28/2 presidio a Genova per la federazione europea



Vi allego il volantino del presidio
organizzato a Genova il 28 febbraio in occasione dell'apertura dei lavori
della Convenzione europea sul Futuro dell'Europa a Bruxelles.
Analoga iniziativa si svolgerà a Bruxelles dalle 15 alle 16 davanti
al Parlamento europeo.
Le associazioni, movimenti, reti che volessero aderire sono pregati
di contattarmi telefonicamente allo 3297398644 oppure via email
all'indirizzo nicola.vallinoto at tin.it

Nicola Vallinoto,
segretario del
Movimento Federalista Europeo
sezione di Genova
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Genova, 28 febbraio 2002
Presidio davanti alla Prefettura
dalle ore 18.00 alle 19.00

UNA COSTITUZIONE PER LA FEDERAZIONE EUROPEA

Dal 1° gennaio l'euro è entrato in circolazione in 12 paesi dell'Unione
Europea. L'introduzione della moneta unica rappresenta la fase di un
processo che potrà portare entro il 2004 a una costituzione federale europea
pena la dissoluzione in una semplice area di libero scambio. Come ha
affermato Samir Amin, economista egiziano, «finché non ci sarà "una"
economia europea integrata, l'adozione dell'euro come moneta unica resterà
fragile e minacciata». Al vertice europeo di Laeken, seppur timidamente, si
è aperta la strada al metodo costituente di Altiero Spinelli, affidando a
una Convenzione, composta non solo dai governi ma anche dal parlamento
europeo, dai parlamenti nazionali e dalla commissione, il compito di
progettare una nuova Europa.

Il 28 febbraio 2002 la Convenzione europea comincia i lavori che dovranno
disegnare la nuova Europa. I cittadini europei, presenti nei presidi a
Bruxelles e in altre città, vogliono far parte integrante di un processo di
integrazione europea che parta dal basso e che tenga in considerazione le
aspirazioni e i bisogni di tutta la società civile europea e chiedono che la
convenzione elabori una costituzione per la federazione europea.

Molte sono le forze che si oppongono al disegno di una federazione europea,
dalla burocrazia nazionale, ai governi euroscettici; per vincere le forze
conservatrici occorre una mobilitazione popolare che sostiene una Europa
diversa: un'Europa della democrazia e dei diritti, della giustizia sociale e
dello sviluppo sostenibile. Un'Europa aperta al resto del mondo che fa della
pace il suo valore fondamentale. Solo con una Europa unita politicamente
saremo in grado di negoziare i termini per una nuova globalizzazione dei
diritti e della solidarietà e di avviare un processo di democratizzazione
delle Nazioni Unite, unica istituzione rappresentativa di tutti i popoli
della terra, che potrà proporsi per il governo della globalizzazione.


LA FEDERAZIONE EUROPEA E' UN PASSO NECESSARIO PER LA PACE, LA GIUSTIZIA
SOCIALE, LO SVILUPPO SOSTENIBILE,  LA DEMOCRAZIA
E I DIRITTI UMANI IN EUROPA E NEL MONDO


[...] l'Unione Europea è chiamata a completare il processo di integrazione e
allargamento, con la realizzazione di una unione politica basata su una
costituzione federale. Vanno attribuiti maggiori poteri al Parlamento,
favorendo la costruzione di una rete di società civile e di enti locali in
grado di svolgere pienamente il proprio ruolo di proposta, collaborazione e
controllo. La creazione di una federazione europea, dotata di una propria
politica estera e di sicurezza, orientata alla prevenzione dei conflitti e
un servizio civile europeo, permetterà di dare un contributo alla
costruzione di un nuovo ordine internazionale democratico. [...]

dal Documento finale della
IV ASSEMBLEA DELL'ONU DEI POPOLI
PERUGIA, 13 OTTOBRE 2001