[Nonviolenza] Telegrammi. 1975



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1975 del 4 maggio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. La strage continua

2. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" solidale con il Centro antiviolenza "Erinna"

3. "Erinna" si racconta

4. Pochi giorni ancora per firmare la proposta di legge d'iniziativa popolare per la Difesa nonviolenta

5. "Ambiente e diritti umani". Un incontro con la dottoressa Antonella Litta a Viterbo

6. In memoria di Maurice Merleau-Ponty

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. LA STRAGE CONTINUA

 

Altre persone morte nel Mediterraneo.

La strage continua.

*

E noi lo sappiamo che di questo massacro la responsabilita' principale e' dei governi europei che impediscono che esseri umani innocenti, costretti ad abbandonare le loro case ed i loro paesi, possano giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro, e trovarvi accoglienza e assistenza, rispetto e solidarieta'.

Noi lo sappiamo che basterebbe un tratto di penna per salvare tutte le vite che oggi vengono soppresse nei naufragi dei barconi nel Mediterraneo: un tratto di penna con cui i governi o i parlamenti europei, o almeno uno di essi, il governo o il parlamento italiano, riconoscesse il diritto di tutti gli esseri umani ad entrare in modo legale e sicuro in Europa, in Italia.

Salvare le vite: il primo dovere.

*

Noi lo sappiamo: vediamo questo orrore, ne riconosciamo le cause e gli esiti, sappiamo interpretarlo.

Perche' allora non insorgiamo a costringere i governanti a rispettare le stesse leggi cui hanno giurato fedelta' e che fanno obbligo di salvare le vite?

Perche' non riusciamo a promuovere una massiva mobilitazione delle intelligenze e delle coscienze per questo semplice, elementare scopo: imporre ai governi dei paesi democratici di cessare di provocare l'eccidio che si consuma da anni ed anni ed anni nel mar Mediterraneo per loro diretta responsabilita'?

Perche' non agiamo, con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', per ottenere il rispetto del primo diritto di ogni essere umano, il diritto a non essere ucciso, il diritto ad essere soccorso, il diritto ad essere salvato dalla morte?

Non solo i nostri governi hanno le mani sporche di sangue.

Anche le nostre, anche le mie lo sono.

Salvare le vite: il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Sia riconosciuto immediatamente ad ogni essere umano il diritto di entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Sia approntato immediatamente un servizio di trasporto pubblico e gratuito che porti in salvo nel nostro paese tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla guerra, dalle persecuzioni e dalle devastazioni, dall'orrore e dalla morte.

Sia garantita immediatamente accoglienza e assistenza nel nostro paese a tutte le persone che ne hanno pieno diritto ai sensi dell'art. 3 e dell'art. 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Salvare le vite: il primo dovere.

*

Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Salvare le vite: il primo dovere.

 

2. APPELLI. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" SOLIDALE CON IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" e' solidale con il Centro antiviolenza di Viterbo "Erinna"; sottoscrive ed invita a sottoscrivere un contributo finanziario a sostegno delle sue attivita'.

Sostenere i centri antiviolenza e' oggi piu' che mai necessario; sostenere l'attivita' delle donne che aiutano le donne vittime di violenza e' oggi piu' che mai necessario.

Il Centro antiviolenza "Erinna" e' una risorsa preziosa, un bene comune, un servizio semplicemente indispensabile; chiediamo ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni associazione solidale e ad ogni istituzione democratica di sostenere "Erinna".

*

I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

3. ESPERIENZE. "ERINNA" SI RACCONTA

[Dai materiali della cartella documentaria diffusa in occasione dell'incontro "Uomini contro la violenza alle donne" svoltosi il 30 aprile a Viterbo per iniziativa del Centro antiviolenza "Erinna" riprendiamo il seguente testo. Altri materiali riprodurremo nei prossimi giorni]

 

Erinna e' nata nel 2000 da un comitato di donne impegnato dal 1997 nel contrasto alla violenza di genere e, in campo internazionale, nel sostegno alle donne afghane.

Alcuni obiettivi fondanti di Erinna: mettere al centro la questione politica della discriminazione di genere, rendere visibile il fenomeno della violenza attraverso elaborazioni culturali, costruire spazi di liberta' per le donne in difficolta', dare valore alle relazioni tra donne per consentire loro maggiore  possibilita' di scelte  autonome.

