[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 572



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 572 del 13 aprile 2015

 

In questo numero:

1. Giobbe Santabarbara: Cominciare da qui

2. Un appello per "Erinna"

3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

4. Una lettera, e non solo

5. Il 15 aprile si riunisce il "Tavolo per la pace" di Viterbo

6. Segnalazioni librarie

 

1. EDITORIALE. GIOBBE SANTABARBARA: COMINCIARE DA QUI

 

Una e la stessa e' la lotta qui e altrove: la lotta per affermare il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; la lotta per il bene comune, per la comune liberazione.

Una e la stessa e' la lotta contro la guerra e contro le mafie, contro il razzismo e contro il regime della corruzione, contro il totalitarismo e l'ecocidio, contro la schiavitu' ed in una parola contro tutte le violenze che opprimono l'intera umanita'.

E di tutte le violenze, di tutte le oppressioni, la prima radice e' nella dominazione maschilista che pretende asservire meta' dell'umanita' all'altra meta', che nega l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, che intende imporre totalitariamente una gerarchia che fonda ogni altra gerarchia del privilegio e dello sfruttamento, della menzogna imposta con la spada, delle catene e delle lingue tagliate, del tallone di ferro che schiaccia il fiore vivo.

Non si puo' contrastare e sconfiggere la guerra se non si contrasta il maschilismo.

Non si puo' contrastare e sconfiggere l'imperialismo, il colonialismo e il razzismo se non si contrasta il maschilismo.

Non si puo' contrastare e sconfiggere il totalitarismo, il militarismo, le ideologie sacrificali e le prassi assassine se non si contrasta il maschilismo.

Non si puo' contrastare e sconfiggere il sistema dell'universale sfruttamento che aliena e reifica e mercifica ed annichilisce gli esseri umani ed il mondo vivente se non si contrasta il maschilismo.

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Opporsi alla violenza maschilista e' il primo dovere di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.

Sostenere l'esperienza dei centri antiviolenza realizzati dalle donne contro la violenza sulle donne e' un'azione nonviolenta necessaria e urgente.

L'appello a sostegno del Centro antiviolenza "Erinna" che questo foglio propone a chi legge ha quindi per noi un valore cruciale: proprio mentre taluni decisori istituzionali effettualmente derubano "Erinna" dei fondi ad "Erinna" dovuti e gia' a suo tempo riconosciuti, vogliamo suscitare una viva mobilitazione delle intelligenze e delle coscienze, vogliamo proporre a tutte le persone di volonta' buona di sostenere "Erinna": un impegno corale che e' insieme un segno di gratitudine, un gesto di consapevolezza, un contributo all'azione che "Erinna" da molti anni concretamente conduce contro la violenza, in solidarieta' con le vittime, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti delle donne minacciate, aggredite, perseguitate.

Aiutiamo "Erinna" ad aiutare l'umanita'.

Aiutiamo "Erinna" nella sua opera che contrastando concretamente la violenza maschilista, sostenendo materialmente e moralmente le vittime, proteggendo le donne minacciate dai loro persecutori, resiste alla violenza e rende il mondo migliore.

La nonviolenza e' in cammino.

 

2. QUID AGENDUM. UN APPELLO PER "ERINNA"

 

Da molti anni opera a Viterbo l'associazione "Erinna", un'associazione di donne impegnate contro la violenza alle donne.

Ha realizzato un centro antiviolenza e una casa rifugio in cui ospita donne, bambine e bambini.

E' in questa citta', in questo paese, una delle esperienze piu' belle, e piu' necessarie.

Tutte le donne che vi operano sono volontarie che offrono la loro opera, il loro tempo, la loro umanita' a titolo gratuito.

Le attivita' di aiuto e di ospitalita' che svolgono hanno costi vivi considerevoli.

In questo momento "Erinna" ha bisogno di un aiuto straordinario da parte di tutte le persone di volonta' buona, anche in conseguenza del fatto che fondi dovuti dalle istituzioni per attivita' svolte in anni passati (e debitamente rendicontate) sono stati illecitamente sottratti ad "Erinna" da decisori istituzionali la cui inqualificabile condotta mette a rischio la prosecuzione di attivita' di aiuto fondamentali.

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Proponiamo a chi ci legge, e ne abbia la possibilita', di inviare al Centro antiviolenza "Erinna" un contributo economico di cento euro (o piu', o meno, a seconda delle disponibilita') affinche' possa continuare nella sua indispensabile azione.

I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

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Grazie per l'attenzione, grazie per l'aiuto.

