[Nonviolenza] Archivi. 207



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 207 dell'11 novembre 2016

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2014 (parte quinta)

2. Ad alcune persone amiche della nonviolenza

3. La nonviolenza non indossa il frac

4. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" esprime sostegno alla richiesta di una legge che disponga la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza della nonviolenza

5. Il primo dovere

6. Queste stragi ti riguardano

7. Polizia e nonviolenza. Un incontro di studio a Viterbo

8. Nonviolenza significa...

9. In memoria di Marc Bloch

10. Ad alcune personalita' intellettuali ed accademiche amiche della nonviolenza e ad alcuni centri di ricerca e iniziativa per la pace e i diritti umani

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2014 (PARTE QUINTA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2014.

 

2. AD ALCUNE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA

 

Oggetto: un impegno diretto per una legge per la formazione di tutti gli operatori delle forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Care amiche e cari amici,

gentili signore e signori,

spettabili associazioni, organizzazioni, movimenti, istituzioni,

ci permettiamo di scrivervi per formularvi una richiesta di impegno.

Come forse gia' saprete, abbiamo ripreso da alcune settimane l'iniziativa affinche' il parlamento approvi una legge per la formazione di tutti gli operatori delle forze di polizia (sia statali che locali) alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Ci impegnammo particolarmente a tal fine gia' nel 2001, dopo la tragedia di Genova, ed ottenemmo allora che numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti politici sottoscrivessero congiuntamente una medesima proposta di legge per questo; ma purtroppo dopo la presentazione essa non fu mai "calendarizzata" nei lavori parlamentari (ovvero non se ne inizio' mai l'esame nelle commissioni parlamentari competenti), cosicche' l'iniziativa resto' senza esito.

Da allora sono comunque aumentate le esperienze formative a livello locale, ed e' proseguita una riflessione in merito.

*

Vorremmo riuscire adesso ad ottenere qualche ulteriore progresso, ed a tal fine chiediamo anche il vostro aiuto.

In particolare vorremmo:

a) premere con piu' ampiezza e quindi efficacia verso il governo (poiche' il provvedimento normativo per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza potrebbe anche essere varato motu proprio dal governo);

b) premere con piu' ampiezza e quindi efficacia verso il parlamento: alcuni deputati ed alcuni senatori hanno gia' espresso il loro impegno, ma vorremmo premere su altri ancora, e vorremmo se non persuadere almeno informare adeguatamente tutti i parlamentari;

c) proporre agli enti locali - in primo luogo i Comuni - di avviare subito corsi di formazione per le loro forze di polizia locale; ed analoghe proposte formulare alle articolazioni territoriali delle cinque polizie statali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Corpo di Polizia Penitenziaria) e quindi anche, ovviamente, a Questure e Prefetture;

d) promuovere una piu' ampia coscientizzazione dell'opinione pubblica in merito;

e) produrre e raccogliere ulteriori materiali di riflessione e di documentazione, e promuovere (anche in collaborazione con istituzioni locali e statali, e particolarmente le Universita' ed altri istituti di cultura, di servizio sociale, di pubblica amministrazione, di ricerca e di formazione) la "formazione di formatori" ad hoc.

*

Praticamente le richieste che vi formuliamo in questa fase iniziale della campagna, qualora foste d'accordo, sono le seguenti:

1. prendere posizione pubblicamente a favore della formazione degli operatori delle forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza;

2. inviare lettere a ministri e parlamentari a sostegno della richiesta di un atto normativo a tal fine;

3. promuovere e diffondere prese di posizione in merito di associazioni, movimenti, istituzioni, personalita' significative;

4. inviare lettere ai mass-media per richiamare la loro attenzione sulla proposta;

5. inviare proposte ad hoc ai Comuni, alle Prefetture, alle Questure, alle articolazioni locali delle varie polizie statali;

6. promuovere incontri di riflessione in merito;

7. redigere contributi di riflessione e proposta e farli circolare per promuovere un piu' ampio ed approfondito dibattito pubblico e predisporre materiali di documentazione utili;

8. segnalarci materiali, proposte, contatti.

*

Come materiali di base gia' utilizzabili, alleghiamo in calce:

a) una bozza di lettera al governo;

b) una bozza di lettera ai parlamentari;

c) una bozza di lettera ai Comuni.

