[Nonviolenza] Telegrammi. 2984



 TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2984 del 21 febbraio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. "Un ragionamento nonviolento sulle elezioni del 4 marzo". Un incontro di riflessione a Viterbo
2. Ida Magli
3. Riccardo Peloso
4. Karel Kosik
5. Laudomia Bonanni
6. Maria Teresa Regard
7. Vittore Fiore
8. Mary Lasker
9. Elena Albertini
10. Michail Solochov
11. Foiso Fois
12. Carlo Venegoni
13. Gershom Scholem
14. Dimitar Pesev
15. Enrico Minio
16. Salvatore Angelo Gitti
17. Malcolm X
18. Missak Manouchian
19. Rino Della Negra
20. Spartaco Fontanot
21. Cesare Luccarini
22. Amedeo Usseglio
23. Antoine Salvadori
24. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
25. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
26. "Non una di meno": L'8 marzo la marea femminista torna nelle strade: noi scioperiamo!
27. Segnalazioni librarie
28. La "Carta" del Movimento Nonviolento
29. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. "UN RAGIONAMENTO NONVIOLENTO SULLE ELEZIONI DEL 4 MARZO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 20 febbraio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Un ragionamento nonviolento sulle elezioni del 4 marzo".
Nel corso dell'incontro si e' ricostruito nella sua fenomenologia e nella sua genesi il quadro storico - politico, sociale, culturale - attuale e si e' messa in rilievo la necessita' di un persuaso impegno in difesa della democrazia e dei diritti umani, in primo luogo opponendosi alle forze politiche razziste e colluse coi poteri criminali e con il neofascismo.
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Marco Graziotti.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
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Una breve notizia su Marco Graziotti
Marco Graziotti e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Paolo Arena ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. E' laureato in Scienze della comunicazione e laureato magistrale in Filologia moderna. Tra i suoi lavori: "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon"; "Pubblicita' e controllo sociale. La pubblicita' come induzione al consumo ed organizzazione del consenso". ha realizzato anche una rilevante ricerca su "Riflessi nella letteratura e nel cinema della boxe come realta' complessa e specchio della societa' della solitudine di massa e della sopraffazione e mercificazione universale", interpretando con adeguate categorie desunte dalle scienze umane e filologiche numerose opere letterarie e cinematografiche; e una ricerca sulle istituzioni e le politiche finanziarie europee, "La crisi dell'euro e del sistema economico mondiale: come porre fine alla speculazione", facendo specifico riferimento alle analisi di Luciano Gallino e di Francesco Gesualdi.
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Le persone partecipanti all'incontro, oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae"; ed auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; salvare le vite e' il primo dovere.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, disarmo, smilitarizzazione; riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani; difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

2. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". IDA MAGLI

Il 21 febbraio 2016 moriva Ida Magli, illustre antropologa impegnata per i diritti delle donne e contro ogni potere oppressivo. Taluni scritti dei suoi tardi anni non le rendono giustizia.

3. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RICCARDO PELOSO

Il 21 febbraio 2012 moriva Riccardo Peloso, critico d'arte, giornalista, attivista del movimento gay.

4. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". KAREL KOSIK

Il 21 febbraio 2003 moriva Karel Kosik, antifascista, filosofo, dissidente.

5. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LAUDOMIA BONANNI

Il 21 febbraio 2002 moriva Laudomia Bonanni, scrittrice.

6. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARIA TERESA REGARD

Il 21 febbraio 2000 moriva Maria Teresa Regard, partigiana, giornalista e scrittrice.

7. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". VITTORE FIORE

Il 21 febbraio 1999 moriva Vittore Fiore, antifascista e meridionalista illustre.

8. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARY LASKER

Il 21 febbraio 1994 moriva Mary Lasker, filantropa che fortemente contribui' a promuovere la ricerca sul cancro.

9. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ELENA ALBERTINI

Il 21 febbraio 1990 moriva Elena Albertini, diarista e testimone della Resistenza.

10. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MICHAIL SOLOCHOV

Il 21 febbraio 1984 moriva Michail Solochov, l'autore del Placido Don.

11. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". FOISO FOIS

Il 21 febbraio 1984 moriva Foiso Fois, antifascista, partigiano, pittore, critico d'arte, ricercatore e studioso delle tradizioni popolari.

12. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CARLO VENEGONI

Il 21 febbraio 1983 moriva Carlo Venegoni, militante comunista, antifascista, partigiano, parlamentare.

13. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". GERSHOM SHOLEM

Il 21 febbraio 1982 moriva Gershom Sholem, l'immenso studioso della Qabbalah.

14. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". DIMITAR PESEV

Il 21 febbraio 1973 moriva Dimitar Pesev, che si oppose alle deportazioni.

15. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ENRICO MINIO

Il 21 febbraio 1973 moriva Enrico Minio, militante comunista, antifascista, partigiano, parlamentare.

16. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SALVATORE ANGELO GITTI

Il 21 febbraio 1971 moriva Salvatore Angelo Gitti, antifascista, partigiano, parlamentare.

17. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MALCOLM X

Il 21 febbraio 1965 moriva Malcolm X, compagno di lotte di tutti gli oppressi.

18. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MISSAK MANOUCHIAN

Il 21 febbraio 1944 moriva Missak Manouchian, militante comunista, partigiano, torturato e ucciso dai nazisti.

19. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RINO DELLA NEGRA

Il 21 febbraio 1944 moriva Rino Della Negra, figlio di emigrati italiani in Francia, partigiano, ucciso dai nazisti.

20. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SPARTACO FONTANOT

Il 21 febbraio 1944 moriva Spartaco Fontanot, partigiano, ucciso dai nazisti.

21. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CESARE LUCCARINI

Il 21 febbraio 1944 moriva Cesare Luccarini, militante comunista, emigrato in Francia, partigiano, ucciso dai nazisti.

22. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". AMEDEO USSEGLIO

Il 21 febbraio 1944 moriva Amedeo Usseglio, partigiano, ucciso dai nazisti.

23. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANTOINE SALVADORI

Il 21 febbraio 1944 moriva Antoine Salvadori, partigiano, ucciso dai nazisti.

24. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

25. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

26. APPELLI. "NON UNA DI MENO": L'8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOi SCIOPERIAMO!
[Dal sito di "Non una di meno" (https://nonunadimeno.wordpress.com) riprendiamo e diffondiamo il seguente intervento]

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornera' nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether.
Sara' sciopero femminista perche' pretendiamo una trasformazione radicale della societa': scioperiamo contro la violenza economica, la precarieta' e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e liberta' di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.
Sappiamo che scioperare e' sempre una grandissima sfida, perche' ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto e' difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare puo' sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.
Lo sciopero dell'8 marzo in Italia dovra' affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.
Sappiamo anche, pero', che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.
Quest'anno, alcuni sindacati hanno gia' dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all'appello. Di fronte alla piu' grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest'occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.
Lo sciopero femminista coinvolgera' il lavoro produttivo e riproduttivo, andra' oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unira' le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.
In questi mesi di campagna elettorale, non c'e' lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza pero' riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza piu' brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro liberta' di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessita'/volonta' di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci e' il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.
Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia ne' il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci cio' che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.
Il nostro movimento eccede l'esistente, attraversa frontiere, lingue, identita' e scale sociali per costruire nuove geografie.
Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrera' ancora una volta la sua forza globale.
Noi scioperiamo!

27. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Sergio Paolo Bonanni, Invito alla lettura di Abelardo, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2003, 2004, pp. 96.
- John Ruskin, Selected Writings, Oxford University Press 2004, pp. XXXVIII + 330.
- Alfred Simon, Moliere par lui-meme, Seuil, Paris 1970, pp. 192.
*
Riedizioni
- Primo Levi, La chiave a stella, Einaudi, Torino 1978, 2014, Rcs, Milano 2018, pp. 202, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

28. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

29. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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