[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 125



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 125 del 3 ottobre 2015

 

In questo numero:

1. Due ringraziamenti

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. INIZIATIVE. DUE RINGRAZIAMENTI

 

La Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre 2015 e' stata celebrata a Viterbo grazie a due iniziative di riflessione e di testimonianza rispettivamente delle volontarie e dei volontari in servizio civile presso la Caritas diocesana e delle donne del centro antiviolenza "Erinna".

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Le volontarie ed i volontari in servizio civile presso la Caritas hanno realizzato nel primo pomeriggio un incontro di formazione in cui si e' riflettuto insieme sulla nonviolenza a partire dalla propria concreta esperienza di solidarieta'.

Nel tardo pomeriggio e fino a sera le donne del centro antiviolenza "Erinna" hanno realizzato una manifestazione pubblica itinerante che ha toccato le principali piazze cittadine con la profondamente coinvolgente modalita' espressiva delle "donne in nero", da decenni una delle esperienze nonviolente piu' rilevanti nel mondo: vestite a lutto per le vittime di tutte le guerre e tutte le violenze, in silenzio, con eloquenti e lapidari cartelli esplicativi.

Cosi' la citta' di Viterbo ha preso parte anche quest'anno alla Giornata internazionale della nonviolenza, istituita dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi.

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Ed alle volontarie ed ai volontari in servizio civile presso la Caritas (ed a Mario Di Marco che ne segue il percorso e ne cura la formazione con amorevole sollecitudine), cosi' come alle donne del centro antiviolenza "Erinna", vorremmo esprimere qui la nostra gratitudine, che crediamo essere la gratitudine dell'intera citta' di Viterbo.

E questa gratitudine e' rivolta non solo alle iniziative realizzate in questa giornata, ma all'intero loro operare di costruttrici e costruttori di pace, difenditrici e difensori dell'umanita', oppositrici ed oppositori di ogni violenza; all'intero loro operare di persone impegnate contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera.

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Sempre in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza il "Tavolo per la pace" di Viterbo ha diffuso il seguente intervento.

"Quando, nel 2007, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite istitui', nel giorno del compleanno di Gandhi, la Giornata internazionale della nonviolenza, le spese militari mondiali ammontavano a circa 1.400 miliardi di dollari e si contavano 29 guerre in corso.

Oggi, nel 2015, a fronte di 33 conflitti armati ufficiali, la spesa militare mondiale e' di circa 1.800 miliardi di dollari: e' come se ogni due anni si aggiungesse una nuova guerra a quelle gia' in corso - che intanto non si risolvono - che richiede nuove armi, e quindi nuovi costi, provoca ulteriori vittime, genera nuovo terrorismo, produce altri profughi in un esodo ormai incontenibile.

Non e' un caso se i ricercatori del Global Peace Index hanno calcolato il costo della violenza globale per il 2015 nel 13,4% della ricchezza mondiale prodotta. E sottratta alle risorse per la vita.

Di fronte alla tragica realta' di questi dati, che coinvolgono le vite di milioni di persone, la Giornata della nonviolenza rischia di diventare una ritualita' retorica se non la si riempie di contenuti incisivi ed efficaci. Se non diventa l'occasione per ricordare - con Gandhi - che non e' vero che "i mezzi in fin dei conti sono mezzi, ma i mezzi in fin dei conti sono tutto", perche' non e' un destino ineludibile che i diversi conflitti che attraversano le genti si trasformino in guerre sanguinarie e crudeli, se solo se ne affrontassero le cause con mezzi e strumenti differenti dalla violenza. Si corre questo rischio se la Giornata della nonviolenza non diventa un'ulteriore, formidabile occasione per costruire la pace attraverso la realizzazione e la diffusione di mezzi nonviolenti, che soppiantino definitivamente le armi e gli eserciti.

A partire dal proprio impegno personale" (Movimento Nonviolento).

La nonviolenza e' difesa attiva, concreta e coerente, della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.

La nonviolenza e' un agire: e' l'opposizione alla violenza.

Celebrare la "Giornata internazionale della nonviolenza" significa quindi agire contro la violenza, in difesa dell'umanita' e del mondo vivente.

Il Comune di Viterbo gia' in passato ha preso parte alla celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza.

Nel 2009 il Sindaco diede la sua adesione alla "Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza" iniziata appunto il 2 ottobre con la Giornata internazionale della nonviolenza.

Lo scorso anno il Comune di Viterbo ha celebrato la Giornata con una cerimonia nel corso della quale il Sindaco ha consegnato un riconoscimento della citta' a quattro personalita' che hanno straordinariamente contribuito all'impegno per la pace e la nonviolenza, come la professoressa Umbertina Amadio, monsignor Dante Bernini, il professor Osvaldo Ercoli, la dottoressa Anna Maghi.

Anche quest'anno il Comune di Viterbo rinnovi questo impegno di adesione alla proposta dell'Onu e di memoria della figura di Gandhi.

A tal fine, il Tavolo per la pace promosso dal Comune di Viterbo propone all'Amministrazione comunale, al Consiglio comunale e singolarmente al Sindaco, a tutte le Assessore e a tutti gli Assessori, a tutte le Consigliere e a tutti i Consiglieri, le seguenti iniziative dal valore sia simbolico, sia concreto:

a) la partecipazione all'iniziativa silenziosa contro tutte le guerre promossa dal Centro antiviolenza "Erinna", nel pomeriggio del 2 ottobre, dalle ore 17 alle ore 19, in piazza del Comune;

b) l'impegno a dare compimento all'istituzione della Consulta Comunale delle persone immigrate, l'avvio del cui iter e' gia' stato deliberato lo scorso anno dal Consiglio Comunale;

c) l'impegno a sostenere l'iniziativa di solidarieta' con le bambine e i bambini di famiglie residenti a Viterbo i cui genitori non abbiano la cittadinanza italiana, iniziativa promossa oltre un anno fa ed alla quale il Sindaco espresse a suo tempo il suo sostegno;

d) l'impegno a sostenere, nell'ambito delle competenze proprie dell'Ente Locale, le iniziative di pace e di solidarieta' a cui invitano le piu' autorevoli voci morali contemporanee, come Papa Francesco con la sua recente enciclica "Laudato si'" e con il recentissimo discorso tenuto all'Assemblea generale dell'Onu.

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Anche il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza ha nuovamente diffuso l'intervento che di seguito si riporta.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

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Dalla Giornata internazionale della nonviolenza un appello giunga all'umanita' intera: ad agire ogni giorno contro la violenza, ad agire ogni giorno per la liberazione di tutte le oppresse e tutti gli oppressi, ad agire ogni giorno per il bene comune: con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza. Solo facendo il bene si puo' sconfiggere il male. Solo recando aiuto si salvano le vite.

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 125 del 3 ottobre 2015