 

3. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo ancora una volta la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

4. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA, E NON SOLO

[Riproduciamo ancora una volta la lettera inviata dal "Tavolo per la Pace" di Viterbo al Sindaco della citta' il 26 marzo 2015, ed alcuni ulteriori materiali per opportuna documentazione]

 

Al Sindaco del Comune di Viterbo

Egregio Sindaco,

il "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo ed al quale prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza, chiede all'Amministrazione Comunale che siano finalmente consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione Lazio per l'attività svolta nell'anno 2012, trasmessi al Comune nel 2013 e tuttora dal Comune trattenuti.

Voglia gradire distinti saluti,

il "Tavolo per la Pace" di Viterbo

Viterbo, 26 marzo 2015

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Una minima documentazione:

I. un estratto dal resoconto della riunione del 25 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

II. un estratto dal resoconto della riunione dell'11 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

III. un estratto dal resoconto della riunione del 25 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

IV. Una minima notizia sul "Tavolo per la Pace" di Viterbo

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I. Un estratto dal resoconto della riunione del 25 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... l'adeguato sostegno al centro antiviolenza "Erinna" (con riferimento anche alla doverosa richiesta che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi per esso stanziati dalla Regione Lazio nel 2012, fondi a suo tempo già trasmessi al Comune ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza cui erano diretti per la realizzazione delle sue indispensabili attività già realizzate e debitamente rendicontate).

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II. Un estratto dal resoconto della riunione dell'11 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... Al secondo punto all'ordine del giorno il concreto sostegno del Tavolo al centro antiviolenza "Erinna", con particolar riferimento alla doverosa richiesta che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi per esso stanziati dalla Regione Lazio nel 2012, fondi a suo tempo già trasmessi al Comune ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza cui erano diretti per la realizzazione delle sue indispensabili attività già realizzate e debitamente rendicontate. V. ha illustrato la situazione con una esauriente ricostruzione dei fatti e segnalando il rischio che l'esperienza della "casa rifugio" realizzata da "Erinna" possa essere costretta a interrompere la sua attività in un prossimo futuro, con drammatiche conseguenze per le persone assistite.

Il Tavolo unanime ha espresso pieno sostegno ad "Erinna" e ribadito la richiesta che il Comune di Viterbo - che del Tavolo è promotore e parte - consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi che ad "Erinna" appartengono.

Una delegazione del Tavolo guidata dalle rappresentanti del centro antiviolenza "Erinna" (che del Tavolo è parte rilevantissima) incontrerà al più presto l'amministrazione comunale per risolvere la questione.

Il Tavolo predisporrà un documento che verrà sottoscritto da tutte le associazioni, le istituzioni e le persone che del Tavolo fanno parte e che sarà anche ovviamente posizione ufficiale dell'intero Tavolo; documento cui si darà ampia diffusione.

Dal documento verrà successivamente ricavata anche una interpellanza consiliare qualora si rendesse necessario esperire anche questa modalità di intervento; così come si ricaveranno ulteriori atti di rilevanza giuridica ed istituzionale qualora anch'essi si rendessero necessari.

In mancanza di una rapida positiva adeguata soluzione, il Tavolo predisporrà sia ulteriori iniziative di informazione, di coscientizzazione, di mobilitazione della società civile, sia ulteriori iniziative in ambito istituzionale, nella nitida e coerente progressione dei mezzi tipica delle campagne nonviolente per ottenere giustizia.

E' stato proposto altresì che il Tavolo si attrezzi per sostenere direttamente anche sul piano della solidarietà materiale nella misura delle sue possibilità le attività di "Erinna" a rischio di interruzione: se potesse essere decisiva a tal fine una raccolta di fondi da parte del Tavolo e dei soggetti che ne fanno parte, è non solo opportuno ma doveroso che si esplori e si adotti questa modalità di intervento concreto in tempo utile.

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III. Un estratto dal resoconto della riunione del 25 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... Al secondo punto all'ordine del giorno il "Tavolo per la pace" ha nuovamente espresso il suo pieno sostegno al centro antiviolenza "Erinna", con particolar riferimento all'urgente necessità che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione Lazio per l'attività svolta nel 2012, fondi già trasmessi al Comune dal 2013 ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" cui erano diretti per lo svolgimento delle sue attività già realizzate e debitamente rendicontate. V. ha nuovamente illustrato la vicenda con dovizia di inoppugnabile documentazione; il Tavolo unanime ha ribadito l'assunzione dell'impegno a chiedere al sindaco di Viterbo che il Comune proceda con la massima tempestività a consegnare al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione per il 2012. Una lettera del Tavolo al Sindaco a tal fine verrà predisposta e inviata al più presto.