Segnaliamo che gli indirizzi e-mail di tutti i ministeri sono nel sito del Governo (www.governo.it).

Gli indirizzi e-mail di tutti i parlamentari sono nei siti del Senato della Repubblica (www.senato.it) e della Camera dei Deputati (www.camera.it).

Ogni Comune italiano ha un suo sito.

*

Alleghiamo in calce anche:

d) il resoconto di una conferenza stampa svoltasi al Senato nel 2001 (che riassume anche alcuni termini essenziali della proposta);

e) una minima bibliografia essenziale di riferimento.

Segnaliamo anche i materiali contenuti nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1662 e 1665,

url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00015.html

e http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00024.html

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Grazie fin d'ora e un cordiale saluto.

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Allegato a) Una bozza di lettera al governo

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato b) Una bozza di lettera ai parlamentari

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato c) Una bozza di lettera ai Comuni

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato d) Resoconto della conferenza stampa tenuta al Senato il 6 dicembre 2001

-Si e' svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza

Si e' svolta oggi, giovedi' 6 dicembre 2001, presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica a Roma, la conferenza stampa di presentazione pubblica della proposta di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento delle forze di polizia" che ha come primo firmatario il senatore Achille Occhetto ed e' stata sottoscritta da vari parlamentari di diverse forze politiche; e' la proposta di legge che prevede la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza.

- Resoconto della conferenza stampa

La conferenza stampa e' stata presieduta dal senatore Cesare Salvi, vicepresidente del Senato della Repubblica.

Il senatore Achille Occhetto ha illustrato la proposta di legge, ricostruendone le motivazioni ed analizzando il contesto attuale.

Il senatore Guido Calvi ha definito la proposta di legge come un atto di civilta' ed ha evidenziato come essa affermi il principio della legalita'.

Il regista Citto Maselli e' intervenuto anche a nome degli altri registi cinematografici presenti (tra cui alcuni veri e propri monumenti viventi della cultura italiana come Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo).

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Peppe Sini ha ricostruito la genesi della proposta, il coinvolgimento nella elaborazione e discussione preliminare di tante associazioni (in primo luogo numerose associazioni sindacali e cuturali delle forze di polizia), istituzioni, movimenti nonviolenti, e di illustri studiosi di fama internazionale. Una proposta di legge "per" e non "contro"; una proposta di legge utile alle forze dell'ordine, utile alla legalita', utile alla sicurezza pubblica ed al rispetto e alla promozione dei diritti umani.

Il senatore Francesco Martone ha inquadrato l'iniziativa nell'ambito di un piu' ampio impegno per la democrazia e la legalita'.

Il senatore Luigi Malabarba ha analizzato l'importanza dell'iniziativa anche in relazione a rilevanti vicende politiche, sociali e culturali odierne.

Il senatore Vittorio Parola, una figura tra le piu' qualificate dell'impegno democratico e della societa' civile, ha sottolineato l'importanza della scelta della nonviolenza come risorsa per la societa'.

La conferenza stampa e' stata un'occasione di riflessione particolarmente rilevante; la partecipazione e' stata ampia ed assai qualificata.

Tra i presenti alla conferenza segnaliamo anche la senatrice Tana De Zulueta ed altri parlamentari; una figura storica del movimento sindacale di polizia come il dottor Delfino Santaniello; l'onorevole Franco Grillini, una delle figure piu' rilevanti della societa' civile; il sociologo Maurizio Fiasco, profondo studioso dei temi della sicurezza pubblica; personalita' della cultura come i registi cinematografici Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Daniele Segre.

Alla conferenza sono pervenuti messaggi di saluto da parte di illustri studiosi e rappresentanti della cultura e dell'impegno nonviolento, come il professor Alberto L'Abate, il peace-researcher Giovanni Scotto, il direttore di "Azione Nonviolenta" Mao Valpiana.

- Una riflessione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo (la struttura pacifista nonviolenta che da oltre un anno ha promosso l'iniziativa), commentando la presentazione della proposta di legge, ha sottolineato che la nonviolenza e' una grande risorsa per la democrazia, la legalita', i diritti umani; ed oggi piu' che mai vi e' bisogno dell'impegno di tutti in difesa ed a promozione della legalita', della democrazia, dei diritti umani.

