[Nonviolenza] Telegrammi. 3763



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3763 del 7 giugno 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Anche in Italia
2. Le morti silenziose (2018)
3. Sosteniamo il Movimento Nonviolento
4. Contro mafia ed apartheid
5. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
6. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. Proposta di una lettera da inviare al governo
9. Proposta di una lettera da inviare ai Comuni
10. Hans Arp
11. Julien Benda
12. Giuseppe Casarrubea
13. Vittorio de Caprariis
14. Paul Oskar Kristeller
15. Nara Leao
16. Pina Maisano Grassi
17. Adolfo Mussafia
18. Dorothy Parker
19. Antonio Piromalli
20. Marino Raicich
21. Dino Risi
22. Edmondo Riva
23. Jorge Semprun
24. Pietro Paolo Trompeo
25. Alan Turing
26. Nicola Zingarelli
27. Omero Dellistorti: La regola aurea
28. Segnalazioni librarie
29. La "Carta" del Movimento Nonviolento
30. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. ANCHE IN ITALIA

Mi sembra importante che anche in Italia si svolgano manifestazioni pubbliche rigorosamente nonviolente in ricordo di George Floyd e contro il razzismo.
Esprimo quindi anch'io il mio sostegno e la mia gratitudine alle donne e agli uomini di volonta' buona che queste iniziative nonviolente hanno promosso.
Non potro' prender parte a quella che si terra' a Roma il 7 giugno, gli acciacchi dell'eta' da tempo mi rendono difficili gli spostamenti, ma auguro anch'io ad essa la miglior riuscita.
Sono peraltro certo che chi l'ha organizzata come tutti coloro che vi prenderanno parte avranno cura che essa si svolga nella massima sicurezza per l'incolumita' di tutte le persone presenti, adottando rigorosamente anche tutte le misure adeguate a non esporre nessuno a possibili rischi di contagio.
*
Credo che oltre ad esprimere solidarieta' con le vittime del razzismo in America, queste iniziative nonviolente esprimano solidarieta' con le vittime del razzismo in tutto il mondo; quindi anche in Italia.
E quindi penso che queste iniziative nonviolente esprimano un impegno a contrastare la violenza razzista anche in Italia.
E penso pertanto che esse contribuiscano all'azione nonviolenta necessaria e urgente che opponendosi al razzismo, a tutte le persecuzioni, a tutte le violenze, convoca l'intera societa' italiana e tutte le istituzioni democratiche ad impegnarsi affinche' cessino la schiavitu' e l'apartheid nel nostro paese; cessi la strage nel Mediterraneo; siano abrogate tutte le misure razziste ed incostituzionali presenti nei due famigerati "decreti sicurezza della razza" imposti dal governo razzista nel 2018-2019; siano finalmente riconosciuti tutti i diritti sociali, civili, politici, tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese; siano legiferati due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siamo un'unica umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. REPETITA IUVANT. LE MORTI SILENZIOSE (2018)

E poi ci sono le altre morti
le morti silenziose
quelle che non vede non sente nessuno

Il naufrago che il mare ingoia in un boccone
quello che nel lager libico sparisce
la ragazza che dal ciglio della strada
viene gettata nel dirupo in pasto ai cani

Lo schiavo che non regge all'ultima percossa
l'affamato filiforme grossa testa tutta occhi
spalancati stupefatti e nessuno
dei passanti frettolosi infastiditi si accorge
che non respira piu'

Le solite cose le solite giornate
in questo nostro grande campo di gioco
in questa pianura polacca sotto la fuliggine
che incessante silenziosa la ciminiera alita

