[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 129



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 129 dell'8 ottobre 2015

 

In questo numero:

1. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

2. Trentacinque meditazioni di Mao Valpiana per l'iniziativa nonviolenta del 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele"

3. Mao Valpiana: Il piu' grande crimine contro l'umanita'

4. Mao Valpiana: Non festa ma lutto

5. Mao Valpiana: Tutte le guerre sono inutili stragi

6. Mao Valpiana: Un anno sull'altipiano

7. Mao Valpiana: Una lettera di don Milani

8. Mao Valpiana: Antimilitariste e antifasciste

9. Mao Valpiana: Obiettori di coscienza contro la guerra

10. Mao Valpiana: La testimonianza di Ungaretti

11. Mao Valpiana: Con Tolstoj la nonviolenza contro la guerra

12. Mao Valpiana: Ne' un uomo ne' un soldo per la guerra

13. Mao Valpiana: Il monumento antimilitarista di Gino Scarsi

14. Mao Valpiana: La guerra e' sempre tragedia, lutto, violenza

15. Mao Valpiana: La memoria delle vittime, l'impegno contro le guerre

16. Mao Valpiana: Disarmare subito

17. Mao Valpiana: Ogni vittima ha il volto di Abele, ma nessuno tocchi Caino

18. Mao Valpiana: Con il metodo della nonviolenza

19. Mao Valpiana: Tutta la forza della nonviolenza per opporci integralmente alla guerra

20. Mao Valpiana: Il piu' grande crimine contro l'umanita'

21. Mao Valpiana: La storia di ogni guerra

22. Mao Valpiana: Solo quando

23. Mao Valpiana: Il senso piu' profondo

24. Mao Valpiana: Una nuova realta'

25. Mao Valpiana: Una storia dimenticata

26. Mao Valpiana: Un massacro

27. Mao Valpiana: La guerra, oggi

28. Mao Valpiana: I costi

29. Mao Valpiana: Disarmo

30. Mao Valpiana: Abele, Caino

31. Mao Valpiana: C'e' un solo modo per estirpare la guerra

32. Mao Valpiana: Dire no alla guerra e scegliere la nonviolenza

33. Mao Valpiana: La scelta antimilitarista della nonviolenza

34. Mao Valpiana: Solo vittime della guerra

35. Mao Valpiana: Oggi

36. Mao Valpiana: Se la vita di ogni essere e' sacra...

37. Mao Valpiana: La memoria e l'impegno

38. Hic et nunc, quid agendum

 

1. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

2. REPETITA IUVANT. TRENTACINQUE MEDITAZIONI DI MAO VALPIANA PER L'INIZIATIVA NONVIOLENTA DEL 4 NOVEMBRE "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

 

Nel 2011 Mao Valpiana, una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, accetto' generosamente la proposta di accompagnare per un intero mese la preparazione dell'iniziativa nonviolenta per il 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele" con una meditazione al giorno.

Le riproponiamo ancora una volta tutte insieme qui.

*

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". E' stato fondamentale ideatore, animatore e portavoce dell'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile 2014 e coordina la campagna "Un'altra Difesa e' possibile". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010.

 

3. MATERIALI. MAO VALPIANA: IL PIU' GRANDE CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

 

"La guerra e' il piu' grande crimine contro l'umanita'", cosi' dice la carta costitutiva dell'Internazionale dei nonviolenti (la War Resisters International), e per questo il 4 novembre - anniversario della conclusione del primo conflitto mondiale - vogliamo commemorare tutte le vittime di quel massacro, con un impegno solenne: mai piu' eserciti e guerre.

 

4. MATERIALI. MAO VALPIANA: NON FESTA MA LUTTO

 

"Non festa ma lutto", era scritto su uno dei primi manifesti del Movimento Nonviolento che giovincello incollavo sui muri della mia citta'.

"Non festa ma lutto" e' ancora la grande verita' che gli amici della nonviolenza proclamano il 4 novembre.

