[Nonviolenza] Telegrammi. 1955



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1955 del 14 aprile 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Benito D'Ippolito: Dovuto a Erinna

2. Un appello per Erinna

3. In memoria di Giorgio Bassani

4. Il 13 aprile si e' svolto a Roma un corso di formazione su "Ambiente, salute e media: conoscere per comunicare" con Ernesto Burgio ed Antonella Litta

5. Un incontro di studio su Gyorgy Lukacs

6. Angelo Bertani: Un augurio e molta gratitudine a monsignor Dante Bernini

7. Manoel de Oliveira

8. Eduardo Galeano

9. Il 15 aprile si riunisce il "Tavolo per la pace" di Viterbo

10. Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare "Istituzione e modalita' di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta"

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. BENITO D'IPPOLITO: DOVUTO A ERINNA

 

Con le donne del Centro antiviolenza "Erinna" anch'io ho un debito di gratitudine: in questa citta' di Viterbo la loro presenza e la loro azione e' forse cio' che piu' si avvicina a come io penso l'umanita' debba essere, la prefigurazione piu' viva dell'internazionale futura umanita'.

Sostenere il Centro antiviolenza "Erinna", la sua attivita' di aiuto concreto a donne, bambine e bambini, mi sembra un dovere da parte di ogni persona ragionevole, di ogni associazione democratica, di ogni istituto civile.

Particolarmente in questo momento.

Chi legge questo foglio, risponda - secondo le sue possibilita' - all'appello ancora una volta qui di seguito ripubblicato.

 

2. IL PRIMO DOVERE. UN APPELLO PER ERINNA

 

Da molti anni opera a Viterbo l'associazione "Erinna", un'associazione di donne impegnate contro la violenza alle donne.

Ha realizzato un centro antiviolenza e una casa rifugio in cui ospita donne, bambine e bambini.

E' in questa citta', in questo paese, una delle esperienze piu' belle, e piu' necessarie.

Tutte le donne che vi operano sono volontarie che offrono la loro opera, il loro tempo, la loro umanita' a titolo gratuito.

Le attivita' di aiuto e di ospitalita' che svolgono hanno costi vivi considerevoli.

In questo momento "Erinna" ha bisogno di un aiuto straordinario da parte di tutte le persone di volonta' buona, anche in conseguenza del fatto che fondi dovuti dalle istituzioni per attivita' svolte in anni passati (e debitamente rendicontate) sono stati illecitamente sottratti ad "Erinna" da decisori istituzionali la cui inqualificabile condotta mette a rischio la prosecuzione di attivita' di aiuto fondamentali.

*

Proponiamo a chi ci legge, e ne abbia la possibilita', di inviare al Centro antiviolenza "Erinna" un contributo economico di cento euro (o piu', o meno, a seconda delle disponibilita') affinche' possa continuare nella sua indispensabile azione.

I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

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Grazie per l'attenzione, grazie per l'aiuto.

 

3. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI GIORGIO BASSANI

 

Ricorreva il 13 aprile il quindicesimo anniversario della scomparsa di Giorgio Bassani (1916-2000), illustre scrittore di straordinario impegno morale e civile in difesa dei diritti umani, in difesa del mondo vivente, in difesa della cultura.

Lo ricordiamo con viva gratitudine.

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Anche nel ricordo di Giorgio Bassani proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. INCONTRI. IL 13 APRILE SI E' SVOLTO A ROMA UN CORSO DI FORMAZIONE SU "AMBIENTE, SALUTE E MEDIA: CONOSCERE PER COMUNICARE" CON ERNESTO BURGIO ED ANTONELLA LITTA

[Riceviamo e diffondiamo.

Ernesto Burgio e' ricercatore, pediatra, presidente del Comitato tecnico-scientifico di Isde-Italia e componente del Comitato scientifico di Artac France (Association pour la Recherche Therapeutique Anti-Cancereuse) e della rete degli scienziati appartenenti all'Ensser (European Network of scientists for Social and Environmental Responsibility).

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Si è svolto lunedì 13 aprile 2015 a Roma, presso la sede della Federazione nazionale della Stampa italiana - Fnsi, un corso di formazione per i giornalisti che ha avuto come tema: "Ambiente, Salute e Media: conoscere per comunicare".