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

4. REPETITA IUVANT. CONTRO MAFIA ED APARTHEID

Nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo
Nelle campagne italiane da anni si sta riproducendo un regime di schiavitu' e di segregazione, di effettuale apartheid, governato dittatorialmente dai poteri mafiosi, dall'economia illegale, dal caporalato, con la complicita' di pubblici amministratori e pubblici funzionari razzisti e conniventi, con la complicita' di chi governa il paese e delle disumane antileggi hitleriane imposte e mantenute da governi ipso facto violatori della dignita' umana.
E' una tragedia ormai pluridecennale: l'aveva gia' fatta emergere drammaticamente nel 1989 l'atroce omicidio di Jerry Essan Masslo, fuggito dal Sudafrica dell'apartheid per poi morire assassinato in Italia, a Villa Literno.
E troppe altre morti si sono susseguite da allora nel nostro paese, una strage infinita causata da schiavitu' e razzismo, nelle campagne e non solo.
Quando finira' questo scandalo, quando finira' questa vergogna?
Cosa diranno di noi gli storici futuri quando dovranno constatare che a settantacinque anni dalla sconfitta del nazifascismo in Italia continuavano schiavitu' e razzismo?
La lotta contro schiavitu' e razzismo, cosi' come la lotta contro il potere mafioso, ci riguarda tutte e tutti.
La liberta' e' una e indivisibile, nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
Occorre quindi regolarizzare immediatamente lo status giuridico e la condizione amministrativa di tutte le persone che si trovano in Italia, a tutte riconoscendo immediatamente tutti i diritti sociali, civili, politici, tutti i diritti umani inerenti a tutti gli esseri umani.
Occorre abrogare immediatamente tutte le folli e scellerate misure razziste ed incostituzionali imposte da governi ebbri e criminali, a cominciare dai due cosiddetti "decreti sicurezza".
Occorre che l'Italia torni alla civilta', al rispetto della legalita' che salva le vite, al rispetto del diritto internazionale, al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua a violare la stessa Costituzione della Repubblica italiana, che e' la legge a fondamento di tutte le altre leggi italiane, la legge che e' il cuore pulsante del nostro ordinamento giuridico, del nostro sistema istituzionale, della nostra civile convivenza.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua ad imporre un regime razzista e schiavista incompatibile con lo stato di diritto, incompatibile con la democrazia, incompatibile con la civilta' giuridica e con la dignita' umana.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia e' un criminale e un complice di criminali.
Si torni quindi al rispetto rigoroso e intransigente della Costituzione repubblicana che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, che fa obbligo alle istituzioni di recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, che riconosce il diritto d'asilo a tutte le persone che nel loro paese d'origine non hanno i diritti che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
"Una persona, un voto"
E ci si decida finalmente a riconoscere che chi vive in un luogo e' in quel luogo che deve poter esercitare tutti i suoi umani diritti, e' in quel luogo che deve poter vivere una vita degna, nel rispetto e nell'aiuto reciproco: e che quindi ogni persona deve avere anche il diritto di partecipare democraticamente alle decisioni pubbliche che la sua stessa vita riguardano: "una persona, un voto" e' da sempre il motto e la bandiera della democrazia.
In Italia ancor oggi a milioni e milioni di persone che vivono stabilmente qui e perlopiu' da molti anni, che danno un contributo fondamentale all'economia e alla vita civile, i cui figli hanno studiato e studiano nelle scuole italiane e sono gia' parte dell'Italia di domani come i loro genitori sono gia' parte dell'Italia di oggi, ebbene, a questi milioni e milioni di persone oneste e generose sono ancora assurdamente, scelleratamente negati quei diritti e quella dignita' per il cui universale riconoscimento i martiri della Resistenza diedero la vita; quei diritti e quella dignita' che sono l'umanita' dell'umanita'; quei diritti e quella dignita' che sono il concreto fondamento, la sostanza stessa della repubblica democratica ed antifascista.
E' un dolore immenso e indicibile dover riconoscere che in Italia l'orrore e l'infamia del razzismo, e l'orrore e l'infamia del potere mafioso, ancora non siano stati sconfitti.
*
Le braccianti e i braccianti che ci hanno salvato la vita
Questi mesi di epidemia hanno messo a nudo una volta di piu' la fragilita' intrinseca e il bisogno di mutuo soccorso che caratterizzano ogni umana esistenza, ogni umana comunita', l'intera umana famiglia.
In questi mesi di epidemia se la catastrofe e'stata contenuta e' stato anche e soprattutto grazie alle braccianti e ai braccianti che hanno garantito l'approvvigionamento delle nostre mense, che ci hanno sfamato con il loro lavoro, sovente rischiando la loro vita, sovente subendo abusi indicibili.
Al contrario delle ripugnanti menzogne della retorica razzista, la verita' e' che le braccianti e i braccianti ci hanno salvato la vita.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere questa verita', e far cessare quegli abusi.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere loro tutti i diritti inerenti ad ogni essere umano.
Il minimo che si possa fare e' far cessare la schiavitu', il caporalato, la dittatura mafiosa nelle campagne e non solo.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere a questi nostri fratelli e a queste nostre sorelle la liberta', l'eguaglianza, la solidarieta' che ad ogni essere umano e' dovuta.
Il minimo che si possa fare e' compiere questo atto di riconoscimento, e di riconoscenza.
*
L'ora della verita'
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il nostro primo dovere di esseri umani e' salvare le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano e' un essere umano, e in quanto tale ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siano immediatamente abrogate tutte le obbrobriose misure razziste ed incostituzionali imposte da governanti perversi e disumani.
Sia immediatamente finalmente legiferato il pieno riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che si trovano in Italia.
S'inveri la volonta' della Resistenza, la verita' della repubblica costituzionale, la sostanza dello stato di diritto, il cuore della democrazia, il valore umano e l'umana giustizia cui e' ordinata ogni legittima umana istituzione.
Si contrasti la mafia e l'apartheid.

5. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

9. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

10. MEMORIA. HANS ARP

Il 7 giugno 1966 moriva Hans Arp
artista
con gratitudine lo ricordiamo

11. MEMORIA. JULIEN BENDA

Il 7 giugno 1956 moriva Julien Benda
scrittore e pensatore
autore di un libro che occorre aver letto
con gratitudine lo ricordiamo

12. MEMORIA. GIUSEPPE CASARRUBEA

Il 7 giugno 2015 moriva Giuseppe Casarrubea
storico e militante antimafia
con gratitudine lo ricordiamo

13. MEMORIA. VITTORIO DE CAPRARIIS

Il 7 giugno 1964 moriva Vittorio de Caprariis
illustre studioso storico meridionalista
con gratitudine lo ricordiamo

14. MEMORIA. PAUL OSKAR KRISTELLER

Il 7 giugno 1999 moriva Paul Oskar Kristeller
illustre studioso del Rinascimento
con gratitudine lo ricordiamo

15. MEMORIA. NARA LEAO

Il 7 giugno 1989 moriva Nara Leao
musicista
con gratitudine la ricordiamo

16. MEMORIA. PINA MAISANO GRASSI

Il 7 giugno 2016 moriva Pina Maisano Grassi
militante antimafia
con gratitudine la ricordiamo

17. MEMORIA. ADOLFO MUSSAFIA

Il 7 giugno 1905 moriva Adolfo Mussafia
filologo e glottologo
con gratitudine lo ricordiamo

18. MEMORIA. DOROTHY PARKER

Il 7 giugno 1967 moriva Dorothy Parker
scrittrice e militante per i diritti umani
con gratitudine la ricordiamo

19. MEMORIA. ANTONIO PIROMALLI

Il 7 giugno 2003 moriva Antonio Piromalli
critico e storico della letteratura
con gratitudine lo ricordiamo

20. MEMORIA. MARINO RAICICH

Il 7 giugno 1996 moriva Marino Raicich
docente parlamentare storico della scuola
con gratitudine lo ricordiamo

21. MEMORIA. DINO RISI

Il 7 giugno 2008 moriva Dino Risi
regista cinematografico
con gratitudine lo ricordiamo

22. MEMORIA. EDMONDO RIVA

Il 7 giugno 1944
ucciso dai nemici dell'umanita'
moriva Edmondo Riva
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