Sini ha inoltre evidenziato come la proposta di legge vuole mettere a disposizione di tutto il personale delle forze dell'ordine i valori e gli strumenti teorici e pratici della nonviolenza; proprio perche' le forze dell'ordine svolgono una funzione decisiva di difesa della sicurezza pubblica, di tutela della legalita', di garanzia del rispetto dei diritti di tutte le persone, cosi' come prevede l'ordinamento vigente, e' utile e necessario che possano disporre di una formazione che permetta di avvalersi delle grandi risorse della nonviolenza sul piano formativo, comunicativo, relazionale ed operativo.

Il responsabile della struttura pacifista promotrice dell'iniziativa auspica che alla proposta di legge si associno tutti i parlamentari di qualunque schieramento politico che vogliano essere fedeli al dettato costituzionale, ed impegnarsi per la legalita', la democrazia e la difesa e promozione della sicurezza pubblica e dei diritti umani.

Peppe Sini segnala altresi' come gia' alcune istituzioni abbiano iniziato con i propri corpi di polizia locale la sperimentazione della formazione alla nonviolenza: ad esempio il Comune di Milano, che prevede la formazione alla nonviolenza dei vigili urbani, con la supervisione della professoressa Marianella Sclavi.

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha promosso anche un appello a tutti gli enti locali affinche' sostengano la proposta di legge e realizzino la formazione alla nonviolenza dei corpi di polizia locale (ad esempio i corpi di polizia municipale).

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Allegato e) Una minima bibliografia essenziale di riferimento

1. Alcuni testi specifici

- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002;

- Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003;

- Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007;

- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.

2. Alcuni testi di riferimento

- Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003;

- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993;

- Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982;

- Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005;

- Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009;

- Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014;

- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005;

- Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992);

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007;

- Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981;

- Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978;

- Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979;

- Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976;

- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996;

- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986;

- Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997;

- Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003;

- Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000;

- Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006;

- Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996;

- Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007;

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001;

- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006;

- Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971.

3. Dizionari

- Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977;

- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992;

- Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003;

- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

 

3. LA NONVIOLENZA NON INDOSSA IL FRAC

 

La nonviolenza non la trovi al ristorante.

Non la incontri al circolo dei nobili.

Non frequenta la scuola di buone maniere.

E' sempre fuori dall'inquadratura delle telecamere delle televisioni.

La nonviolenza non fa spettacolo.

La nonviolenza non vende consolazioni.

La nonviolenza non guarda la partita.

*

E' nel conflitto che la nonviolenza agisce.

Dove vi e' chi soffre, li' interviene la nonviolenza.

Dove vi e' ingiustizia, li' interviene la nonviolenza.

Non la trovi nei salotti e nelle aule.

Non la trovi tra chi veste buoni panni.

Non la trovi dove e' lustra l'epidermide e non brontola giammai lo stomaco.

La nonviolenza e' dove c'e' la lotta per far cessare tutte le violenze.

La nonviolenza e' l'umanita' in cammino per abolire ogni sopraffazione.

*

Non siede nel consiglio di amministrazione.

Non si abbuffa coi signori eccellentissimi.

Non ha l'automobile, non ha gli occhiali da sole, non ha il costume da bagno.

Condivide la sorte delle oppresse e degli oppressi.

Quando vince rinuncia a ogni potere.

Non esiste nella solitudine.

Sempre pensa alla liberta' del prossimo, sempre pensa al riscatto del vinto, sempre pensa ad abbattere i regimi e di poi a riconciliare gli animi.

Sa che il male e' nella ricchezza, sa che il bene e' la condivisione; sa che si puo' e si deve liberare ogni persona e quindi questo vuole: la liberta' di tutte, la giustizia, la misericordia.

*

La nonviolenza e' l'antibarbarie.

La nonviolenza e' il riconoscimento della dignita' di ogni essere vivente.

La nonviolenza e' questa compassione: sentire insieme, voler essere insieme, dialogo infinito, colloquio corale, miracolo dell'incontro e della nascita; l'intera umanita' unita contro il male e la morte; si', se possiamo dirlo in un soffio e in un sorriso: tutti per uno, uno per tutti.