Il corso, realizzato dalla Federazione nazionale della Stampa in collaborazione con l'European Association on Consumere Information - Eaci e l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International society of doctors for the environment), è stato seguito con grande interesse da oltre cento addetti del settore della comunicazione scritta, radiotelevisiva e digitale.

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Tra i vari interventi  particolarmente rilevante quello del dottor Ernesto Burgio, prestigioso ricercatore, pediatra, presidente del Comitato tecnico-scientifico di Isde-Italia e componente del Comitato scientifico di Artac France (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse) e della rete degli scienziati appartenenti all'Ensser (European Network of scientists for Social and Environmental Responsibility).

Il dottor Burgio nel suo intervento su "Inquinamento e gravidanza" ha evidenziato quanto ormai dimostrato da anni dalla letteratura scientifica internazionale, ovvero che proprio l'esposizione materno-fetale a sostanze inquinanti (capaci per le loro composizioni e piccolissime dimensioni di superare le barriere placentare ed ematocerebrale, la membrana cellulare e nucleare e modificare così l'epigenoma) sia la causa di malattie che si svilupperanno nell'infanzia e in età adulta: ben documentata è infatti la stretta relazione con le malattie neurologiche, dello spettro autistico, endocrinopatie - in particolare il diabete di tipo II e l'obesità -, neoplasie, allergie e celiachia.

Il dottor Burgio, indicando nella riduzione dell'esposizione a sostanze inquinanti l'unica strategia di vera prevenzione e reversibilità dei danni sull'epigenoma, ha auspicato una sempre maggiore collaborazione con gli operatori dei mass-media per far crescere conoscenza e consapevolezza tra i cittadini al fine di orientare le politiche nazionali e locali verso una sempre maggiore protezione dell'ambiente e della salute.

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La dottoressa Antonella Litta, referente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), ha trattato il tema: "Il caso arsenico: analisi della comunicazione".

Nella sua relazione sono state ripercorse tutte le fasi che hanno cagionato l'esposizione di oltre un milione di cittadini residenti nelle aree interessate in Italia da questa problematica ambientale e sanitaria a valori di arsenico fuorilegge, che hanno raggiunto e superato in molti casi anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di legge previsto per questa sostanza tossica e cancerogena per la quale non esiste alcuna soglia di assoluta ed accettabile certezza per esposizioni croniche tanto che  l'Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda di porre in atto interventi ed azioni per portare questo valore il più possibile vicino allo zero.

Una esposizione durata oltre un decennio ed  inconsapevole per la maggior parte  della popolazione anche per l'assenza di una corretta e diffusa informazione da parte proprio di quegli Enti ed Istituzioni che avrebbero dovuto provvedervi secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 31/2001.

I periodi di deroga, come disposto sempre  dal succitato Decreto legislativo, avrebbero dovuto avere anche  la durata più breve possibile e comunque non superiore ai tre anni durante i quali si sarebbero dovuti realizzare impianti capaci di ridurre ed eliminare l'arsenico dalle acque e così risolvere definitivamente ed efficacemente questo problema.

Nei periodi di deroga, sempre secondo quanto previsto anche dalle disposizione europee - ha ricordato la dottoressa Litta - alle donne in gravidanza e ai bambini (per i noti effetti dell'arsenico anche sullo sviluppo cerebrale - incremento di disturbi neurocomportamentali e neoplasie -) si sarebbe dovuta assicurare acqua con il minor quantitativo possibile di arsenico, sempre al di sotto di 10 microgrammi/litro, meglio se a contenuto zero, e acqua con le stesse caratteristiche avrebbero dovuto utilizzare le industrie alimentari.

L'arsenico è infatti classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con  molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche ai tumori del fegato e del colon. Sempre l'assunzione cronica di questo elemento è indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

L'esposizione ultradecennale e fuorilegge a questa sostanza, insieme alla mancanza di una corretta e diffusa informazione, e insieme alla mancata distribuzione di acqua idonea alle persone e alle industrie alimentari, non è rimasta  priva di conseguenze per la salute delle popolazioni in termini di aumento di rischio per cause di morte e malattie correlate all'esposizione all'arsenico, come purtroppo certificato da diversi studi epidemiologici che non hanno fatto altro che confermare quanto già evidenziato da decenni di studi e ricerche internazionali - ha sottolineato la referente dell'Isde - citando studi condotti sulla popolazione  del Lazio e in particolare su quella residente nella Provincia di Viterbo.