23. MEMORIA. JORGE SEMPRUN

Il 7 giugno 2011 moriva Jorge Semprun
militante antifascista
sopravvissuto al lager
scrittore e testimone
con gratitudine lo ricordiamo

24. MEMORIA. PIETRO PAOLO TROMPEO

Il 7 giugno 1958 moriva Pietro Paolo Trompeo
docente critico saggista
con gratitudine lo ricordiamo

25. MEMORIA. ALAN TURING

Il 7 giugno 1954 moriva Alan Turing
scienziato e perseguitato
con gratitudine lo ricordiamo

26. MEMORIA. NICOLA ZINGARELLI

Il 7 giugno 1935 moriva Nicola Zingarelli
filologo
con gratitudine lo ricordiamo

27. NUOVI RACCONTI CRUDELI DELLA CITTA' DOLENTE. OMERO DELLISTORTI: LA REGOLA AUREA

- Adesso ti spiego qual e' la regola aurea del lavoro nostro.
- La regola aurea?
- Si', la regola aurea.
- Vabbe'.
- La regola aurea e' questa: niente testimoni. Hai capito?
- Niente testimoni, ho capito. Ma perche' si chiama cosi'?
- Non e' che si chiama cosi', ce la chiamo io cosi', per farti capire che e' una regola importante, hai capito?
- Si', l'ho capito che e' una regola importante, quello che non ho capito e' perche' la chiami cosi'.
- Cosi' come?
- La regola aurea.
- Per farti capire che e' importante, te l'ho gia' detto.
- Vabbe'.
- Vabbe' che?
- Niente, niente, ho capito, e' per dire che e' una cosa importante.
- Sei sicuro che hai capito?
- Sicuro che ho capito.
- E allora quale e' la regola aurea?
- Niente testimoni.
- Bravo.
- Cioe' li ammazziamo tutti.
- Per forza: niente testimoni.
- Ho capito.
- E sono morti tutti?
- Mi pare che li abbiamo ammazzati tutti.
- Tutti tutti?
- Mi pare di si'.
- E quindi non ci sono piu' testimoni.
- No, li abbiamo ammazzati tutti.
- Hai capito perche' a me non mi hanno beccato mai con tutto che faccio 'sto lavoro che saranno almeno vent'anni?
- Perche' non lasci testimoni, per la regola aurea.
- Bravo. E quindi?
- Cioe'?
- Ho detto: bravo, e quindi?
- Ho sentito che hai detto, e io ho detto: cioe'?
- Cioe' che?
- Che non ho capito la domanda.
- Eppure e' semplice: qual e' la regola aurea?
- Niente testimoni.
- E quindi?
- Quindi li abbiamo ammazzati tutti.
- E non hai studiato abbastanza, non hai.
- Perche'?
- Perche' ce n'e' ancora uno di testimone, no?
- Cioe'?
- Lo vedi che non hai studiato? Quanti siamo noi?
- Noi due?
- Si', noi due.
- Due.
- E secondo te perche' da vent'anni che fo 'sto lavoro non m'hanno beccato mai?
- Per la regola aurea, perche' non lasci testimoni.
- Mo' hai capito. Ci tenevo che prima di fare quello che devo fare tu avessi capito. Se non facevo quello che fo, magari facevo il maestro, o il professore, che mi ci sento la vocazione.

28. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Beppe Fenoglio, Tutti i racconti, Einaudi, Torino 2007, pp. XLIV + 602.
*
Riedizioni
- Beppe Fenoglio, Tutti i romanzi, Einaudi, Torino 2012, 2015, 2019, pp. LXXXVIII + 1184, euro 20.
*
Maestre
- Hannah Arendt, Disobbedienza civile, Chiarelettere, Milano 2017, 2019, pp. XXIV + 72, euro 10.
- Hannah Arendt, L'umanita' in tempi bui, Cortina, Milano 2006, 2019, pp. 90, euro 10.

29. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

30. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3763 del 7 giugno 2020
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*
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