[Nonviolenza] In memoria di Marianella Garcia



IN MEMORIA DI MARIANELLA GARCIA

Nella giornata del 13 marzo il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo commemora Marianella Garcia, fulgida martire della nonviolenza, strenuamente impegnata nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, assassinata dai fascisti in Salvador il 13 marzo 1983.
Nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia opponiamoci alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendiamo la democrazia e la civile convivenza, difendiamo quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia opponiamoci alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
E particolarmente in questi giorni in cui occorre fronteggiare la diffusione dell'epidemia, ogni persona piu' acutamente avverta di essere responsabile del bene comune dell'umanita', che ogni azione conta, che ogni azione deve essere buona, che occorre che la massima del proprio agire sia l'inveramento della solidarieta', della responsabilita', dell'empatia e dell'accudimento per tutti gli esseri umani: sii tu l'umanita' come dovrebbe essere; agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
E quindi ancora una volta ci si ponga dalla parte delle vittime, di chi e' piu' fragile e piu' bisognoso di aiuto; ci si opponga a tutti gli abusi, alla violenza e all'indiferenza; con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, si resista al male e alla morte, si condividano il bene ed i beni, ci si adoperi affinche' non ci siano piu' vittime. Siamo una sola umanita', nessuna persona sia abbandonata al dolore e alla paura, alla malattia e alla solitudine, allo sfruttamento ed alle vessazioni, alla persecuzione e alla morte: ma tutte e tutti ci si riconosca fratelli e sorelle nell'impegno comune per la comune liberazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Contrastare ogni oppressione, ogni schiavitu', ogni iniquo privilegio, ogni rapina ed ogni abuso.
Inverare l'umanita' dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Qui e adesso, nell'Italia aggredita dal contagio del coronavirus, si adottino tutte le decisioni che possono fermare il contagio e salvare le vite in pericolo.
E queste decisioni innanzitutto sostengano le persone piu' fragili, piu' sfruttate, piu' oppresse, piu' bisognose di aiuto.
Si riconoscano immediatamente tutti i diritti sociali, civili e politici agli oltre cinque milioni di persone che oggi in Italia subiscono condizioni di apartheid e di schiavitu'.
Si garantisca una casa a tutte le persone che non l'hanno.
Si garantiscano cibo, assistenza, cure, riconoscimento di dignita', rispetto dei diritti e protezione sociale a tutte le persone attualmente vittime dell'iniquita' di un sistema di potere dominante fondato sullo sfruttamento, sulla rapina, sull'abuso e sul consumismo piu' sfrenato e piu' distruttivo.
Si aboliscano immediatamente le antilegge hirtleriane imposte dal criminale governo razzista nel 2018-2019, si ripristini finalmente la legalita' costituzionale che riconosce i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
All'ascolto della testimonianza di Marianella Garcia ogni persona di volonta' buona contrasti il male facendo il bene.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Una minima notizia su Marianella Garcia
Marianella Garcia Villas, nata nel 1949, attivista per i diritti umani salvadoregna, collaboratrice di monsignor Romero, amica della nonviolenza, "avvocato dei poveri, compagna degli oppressi, voce degli scomparsi", fu assassinata il 13 marzo del 1983 dai soldati del regime. La sua vita e' narrata nel bel libro (ampiamente basato sulla registrazione di conversazioni con lei svoltesi nel 1981 e nel 1982) di Raniero La Valle e Linda Bimbi, Marianella e i suoi fratelli, Feltrinelli, Milano 1983, Icone, Roma 2007; cfr. anche il recente testo di Anselmo Palini, Marianella Garcia Villas, Ave, Roma 2014.
La ricordiamo oggi riproponendo ancora una volta tre testi in sua memoria gia' piu' volte apparsi negli scorsi anni nel notiziario "La nonviolenza e' in cammino".
*
Una canzone per Marianella Garcia

Ay Marianella, Marianella Garcia
potevi fare la vita dei signori
i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento
ma tu scegliesti di stare con noi poveri.
Ay Marianella che pioggia di sangue.

Era Marianella sorella di noi morti
perche' amava la vita e che la vita
fosse degna di essere vissuta.
Ay Marianella si spensero le stelle.

Era intrepida e vestita di umilta'
sapeva che i fascisti la cercavano
e ti raggiunse la furia dei fascisti.
Ay Marianella la furia dei fascisti.

Parlava la lingua dei contadini e degli angeli
sapeva le parole che guariscono

arole di luce e di pane.
Ay Marianella la terra nera e rossa.

Sapeva tutte le cose e anche le cose
che tutti sanno e e' difficile dire
e lei le diceva con voce di uccellino.
Ay Marianella che fredda e' la notte.

Ti ammazzarono come hanno ammazzato
i morti che cercavi e che il tuo sguardo
resuscitava nel cuore del popolo.
Ay Marianella che pianto infinito.

Cosi' dura e' la nostra dura vita
che anche nella gioia noi piangiamo
ma mentre ti piangiamo ricordiamo
con gioia che sei stata e resti viva.
Ay Marianella, Marianella Garcia.

*

Marianella Garcia, o della giustizia

Salvare anche i morti
restituir loro il volto,
allo scempio compiuto dai carnefici
opporre infinita la pieta'.

E cosi' salvare coloro che verranno
dalla ripetizione incessante dell'orrore,
cosi' salvare l'umanita' presente,
cosi' rendere bene per male.

*

Marianella Garcia

Prendersi cura degli assassinati
restituirne il volto e la memoria
alla realta', l'umanita', la storia.
Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 13 marzo 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it