Manifestazione nonviolenta a Bologna.



Carissimi,
 vi scrivo per raccontarvi della manifestazione nonviolenta che si è tenuta a Bologna oggi pomeriggio (sabato 21 luglio).
La fila indiana, come proposta dagli amici nonviolenti di Torino, ha fatto il giro del centro cittadino, è passata per la stazione per tornare poi in centro in Piazza Maggiore. L'idea era quella di manifestare la nostra contrarietà e le nostre proposte al G8 anche nelle città dove quotidianamente viviamo e cercare il dialogo con i nostri cittadini.
Come Lilliput di Bologna ci aspettavamo la presenza di 30-40 attivisti lillipuziani...eravamo 350-400 persone e non solo bolognesi, c'erano amici lillipuziani da Ferrara, c'erano amici da vari paesi dell'Emilia Romagna e addirittura un partecipante venuto apposta da Padova. Come organizzatori ci siamo un pochino spaventati, è stato difficile far stare centinaia di persone sotto i portici e in fila indiana, non tutti erano propriamente nonviolenti, ma siamo riusciti bene nel nostro intento e non abbiamo avuto nessun problema. Anche se, dopo il primo semaforo, ma d'accordo con i vigili, abbiamo desistito dall'intento di rispettare i semafori e i vigili ci facevano passare bloccando il traffico. La manifestazione ha avuto molta visibilità e ha destato molta curiosità nella gente e con qualcuno siamo anche riusciti a dialogare. Purtroppo solo una minoranza di noi aveva i cartelli perchè quando abbiamo organizzato la marcia non potevamo prevedere che molti sarebbero scesi in piazza per protestare contro la militarizzazione,la brutalità e la violenza a Genova. Con noi c'erano anche degli amici di qualche partito (DS e PDCI) e ha sfilato anche qualche parlamentare (Grillini e Zanotti). Segnalo volentieri, in questi giorni che gli anarchici sono addittati come le bestie nere, anche la presenza di un gruppetto di anarchici con tanto di striscione ineggiante alla nonviolenza.
Non sono stati urlati slogans, solo dei battiti ritmati e continuativi delle mani che avevano un bel effetto e che rappresentavano un modo altro di farsi sentire dalla città.
E' stato tutto molto bello e sicuramente una esperienza che non dimenticherò mai, peccato che proprio quando arrivavamo alla fine della nostra marcia ci siamo trovati assieme a dei manifestanti delle RdB che stavano in piazza per protesta. Non tutti i "nostri"manifestanti hanno percepito la differenza e c'è stato un pò di confusione. Soprattutto quando questi hanno deciso di occupare in sit-in un incrocio e sono stati seguiti da alcuni dei manifestanti che erano con noi. Le nostre richieste di desistere dal sit-in sono state vane e temiamo che passi la notizia che Lilliput ha occupato un incrocio. Tengo a precisarvi che non siamo contrari per principio alle occupazioni delle strade, ma oggi avevamo pensato ad altro, cercando di ricucire lo strappo ricreatosi ieri con la società civile.
Comunque abbiamo precisato pubblicamente il nostro disappunto per il sit-in e abbiamo sostato nella vicina piazza con i nostri cartelloni.
Grazie per l'attenzione e scusatemi se mi sono dilungato.
Massimiliano Pilati (Movimento Nonviolento, rete Lilliput Bologna).