidente in cui
>   gli operatori della ruspa non hanno visto Rachel, oppure l'hanno
>   vista troppo tardi e hanno commesso manovre sbagliate dettate dal
>   panico, oppure di un omicidio volontario. Solo quegli operatori lo
>   sanno per certo.
> 
>   Ci sono molte altre considerazioni che andrebbero fatte di fronte
>   alla morte di una ragazza in circostanze come queste, ma sono
>   considerazioni personali che esulano dal mio compito di riferire
>   sulle mie piccole indagini, quindi le tengo per me.
> 
>   Tramite Mirella De Paris, della Radio della Svizzera Italiana, il
>   27/3/2003 ho ricevuto da Stefano Costa questa conferma del suo ruolo
>   di autore, che contiene alcune correzioni e precisazioni:
> 
>   "Io ho semplicemente ricostruito in una presentazione di power point
>   l'accaduto, volevo non passasse quasi nel silenzio un episodio così
>   grave, che mi aveva molto scosso, mentre le mie forze erano tutte
>   rivolte ad organizzare iniziative contro la guerra in Irak. Ho letto
>   di quanto accaduto su internet, il 16 forse su repubblica.it o il
>   nuovo.it. Le fonti di questo lavoro sono state delle agenzie stampa
>   su internet, le foto fatte dai compagni di Rachel erano pubblicate
>   sul sito del Corriere ma le ho riviste in questi giorni in altri
>   siti, se vuoi trovare materiale lo trovi attraverso qualsiasi motore
>   di ricerca scrivendo il nome di Rachel Corrie."
> 
>   Stefano, il cui indirizzo di e-mail riportato nella presentazione è
>   esatto, riferisce di aver diffuso anche una versione corretta della
>   presentazione PowerPoint: "la data in cui è accaduto il triste
>   episodio è il 16 marzo e non il 15, come da me descritto, avevo
>   letto la prima agenzia il 16 e pensavo si riferisse al giorno prima.
>   Poi nell'ultima dia ho tolto il riferimento al mio partito i Verdi
>   dove sono responsabile a Milano. Perchè l'episodio non vorrei fosse
>   letto come una strumentalizzazione politica."
> 
>   Ciao da Paolo.
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