Lo studio "Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio", realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio; lo studio dell'Istituto Superiore di Sanità "Arsenico urinario speciato quale biomarcatore dell'esposizione alimentare all'arsenico inorganico in popolazioni residenti in aree ricche di arsenico nel Lazio"; i risultati dello studio Sepias - "Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da arsenico di origine naturale o antropica" - realizzato dall'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio nazionale delle ricerche; e il recentissimo studio "Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010" concluso nel 2014 e realizzato sempre dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio che ha dimostrato e di nuovo confermato un gradiente di rischio per cause di morte e malattie al crescere del livello di esposizione all'arsenico nelle acque; in particolare quest'ultimo studio ha evidenziato e riconfermato un eccesso di mortalità per il tumore del polmone, le malattie del sistema circolatorio, le malattie respiratorie e il diabete.

A conclusione del suo intervento anche la dottoressa Litta si è unita all'auspicio del dottor Burgio perché si realizzi una sempre maggiore collaborazione ed alleanza tra il mondo scientifico e quello dell'informazione a tutela della salute dell'intero pianeta, di tutte le specie, della specie umana e in particolare a tutela della salute dei bambini e delle generazioni future.

 

5. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO SU GYORGY LUKACS

 

Si e' svolto a Viterbo il 13 aprile 2015 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Gyorgy Lukacs, il grande pensatore marxista ungherese (Budapest, 1885-1971), nel CXXX anniversario della nascita.

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Nel corso dell'incontro e' stata ricostruita la travagliata vicenda biografica, sono stati illustrati i nodi, gli esiti e le svolte fondamentali della riflessione lukacsiana, e sono state lette e commentate alcune pagine dalla opere principali dell'illustre autore, da "Storia e coscienza di classe" all'"Ontologia dell'essere sociale" passando per "Il romanzo storico" e "La distruzione della ragione".

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Nel corso dell'incontro sono stati ricordati anche gli scrittori Eduardo Galeano e Guenter Grass, del decesso dei quali si e' diffusa oggi la notizia.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha riaffermato il valore della testimonianza e dell'opera di Lukacs, un valore sia intrinseco ma anche di sofferta documentazione delle vicende storiche novecentesche con il loro carico di verita' e menzogna, di speranze e fallimenti, di errori e orrori, ma anche e soprattutto di resistenza all'inumano, e di ognora risorgente impegno per affermare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, di generosa, incessante, eroica lotta delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' di contro a tutti i poteri rapaci e assassini.

E quindi anche nel ricordo di Gyorgy Lukacs proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. AMICIZIE. ANGELO BERTANI: UN AUGURIO E MOLTA GRATITUDINE A MONSIGNOR DANTE BERNINI

[Riceviamo e volentieri diffondiamo.

Angelo Bertani, nato a Brescia nel 1944, giornalista, e' impegnato nell'associazionismo cattolico italiano. Laureato in legge alla Cattolica di Milano nel 1967, tra il 1968 e il 1969 si trasferisce a Roma per dirigere "Ricerca", il quindicinale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana; vicepresidente della Fuci e successivamente del Movimento Laureati Cattolici, vive la stagione del rinnovamento conciliare a Roma, ed accanto a Vittorio Bachelet accompagna la "scelta religiosa" dell'Azione Cattolica, come responsabile della stampa associativa fino al 1973. Ricoprendo vari altri incarichi nel mondo associativo cattolico, nel 1975-'76 partecipa alla preparazione e alla realizzazione del convegno ecclesiale ''Evangelizzazione e promozione umana"; dal 1973 al 1981 e' vaticanista e poi responsabile della redazione romana di "Avvenire" e condirettore della rivista del Meic "Coscienza"; in questi anni e' segretario della Commissione Giustizia e Pace della Cei, di cui facevano parte tra gli altri Vittorio Bachelet, Carlo Moro, Giuseppe Glisenti, padre Sorge, Giorgio Nebbia e i vescovi Franco Costa e Dante Bernini. Durante le presidenze di Alberto Monticone e Raffaele Cananzi si occupa dell'ufficio stampa di Azione Cattolica, fonda il settimanale "Segno Sette" e lo dirige fino al 1992; dal 1992 al 1995 e' caporedattore di "Jesus" e dal 1996 caporedattore e vicedirettore di "Famiglia Cristiana"; successivamente e' stato anche direttore di "Adista".Nel 2014 e' stato eletto presidente della Fondazione Fuci.

