[Nonviolenza] Telegrammi. 3499



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3499 del 4 settembre 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. I compiti dell'ora
2. Della nonviolenza dispiegata al sole ad asciugare
3. Breve litania della nonviolenza
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
7. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
8. Benito D'Ippolito: Stasimo I. Stanotte
9. Benito D'Ippolito: Stasimo II. La gente che muore
10. Benito D'Ippolito: Stasimo III. Imposture
11. Vent'anni di nonviolenza in cammino
12. Segnalazioni librarie
13. La "Carta" del Movimento Nonviolento
14. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. I COMPITI DELL'ORA

Abrogare immediatamente tutte le infami e scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
Soccorrere tutte le persone in pericolo, salvare tutte le vite.
Far cessare immediatamente tutte le persecuzioni, lo schiavismo e l'apartheid in Italia.
Tornare alla Costituzione repubblicana antifascista.
*
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto, e tutti i diritti sociali, civili e politici, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. REPETITA IUVANT. DELLA NONVIOLENZA DISPIEGATA AL SOLE AD ASCIUGARE

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza la politica necessaria.
Chiamiamo nonviolenza l'occhio che vede e piange.
Chiamiamo nonviolenza la lotta per l'abolizione di tutte le guerre.
Chiamiamo nonviolenza la lotta che abroga ogni servitu'.
Chiamiamo nonviolenza questo accampamento notturno nel deserto.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'amicizia che non tradisce.
Chiamiamo nonviolenza il ponte di corda teso sull'abisso.
Chiamiamo nonviolenza la fine della paura della morte.
Chiamiamo nonviolenza la fine della minaccia della morte.
Chiamiamo nonviolenza aver visto e alba e tramonto con limpido cuore.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il tappeto volante.
Chiamiamo nonviolenza il voto unanime per la salvezza degli assenti.
Chiamiamo nonviolenza il cielo stellato.
Chiamiamo nonviolenza il rispetto della vita altrui.
Chiamiamo nonviolenza il sonno dei giusti e dei giusti la veglia.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il silenzio che non spaventa.
Chiamiamo nonviolenza la telefonata che ferma l'esecuzione.
Chiamiamo nonviolenza il libro che ti fa ridere e piangere.
Chiamiamo nonviolenza il viaggio senza bagagli.
Chiamiamo nonviolenza il suono dell'arcobaleno.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il pasto in comune.
Chiamiamo nonviolenza il miracolo della nascita.
Chiamiamo nonviolenza la voce che risponde.
Chiamiamo nonviolenza la porta che si apre allo straniero.
Chiamiamo nonviolenza la lotta contro la violenza.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il dono e la rinuncia.
Chiamiamo nonviolenza la leggerezza sui corpi.
Chiamiamo nonviolenza la parola che suscita le praterie.
Chiamiamo nonviolenza il soffio che estingue gli incendi.
Chiamiamo nonviolenza l'infinito respiro del mare.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'umanita' come dovrebbe essere.
Chiamiamo nonviolenza la coscienza del limite.
Chiamiamo nonviolenza il ritrovamento dell'anello di Salomone.
Chiamiamo nonviolenza gl'immortali principi dell'Ottantanove.
Chiamiamo nonviolenza l'ironia e la pazienza.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il riconoscimento della pluralita' delle persone e dei mondi.
Chiamiamo nonviolenza la distruzione di tutte le armi assassine.
Chiamiamo nonviolenza non nascondere la nostra ignoranza.
Chiamiamo nonviolenza rifiutarsi di mentire.
Chiamiamo nonviolenza la scelta di fare la cosa che salva le vite.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza una giornata di sole sulla strada.
Chiamiamo nonviolenza la scuola di Spartaco e della Rosa Rossa.
Chiamiamo nonviolenza la certezza morale del figlio della levatrice.
Chiamiamo nonviolenza la legge nuova del figlio del falegname.
Chiamiamo nonviolenza le tre ghinee di Virginia.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza questo atto di riconoscimento e di riconoscenza.
Chiamiamo nonviolenza il giro della borraccia.
Chiamiamo nonviolenza questo colloquio corale.
Chiamiamo nonviolenza la Resistenza antifascista.
Chiamiamo nonviolenza l'uscita dallo stato di minorita'.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza parlare e ascoltare.
Chiamiamo nonviolenza la stazione sempre aperta.
Chiamiamo nonviolenza lo specchio e la sorgente.
Chiamiamo nonviolenza sentire il dolore degli altri.
Chiamiamo nonviolenza prendersi cura del mondo.

Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.

3. REPETITA IUVANT. BREVE LITANIA DELLA NONVIOLENZA

La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.
La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.
La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.
La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.
La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.
La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.
La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.
La nonviolenza non e' il colpo di carambola.
La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.
La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.
La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.
La nonviolenza non e' la sala dei professori.
La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.
La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.
La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.
La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.
La nonviolenza non e' il vestito di gala.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.
La nonviolenza non e' il film al rallentatore.
La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.
La nonviolenza non e' il buco senza la rete.
La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.
La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.
La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.
La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.
La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.
La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.

4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

7. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

8. HERI DICEBAMUS. BENITO D'IPPOLITO: STASIMO I. STANOTTE

Stanotte l'ho passata all'ospedale
seduto al fianco di un mio vecchio amico
che sta lottando per vincere il male
i tubi nel braccio e nel naso
mi guarda negli occhi e sorride
mi sembra l'umanita' che resiste

Da un'altra stanza del reparto al buio
continua una voce di donna a gridare
aiuto aiuto aiuto

9. DISTORSIONI. BENITO D'IPPOLITO: STASIMO II. LA GENTE CHE MUORE

I.

Aspettano l'estate d'autunno e' troppo triste
con le foglie che cadono col vento che le spazza
e le solleva in mulinelli con la polvere
e tutto e' polvere e puzza di piscio di gatto
allora preferiscono d'estate
e intasano le linee telefoniche
hai saputo che tizio hai sentito di caio
e sempronia e tulliola e lenegedanta'
e ogni volta senti lo scricchiolio
e non sai se del mondo o delle ossa

Scadono come le scatolette i barattoli
gl'incarti finiti nel fondo del frigorifero
scadono come si cade dalle scale
come la vita nei trattati di filosofia
dell'esistenza del secolo vigesimo
e tu resti con questo sapore di muffa
nella stanza che si svuota e si riempie
di tarme di ricordi e scarafaggi
di macchie sul muro di zanzare
troppo audaci anche per essere zanzare

Ogni cosa si trasforma in imbuti
in imbuti che danno su altri imbuti
in finestre senza monadi
senza menadi senza mandorle
in vincastri in incastri in lucchetti
ed orazioni funebri inventate
dopo un cicchetto e un cicchetto ancora
finche' la lingua si scioglie
mentre la carne che fu viva si fa cenere

Muoiono sempre a tradimento
a ufo a tricchetracche
non avvisano mai non dicono niente
oppure rompono le scatole per anni
e poi smettono di botto e allora si'
che ti rompono le scatole davvero
gaglioffi sarchiaponi sarpedonti
me li ricordo quando manipolavano serpenti
dipinti in locali piu' che equivoci
me li ricordo col frac e col cilindro
e poi di colpo morti a tradimento

Io li guardo da lontano io ci tengo
ad andare a tutti i funerali
nell'ultima fila mi piazzo
e dentro me stracanto canzonacce
la morte me ne frego a me la morte
mi fa un baffo per non dir di peggio
ed e' una cosa che riguarda gli altri
quando sara' il mio turno me ne frego
io smettero' di esserci e lei si trovera'
col solito pugno di mosche la babbea
ad avere paura della sua ombra
del suo ombrello con l'uncino col fosforo
delle tigri sognate la morte
stupida torpida divoratrice
di niente fatto di niente
che si crede di essere chissacchi'
ed e' solo la morte sola come un cane
senza scacchi senza cavaliere

La gente che muore e che mi offende
che muoia che precipiti nel niente
che colmi l'abisso del mio cuore
finche' il dolore e' troppo e allora anch'io

II.

Non accettarlo
tu salva le vite

Non accettarlo
tu contrasta la morte

Non accettarlo
anche se e' il solo vero

Resta vivo tieni acceso il fuoco
nel buio del deserto resta sveglio
nel tuo turno di guardia
passa la borraccia frangi e dividi il pane
di' due parole di calore di conforto
foss'anche solo un fantasma che passa
fossi anche solo un fantasma tu
tieni acceso il fuoco e resta sveglio

10. SCORRIMENTI. BENITO D'IPPOLITO: STASIMO III. IMPOSTURE

I.