 

5. MATERIALI. MAO VALPIANA: TUTTE LE GUERRE SONO INUTILI STRAGI

 

"Un'inutile strage" defini' il Pontefice la prima guerra mondiale. Ogni guerra e' inutile. Ogni guerra e' una strage. Tutte le guerre sono inutili stragi.

 

6. MATERIALI. MAO VALPIANA: UN ANNO SULL'ALTIPIANO

 

A chi vuole prepararsi adeguatamente alle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre che saranno celebrate il prossimo 4 novembre, consiglio di leggere, o rileggere, un capolavoro della letteratura italiana: "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu.

 

7. MATERIALI. MAO VALPIANA: UNA LETTERA DI DON MILANI

 

Un testo fondamentale, che dovrebbe essere studiato sui banchi di scuola, e' la lettera aperta ai cappellani militari toscani che don Lorenzo Milani invio' a tutti i quotidiani italiani il 23 febbraio 1965. Viene ripercorso un secolo di storia alla luce dell'articolo 11 della Costituzione.

Sarebbe bello se alle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre che saranno celebrate il prossimo 4 novembre, venissero letti brani di questo testo, incluso nella pubblicazione "L'obbedienza non e' piu' una virtu'" (Quaderno n. 4 di "Azione nonviolenta", Edizioni del Movimento Nonviolento).

 

8. MATERIALI. MAO VALPIANA: ANTIMILITARISTE E ANTIFASCISTE

 

La prima guerra mondiale apri' le porte al fascismo. Le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre che saranno celebrate il prossimo 4 novembre, saranno percio' antimilitariste e antifasciste.

 

9. MATERIALI. MAO VALPIANA: OBIETTORI DI COSCIENZA CONTRO LA GUERRA

 

Nel corso della prima guerra mondiale, i tribunali militari istruirono 100.000 processi per renitenza (nei confronti di chi non si era presentato) piu' altri 370.000 a carico di emigrati, 60.000 a carico di civili, ben 340.000 contro militari alle armi, per lo piu' per diserzione e rifiuto all'obbedienza.

Almeno un soldato su dodici fu processato; incalcolabile il numero dei fucilati sul campo per un semplice ordine di un superiore, o quelli uccisi in battaglia al minimo accenno di fuga.

Noi consideriamo tutti costoro "obiettori di coscienza" contro la guerra, e li onoreremo nelle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre che saranno celebrate il prossimo 4 novembre.

 

10. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA TESTIMONIANZA DI UNGARETTI

 

Durante le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre che saranno celebrate il prossimo 4 novembre, venga letta la poesia "San Martino del Carso", straziante componimento di Giuseppe Ungaretti, testimone e narratore della tragedia della "grande guerra".

*

Giuseppe Ungaretti: San Martino del Carso

Valloncello dell'Albero Isolato il 27 agosto 1916

 

Di queste case

non e' rimasto

che qualche

brandello di muro

 

Di tanti

che mi corrispondevano

non e' rimasto

neppure tanto

 

Ma nel cuore

nessuna croce manca

 

E' il mio cuore

il paese piu' straziato

 

11. MATERIALI. MAO VALPIANA: CON TOLSTOJ LA NONVIOLENZA CONTRO LA GUERRA

 

Tra i tanti scrittori, letterati, uomini di cultura, che hanno descritto e denunciato il crimine della guerra e della sue preparazione, indicando la via maestra della nonviolenza per uscire dalla follia bellica, Lev Tolstoj e' certamente il piu' grande.

I suoi romanzi e i suoi scritti morali sono una fonte preziosa per prepararci adeguatamente alle celebrazioni del 4 novembre dalla parte delle vittime, contro tutte le guerre e le uccisioni.

 

12. MATERIALI. MAO VALPIANA: NE' UN UOMO NE' UN SOLDO PER LA GUERRA

 

"Ne' un uomo, ne' un soldo per la guerra" e' il manifesto dell'obiezione di coscienza.

