esecuzioni extragiudiziali



Via libera di Bush alla Cia
"Adesso potete uccidere" 

La Casa Bianca è già in possesso della lista degli uomini collegati a Bin
Laden
il piano

BARTON GELLMAN 

----------------------------------------------------------------------------
----
WASHINGTON - Per la prima volta dopo gli scandali e le restrizioni degli
anni Settanta, la Cia sta pianificando missioni clandestine finalizzate
all'eliminazione di terroristi, forte dei nuovi poteri che le sono stati
conferiti dal Presidente Bush per vincere la guerra globale contro Al
Qaeda. Ricorrendo a due memorandum legali segreti, uno redatto per il
Presidente Bill Clinton nel 1998 e uno redatto dopo gli attacchi dell'11
settembre, l'amministrazione Bush ha concluso che gli ordini esecutivi che
proibiscono l'omicidio non possono impedire al Presidente di decidere
legalmente l'eliminazione di un terrorista con una azione segreta. E la Cia
è pronta ad obbedire agli ordini. 
Clinton autorizzò formalmente l'uso della forza contro Al Qaeda già a
partire dal 1998 e domenica scorsa il Washington Post ha riportato la
notizia che Bush aveva firmato un mandato dell'intelligence ancora più
ampio, che comprende l'autorizzazione ad attaccare i punti deboli delle
comunicazioni di Osama bin Laden, il suo apparato di sicurezza e le sue
infrastrutture. La direttiva di Bush allarga la categoria degli obiettivi
potenziali. Ma quanto dovrebbe essere esteso, secondo il governo, il
cerchio intorno a Bin Laden? E in quali Paesi, fra i quaranta o più nei
quali si ritiene che al Qaeda operi, potranno essere condotte simili azioni?
Il Consiglio Direttivo delle Operazioni della Cia, che si occupa delle
azioni segrete, è memore di un traumatico passato nel quale maldestri
tentativi di assassinio in Africa, in America Latina e in Medio Oriente
furono imputati ad agenti deviati. Ma questa volta l'agenzia è determinata
a non lasciare spazio per nessuna "plausibile smentita" di responsabilità
da parte del Presidente e dei vertici della Cia. 
Fonti ufficiali della sicurezza nazionale hanno sottolineato che la Casa
Bianca e almeno tre dipartimenti esecutivi già sono in possesso di liste
nelle quali i terroristi sono indicati per nome. Il 10 ottobre, l'Fbi ha
elencato i nomi di 22 uomini, i terroristi most wanted, 13 dei quali sono
collegati ad al Qaeda. All'interno della Cia è forte la convinzione che il
servizio segreto non debba prendere di mira solo i comandanti, ma anche i
finanziatori di al Qaeda. «Bisogna dare la caccia ai nomi altisonanti che
compilano gli assegni», afferma una fonte interna all'Agenzia sostenendo
che è più facile trovare i finanziatori, e ucciderli avrebbe un impatto
determinante, in quanto loro non sono probabilmente pronti a morire per la
causa. Frederick P. Hitz, che è stato ispettore generale della Cia dal 1990
al 1998 e solitamente non è favorevole all'omicidio mirato, ha affermato
che «uccidere la gente che li finanzia avrebbe un effetto raggelante» sulle
capacità di Al Qaeda di raccogliere e spostare denaro. 
Oggi il Direttivo delle Operazioni della Cia ha ancora una sezione per le
"attività speciali", ma alcuni agenti recentemente andati in pensione
affermano che essa non ha ricevuto in anni recenti né un vero e proprio
assetto né finanziamenti. «La sezione paramilitare del direttivo si è
atrofizzata». 
Probabilmente gli strumenti di questi omicidi mirati saranno agenti segreti
stranieri, la definizione che adopera la Cia per i non dipendenti che
agiscono per suo conto. Ciò potrebbe creare dei problemi, in quanto
comporterebbe rischi di tradimento e incarichi conflittuali da parte degli
agenti, ma è considerato da parte dell'agenzia almeno in parte vantaggioso.
«Potremo adoperare giordani, sudanesi o egiziani che vogliano portare a
termine questo incarico per conto nostro».
Copyright Washington Post Traduzione di Anna Bissanti