La nonviolenza e' la lotta che salva.

*

Ha volto e voce di donna, sa mettere al mondo il mondo, il suo tocco risana le ferite, i suoi gesti sono limpida acqua, i suoi atti recano luce; sempre lotta per la verita' ed il bene, usa solo mezzi coerenti con il fine della verita' e del bene. Sa che il mondo e' gremito di persone, cosi' fragili, smarrite e sofferenti. Sa che la sua lotta deve esser la piu' ferma; e deve essere la piu' delicata.

Quando la plebe all'opra china si rialza: li' e' la nonviolenza.

Quando lo schiavo dice adesso basta, li' e' la nonviolenza.

Quando le oppresse e gli oppressi cominciano a lottare per un'umanita' di persone tutte libere ed eguali in diritti, li', li' e' la nonviolenza.

Quando ti svegli ed entri nella lotta, la nonviolenza gia' ti viene incontro.

*

La nonviolenza e' una buona cosa.

E' questa buona cosa che fai tu quando fai la cosa giusta e necessaria.

 

4. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" ESPRIME SOSTEGNO ALLA RICHIESTA DI UNA LEGGE CHE DISPONGA LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA CONOSCENZA DELLA NONVIOLENZA

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime pieno sostegno alla richiesta di una legge che disponga la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Come gia' e' stato scritto, "Riteniamo di fondamentale importanza che a tutti gli operatori delle forze dell'ordine siano messe a disposizione con apposite attivita' di formazione, di addestramento e di aggiornamento le conoscenze e le risorse della nonviolenza come strumentazioni teoriche e pratiche di particolare utilita' per interpretare e gestire situazioni complesse e critiche, inverando il pieno rispetto della legalita', della democrazia, della dignita' e dei diritti umani.

"Ricordiamo come gia' nel 2001, dopo la tragedia di Genova, fu presentata una proposta di legge a tal fine, avente a primo firmatario l'allora senatore Achille Occhetto e sottoscritta da parlamentari di tutti gli schieramenti; ma quella proposta di legge non fu poi "calendarizzata" nei lavori parlamentari e resto' quindi purtroppo lettera morta.

"In questi giorni il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, promotore dell'iniziativa gia' nel 2001, ha nuovamente proposto a vari parlamentari di presentare un disegno di legge a tal fine, ricevendo gia' alcune prime positive risposte.

"Sosteniamo l'iniziativa ed invitiamo a nostra volta tutti i parlamentari solleciti del pubblico bene a presentare, discutere ed approvare al piu' presto una legge che disponga la formazione delle forze di polizia alla nonviolenza".

Inviamo altresi' i Comuni, che tutti dispongono di Corpi di polizia locale, le Questure e le Prefetture, cosi' come tutte le articolazioni territoriali delle cinque polizie statali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Corpo di Polizia Penitenziaria) ad avviare subito esperienze locali di formazione di tutti gli operatori alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza, seguendo i numerosi e persuasivi esempi gia' realizzati sia all'estero che in Italia.

Al riguardo segnaliamo la disponibilita' di alcune utili pubblicazioni, come ad esempio: Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002; Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003; Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007; Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003; ed ancora, per ulteriori approfondimenti: Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003; Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993; Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982; Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005; Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009; Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014; Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005; Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992); Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007; Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981; Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978; Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979; Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976; Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996; Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986; Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997; Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003; Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006; Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007; Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001; Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006; Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971; ed infine, per l'inquadramento di concetti fondamentali: Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977; Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992; Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003; Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

*

Come e' stato scritto: "Tutti sanno quanto sia arduo il lavoro delle forze dell'ordine. E quanto rischioso. A maggior ragione occorre che chi lo svolge non sia incline alla violenza, o peggio ancora preda del culto della violenza. Il potere che lo stato delega alle forze di polizia e' cruciale: l'esercizio concreto del monopolio della forza. Chi ne dispone deve essere proprio per questo adeguatamente preparato per evitare di abusarne. Formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle fondamentali risorse concettuali e tecniche, analitiche ed operative proprie della nonviolenza e' assolutamente decisivo. E necessario. E urgente. Formare le polizie nazionali e le polizie locali alla conoscenza e all'uso della nonviolenza ci sembra indispensabile, per evitare che si ripetano altre tragedie, per garantire i diritti e i doveri di tutti, per promuovere il rispetto della vita e della dignita' di ogni persona".

Formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza e' cosa utile ed opportuna, e' una effettiva necessita'; sollecitiamo il Governo, il Parlamento, i Comuni e tutte le istituzioni della Repubblica Italiana competenti ad un immediato impegno in tal senso.

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 14 giugno 2014

 

5. IL PRIMO DOVERE

 

Il primo dovere e' non uccidere.

E quindi far cessare le stragi.

Opporsi a tutte le guerre.

Opporsi a tutte le uccisioni.

Opporsi a tutte le vendette.

Opporsi a tutte le sopraffazioni.

Opporsi a tutte le ideologie e le prassi che negano il valore assoluto di ogni singola esistenza umana.

Opporsi a tutti i poteri che considerano le persone come mezzi e non come fini.

Opporsi a tutte le violenze.

Opporsi a tutte le menzogne (essendo la menzogna una violenza a cio' che vi e' di piu' proprio delle persone: la capacita' di capire, la coscienza, l'intelligenza).

*

Chiamiamo nonviolenza l'esplicitazione e l'affermazione concreta e coerente di tutte le implicazioni di questo primo dovere: non uccidere.

Chiamiamo nonviolenza il riconoscimento del dovere di salvare le vite.

Chiamiamo nonviolenza la consapevolezza della pluralita' e del limite, e l'impegno ad agire nei confronti degli altri cosi' come vorremmo che gli altri agissero nei nostri confronti.

Chiamiamo nonviolenza la persuasione che occorre rispettare la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano e di tutto il mondo vivente.

 

6. QUESTE STRAGI TI RIGUARDANO

 

Le stragi dei migranti nel Mediterraneo suscitano un sentimento e due ragionamenti, ovvero due proposte: una in termini di intervento immediato, l'altra in termini di programma politico di prospettiva ed insieme urgente.

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Il sentimento: vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera; vi e' una sola umanita' che si incarna in persone ciascuna diversa da tutte le altre e tutte egualmente titolari dei medesimi diritti: alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; vi e' una sola umanita' e tu sai che devi agire nei confronti di ogni altra persona esattamente cosi' come vorresti che ogni altra persona agisse nei tuoi confronti. E cosi' - con le parole di John Donne - non mandare a chiedere per chi suona la campana: ogni volta che la campana suona a morto, essa suona per te. Queste stragi ti riguardano, tu ne sei vittima.

E purtroppo, mi dico con orrore, poiche' e' a me stesso che in primo luogo parlo, ne sei anche in qualche misura il carnefice: godendo comunque di molti dei privilegi che ad altri sono negati e sottratti dal sistema delle diseguaglianze e della rapina; e soprattutto non essendo riuscito a impedire a un ordine iniquo del mondo di provocare queste stragi, ed alle infami misure razziste italiane ed europee di contribuire in enorme, decisiva misura a questo incessante massacro.

Questo orrore occorre farlo cessare, mi dico mentre grondano di sangue le mie mani.

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Occorre quindi fare due cose: la prima e immediata, consentire l'ingresso legale e sicuro in Italia e in Europa a tutte le persone in fuga dalla fame, dalla guerra e dalle dittature; consentire a tutte le persone di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro: organizzando quindi con le pubbliche risorse il trasporto, l'accoglienza e l'assistenza secondo democrazia e legalita'; sconfiggendo cosi' le mafie schiaviste e i razzisti assassini con la forza della legalita' e della solidarieta'.

Lo ripeto una volta ancora, lo ripeto dal secolo scorso: e' questo cio' che occorre fare come intervento immediato: non solo soccorrere in mare, ma organizzare e garantire il trasporto gratuito con mezzi pubblici in modo legale e sicuro per tutte le vittime delle dittature, delle guerre e della fame. Ovvero inverare quanto dispone l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

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Secondo. La migrazione e' una conseguenza: di un ordine brutalmente coloniale e dispotico del mondo che consente lo spreco e provoca la fame, la fame da cui giustamente le vittime innocenti cercano di fuggire; l'ordine della schiavitu', delle dittature e delle guerre: la schiavitu', le dittature e le guerre da cui giustamente le vittime innocenti cercano di fuggire.

