[Nonviolenza] Telegrammi. 3377



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3377 del 5 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "Erinna - associazione di donne contro la violenza alle donne": Intervento alla manifestazione contro la violenza del 4 maggio 2019 a Viterbo
2. Il ministro della paura
3. Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti
4. Quattro lettere aperte
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'

1. L'ORA. "ERINNA - ASSOCIAZIONE DI DONNE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE": INTERVENTO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DEL 4 MAGGIO 2019 A VITERBO

Erinna - associazione di donne contro la violenza alle donne -
condanna la violenza maschile contro le donne;
sostiene che la violenza patriarcale non conosce credo, etnia, classe sociale, lobby;
avverte che puntare il dito contro un diverso, un differente da noi non e' salvifico;
sostiene che guardare alla "vittima" come altra da noi non ci mette al riparo dalla violenza.
Erinna - associazione di donne contro la violenza alle donne -
guarda con inquietudine alla violenza sdoganata e legittimata da questo governo;
guarda con preoccupazione all'indifferenza di fronte ala violenza quotidiana esercitata sulle donne.
Erinna - associazione di donne contro la violenza alle donne -
ricorda che un sindaco pago' gli avvocati per gli stupratori, ma fu riproposto ed eletto negli enti locali di questa provincia;
ricorda altri stupri di gruppo, maltrattamenti su donne e minori e uccisioni di donne in questa provincia, che non hanno suscitato manifestazioni;
e' testimone dell'indifferenza istituzionale, ha sulla pelle questa indifferenza.
Erinna - associazione di donne contro la violenza alle donne -
non puo' non partecipare alla manifestazione, per iniziare a porre argine al fascismo risvegliato, per iniziare una riflessione profonda sulla cultura patriarcale.
Non solo casa pound.

2. CRONACHE DI NUSMUNDIA. IL MINISTRO DELLA PAURA

Il ministro della paura
ha fatto di tutto per far crescere il maschilismo il razzismo lo schiavismo il fascismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.

Il governo razzista e golpista
ha fatto di tutto per far crescere il maschilismo il razzismo lo schiavismo il fascismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.

Bevono il sangue delle loro vittime
e pensano cosi' di vincere le elezioni
un voto in piu' ogni persona uccisa.

Quando compaiono in televisione
hanno ancora i grembiali sporchi di sangue
e' sempre l'ora delle basse opere.

In questo antico e nobile reame di Nusmundia
in questa dolente citta' di filo spinato e di seminterrati
dove ad ogni cantonata un drago attende la sua vittima.

In questo antico e nobile reame di Nusmundia
in cui a mensa si servono chiodi e veleno
dove il terrore e' arte di governo.

3. REPETITA IUVANT. ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE NON UN VOTO AI PARTITI RAZZISTI

Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.

4. REPETITA IUVANT. QUATTRO LETTERE APERTE

Egregio Presidente della Repubblica,
ho molto apprezzato le parole di verita' da lei dette in questi giorni contro il fascismo ed i suoi odierni criminali apologeti, e gliene sono profondamente grato.
Ed e' proprio perche' condivido quelle nitide sue parole che vorrei richiamare la sua attenzione su tre tragici fatti.
Il primo: il governo italiano da mesi nega l'approdo in un porto sicuro in Italia ai naufraghi soccorsi nel Mediterraneo (cosi' impedendo il compimento di quell'opera di soccorso); non solo: diffama e sabota i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane; ed infine - orribile a dirsi - si adopera per impedire che possano trovare salvezza in Italia i superstiti in fuga dai lager libici.
Il secondo: il governo italiano da mesi ha imposto nel nostro paese misure di vera e propria persecuzione razzista che violano diritti umani fondamentali e pongono le basi di un regime di apartheid.
Il terzo: il governo italiano da mesi conduce una forsennata propaganda di istigazione all'odio razzista e di apologia dell'omissione di soccorso.
Tutto cio' e' illecito.
Tutto cio' e' mostruoso.
Tutto cio' configura un crimine contro l'umanita' e un attentato contro la Costituzione che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La prego di intervenire, nelle forme previste dall'ordinamento, per contrastare questa barbarie.
Augurandole ogni bene...
*
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Egregio Segretario generale del Consiglio d'Europa, signor Thorbjorn Jagland,
ancora in questi ultimi giorni, mentre in Libia infuria la guerra, il Ministro dell'Interno italiano (e reale "dominus" del governo di questo paese) conferma col suo linguaggio torbido, subdolo e brutale che il governo italiano continuera' ad omettere di soccorrere i naufraghi negando loro approdo in porti sicuri in Italia; che il governo italiano continuera' a osteggiare e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; che il governo italiano continuera' ad adoperarsi per impedire ai superstiti dei lager libici di trovare scampo in Italia; che il governo italiano non lascera' sbarcare nei suoi porti i profughi in fuga dalla guerra e dall'orrore.
Queste decisioni, in atto ormai da mesi, violano con tutta evidenza i diritti umani, costituiscono flagranti crimini, crimini razzisti.
A cio' si aggiunga che il medesimo Ministro da anni conduce una forsennata propaganda di effettuale istigazione all'odio razzista, e che soprattutto per suo impulso mesi addietro e' stato legiferato in Italia il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" che ha imposto obbrobriose misure di persecuzione razzista palesemente incompatibili con la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Peraltro il Ministro si fa forte del fatto che alcune settimane fa la maggioranza parlamentare razzista che sostiene il governo ha negato alla magistratura l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il reato di sequestro di persona aggravato, reato realmente commesso (e successivamente reiterato); tale effettuale complicita' da parte della maggioranza dei membri del Parlamento italiano ha indotto il Ministro finanche a grottesche espressioni di scherno nei confronti della funzione giurisdizionale della magistratura, quasi si ritenesse "legibus solutus" (cosa incompatibile con uno stato di diritto, con una democrazia costituzionale, con un paese civile, e propria invece di un regime dittatoriale).
Egregio Segretario generale del Consiglio d'Europa, signor Thorbjorn Jagland,
credo che la mia preoccupazione sia condivisa da tutte le persone ragionevoli che percepiscono nitidamente e con orrore come in Italia il governo stia commettendo gravissimi crimini razzisti.
Ebbene, non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Lo ripeto: non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Lo ripeto ancora: non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Se in un qualunque paese un governo commette crimini razzisti (che in quanto tali sono crimini contro l'umanita', essendo il razzismo un crimine contro l'umanita'), e' dovere dell'umanita' intera e quindi di tutte le istituzioni democratiche di essa e di parti di essa rappresentative, intervenire affinche' quei crimini cessino.
L'Italia fa parte dell'Europa, e del Consiglio d'Europa di cui lei e' Segretario generale: la prego di volere, nell'adempimento delle sue funzioni e nell'ambito delle sue competenze, adoperarsi in tutte le forme opportune e adeguate affinche' il Consiglio d'Europa si attivi per contrastare questi crimini razzisti.
Pregandola di un intervento tempestivo, voglia gradire distinti saluti.
*
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana...
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Antonio Padellaro, Il gesto di Almirante e Berlinguer, PaperFirst, Roma 2019, pp. 96, euro 6,50.
*
Riletture
- John Donne, Anatomia del mondo. Duello della morte, Mondadori, Milano 1983, pp. LXIV + 240.
*
Riedizioni
- Luigi Cancrini, L'oceano borderline. Racconti di viaggio, Cortina, Milano 2006, Centauria, Milano 2018, pp. XVI + 314, euro 9,99.
- Claudio Magris, Danubio, Garzanti, Milano 1986, 2006, Rcs, Milano 2019, pp. 480, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

11. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3377 del 5 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com