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IV. Una minima notizia sul "Tavolo per la Pace" di Viterbo

Il "Tavolo per la Pace" è promosso dal Comune di Viterbo e vi prendono parte singole persone così come rappresentanti di varie istituzioni ed associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.

Il "Tavolo per la Pace" è impegnato contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

La partecipazione al "Tavolo per la pace" è aperta a tutte le persone, le associazioni e le istituzioni interessate a contribuire all'impegno per la pace e i diritti umani.

Il "Tavolo per la Pace" prende le sue decisioni con la tecnica nonviolenta del "metodo del consenso", ed in forma rafforzata: ovvero tutte le decisioni vengono prese all'unanimità ed all'unanimità confermate in due riunioni successive.

Pertanto, facendo parte del Tavolo (ed anzi essendone promotore) ed essendo il suo rappresentante naturalmente presente alle riunioni sopra richiamate, lo stesso Comune di Viterbo ha condiviso l'impegno a chiedere a sé stesso Comune che siano al più presto consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi che al Centro antiviolenza di pieno diritto appartengono e che il Comune non ha ancora consegnato nonostante che la Regione Lazio li abbia trasferiti al Comune dal 2013 affinché li consegnasse al Centro antiviolenza "Erinna" per l'attività svolta nel 2012.

Siano quindi immediatamente consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso appartenenti che il Comune da anni ingiustamente ed irragionevolmente trattiene con evidente grave danno per il Centro e per le persone dal Centro antiviolenza assistite.

 

5. INCONTRI. IL 15 APRILE SI RIUNISCE IL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terrà mercoledì 15 aprile, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.

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Per ogni comunicazione il punto di riferimento è come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 174.

- Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, Bruno Mondadori, Milano 2002, 2009, pp. VI + 266.

- Gisela Bock, Le donne nella storia europea, Laterza, Roma-Bari 2001, 2006, pp. VI + 502.

- Giancarla Codrignani, Ecuba e le altre. Le donne, il genere, la guerra, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994, pp. 256.

- Georges Duby, Michelle Perrot (a cura di), Storia delle donne in Occidente, Laterza, Roma-Bari, 1990-1992, 1994-1996, 5 voll. (vol. I. L'Antichità, a cura di Pauline Schmitt Pantel, pp. XVIII + 606; vol. II. Il Medioevo, a cura di Christiane Klapisch-Zuber, pp. VIII + 600; vol. III. Dal Rinascimento all'età moderna, a cura di Natalie Zemon Davis e Arlette Farge, pp. VI + 568; vol. IV. L'Ottocento, a cura di Genevieve Fraisse e Michelle Perrot, pp. VI + 618; vol. V. Il Novecento, a cura di Françoise Thebaud, pp. VI + 714).

- Biancamaria Frabotta (a cura di), Femminismo e lotta di classe in Italia (1970-1973), Savelli, Roma 1975, pp. 256.

- Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, Milano 1973, 1982, pp. 200.

- Germaine Greer, L'eunuco femmina, Bompiani, Milano 1972, 1979, pp. XXIV + 380.

- Germaine Greer, La donna intera, Mondadori, Milano 2000, 2001, pp. VI + 390.

- Armanda Guiducci, Donna e serva, Rizoli, Milano 1983, pp. 294.

- Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003, pp. 290.

- Lea Melandri, Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà, Bollati Boringhieri, Torino 2011, pp. 166.

- Kate Millett, La politica del sesso, Rizzoli, Milano 1971, pp. 544.

- Giuliana Morandini, ... E allora mi hanno rinchiusa, Bompiani, Milano 1977, 1985, pp. XVIII + 242.

- Franca Ongaro Basaglia, Una voce. Riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982, pp. X + 150.

- Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne, Quaderni Satyagraha - Libreria Editrice Fiorentina, Pisa-Firenze 2006, pp. 288.

- Adrienne Rich, Nato di donna, Garzanti, Milano 1977, 1996, 2000, pp. 422.

- Rossana Rossanda, Le altre, Bompiani, Milano 1979, pp. 240.

- Rossana Rossanda, Anche per me. Donna persona, memoria dal 1973 al 1986, Feltrinelli, Milano 1987, pp. 208.

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001.

- Virginia Woolf, Le tre ghinee, La Tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1987, pp. 256.

- Chiara Zamboni, La filosofia donna, Demetra, Colognola ai colli (Verona) 1997, pp. 160.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

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Numero 572 del 13 aprile 2015

 

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