E' l'unica invocazione onesta per piangere e commemorare le vittime di tutte le guerre, che ricorderemo il 4 novembre.

 

13. MATERIALI. MAO VALPIANA: IL MONUMENTO ANTIMILITARISTA DI GINO SCARSI

 

Sul finire degli anni '70, lo scultore nonviolento Gino Scarsi (di Canale, in provincia di Cuneo), realizzo' un monumento antimilitarista dedicato "ai caduti di tutte le guerre". Il gruppo scultoreo raffigurava un'idra a tre teste (una con un cilindro con il simbolo del dollaro, una con il fez fascista, la terza con un berretto da generale) e un braccio impugnante un fucile modello '91 con baionetta che trafigge il corpo di un soldato disteso a terra. Il capitalismo, il totalitarismo, il militarismo, sono i carnefici di guerra; i caduti sono le vittime. Quel monumento, reso itinerante da una base munita di ruote, venne donato al Movimento Nonviolento, che lo fece esporre in molte citta' d'Italia.

Lo spirito dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che si terra' il prossimo 4 novembre, e' lo stesso di quel monumento antimilitarista.

 

14. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA GUERRA E' SEMPRE TRAGEDIA, LUTTO, VIOLENZA

 

La guerra e' sempre tragedia, lutto, violenza. I campi di sterminio nazisti, le stragi terroristiche, i bombardamenti sui civili, non sono tragici errori, ma la logica conseguenza della guerra.

Se davvero vogliamo onorare i caduti delle guerre, di tutte le guerre, passate, presenti e future, dobbiamo fare scelte di vita e non di morte, dobbiamo lavorare per abolire ed eliminare gli strumenti che preparano la guerra, primi fra tutti eserciti ed armi.

 

15. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA MEMORIA DELLE VITTIME, L'IMPEGNO CONTRO LE GUERRE

 

Celebrare l'anniversario della fine del primo conflitto mondiale, ricordarne i caduti, senza condannare le due guerre nelle quali il nostro paese e' oggi coinvolto, significa oltraggiare la memoria dei tantissimi giovani che hanno perso la vita nel 1915-18.

Per questo, il 4 novembre, noi vogliamo organizzare commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro le guerre in Afghanistan e in Libia.

 

16. MATERIALI. MAO VALPIANA: DISARMARE SUBITO

 

Dopo la prima guerra mondiale, vedove e orfani piansero.

Poi venne la seconda guerra mondiale, e i superstiti piansero.

Oggi si prepara la terza guerra mondiale: costruendo le armi che la renderanno possibile, finanziandola, organizzando ogni dettaglio.

Prima che l'umanita' pianga ancora, e' meglio disarmare, subito.

 

17. MATERIALI. MAO VALPIANA: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE, MA NESSUNO TOCCHI CAINO

 

"Abele fu pastore di greggi, e Caino agricoltore (...) Caino poi disse a suo fratello Abele: andiamo fuori, e quando furono in campagna Caino si scaglio' contro Abele e lo uccise. Il signore domando' a Caino: dov'e' Abele, tuo fratello? Egli rispose: non lo so, sono forse io il custode di mio fratello? Il Signore continuo': che hai fatto? la voce del sangue di tuo fratello grida dalla terra fino a me! ((...) Caino disse al Signore: la mia colpa e' troppo grande; ecco, tu mi scacci da questo luogo, io mi nascondero', ma chi mi incontrera' mi uccidera'. Il Signore gli rispose: chiunque uccidera' Caino sara' punito sette volte tanto. Poi il Signore mise un segno su Caino affinche' chiunque lo incontrasse non lo uccidesse" (Genesi, 4, 2-15).

Ogni vittima ha il volto di Abele, ma nessuno tocchi Caino.