Quello che si mette la maschera afferra il martello e

Quello che getta la maschera afferra la scimitarra e

Quello che gli affari sono affari e la polverina  e' solo polverina

Quello che se non lo facessi io lo farebbe qualcun altro

Quello che ha letto Prevert e quello che non sa di averlo letto

Quello che allora tricolora e fa strage di naufraghi nel Mediterraneo

E quello che guarda e pensa se ci sia modo di cavarci
qualche picciolo qualche prebenda
che la vecchiaia si avvicina

II.

Finalmente piove
e tutta la polvere tutta la muffa tutto il sangue versato dilava

Finalmente piove
e finisce l'estate piu' calda del secolo
presto cominceranno i saldi

Finalmente piove e la pioggia ti sgretola
e finalmente scoli via la fai finita
di cianciare che e' la sola cosa che sai fare

Piove ruggine e acido
piove mastice e parole
piove rabbia scabbia peste
frammenti di vetro e di specchi
di fole

La pioggia spegne tutte le candele
si resta al buio al freddo alla paura
e presto sul piazzale dell'appello

III.

Se anche conoscessi tutte le lingue del mondo
ma non provassi pieta' di quei miseri

Se anche avessi sacchi e sacchi di pepite d'oro
ma non ti ubriacassi mai con loro

Se anche vestissi di fustagno e di perle
e di stivali d'acciaio lucente

Se anche pensassi i pensieri che solo Prometeo
dopo mill'anni si decise a pensare
col fegato in fiamme

Non avessi mai visto un orologio
non avessi mai camminato sulle acque
non sapessi cosa ti attende

IV.

Solo la paura e le parole nient'altro
il mondo? un quadro di Magritte
la gente? un niente chiassoso che slitta sul niente
la storia? poche storie per favore
solo le parole per contrastare la paura
la paura del nient'altro

V.

Quale voce qui parla?
Perche' non la riconosco?
Perche' mi sembra di conoscerla di ricordarla?
Perche' questa radura senza bosco?

11. DIVAGAZIONI. VENT'ANNI DI NONVIOLENZA IN CAMMINO

Nell'agosto 2000 iniziavamo le pubblicazioni di questo notiziario telematico quotidiano.
Dapprima solo per accompagnare la preparazione della marcia Perugia-Assisi di quell'anno.
Poi proseguimmo. E con qualche pausa - di giorni o settimane - dovuta a guasti tecnici, e con una pausa di alcuni mesi in un anno di grande fatica, siamo ancora qui.
Tra la prima serie con la testata "La nonviolenza e' in cammino", la seconda serie delle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" e questa attuale dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", abbiamo pubblicato migliaia e migliaia di numeri, cui si sono aggiunti i vari supplementi tematici.
E' servito a qualcosa? Serve tuttora a qualcosa? Ce lo chiediamo sovente.
*
Molte cose sono cambiate in questo lasso di tempo. Le forme della comunicazione in primo luogo.
Molte cose sono peggiorate in modo e misura tali che anche degli inveterati pessimisti come noi ne sono, ne siamo, restati sgomenti.
Molto e' quindi da fare per contrastare l'orrore, ed e' una buona ragione per non sottrarsi ai propri doveri di animali razionali, di esseri umani.
Tra questi doveri puo' esserci anche continuare a redigere questo foglio? Chissa'. Serve esso a qualcosa o a qualcuno? Chissa'.
E comunque: questo notiziario e' una cosa malvagia, o in qualche modo giova al male? Non crediamo, o perlomeno speriamo di no.
*
Neminem laedere.
De omnibus disputandum.
Nihil humani a me alienum puto.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; per la difesa di quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'umanita'.
La nonviolenza e' in cammino.

12. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Silvia Morosi, Paolo Rastelli, L'Europa in fiamme. Settembre 1939: l'inizio della seconda guerra mondiale, Rcs, Milano 2019, pp. 400, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Anna Maria Bruzzone, Rachele Farina, La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi, La Pietra, Milano 1976, Bollati Boringhieri, Torino  2003, pp. XVI + 318.
- Amelia Rosselli, le poesie, Garzanti, Milano 1997, 2004, pp. XVI + 686.
- Marcel Roubault, Le catastrofi naturali sono prevedibili, Einaudi, Torino 1973, pp. XIV + 200.
*
Strumenti
- Gioacchino Lanza Tomasi (a cura di), Guida all'opera. Da Monteverdi a Henze, Mondadori, Milano 1971, 1983, pp. XII + 840.

13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

14. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3499 del 4 settembre 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com