[Nonviolenza] Telegrammi. 3120



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3120 dell'8 luglio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Sommario di questo numero:
1. Tre decisioni scellerate
2. Il giorno dopo
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
5. Il grembiule
6. Fastidi
7. Tagliare gli sprechi
8. "Fermare l'emorragia. Salvare le vite". Un incontro a Viterbo il 7 luglio 2018
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. TRE DECISIONI SCELLERATE

Tre decisioni scellerate:
- chiudere i porti italiani ai superstiti dei naufragi;
- perseguitare i soccorritori che salvano le vite;
- impedire agli innocenti imprigionati e schiavizzati nei lager libici di lasciare la Libia e giungere in Europa.
Sono tre decisioni prese dal governo italiano dell'estrema destra razzista  e golpista.
Sono tre decisioni criminali.
L'effetto di esse e' la sofferenza e la morte di tante persone innocenti che potevano e dovevano essere salvate.
*
Chiediamo le dimissioni immediate del criminale governo razzista.
Chiediamo che siano processati e condannati per i loro crimini i ministri responsabili di tanto orrore.
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Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.

2. L'ORA. IL GIORNO DOPO

Il giorno dopo
non sia come il giorno prima

Denunciato l'orrore
non si resti inerti dinanzi all'orrore

Fermare l'ecatombe nel Mediterraneo
e' possibile e necessario

E' sufficiente riconoscere a tutti gli esseri umani
il diritto a salvare la propria vita
e per questo a recarsi ovunque nel mondo
in modo legale e sicuro

Occorre far dimettere
il governo delle persecuzioni razziste
dell'omissione di soccorso
della violazione della Costituzione

Occorre che siano processati
i ministri che hanno commesso gravi reati

Dopo i gesti simbolici si passi
all'azione concreta che salva le vite

Il giorno dopo
non sia come il giorno prima.

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

4. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. IL CUGINO DI SALVINO. IL GREMBIULE

Rende noto sua eccellenza il ministro plenipotenziario di non avere una maglietta rossa.
Solo il grembiule da macellaio.

6. IL CUGINO DI SALVINO. FASTIDI

Danno fastidio a sua eccellenza i venditori ambulanti sulle spiagge.
I cadaveri in mare no.

7. IL CUGINO DI SALVINO. TAGLIARE GLI SPRECHI

Perche' sprecare i fondi pubblici per garantire l'assistenza quando con quei soldi si possono finanziare le deportazioni?
Perche' soccorrere delle persone che tanto comunque prima o poi dovranno morire?
Perche' fare il bene che e' costoso quando si puo' fare il male senza spendere un quattrino?

8. REPETITA IUVANT. "FERMARE L'EMORRAGIA, SALVARE LE VITE". UN INCONTRO A VITERBO IL 7 LUGLIO 2018

La mattina di sabato 7 luglio 2018 a Viterbo si e' svolto presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di testimonianza contro il razzismo.
L'incontro e' stato realizzato in occasione dell'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" promossa da don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele, Francesco Viviano, giornalista, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.
L'iniziativa vuole rendere visibile la solidarieta' del popolo italiano con le vittime dell'ecatombe che si consuma da anni nel Mediterraneo e l'impegno a far cessare questo massacro.
Le persone partecipanti all'incontro viterbese condividendo l'appello e l'iniziativa di don Ciotti hanno altresi' espresso la necessita' e l'urgenza di promuovere concrete azioni nonviolente per ottenere al piu' presto quattro fini specifici, senza l'ottenimento dei quali ogni dichiarazione di solidarieta' con le vittime dell'ecatombe rischia di restare effettualmente inane. Ed i quattro fini dell'azione nonviolenta necessaria per salvare tante vite umane innocenti sono i seguenti:
1. le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
2. che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;
3. riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
4. riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese: il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
L'incontro si e' aperto con la lettura dell'appello "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" seguito da un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime.
Sono poi stati letti e commentati alcuni brevi testi di Hannah Arendt, Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Julia Kristeva, Primo Levi, Nelson Mandela, Franca Ongaro Basaglia, Simone Weil.
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L'incontro e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha proposto alla riflessione comune le seguenti dieci tesi.
I. In ogni nostra riflessione morale e politica dobbiamo collocarci dal punto di vista dell'umanita' intera: tutto il nostro agire deve essere coerente col principio del riconoscimento degli stessi diritti a tutti gli esseri umani; la regola aurea di ogni morale e' "agisci verso le altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
II. Salvare le vite e' il primo dovere; ogni essere umano in quanto essere umano e' parte dell'umanita' ed ha diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'.
III. Una  e la stessa cosa sono l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, l'impegno contro il razzismo e tutte le persecuzioni, l'impegno contro il maschilismo e tutte le oppressioni, l'impegno contro ogni schiavitu' ed ogni devastazione di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
IV. L'emigrazione e' l'esito di globali iniquita', di secoli di violenza colonialista e razzista, di un persistente regime di globale apartheid. Chi e' costretto dalla violenza ad abbandonare il luogo in cui e' nato ha diritto di essere soccorso ed accolto ove possa vivere una vita degna. Il riconoscimento del diritto di asilo e' la prova fondamentale della legittimita' morale e politica ovvero della qualita' pienamente umana di un ordinamento giuridico e di un consorzio umano.
V. I governi europei che negano all'immensa maggioranza dell'umanita' il diritto di ingresso legale e sicuro nel continente (mentre lo stesso diritto di recarsi in modo legale e sicuro in ogni parte del mondo rivendicano e tutelano per i propri cittadini) sono i responsabili primi dell'ecatombe nel Mediterraneo: innumerevoli vite umane sarebbero salvate se finalmente si riconoscesse ad ogni essere umano lo stesso diritto gia' riconosciuto ai cittadini europei: il fondamentale diritto umano a muoversi liberamente in quest'unico mondo vivente casa comune dell'intera umanita', il fondamentale diritto umano a salvare e migliorare la propria vita.
VI. Il governo italiano dell'estrema destra razzista, che non fa mistero del suo programma di persecuzioni razziste, sta commettendo crimini abominevoli: il crimine abominevole di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo; il crimine abominevole di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; il crimine abominevole di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa. Le conseguenze di questi crimini abominevoli sono evidenti ad ogni persona. Un governo che commette questi crimini e' un'associazione a delinquere, e' un'organizzazione criminale. E chiunque non si adoperi per far cessare la commissione di questi crimini se ne rende complice.
VII. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
VIII. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
IX. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere di far cessare la strage nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
X. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere di far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia ottenendo pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Aprire gli occhi e il cuore al dolore degli altri.
Sii tu il buon samaritano, sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Anicio Manlio Severino Boezio, La consolazione della filosofia, Rizzoli, Milano 1976 (1977), pp. 416.
- Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Libro del cielo e dell'inferno, Adelphi, Milano 2011, pp. 300.
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Gialli
- Anne Perry, Il fiume della vendetta, Mondadori, Milano 2018, pp. 294, euro 5,90.
- Ellery Queen, L'origine del male, Mondadori, Milano 1974, 2018, pp. 210, euro 5,90.
- Ruth Rendell, Il pozzo della morte, Mondadori, Milano 2018, pp. 252, euro 5,90.
- Mickey Spillane, Max Allan Collins, La legge di Mike Hammer, Mondadori, Milano 2018, pp. 224, euro 6,50.

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

11. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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