 

18. MATERIALI. MAO VALPIANA: CON IL METODO DELLA NONVIOLENZA

 

Le celebrazioni nonviolente del 4 novembre, in memoria dei caduti di tutte le guerre e per rinnovare l'impegno contro tutti gli eserciti e tutte le armi, si svolgeranno esclusivamente con il metodo della nonviolenza.

Saranno rispettose e silenziose, sobrie e austere.

 

19. MATERIALI. MAO VALPIANA: TUTTA LA FORZA DELLA NONVIOLENZA PER OPPORCI INTEGRALMENTE ALLA GUERRA

 

Davanti ai monumenti e alle lapidi che ricordano i caduti in guerra, noi proviamo pieta'.

Facendo memoria dei morti del passato, pensiamo a chi oggi e' vittima della guerra.

Ci vergognamo sapendo che il nostro paese e' direttamente coinvolto nella guerra in Afghanistan e in Libia, e ci impegnamo solennemente ad utilizzare tutta la forza della nonviolenza per opporci integralmente alla guerra e alla sua preparazione.

 

20. MATERIALI. MAO VALPIANA: IL PIU' GRANDE CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

 

Quanti sono i morti di tutte le guerre? Quanti milioni?

Quanto sangue e' stato versato? Quante armi sono state usate?

Quante munizioni sono state sparate? Quante bombe sono state gettate?

Quanta disperazione? Quante lacrime? Quante distruzioni?

La guerra e' il piu' grande crimine contro l'umanita'.

 

21. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA STORIA DI OGNI GUERRA

 

Ecco. Il lupo e' stato preso. Chiuso in trappola e poi sgozzato. Le pecore esultano, ballano sulla sua carcassa. Non sanno ancora che il cacciatore e' l'orso, che si prepara al nuovo banchetto.

E' la storia di ogni guerra. Le vittime di ieri sono i carnefici di oggi.

Sola la nonviolenza trasforma vittime e carnefici in uomini liberi.

 

22. MATERIALI. MAO VALPIANA: SOLO QUANDO

 

La guerra non finisce.

La guerra continua anche quando i cannoni tacciono.

Continua nella preparazione di una nuova guerra.

La guerra finira' solo quando l'umanita' fara' la scelta nonviolenta di distruggere i cannoni e non costruire nuove armi.

La guerra morira' quando nascera' la nonviolenza.

 

23. MATERIALI. MAO VALPIANA: IL SENSO PIU' PROFONDO

 

Il senso piu' profondo dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", l'ha indicato Aldo Capitini in un suo scritto del 1936: "Tanto dilagheranno violenza e materialismo, che ne verra' stanchezza e disgusto; e dalle gocce di sangue che colano dai ceppi della decapitazione salira' l'ansia appassionata di sottrarre l'anima ad ogni collaborazione con quell'orrore, edi instaurare subito, a cominciare dal proprio animo (che e' il primo progresso), un modo nuovo di sentire la vita: il sentimento che il mondo ci e' estraneo se ci si deve stare senza amore, senza una apertura infinita dell'uno verso l'altro, senza una unione di sopra a tante differenze e tanto soffrire. Questo e' il varco attuale della storia".

Con questi sentimenti il 4 novembre parteciperemo alle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

 

24. MATERIALI. MAO VALPIANA: UNA NUOVA REALTA'

 

"La vera nonviolenza non accetta nemmeno le violenze del passato, e percio' non approva l'umanita', la societa', la realta', come sono ora". Non accettiamo la violenza inaudita della prima e della seconda guerra mondiale, le violenze feroci delle guerre in Afghanistan e in Libia.

Il 4 novembre parteciperemo alle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, per iniziare una nuova umanita', una nuova societa', una nuova realta'.

 

25. MATERIALI. MAO VALPIANA: UNA STORIA DIMENTICATA

 

"Pio ricordo che qui fu ucciso Anderloni Alesandro" e' scolpito su una lapide in contrada Negri, a San Rocco di Piegara, sui Monti Lessini Veronesi. Ma di questo soldato, fucilato a 36 anni dai carabinieri, non c'e' traccia ne' sui monumenti in onore ai caduti, ne' sui libri. La sua e' una storia dimenticata, come molte altre storie di poveri cristi mandati a fare una guerra che non volevano, per ideali in cui non credevano, contro nemici che non odiavano.

