[Nonviolenza] Celebrata a Viterbo la Giornata internazionale della nonviolenza



CELEBRATA A VITERBO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

Martedi' 2 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stata celebrata la Giornata internazionale della nonviolenza (indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi).
Nel pomeriggio si e' svolto un incontro di commemorazione e di testimonianza.
L'incontro si e' aperto con la lettura e la meditazione di alcuni brevi testi di Lev Tolstoj, di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Mohandas Gandhi, di Martin Luther King, di Aldo Capitini e di Hannah Arendt.
Nel suo intervento il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha rievocato particolarmente la figura, la riflessione e l'azione di Mohandas Gandhi e riproposto una sintetica definizione della nonviolenza facendo riferimento sia a molte esperienze storiche di lotta concreta e coerente contro la violenza, sia alle elaborazioni di pensatrici e pensatori che hanno contribuito a promuovere l'impegno di pace e di solidarieta' necessario per affermare il diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani e per difendere l'intero mondo vivente da devastazioni e distruzione; in particolare evidenziando come solo con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza si puo' affrontare e sconfiggere la violenza che minaccia l'umanita' intera e l'intera biosfera; e come qui ed ora sia necessario ed urgente opporsi al maschilismo, al razzismo, ad ogni negazione dell'eguaglianza di diritti e del dovere di aiuto reciproco che unisce tutti gli esseri umani, ad ogni aggressione all'umanita' e al mondo vivente che e' l'unica casa comune dell'umanita' (umanita' che a sua volta del mondo vivente e' parte integrante e deve sentirsi responsabile custode).
L'incontro si e' concluso con la condivisione di una lettera al Presidente della Repubblica e di un appello all'impegno per contrastare il razzismo; lettera ed appello di cui di seguito si riproducono i testi integrali.
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Lettera al Presidente della Repubblica
Oggetto: segnalazione di profili di flagrante incostituzionalita' di norme contenute nello schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza")
Egregio Presidente della Repubblica,
lo schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza"), attualmente sottoposto al suo esame, presenta evidenti profili di incostituzionalita' come segnalato da numerosi giuristi, operatori umanitari, rappresentanti delle istituzioni, autorevoli personalita' della vita civile e della riflessione morale.
Esso intende introdurre nell'ordinamento flagranti violazioni di fondamentali diritti, misure prefiguratrici di un regime di apartheid, palesi elementi di discriminazione e persecuzione razzista: tutto cio' e' semplicemente criminale e totalmente incompatibile con la Costituzione della Repubblica italiana, con lo stato di diritto, con la democrazia, con il rispetto dei diritti umani.
Siamo pertanto ad aggiungere la nostra voce a quella di tante altre persone nel chiederle di rigettare le parti palesemente incostituzionali, criminali, persecutorie e razziste di quello sciagurato provvedimento di un governo barbaro e folle che fin dal suo insediamento sta attuando una scellerata politica eversiva di flagrante violenza razzista.
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Appello "Denunciamo i ministri criminali"
Chiediamo ancora una volta a tutte le persone di volonta' buona ed a tutte le associazioni democratiche di denunciare i ministri responsabili di gravissimi crimini.
Chiediamo di scrivere a tutte le Procure della Repubblica, a tutti i Presidenti dei Tribunali, a tutti i Questori ed a tutti i Prefetti, a tutti i Sindaci ed a tutti i Presidenti delle Province e delle Regioni, come ai Presidenti delle Camere ed al Presidente della Repubblica, affinche' i pubblici ufficiali che ne hanno il dovere d'ufficio, avendo ricevuto la "notitia criminis" relativa ai gravissimi reati commessi dai ministri criminali, promuovano la necessaria e obbligatoria azione penale nei loro confronti.
Infatti alcuni ministri del governo in carica da mesi stanno commettendo gravissimi reati:
- impediscono che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamano, aggrediscono e sabotano soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono di naufraghi alla morte;
- operano al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandano stereotipi razzisti ed istigano al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciano schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- fanno l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuiscono la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti.
Questi ministri stanno commettendo reati gravissimi, e li stanno commettendo abusando delle loro pubbliche funzioni e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure hanno giurato fedelta'.
E' dovere e diritto di ogni cittadino segnalare alle competenti magistrature questi reati chiedendo che si avvii la necessaria e doverosa azione penale che quei reati faccia cessare e condanni i ministri che li hanno commessi.
Ci verra' chiesto conto del nostro atteggiamento di fronte alla violenza razzista oggi dispiegata; ebbene, che ognuno di noi possa dire: non fui complice delle persecuzioni razziste, non fui complice dell'omissione di soccorso che condannava a morte innumerevoli innocenti, non fui complice del regime di segregazione e schiavismo che criminali poteri pretesero imporre nel nostro paese; non fui complice, mi opposi, mi adoperai in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' infame dei delitti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Ogni giorno sia la giornata della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 2 ottobre 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)