Don Dante Bernini "vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarietà, nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno" (Dalla motivazione del riconoscimento attribuitogli il 2 ottobre 2014 dalla Citta' di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori). Il 13 aprile 2015, nell'anniversario della promulgazione della "Pacem in Terris", e' stata realizzata in suo onore a Viterbo una "Giornata per la Pace"]

 

Poiche' non mi e' stato possibile essere a Viterbo per partecipare alla gratitudine e alla preghiera di ringraziamento al Signore per il dono e la presenza di don Dante, La prego di comunicare a Lui e agli amici la mia vicinanza e partecipazione "in spirito".

Ricordando la forte amicizia e la collaborazione anche nella commissione "Giustizia e Pace", Vi prego di dire a don Dante il mio ricordo, l'affetto e la gratitudine (a Lui e al Signore).

Cordialmente,

Angelo Bertani

 

7. LUTTI. MANOEL DE OLIVEIRA

 

E' deceduto alcuni giorni fa - e sembra impossibile - Manoel de Oliveira, omerico cineasta i cui film giocavano a scacchi le stesse partite di Kafka e di Marivaux. Un cinema cosi' felice, cosi' enigmatico, tutto cristallo e sfaccettature, musica ed eternita', solo un uomo piu' lungo di un secolo poteva farlo.

 

8. LUTTI. EDUARDO GALEANO

 

E' deceduto Eduardo Galeano.

Che ha scritto libri dolorosi e necessari con una scrittura limpida e luminosa.

E che sempre e' stato un compagno di lotte di tutte le oppresse, di tutti gli oppressi.

 

9. INCONTRI. IL 15 APRILE SI RIUNISCE IL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terrà mercoledì 15 aprile, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.

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Per ogni comunicazione il punto di riferimento è come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

10. INIZIATIVE. IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE "ISTITUZIONE E MODALITA' DI FINANZIAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA"

[Diffondiamo ancora una volta il testo della proposta di legge della campagna "Un'altra difesa e' possibile" su cui si stanno raccogliendo da mesi le firme. Per contattare la segreteria nazionale della campagna: c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org]

 

Art. 1 (Difesa civile non armata e nonviolenta)

1. In ottemperanza al principio costituzionale del ripudio della guerra, di cui all'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed al fine di favorire l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta' politica, economica e sociale, di cui all'articolo 2 della Costituzione, e l'adempimento del dovere di difesa della Patria di cui all'articolo 52 della Costituzione, viene riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare denominata "Difesa civile non armata e nonviolenta", quale strumento di difesa che non comporti l'uso delle armi ed alternativo a quello militare.

2. Ai fini di cui al comma precedente, viene istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", dal quale dipendono:

a) i Corpi Civili di Pace, la cui sperimentazione e' inserita nella Legge 27 dicembre 2013, n. 147 che prevede l'istituzione di un contingente da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale;

b) l'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo, da istituirsi con apposita Legge successiva.

3. Per i fini di cui all'Articolo 1 Comma 1 della presente legge, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" deve prevedere forme di interazione e collaborazione con:

a) il Dipartimento della Protezione Civile come organo di riferimento del Servizio Nazionale di Protezione Civile regolato dalla Legge 12 luglio 2012, n. 100 e successive modifiche ed integrazioni;

b) il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile incardinato presso il Ministero dell'Interno;

c) il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale regolato dal Dpcm 21 giugno 2012;

in particolare con l'istituzione di un "Consiglio Nazionale per la difesa civile, non armata e nonviolenta" fra i suddetti Dipartimenti con compiti paritetici di indirizzo e di confronto da normare con successivo Regolamento emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero degli Interni.

