[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 405



==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 405 del 14 marzo 2020

In questo numero:
Benito D'Ippolito: Lavarsi spesso le mani

L'ORA. BENITO D'IPPOLITO: LAVARSI SPESSO LE MANI

I.

Lavarsi spesso le mani
se solo avessimo anche noi dell'acqua

restare in casa propria
ma noi non abbiamo una casa

tenersi a distanza
invece ci ammucchiano nell'alveare

non siamo esseri umani anche noi?
non abbiamo anche noi diritto alla vita?

II.

Torna il tempo della salamandra
della mandragola e' tornato il tempo

nel paese le risse all'osteria sono cessate
ci si odia restando chiusi in casa

gli sterpi hanno invaso le strade e i cantieri
non si nascondono piu' gli scorpioni

per i vicoli fermenta l'immondizia
frustano buste di plastica e barattoli vuoti
le code dei topi famelici

il vento fischia per le vie deserte
la sua canzone che nessuno ascolta
il vento fischia ma ogni orecchio e' sordo

nei capannoni invisibili gli schiavi
e nei campi lontani invisibili
continuano a produrre le merci cui non hanno diritto
sotto la sferza del potere costituito

hanno ragione gli operai che scioperano
hanno sempre ragione le oppresse e gli oppressi che si sollevano

non e' mai vero che si e' tutti sulla stessa barca
chi esercita il potere non e' mai innocente

tutte le strutture di potere
fondate sul privilegio e sulla rapina
sono nemiche dell'umanita'

nell'ora della tragedia
ancora piu' a nudo sono messi
i meccanismi dell'oppressione
il sistema della violenza
il disordine costituito
che nega la nostra umanita'

nell'ora della tragedia
si squaderna la verita' a chi vuol vederla
si apprende che solo la nonviolenza
puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
puo' farci uscire da questa preistoria
verso la repubblica dell'umanita'

il primo dovere e' salvare le vite
il primo dovere e' aver cura del mondo
il primo dovere e' di restare umani

III.

Uno spettro s'aggira per le strade
ed il sistema di potere coglie l'attimo
e sperimenta ebbro nuove forme
di totalitarismo di disumanita'
ne gode e freme mentre si contempla
in uno specchio di ferro senza luce.

A questa violenza ad ogni violenza occorre opporre
la nostra responsabilita' la nostra bonta'
la nostra scelta della nonviolenza
che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze
la nostra scelta della nonviolenza
che e' la scelta dell'integrale solidarieta' con l'umanita' intera
solo il bene puo' sconfiggere il male
salvare le vite e' il primo dovere.

IV.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di garantire tutto il necessario a tutte le persone che il necessario oggi non hanno
perche' rapinate dagli sfruttatori
perche' vittime del sistema di potere dominante.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di garantire l'accesso alle cure e all'assistenza
a tutte le persone cui e' ancora negato
dalle politiche scellerate che hanno tradito il dettato della Costituzione antifascista
dalle politiche scellerate che hanno fatto strame del dettato della Costituzione repubblicana.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di svuotare le carceri e rimandare alle loro abitazioni
tutte le persone che s'impegnino a restarvi.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe riconoscere subito tutti i diritti sociali, civili, politici a tutte le persone che vivono in Italia
e non continuare a tenere in condizioni di apartheid oltre cinque milioni di fratelli e sorelle innocenti
che qui vivono e lavorano.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe abrogare le scellerate antileggi razziste
e riconoscere a tutte le persone l'eguale diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe abolire lo sfruttamento schiavista
sarebbe socializzare tutti i beni e gli strumenti e i saperi necessari
alla vita alla civilta' alla dignita' umana
alla salvezza dell'umanita' e del mondo vivente.

Ma noi non siamo un paese civile, un ordinamento democratico,
se intere regioni sono governate da un partito razzista e fascista che nega
l'eguaglianza di dignita' e diritti di ogni essere umano.

Ma noi non siamo un paese civile, un ordinamento democratico,
se ancora siedono al governo del paese i criminali
che nel 2018-2019 hanno imposto antileggi naziste ancora non abrogate
hanno operato per far morire i naufraghi
hanno privato di aiuto e diritti migliaia e migliaia di persone innocenti
hanno favoreggiato persecuzioni e schiavitu'.

Torni l'Italia alla legalita' democratica
torni l'italia alla Costituzione repubblicana
torni l'Italia al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani
torni l'Italia ad essere un paese civile
che sa che il primo dovere e' salvare le vite.

Che torni ad aggirarsi per l'Europa quell'altro spettro
che liberando le oppresse e gli oppressi dallo sfruttamento e dalla violenza
forte della memoria di tutte le vittime di tutte le violenze
deciso a far cessare ogni violenza, a rispettare e sostenere ogni persona
deciso a prendersi cura del bene comune con mezzi al fine adeguati
a chiunque riconoscendo eguaglianza di diritti e dignita' di persona
nell'universale condivisione del bene e dei beni
liberi l'umanita' intera
rispetti aiuti e salvi tutte le vite.

Che giunga l'illuminazione necessaria il momento di lucidita'
il ragionamento semplice l'onesto modesto sentire
che ci converta alla nonviolenza.

Ogni essere umano ha diritto alla vita
soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto
condividere il bene ed i beni
salvare le vite
e' il primo dovere.

V.

E detto questo, e solo detto questo,
allora certo lavarsi le mani
restare in casa
tenere la distanza
rispettare tutte le norme
utili per contrastare il contagio
utili per salvare le vite

Salvare le vite e' il primo dovere
lo dico alle persone con cui condivido il pane
lo dico alle persone che chiamo compagne e compagni
facciamo tutto cio' che e' giusto e necessario
per contrastare il contagio
per salvare le vite

Salvare le vite
e' il primo dovere

==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 405 del 14 marzo 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
E' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com