 

26. MATERIALI. MAO VALPIANA: UN MASSACRO

 

"La guerra e' un massacro fra uomini che non si conoscono a vantaggio di uomini che si conoscono ma eviteranno di massacrarsi reciprocamente" (Paul Valery).

Questo sta accadendo oggi in Afghanistan, questo sta accadendo oggi in Libia.

 

27. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA GUERRA, OGGI

 

Un tempo i caduti in guerra restavano sui campi di battaglia. Gli eserciti si scontravano fuori dalle citta'. Anche la prima guerra mondiale, tutto sommato, e' stata combattuta prevalentemente sui confini, nelle montagne, nelle campagne. Poi sono arrivati i bombardamenti sulle citta', le rappresaglie sui civili, e la guerra ora coinvolge tutti, non solo i militari in divisa.

La guerra, oggi, ha contagiato tutta l'economia, ed uccide anche in tempo di pace.

 

28. MATERIALI. MAO VALPIANA: I COSTI

 

C'e' una sferzante vignetta del 1919, di Scalarini, il celebre disegnatore, che rappresenta una vecchia signora, l'Italia, mutilata e in carozzina, circondata dalle seguenti scritte: 507.193 morti; 984.00 feriti; 23.000 ciechi; 12.000 invalidi; 74.620 mutilati; 26.00 tubercolotici; 4.060 pazzi; 6.740 sordi; 19.600 neuropatici; 5.440 mutilati alla faccia; 120 senza mani; 3.260 muti; 90 miliardi di lire. Sono i costi dell'inutile strage del 1915-1918.

 

29. MATERIALI. MAO VALPIANA: DISARMO

 

Il ventesimo secolo e' stato certamente il piu' violento che la storia abbia mai registrato. Sono stati calcolati 110 milioni di morti nei due conflitti mondiali e nelle guerre successive (guerra civile in Cina, guerra in Corea, guerra in Vietnam, guerra in Biafra, guerra in Cambogia, guerra in Bangladesh, guerra in Afghanistan, guerra in Mozambico, guerra in Sudan, guerra in Ruanda e in Burundi, guerra nei Balcani...).

Vi sono stati piu' morti per guerra nel Novecento, che in tutti i secoli passati. La qualita' e la quantita' delle armi prodotte hanno una responsabilita' ben precisa in questo massacro.

Per questo il 4 novembre, davanti alle tombe di tutti i caduti in tutte le guerre, deve risuonare una sola parola: disarmo.

 

30. MATERIALI. MAO VALPIANA: ABELE, CAINO

 

Ogni vittima ha il volto di Abele. Ogni carnefice ha il volto di Caino. La guerra ci trasforma tutti in discendenti dalla stirpe di Caino.

 

31. MATERIALI. MAO VALPIANA: C'E' UN SOLO MODO PER ESTIRPARE LA GUERRA

 

C'e' un solo modo per estirpare la guerra dalla storia dell'umanita': scegliere la nonviolenza, e dunque non preparare piu' armi per il futuro.

 

32. MATERIALI. MAO VALPIANA: DIRE NO ALLA GUERRA E SCEGLIERE LA NONVIOLENZA

 

La marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" Perugia-Assisi, e le commemorazioni nonviolente del 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele", hanno lo stesso obiettivo: dire no alla guerra e scegliere la nonviolenza.

 

33. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA SCELTA ANTIMILITARISTA DELLA NONVIOLENZA

 

Novant'anni fa, la salma di un giovane militare senza nome, morto nei campi di battaglia della prima guerra mondiale, fu trasportata da Aquileia a Roma e tumulata nell'Altare della Patria "come simbolo di una generazione sacrificatasi per l'Italia nel primo conflitto mondiale". E' il milite ignoto, trasformato in "eroe" dalla retorica militarista e fascista.