4. Il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" ha i seguenti compiti:

a) difendere la Costituzione, affermando i diritti civili e sociali in essa enunciati, la Repubblica e l'indipendenza e la liberta' delle istituzioni democratiche del Paese;

b) predisporre piani per la difesa civile non armata e nonviolenta, coordinarne la loro attuazione, e curare ricerche e sperimentazioni, nonche' forme di attuazione della difesa civile non armata, ivi compresa la necessaria formazione e l'educazione della popolazione;

c) svolgere attivita' di ricerca per la pace, il disarmo, per la graduale differenziazione produttiva e la conversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa e la giusta e duratura risoluzione dei conflitti, e predisporre studi finalizzati alla graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta, provvedere alla formazione del personale appartenente alle sue strutture;

d) favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione, la promozione dei diritti umani, la solidarieta' internazionale, l'educazione alla pace nel mondo, il dialogo inter-religioso ed in particolare nelle aree a rischio di conflitto, in conflitto o post-conflitto;

e) organizzare e dirigere le strutture della Difesa civile non armata e nonviolenta e pianificare e coordinare l'impiego dei mezzi e del personale ad essa assegnati;

f) contrastare  le situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e difendere l'integrita' della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni cagionati dalle calamita' naturali.

5. Le attivita', l'organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento di cui al comma 2, e delle sue articolazioni, sono disciplinati con regolamento da emanarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della Legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, entro sei mesi dalla data di approvazione della presente legge.

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Art. 2 (Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta)

1. Per il funzionamento del Dipartimento di cui al precedente articolo 1, si provvede mediante costituzione presso la Presidenza del Consiglio, nell'ambito del relativo Programma della Missione "Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio", di un apposito Fondo denominato "Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta", con  una dotazione annua  iniziale pari a 100 milioni di  euro per l'anno 2015, di cui non oltre il 10% per le spese di funzionamento, ed alimentato, per  gli anni successivi, anche dalle risorse derivanti dalla disposizione di cui al successivo articolo 3.

2. Al fine di sostenere per l'anno in corso l'onere finanziario derivante dalla precedente disposizione le spese sostenute dal Ministero della Difesa relative all'acquisto di nuovi sistemi d'arma sono ridotte in misura tale da assicurare risparmi pari ad almeno 100 milioni di euro.

3. Le modalita' di gestione e di rendicontazione delle risorse del Fondo e delle spese di funzionamento del "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", sono stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro  dell'economia e delle finanze.

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Art. 3 (Scelta di destinazione del sei per mille dell'Irpef)

1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 e' riconosciuta al contribuente la facolta' di destinare una quota pari al sei per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dovuta e liquidata dall'amministrazione finanziaria sulla base della dichiarazione annuale, all'incremento della copertura delle spese di funzionamento del Dipartimento per la Difesa civile non  armata e nonviolenta ed al finanziamento delle attivita' dei Corpi Civili di Pace e dell'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a) e b) della presente legge. A tal fine, per la destinazione delle relative somme e' necessario che il contribuente, con opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, scelga di sostenere le spese per la Difesa civile non armata e nonviolenta.

2. Il ministro dell'Economia e delle finanze e' delegato a stabilire, con proprio decreto, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le modalita' di esercizio, in sede di dichiarazione annuale ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'opzione fiscale di cui al comma 1, anche prevedendo a tal fine le dovute modifiche alla modulistica.

3. Il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell'economia e delle finanze presentano annualmente al Parlamento una dettagliata relazione sull'entita' e sulle modalita' di utilizzazione delle risorse rivenienti dalle opzioni fiscali di cui al precedente comma 1, e sullo stato di attuazione della presente legge.

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Art. 4 (Copertura finanziaria)

1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 l'ammontare delle risorse disposte ai sensi dell'articolo 3 e' compensato da corrispondenti risparmi derivanti dai meccanismi di revisione e di razionalizzazione della spesa pubblica di cui alla missione "Difesa e sicurezza del territorio" del bilancio statale secondo le procedure di cui alla legge 7 agosto 2012, n. 135 nonche' dai risparmi derivanti dalla dismissione di caserme e presidi di pertinenza del demanio militare.

2. Il Ministero dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Guenter Grass, Il tamburo di latta, Feltrinelli, Milano 1962, 1989, pp. 596.

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Riedizioni

- Oriana Fallaci, Il sesso inutile, Rizzoli, Milano 1961, Rcs, Milano 2015, pp. XIV + 210, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1955 del 14 aprile 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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