Fine delle guerre e delle dittature, abolizione ovunque della schiavitu', relazioni di giustizia e di cooperazione tra i popoli, rispetto ovunque dei diritti umani: questo farebbe cessare le migrazioni (insieme facendo cessare gli insanguinati superprofitti delle multinazionali, l'efferato dominio dei signori della guerra e delle mafie, lo scialo ignobile e l'alacre distruzione della biosfera cui si dedicano oggi a livello planetario le classi dominanti ed i loro funzionari privati e pubblici, il regime della corruzione ed il modo di produzione che chiamiamo capitalista per non dire il vero suo nome di tigre: predatorio, schiavista, disumano ed onnidistruttivo).

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Vi e' una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Abolire subito tutte le scellerate misure razziste, schiaviste, assassine.

Soccorrere e rispettare ogni essere umano.

 

7. POLIZIA E NONVIOLENZA. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 15 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Polizia e nonviolenza: per la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza".

Nel corso dell'incontro e' stata presentata la proposta di legge ad hoc che parlamentari di tutte le forze politiche sottoscrissero nel 2001, ed e' stata data notizia degli sviluppi dell'iniziativa di queste settimane per una nuova presentazione di una proposta di legge a tal fine; cosi' come e' stata data notizia delle ormai numerose e rilevanti esperienze sia all'estero che in Italia di formazione delle forze dell'ordine sia statali che locali alla conoscenza e all'uso della nonviolenza.

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Parte dell'incontro e' stata dedicata alla presentazione di alcuni dei libri di riferimento proposti orientativamente come utili strumenti per l'attivita' formativa in tal senso:

a) alcuni testi specifici: Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002; Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003; Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007; Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003;

b) alcuni testi per l'approfondimento: Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003; Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993; Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982; Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005; Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009; Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014; Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005; Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992); Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007; Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981; Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978; Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979; Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976; Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996; Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986; Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997; Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003; Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006; Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007; Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001; Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006; Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971;

c) alcuni testi per l'inquadramento di concetti fondamentali: Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977; Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992; Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003; Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rivolto un appello alle associazioni ed ai movimenti impegnati per la pace, per la solidarieta' e i diritti umani, per la democrazia e la legalita', cosi' come a tutte le istituzioni variamente competenti in materia, affinche' si impegnino sia a promuovere esperienze locali di formazione (ad esempio dei corpi di polizia comunale), sia a premere nonviolentemente sul Governo e sul Parlamento affinche' sia al piu' presto approvata una legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza, legge che sarebbe di grande valore e di grande utilita', e attraverso la sua applicazione potrebbe significativamente contribuire alla sicurezza e all'incolumita' di tutte le persone, e finanche a prevenire terribili tragedie.

 

8. NONVIOLENZA SIGNIFICA...

 

Nonviolenza significa opposizione alla violenza, e' quindi il contrario della violenza e della vilta', e' la lotta contro la violenza.

Nonviolenza significa antimilitarismo, opposizione agli eserciti e alle armi, e quindi significa disarmo, democrazia e responsabilita', libera associazione e cooperazione per il bene comune, uguaglianza nella diversita', aiuto a chi ne ha bisogno.

Nonviolenza significa antibarbarie, opposizione alla barbarie, quindi significa civilta', convivenza, condivisione, solidarieta'.

Nonviolenza significa antirazzismo, opposizione a tutte le ideologie e le prassi del pregiudizio e della discriminazione e dell'oppressione e della denegazione, quindi significa riconoscimento dell'umanita' di tutti gli esseri umani, e riconoscenza per l'esistenza di tutti gli esseri umani e dell'umanita' come cammino, eredita' ed impresa comune. Una sola umanita', incarnata in persone tutte diverse e tutte uguali in diritti, tutte bisognose dell'aiuto altrui e tutte capaci di dono.

Nonviolenza significa antifascismo, antimafia, antimaschilismo. Perche' la nonviolenza e' riconoscimento e lotta per l'affermazione del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla pace, alla giustizia, alla solidarieta', alla condivisione dei beni e del bene comune.

Nonviolenza significa valore infinito di ogni essere vivente e del mondo vivente tutto.

Nonviolenza significa forza della verita', amore della verita', la verita' che e' amore, l'amore che riconosce e libera, protegge ed unisce.