Erinna e' iscritta all'Albo del Volontariato della Regione Lazio, all'albo dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo e del Comune di Viterbo, e' socia fondatrice di D.i.Re - donne in rete contro la violenza - Associazione Nazionale dei Centri antiviolenza - di cui, nei primi anni, e' stata rappresentante dei Centri del Lazio nel Consiglio Nazionale; e' stata consulente per l'elaborazione del piano "per il contrasto alla violenza" e per la formulazione della legge regionale sulla violenza di genere per la Regione Lazio; rappresenta D.i.Re. al "tavolo tecnico educazione" all'interno della Task Force interministeriale; e' referente per la Prefettura di Viterbo per il piano di contrasto alla violenza alle donne.

Solo nel 2006 si e' manifestata l'attenzione istituzionale, Erinna ha stipulato una convenzione triennale con l'Amministrazione provinciale ed ha aperto il Centro Antiviolenza a Viterbo. Nel 2012 la Provincia ha unilateralmente interrotto la convenzione mettendo Erinna a rischio di chiusura; l'intervento della Regione Lazio ha permesso di ottenere un finanziamento pregresso, che non era stato richiesto dalla Provincia, consentendoci di resistere fino all'approvazione del progetto "Tana Libera Tutte" al Ministero per le Pari Opportunita'.

Dalla nascita dell'associazione ad oggi le socie e le volontarie hanno svolto un lavoro complesso sul piano culturale, oltre a quello del costante impegno nelle accoglienze e nel sostegno alle donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza. Da anni sono docenti di corsi di formazione a nuove volontarie, di percorsi formativi nelle scuole, di corsi di "studi di genere" presso la sede di Erinna - gia' presso l'Upte di Viterbo; organizzano incontri e seminari di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza.

Hanno elaborato, e ne sono state docenti, il progetto "Lei Noi Loro", finanziato dal Ministero per le Pari Opportunita', in partenariato con la Provincia di Viterbo, per la formazione sulla metodologia di accoglienza a donne in difficolta' rivolta a  Forze dell'Ordine, personale della Asl, dei distretti socio-sanitari, delle associazioni e degli enti locali che si occupano di migranti (2009/2010).

Con il progetto "Tana Libera Tutte", finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunita' (2011), di cui "L'Albero di Antonia" di Orvieto e' partner, Erinna ha vinto il bando per l'apertura di una casa rifugio e il mantenimento del Centro antiviolenza di Viterbo.

Erinna ha pubblicato il libro "Al Centro le Donne" (2010) ed e' prossima la pubblicazione di un lavoro, durato tre anni, con il gruppo "piccole donne".

Il 15 aprile 2015 e' terminato il progetto "Tana Libera Tutte" e il problema della sopravvivenza e' diventato triste realta'.

Tuttavia Erinna ha ricevuto un grande dono: una donna di rara sensibilita' ha lasciato la sua casa a Erinna, questa e' diventata la sede di Erinna, la casa delle donne dove si creano spazi di liberta' per coloro che si rivolgono al Centro antiviolenza.

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L'attivita' culturale

Vivace e qualificata. L'intervento politico sul fenomeno e' lo strumento per poter prevenire la violenza e poter cambiare la cultura maschilista che ancora ci pervade: la registriamo nelle manifestazioni, piu' o meno palesi, a cui ogni giorno ci capita di assistere (battute scurrili, motteggi a sfondo sessuale, apprezzamenti imbarazzanti, molestie sessuali, violenza sessuale, violenza in famiglia - psicologica, fisica, economica -, molestie sul lavoro, mobbing, ricatto sessuale, persecuzione, ecc.). Manifestazioni e atteggiamenti, legittimati e tollerati dalla societa', purtroppo avallati anche dalle donne, che "senza ostacoli" trascendono in espressioni violente. Ecco perche' le volontarie si considerano anche volontarie di se stesse, perche' nessuna donna e' preservata dall'imbattersi in un rapporto violento.

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Il Centro Antiviolenza

Si trova a Viterbo in via del Bottalone n. 9, le operatrici sono volontarie, si accolgono solo donne in difficolta' dovuta alla violenza subita, tutto il sostegno e' gratuito. Accogliere una donna che subisce abusi, maltrattamenti fisici, psicologici, economici, persecuzioni vuol dire fare leva sui suoi punti di forza per restituirle un'immagine di se' positiva, sfatando l'immagine culturalmente accettata che le vittime di abuso siano donne deboli, senza capacita', energie, iniziative.

I turni per l'accoglienza variano secondo la disponibilita' delle volontarie, per questo e' preferibile fissare un appuntamento. Le operatrici, nei limiti del possibile, sono sempre a fianco della donna in tribunale, in questura per sostenerla nella fase della denuncia-querela, al pronto soccorso e, se la donna lo richiede, nei colloqui con le assistenti sociali.

La segreteria telefonica informa sempre su orari, giorni di accoglienza ed eventuali variazioni, dovuti a impegni di lavoro, familiari e di attivita' formativa che possono costringere le operatrici a chiudere un turno o a modificarne il giorno di apertura.