Oggi, quella stessa retorica ha voluto la riedizione storica dell'evento: il "Treno dell'eroe", cosi' e' stato chiamato il convoglio evocativo del viaggio di 90 anni fa, sara' accolto a Roma dal Presidente della Repubblica e dal Ministro della Difesa, che solo pochi mesi fa, in violazione della Costituzione, hanno coinvolto l'Italia nella guerra in Libia, che tanti "morti ignoti" ha provocato.

Solo chi fa la scelta antimilitarista della nonviolenza e si impegna per un futuro senza eserciti e senza armi puo' onorare degnamente i "militi ignoti" di tutte le guerre, della prima guerra mondiale come di quella in Libia.

 

34. MATERIALI. MAO VALPIANA: SOLO VITTIME DELLA GUERRA

 

Si chiamava Maria Bergamas la donna madre di un soldato disperso sul fronte, che fu chiamata a scegliere, fra i cadaveri di undici militari non riconosciuti, la salma del "milite ignoto".

Quella madre rappresenta tutte le madri che piangono figli, mariti e padri morti nelle guerre. Vittime le donne, vittime i combattenti: vittime di quel grande crimine collettivo che e' la guerra.

A me piace pensare che Maria Bergamas abbia scelto inconsapevolmente la salma di un soldato "nemico" (si raccontano storie di militari tedeschi disertori che per sfuggire alla cattura indossavano divise italiane sottratte a qualche cadavere lasciato sui campi di battaglia, e si verificarono anche scambi di piastrine identificative), cosi' oggi ad ogni celebrazione retorica e militarista anziche' davanti ad un "eroe", le autorita' stanno sull'attenti e cantano l'inno nazionale davanti ad un "disertore". La storia spesso si prende una rivincita sulla retorica.

Eroi o disertori, in realta' sono solo vittime della guerra.

 

35. MATERIALI. MAO VALPIANA: OGGI

 

Oggi e' il giorno del silenzio, del cordoglio, del lutto.

E' il 4 novembre e celebriamo la memoria di tutti i caduti in tutte le guerre.

Oggi e' il giorno dell'impegno, della lotta, dell'azione.

E' il 4 novembre e agiamo con la nonviolenza contro tutti gli eserciti e tutte le armi.

 

36. MATERIALI. MAO VALPIANA: SE LA VITA DOI OGNI ESSERE E' SACRA...

 

Se la vita di ogni essere e' sacra, esporre armi assassine nelle piazze d'Italia per celebrare la memoria di chi la vita perse in guerra, equivale ad una bestemmia.

 

37. MATERIALI. MAO VALPIANA: LA MEMORIA E L'IMPEGNO

 

Si concludono oggi le celebrazioni ufficiali per i 150 anni dell'unita' d'Italia. Di questa storia tormentata, contraddittoria, segnata da due conflitti mondiali, dal fascismo, dal terrorismo di stato e dell'anti-stato, dalla violenza delle mafie, ma anche dalle lotte di liberazione degli antifascisti, delle donne, dei democratici, restano alcune date simbolo, per noi fondamentali e fondanti:

- il 27 gennaio, giorno della memoria, per non dimenticare la shoah, le leggi razziali (di ieri e di oggi) e tutte le infamie naziste;

- il 25 aprile, festa della liberazione dal fascismo;

- il primo maggio, festa dei lavoratori, e dei loro diritti;

- il 2 giugno, festa della Repubblica, fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra;

- il 2 ottobre, giornata della nonviolenza, la piu' grande forza dell'umanita';

- il 4 novembre, giorno del ricordo di tutte le vittime della guerra, il piu' grande crimine contro l'umanita'.

 

38. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

[Riproponiamo ancora una volta]

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 129 dell'8 ottobre 2015