[Nonviolenza] Telegrammi. 2133



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2133 dell'11 ottobre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Fermare tutte le stragi

2. Hic et nunc, quid agendum

3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

4. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

5. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

6. In memoria di Vito Volterra

7. Bertolt Brecht: Per chi sta in alto

8. Bertolt Brecht: Il pane degli affamati e' stato mangiato

9. Bertolt Brecht: Quelli che portano via la carne dalle tavole

10. Bertolt Brecht: Chi sta in alto dice: pace e guerra

11. Bertolt Brecht: Quando chi sta in alto parla di pace

12. Bertolt Brecht: Quelli che stanno in alto

13. Bertolt Brecht: Sul muro c'era scritto col gesso

14. Bertolt Brecht: Chi sta in alto dice

15. Bertolt Brecht: La guerra che verra'

16. Bertolt Brecht: al momento di marciare molti non sanno

17. Bertolt Brecht: Generale, il tuo carro armato e' una macchina potente

18. Bertolt Brecht: Quando la guerra comincia

19. Bertolt Brecht: Mio fratello aviatore

20. Bertolt Brecht: Domande di un lettore operaio

21. Segnalazioni librarie

22. La "Carta" del Movimento Nonviolento

23. Per saperne di piu'

 

1. I COMPITI DELL'ORA. FERMARE TUTTE LE STRAGI

 

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

*

Opporsi a tutte le guerre.

Opporsi a tutte le uccisioni.

Opporsi a tutte le armi.

Opporsi a tutti gli eserciti.

*

Una sola umanita'.

 

2. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

[Riproponiamo ancora una volta]

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

3. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

4. REPETITA IUVANT. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

5. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

6. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI VITO VOLTERRA

 

Ricorre oggi, 11 ottobre, l'anniversario della scomparsa di Vito Volterra (Ancona, 3 maggio 1860 - Roma, 11 ottobre 1940).

*

Anche nel ricordo di Vito Volterra proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

7. TESTI. BERTOLT BRECHT: PER CHI STA IN ALTO

[Riproponiamo ancora una volta i seguenti versi contro la guerra estratti da Bertolt Brecht, Poesie di Svendborg, Einaudi, Torino 1976, nella traduzione di Franco Fortini.

Bertolt Brecht (1898-1956), scrittore, poeta, drammaturgo tedesco tra i maggiori del Novecento, nella sua opera e' rilevante l'impegno contro la guerra, contro il fascismo, contro l'oppressione sociale. Tra le opere di Bertolt Brecht segnaliamo in particolare l'utile volumetto per la scuola curato da Renato Solmi e dal Ccm di Torino: Bertolt Brecht, L'abici' della guerra, Einaudi, Torino 1975 e successive riedizioni. Ed ovviamente almeno le Poesie di Svendborg, sempre presso Einaudi, 1976 e successive riedizioni. Ma tantissime altre sue opere occorrerebbe citare qui, tutte in Italia edite da Einaudi. Opere su Bertolt Brecht: per un'introduzione cfr. il volume a cura di Roberto Fertonani, Per conoscere Bertolt Brecht, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni]

 

Per chi sta in alto

parlare di mangiare e' cosa bassa.

Si capisce: hanno gia'

mangiato, loro.

 

Chi sta in basso deve andarsene dal mondo

senza aver mangiato

un po' di carne buona.

 

Per pensare di dove venga e dove

vada, chi e' in basso,

nelle belle serate,

troppo e' sfinito.

 

I monti e il mare grande

non li hanno ancora visti

che il loro tempo gia' e' passato.

 

Se chi e' in basso non pensa

alla bassezza, mai

potra' venire in alto.

 

8. TESTI. BERTOLT BRECHT: IL PANE DEGLI AFFAMATI E' STATO MANGIATO

 

Il pane degli affamati e' stato mangiato.

Non si sa piu' cos'e' la carne. inutilmente

e' stato versato il sudore del popolo.

Gli allori sono stati

tagliati.

 

Dalle ciminiere delle fabbriche di munizioni

sale fumo.

 

9. TESTI. BERTOLT BRECHT: QUELLI CHE PORTANO VIA LA CARNE DALLE TAVOLE

 

Quelli che portano via la carne dalle tavole

insegnano ad accontentarsi.

Coloro ai quali il dono e' destinato

esigono spirito di sacrificio.

I ben pasciuti parlano agli affamati

dei grandi tempi che verranno.

Quelli che portano all'abisso la nazione

affermano che governare e' troppo difficile

per l'uomo qualsiasi.

 

10. TESTI. BERTOLT BRECHT: CHI STA IN ALTO DICE: PACE E GUERRA

 

Chi sta in alto dice: pace e guerra

sono di essenza diversa.

La loro pace e la loro guerra

sono come il vento e la tempesta.

 

La guerra cresce dalla loro pace

come il figlio dalla madre.

Ha in faccia

i suoi lineamenti orridi.

 

La loro guerra uccide

quel che alla loro pace

e' sopravvissuto.