Il Centro offre: segreteria telefonica 24 H; ascolto telefonico; ascolto diretto; pianificazione con la donna del progetto per uscire dalla violenza; informazione e assistenza paralegale, consulenza legale; sostegno legale in gratuito patrocinio, se di diritto; sostegno nell'approccio con i distretti socio-sanitari, i servizi di salute mentale e neuropsichiatria infantile della Asl; possibilita' di costituire gruppi di sostegno seguiti da una psicoterapeuta; possibilita' di costituire gruppi per il rafforzamento della capacita' genitoriale; possibilita' di costituire gruppi di auto-aiuto; gruppi di attivita' ludica finalizzati alla riflessione del proprio vissuto; disponibilita' nella mediazione con i figli e le figlie; spazio all'elaborazione di genere per giovani donne; corsi di studi di genere per il rafforzamento di se'. Il collegamento con la Rete Nazionale dei Centri antiviolenza da' la possibilita' di trovare ospitalita' in casa rifugio distante dalla propria residenza.

Il Centro garantisce alla donna la privacy e il sostegno in ogni fase del percorso che lei decide di affrontare (servizi socio-sanitari, pronto soccorso, denuncia, iter giudiziario penale, civile o minorile, inserimento lavorativo ecc.); l'associazione Erinna si puo' costituire Parte Civile nei processi.

Il Centro organizza:

- Corsi di formazione interna per volontarie;

- Visione condivisa di film e video, letture formative;

- Corsi di studi di genere su richiesta;

- Interventi nelle scuole di ogni grado per la prevenzione alla violenza;

- Progettazione per interventi culturali e formativi;

- Raccolta dati per far emergere il fenomeno della violenza di genere e per disporre di un osservatorio permanente sui reati di violenza, maltrattamenti e stalking.

Il Centro e' un luogo di ricerca e di studio.

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La casa rifugio

Con il progetto "Tana libera Tutte" si apre la Casa rifugio: e' una tana che puo' liberare dalla violenza le donne e i/le loro bambini/e. E' un luogo al riparo dalla violenza, dall'ansia e dalla paura, un luogo di respiro in cui la ricostruzione di se' passa attraverso la relazione positiva con le operatrici. Un luogo dove cibo, vestiario, pannolini, giocattoli, coccole, ma anche momenti per se', libri, momenti di confronto e di messa in discussione di se' sono necessari per credere che un'altra vita e' possibile.

E' stata completamente arredata in modo da garantire spazi adeguati per attivita' individuali e comuni, si trova in una bella zona, servita e piena di verde.

La Casa si trova in un paese della provincia di Viterbo, il suo indirizzo e' protetto ed e' a conoscenza delle Forze dell'Ordine. E' una Casa che puo' accogliere fino a quattro donne con bambine/i.

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Associazione Erinna - Centro antiviolenza, Via del Bottalone n. 9, 01100 Viterbo, telefono: 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it

 

4. INIZIATIVE. POCHI GIORNI ANCORA PER FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE PER LA DIFESA NONVIOLENTA

 

Si concludera' il 15 maggio la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la "Istituzione e modalita' di funzionamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta" promossa a livello nazionale da varie reti di associazioni pacifiste, nonviolente e di solidarieta'.

Invitiamo chi ci legge a contribuire allo sforzo finale.

Per informazioni e contatti: segreteria nazionale della campagna "Un'altra Difesa e' possibile", c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org

 

5. INCONTRI. "AMBIENTE E DIRITTI UMANI". UN INCONTRO CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA A VITERBO

 

Si e' svolto domenica 3 maggio 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro con la dottoressa Antonella Litta sul tema "Ambiente e diritti umani: difendere la biosfera per difendere la vita, la salute e la dignita' di tutti gli esseri umani".

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Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

 

6. MAESTRI. IN MEMORIA DI MAURICE MERLEAU-PONTY

 

Ricorreva il 3 maggio l'anniversario della scomparsa di Maurice Merleau-Ponty (Rochefort-sur-Mer, 14 marzo 1908 - Parigi, 3 maggio 1961), illustre filosofo, resistente antifascista, strenuo difensore dei diritti umani.

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Anche nel ricordo di Maurice Merleau-Ponty proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Giorgio Bocca, Storia d'Italia nella guerra fascista 1940-1943, Laterza, Roma-Bari 1969, 1977, 2 voll. per complessive pp. 668.

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Riedizioni

- Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, Laterza, Bari 1966, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2015, 2 voll. per complessive pp. VIII + 608, euro 8,90 + 8,90.

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1975 del 4 maggio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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