Infine, nonviolenza significa che tu, come tutte e tutti, sei responsabile di tutto.

 

9. IN MEMORIA DI MARC BLOCH

 

Si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 16 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Marc Bloch, nell'anniversario della morte dell'illustre storico ed eroe della Resistenza assassinato dai nazisti il 16 giugno 1944.

Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere principali di Bloch.

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Marc Bloch, iIlustre storico, nato a Lione nel 1886, docente universitario a Strasburgo e alla Sorbona, fondatore con Lucien Febvre delle "Annales d'histoire economique et sociale" che hanno cosi' potentemente contribuito al rinnovamento della storiografia. Impegnato nella Resistenza, fu assassinato dai nazisti nel 1944. Opere di Marc Bloch: tra i suoi lavori segnaliamo almeno I re taumaturghi, La societa' feudale, Apologia della storia, tutti editi da Einaudi. Opere su Marc Bloch: per un avvio cfr. Massimo Mastrogregori, Introduzione a Bloch, Laterza, Roma-Bari 2001.

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Concludendo la commemorazione il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rimarcato come nella fedelta' al ricordo di Marc Bloch e di tutti i martiri della Resistenza deve proseguire la lotta dell'umanita' per la verita' e la giustizia, per la liberta' e la solidarieta', per la pace e il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Nel ricordo di Marc Bloch, alla scuola di Marc Bloch, qui ed ora occorre opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.

Nel ricordo di Marc Bloch, alla scuola di Marc Bloch, qui ed ora occorre opporsi a tutte le guerra e a tutte le uccisioni.

Nel ricordo di Marc Bloch, alla scuola di Marc Bloch, qui ed ora occorre scegliere la nonviolenza, che e' la Resistenza antifascista che prosegue.

Vi e' una sola umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

La nonviolenza e' in cammino.

 

10. AD ALCUNE PERSONALITA' INTELLETTUALI ED ACCADEMICHE AMICHE DELLA NONVIOLENZA E AD ALCUNI CENTRI DI RICERCA E INIZIATIVA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI

 

Ad alcune personalita' intellettuali ed accademiche amiche della nonviolenza

e ad alcuni centri di ricerca e iniziativa per la pace e i diritti umani

Gentili signore e signori,

spettabili istituti,

come forse gia' saprete in queste settimane ci stiamo adoperando per rilanciare l'iniziativa che gia' conducemmo nel 2001 per addivenire a una legge che preveda la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza. Abbiamo gia' ricevuto positivi riscontri da alcuni senatori ed alcuni deputati, e speriamo vivamente che stavolta l'iniziativa non si areni dopo la presentazione del disegno di legge, ma si riesca ad ottenere la sua calendarizzazione nei lavori parlamentari e la conseguente discussione.

Insieme all'iniziativa per la legge (che avra' comunque tempi non brevi) abbiamo rilanciato anche la proposta di estendere subito a livello territoriale le esperienze locali gia' realizzate, in primo luogo chiedendo ai Comuni di promuovere attivita' di formazione alla nonviolenza per gli operatori dei corpi di polizia comunale.

Abbiamo infine iniziato da qualche giorno a chiedere a vari soggetti di impegnarsi in questa iniziativa in vario modo.

Con questa lettera vorremmo chiedere un contributo specifico anche a voi che operate nel campo dei saperi, della ricerca, della formazione, delle istituzioni culturali e delle pratiche intellettuali.

In particolare vorremmo chiedervi:

1. di prendere posizione a sostegno della proposta;

2. di elaborare riflessioni, progetti di attivita', programmi e materiali di studio;

3. di segnalarci pubblicazioni ed esperienze utili;

4. di far circolare la notizia dell'iniziativa ed i materiali che riterrete utili;

5. di promuovere occasioni di confronto e di approfondimento;

6. di dare la vostra disponibilita' come docenti in eventuali attivita' formative che le istituzioni interessate volessero realizzare.

*

Una minima documentazione sulla proposta ed alcuni primi materiali di supporto sono consultabili on line in vari numeri del nostro notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", e da ultimo particolarmente alle seguenti pagine web:

- http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00015.html

- http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00024.html

- http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00033.html

- http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00036.html

Grazie fin d'ora e un cordiale saluto

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 207 dell'11 novembre 2016

 

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