 

11. TESTI. BERTOLT BRECHT: QUANDO CHI STA IN ALTO PARLA DI PACE

 

Quando chi sta in alto parla di pace

la gente comune sa

che ci sara' la guerra.

 

Quando chi sta in alto maledice la guerra

le cartoline precetto sono gia' compilate.

 

12. TESTI. BERTOLT BRECHT: QUELLI CHE STANNO IN ALTO

 

Quelli che stanno in alto

si sono riuniti in una stanza.

Uomo della strada

lascia ogni speranza.

 

I governi

firmano patti di non aggressione.

Uomo qualsiasi,

firma il tuo testamento.

 

13. TESTI. BERTOLT BRECHT: SUL MURO C'ERA SCRITTO COL GESSO

 

Sul muro c'era scritto col gesso:

vogliono la guerra.

Chi l'ha scritto

e' gia' caduto.

 

14. TESTI. BERTOLT BRECHT: CHI STA IN ALTO DICE

 

Chi sta in alto dice:

si va alla gloria.

Chi sta in basso dice:

si va alla fossa.

 

15. TESTI. BERTOLT BRECHT: LA GUERRA CHE VERRA'

 

La guerra che verra'

non e' la prima. Prima

ci sono state altre guerre.

Alla fine dell'ultima

c'erano vincitori e vinti.

Fra i vinti la povera gente

faceva la fame. Fra i vincitori

faceva la fame la povera gente egualmente.

 

16. TESTI. BERTOLT BRECHT: AL MOMENTO DI MARCIARE MOLTI NON SANNO

 

Al momento di marciare molti non sanno

che alla loro testa marcia il nemico.

La voce che li comanda

e' la voce del loro nemico.

E chi parla del nemico

e' lui stesso il nemico.

 

17. TESTI. BERTOLT BRECHT: GENERALE, IL TUO CARRO ARMATO E' UNA MACCHINA POTENTE

 

Generale, il tuo carro armato e' una macchina potente

spiana un bosco e sfracella cento uomini.

Ma ha un difetto:

ha bisogno di un carrista.

 

Generale, il tuo bombardiere e' potente.

Vola piu' rapido d'una tempesta e porta piu' di un elefante.

Ma ha un difetto:

ha bisogno di un meccanico.

 

Generale, l'uomo fa di tutto.

Puo' volare e puo' uccidere.

Ma ha un difetto:

puo' pensare.

 

18. TESTI. BERTOLT BRECHT: QUANDO LA GUERRA COMINCIA

 

Quando la guerra comincia

forse i vostri fratelli si trasformeranno

e i loro volti saranno irriconoscibili.

Ma voi dovete rimanere eguali.

 

Andranno in guerra, non

come ad un massacro, ma

ad un serio lavoro. Tutto

avranno dimenticato.

Ma voi nulla dovete dimenticare.

 

Vi verseranno grappa nella gola

come a tutti gli altri.

Ma voi dovete rimanere lucidi.

 

19. TESTI. BERTOLT BRECHT: MIO FRATELLO AVIATORE

 

Avevo un fratello aviatore.

Un giorno, la cartolina.

Fece i bagagli, e via,

lungo la rotta del sud.

 

Mio fratello e' un conquistatore.

Il popolo nostro ha bisogno

di spazio. E prendersi terre su terre,

da noi, e' un vecchio sogno.

 

E lo spazio che s'e' conquistato

sta sui monti del Guadarrama.

E' di lunghezza un metro e ottanta,

uno e cinquanta di profondita'.

 

20. TESTI. BERTOLT BRECHT: DOMANDE DI UN LETTORE OPERAIO

 

Tebe dalle Sette Porte, chi la costrui'?

Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.

Sono stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?

Babilonia, distrutta tante volte,

chi altrettante la riedifico'? In quali case,

di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori?

Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,

i muratori? Roma la grande

e' piena d'archi di trionfo. Su chi

trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio

Aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide

la notte che il mare li inghiotti', affogavano urlando

aiuto ai loro schiavi.

 

Il giovane Alessandro conquisto' l'India.

Da solo?

Cesare sconfisse i Galli.

Non aveva con se' nemmeno un cuoco?

Filippo di Spagna pianse, quando la flotta

gli fu affondata. Nessun altro pianse?

Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi

oltre a lui, l'ha vinta?

 

Una vittoria ogni pagina.

Chi cucino' la cena della vittoria?

Ogni dieci anni un grand'uomo.

Chi ne pago' le spese?

 

Quante vicende,

tante domande.

 

21. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Milan Kundera, Il valzer degli addii, Adelphi, Milano 1989, 2009, pp. 254.

- Milan Kundera, Jacques e il suo padrone, Adelphi, Milano 1993, 2010, pp. 116.

- Milan Kundera, Il libro del riso e dell'oblio, Adelphi, Milano 1991, 2009, pp. 278.

 

22. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

23. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2133 dell'11 ottobre 2015

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